Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Vespa, testimoni sovietici per processare Santoro

Comunicato della direzione generale. Avviso ai telespettatori. Ieri sera, in omaggio alla funzione di disservizio che negli ultimi anni questa azienda si è coraggiosamente preposta come fine principale, illuminata da una rara luce di parzialità di cui rivendichiamo l’esclusivo merito, è andata in onda una puntata di “Porta a Porta” dedicata alla lapidazione di Michele Santoro. Non sembrerà curioso che, nel rimproverare ad “Annozero” un uso privatistico del mezzo pubblico, il direttore generale Mauro Masi si faccia intervistare con tono compiacente dal suo conduttore Bruno Vespa, parlando male del programma di punta di una delle sue reti. E nemmeno che questo processo si celebri in contumacia, senza che l’interessato abbia la minima possibilità di replica. Non ci siamo limitati a questo. Perché l’impatto sui telespettatori risultasse più efficace, sono state predisposte alcune misure di minima cautela che agevolassero il telespettatore a formarsi una visione unilaterale, acritica e brillantemente eterodiretta. La prima cura è stata quella di invitare a tutela di Santoro un pool di difensori al cui confronto i dispositivi accusatori dell’Urss di Vishinsky sono apparsi un esempio fulgido di terzietà. A tal fine, va riconosciuto a Vespa il merito indiscusso di aver coltivato con cura e rigore scientifico l’agente provocatore Piero Sansonetti, presentato – non senza una qualche ironia – come un “Editorialista del Il Riformista”. A chi si chiedesse perché non sia stato introdotto come direttore del quotidiano calabrese che gli firma, bisogna rispondere che 1) I calabresi sono gente seria e potrebbero incazzarsi, se solo immaginassero che Sansonetti mette davvero piede nella loro regione. 2) Il quotidiano clandestino che gli era stato precedentemente affidato per giustificare gli inviti a Porta a Porta (nome in codice “Gli altri”) come tutto quello che è passato per sua mano si è autodistrutto nella missione “Scusaci principessa”. Va però riconosciuto al merito indiscusso del dottor Vespa, quello di aver coltivato un agente capace di simili ficcanti argomentazioni difensive: “Non mi ricordavo, caro Vespa, che Santoro fosse stato così maleducato con una grande giornalista italiana come Lucia Annunziata. Credo che si sia comportato malissimo, andrebbe cacciato, ma poiché da anarchico sono contrario a ogni regola, chiedo al dottor Masi, che ammiro per la sua magnanimità se volesse perdonarlo”. Va da se che questo ufficio ha risposto “Non ci penso nemmeno” (e che Lucia Annunziata si sia precipitata a toccare ferro).
E’ altresì importante ricordare che il secondo avvocato difensore, il dottor Colaninno Matteo non è stato meno decisivo nell’opera di meritoria distorsione messa in ato. Il giovane rampollo di casa Piaggio ha argomentato con brillantezza che “noi nella nostra azienda casi simili li abbiamo risolti con il licenziamento”, ricordandosi solo a fine della frase che il suo compito non era dare il colpo di grazia a Santoro, ma fingere almeno di difenderlo. E’ riuscito, con ancora più efficacia, a portare a termine la missione quando si è fatto infilzare con rara capacità autolesionista dal senatore Gasparri Maurizio, suo carnefice prediletto. Con la generosa invocazione di una privatizzazione della Rai, infatti, il Colaninno offriva il destro a una meravigliosa battuta del Gasparri: “Facciamo alla Rai come tuo papà con l’Alitalia?”. Il piccolo Colaninno, superandosi, riusciva in un virtuosismo: regalare un altro colpo al suo carnefice e insieme smerdare il padre: “Veramente l’Alitalia perde centinaia di milioni di euro l’anno!”. Al che il Gasparri lo ha così trapanato: “Ah sì? E allora papà perché lo fa, per beneficenza?”. Il Colaninno è rimasto muto fino a fine puntata. La scelta di Vespa si rivelava meno azzeccata con il segretario della federazione della Stampa Franco Siddi, che, inspiegabilmente, cercava, nel pieno della polemica di continuare ad argomentare, senza azzittirsi di fronte alle obiezioni del direttore Belpietro. Per fortuna anche il Siddi, forse solo per l’effetto traumatico delle vicinanza con il succitato Sansonetti, si dimenticava persino lui di aver convocato una manifestazione nazionale del suo sindacato per denunciare un precedente tentativo di chiusura di Annozero (sfortunamente non andato a segno), e un campagna di pressioni illecite su l’Authority oggetto di inchiesta della magistratura (sfortunatamente non risolutive) per chiuderlo d’ufficio. Il servizio con un montaggio di repertorio costruito ad arte per dimostrare che Santoro rutta, picchia, e ruba le catenine alle vecchiette, è stato di rara efficacia giornalistica (ricordarlo a Minzolini). L’intervento aggiuntivo del Sansonetti, che parlando di altro tema, ha infilato una efficace filippica a favore della legge bavaglio sulle intercettazioni pur non essendo copionato, al pari degli altri, è stato insperato e piacevole. Va qui ricordato che il noto editorialista de “Il Riformista”, riesce ad assestare colpi micidiali alla sinistra soprattutto quando dice di impegnarsi a difenderla (invitarlo spesso anche al Tg1).
Dispiace, in questo quadro di indubitabile successo, che il Santoro abbia comunque potuto affidare alle agenzie una dichiarazione difensiva in cui dice la direzione generale “Ha usato due trasmissioni Rai per rilanciare accuse nei miei confronti”. Dispiace che il medesimo Santoro abbia potuto affermare “di non essere mai stato sospeso dalla Rai 15 anni fa” (come affermato dal Pm Belpietro) e che si sia lamentato di essere stato indicato (dal pm Gasparri) come “il responsabile del suicidio del maresciallo Lombardo” (“Senza che nessuno facesse notare che le inchieste si sono concluse tutte con archiviazioni”). Spiace altresì che Santoro abbia provato a ricordare che la sanzione comminata dall’Agcom (sempre la nota Authority dello Zimbawe) “Fosse stata impugnata dalla stessa Rai” (cioè da noi). Data l’efficacia di queste argomentazioni, si prega di far si che non siano riportate da nessun notiziario dell’azienda. Va altresì omesso il commento del preisdente della comissione di vigilanza Sergio Zavoli (“Gogna mediatica”) e dato il massimo risalto alle parole irrilevanti pronunciate dal noto presidente di garanzia (della cippa) Paolo Wimbledon Garimberti, mentre provava la sua nuova racchetta Spalding titanio Fs6.

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16 risposte a “Vespa, testimoni sovietici per processare Santoro”

  1. Avatar DeadMan87

    roba da URSS. Berlusconi ha truffato tutti paventando il ritorno dei comunisti quando “discese in campo”. Il vero comunista è lui, un comunista capitalista. Ha senso? Non lo so, ormai le parole non hanno più alcun legame con il loro significato originario (vedi ultima puntata de L’Infedele), ma non so come altro definire un individuo che abbraccia la ricchezza personale (ma solo la sua!!), si fa paladino del garantismo, invoca l’uniformità mediatica e di opinione. fa redigere dossier, manda spie, punta il dito contro i “nemici del popolo”, però al tempo stesso si privatizza anche i coglioni e lascia il tessuto sociale in vacca fottendosene altamente.

    Berlusconi non è che la sintesi perfetta di tutti i difetti del comunismo e del capitalismo, con una spruzzata di socialismo all’Italiana (quindi non uguaglianza ma instaurazione di un comune regime di concussione e, tangenti e ricatto). Senza dimenticare che sta portando avanti un opera di mutamento lessicale degno del Terzo Reich.

    E di conseguenza ogni suo tirapiedi e scendiletto si adegua,. e così nel 2010 si riesce a vedere a Porta a Porta, un linciaggio pubblico che avrebbe scatenato un moto di vergogna persino in Stalin. I programmi televisivi del popolo ci sono, i giornali pure, i nemici pubblici anche. A quando i Gulag e lo sterminio di qualche popolazione a caso? Si potrebbe provare coi sammarinesi, giusto per esercitarsi..

  2. Avatar graziano
    graziano

    Il regime ha bisogno dei Vespa,dei Belpietro,dei Porro perchè devono convincere sempre e comunque che il capo è er mejo fico del paniere. La gente non è scema e sa valutare se un programma è fatto da giornalisti o da pubblicitari.Per me Vespa è assurdo ma ci deve essere anche lui come ci devono essere Santoro,Paragone e la Gabanelli.Ora la domanda è perchè loro vogliono chiudere Santoro e compagnia e a noi non ce ne frega una mazza del “vespaio del caimano” ?Non era meglio fare la legge sul conflitto d’interessi e lasciare al mercato la sopravvivenza di quello o quell’altro programma televisivo e vedere quanto durano alcuni giornali o trasmissioni televisive ?

  3. Avatar cilios
    cilios

    Non guardo mai il programma di Vespa neanche per curiosità ,perchè penso che non mi può offrire alcuna informazione utile.Detto ciò mi pare assai strano stupirsi dell’atteggiamento di Sansonetti,il quale già da tempo ha mostrato il suo vero volto (da rifondarolo a leccapiedi di Silvio);ricordo che lo scorso anno era spesso presente alla Sette e a Rai 2 nel programma orrendo di Monica Setta e si era rivelato quel grande voltagabbana quale egli è .Mi risulta che mediaset gli avesse promesso un programma calcistico ma poi non ho più sentito parlare di ciò e anche lui è desaparecido.

  4. Avatar marco
    marco

    Scusami Luca,uno che prende un milione e seicento mila euro con una rai che discute i compensi di tutti tranne quelli di Vespa o Masi o Minzolini,figurati se non fanno i processi a coloro che disturbano il loro progetti.
    Sono tutti dei dipendenti che difendono il loro orticello,altro che rispetto del pubblico,sono i classici lecca lecca italiani,pronti a cambiare casacca per difendere ciò che guadagnano.
    D’altronde con i tempi che corrono ormai diventare direttore o manager d’azienda basta asservire e difendere a morte il Berlusconi infatti,
    Romani ministro
    Masi manager rai
    Minzolini direttore tg1
    Brambrilla ministro del turismo
    Alfano ministro ed avvocato difensore del premier…e cosi via…
    Mi domando,ma dal momento che Berlusconi non li nomina più o si ritira dalla politica che fine faranno?credo che entreranno nell’anonimato,d’altronde se cambia la legge elettorale credo che Alfano o la Brmbrilla come in passato prenderebbero i voti forse dei propri parenti…..

  5. Avatar Carlo

    MA LEI E’ PER CASO PARENTE DI QUEL TELESE CHE FINO A UN ANNO FA SCRIVEVA PER IL GIORNALE DI BERLUSCONI?

  6. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    No, sono solo un suo sosia.

  7. Avatar stefano
    stefano

    che sansonetti si definisca anarchico farà sì che si registri un rovesciamento di tombe di persone che per quell’ideale hanno speso la vita (e spesso l’hanno anche data),ma forse lui per “anarchico”intende un pò alla berlusconi,cioè “faccio il c***o che mi pare.colaninno è la dimostrazione LAMPANTE del perchè il centro-sinistra in italia fa cagare.su vespa,belpietro,gasparri e masi preferisco non commentare perchè diventerei troppo offensivo,e oggi voglio essere buono. saluti

  8. Avatar marcotar
    marcotar

    Ciao Luca, leggo questo blog da tempo (e qualche volta intervengo) e premetto che generalmente mi piacciono molto i tuoi articoli e le tue trasmissioni… insomma, il tuo modo di fare giornalismo. Leggo anche il Fatto dalla sua comparsa in edicola, anche se con molte riserve, legate soprattutto ad una certa tendenza a solleticare le pance dei lettori.
    Premetto anche che, pur leggendo Gli Altri, non condivido il fatto che Sansonetti vada a Porta a Porta a prestare il fianco a Vespa. Detto tutto questo, ti invito a leggere l’articolo di Colombo sul sito del settimanale, perchè mi pare che colga alcuni punti interessanti (dico questo dopo aver letto i commenti al tuo articolo sul sito del Fatto). Chiudo con una domanda che non è strettamente legata a quest’articolo: hai visto le parole usate da Travaglio per parlare di Vendola all’ Infedele? Cosa ne pensi?
    Marco Tarantino

  9. Avatar marcos
    marcos

    Solito ritornello:perchè quando si fa un colpo di stato si occupano televisioni e organi di informazione????

  10. Avatar Giordano
    Giordano

    Da sempre, chiunque abbia il Potere, lo usa, perchè no? Senno perchè ricercarlo? Da sempre, chi ha meno Potere, cerca di averne di più. Da sempre, questo fa parte dell’ordine naturale delle cose. E per chiunque si intende chiunque, indipendentemente dal credo religioso, politico, filosofico eccetera eccetera. E il Potere lo ha Berlusconi, ma anche De Benedetti, Fini, Masi, la Annunziata, Santoro, Flores, Gabanelli e anche Telese, (che ha trasmissioni televisive e muove opinioni e volontà) e persino io nel mio piccolo ambito lavorativo. L’equilibrio dei Poteri non viene dato da norme o leggi, ma dalla efficacia dei contendenti. Tutto il resto sono paroline in libertà…….

  11. Avatar Giordano
    Giordano

    P.S. Non sono praticamente mai d’accordo con quello che scrive Piero Sansonetti, ma devo riconoscergli che è una persona in grado di porre dei problemi, di delinearli e poi lasciare che ognuno si faccia le proprie opinioni. Bisognerà istituire un Istituto Superiore per la difesa del Santoro, con regolare tesi finale, che dia accesso alla difesa del povero (?) giornalista, ovviamnte dopo iscrizione all’apposito Albo.

  12. Avatar Pier
    Pier

    Mi piacerebbe avere da Telese un commento sull’ultimo Vulpio (caso Amadori).
    buon lavoro e continui a cantare Eros e ad intervenire alla zanzara.
    saluti

  13. Avatar pasquino
    pasquino

    Stasera Santoro va in onda con ANNOZERO: uno dei pochi programmi che mi spingono a vedere ancora la RAI ….. Orco(Bindi)zio !! stesera Silvio ha piazzato su Italia 1 Roky III (evergreen per gli ottantini come me). Vai Roky. Adrianaaaaaaaaaaa …. Non so se resisterò alla tentazione di zappare sul ring di Balboa tradendo per qualche istante Michele. Ah … dimenticavo ci sono i momenti morti come Paragone e Belpietro (ospiti della serata) che tanto dicono le stesse cose scontate; approfitterò di quelle pause per vedermi qualche spezzone dello Stallone di Philadelphia.
    Saluti
    Pasquino

  14. Avatar Antonio
    Antonio

    Belpietro che punta il dito contro la Dandini….roba per intestini forti.
    Mancava solo Sallusti per completare l’opera.
    Vorrei davvero capire come si possa orchestrare una trasmissione simile,
    mi sembrava di stare a scuola mentre il leccaculo della classe si esercitava presso il prof di turno…il duetto Vespa – Masi è stato a dir poco emetico.

  15. Avatar Massimo Celani
    Massimo Celani

    Ho notato che Travaglio, ieri sera da Santoro, ha fatto un salto sulla sedia (con incredulo e soffocato sghignazzo a seguire) quando ha appreso che Piero Sansonetti era il direttore di ”Calabria Ora’. Vale a dire lo stesso quotidiano che ha licenziato il giovane Lucio Musolino (minacciato dalla ‘ndrangheta) in studio con Giulia Innocenzi.
    I sottopancia Rai (le scritte in sovraimpressione con nome e cognome + una breve explicatio su chi sei o che mestiere fai) offrono facilmente un paradigma indiziario piuttosto interessante. Nella concitazione della registrazione o – peggio – della diretta, è spesso occasione di lapsus per il programmista o l’assistente alla regia che ne comanda al mixer video la messa in onda o per il bravo presentatore che introduce l’ospite. A voce o digitato, sempre di un diavoletto paratestuale si tratta.
    Telese ha notato quel sintomatico “editorialista del il Riformista”, ma tempo fa – in non ricordo più quale trasmissione – ero stato colpito da un pasticcio ancora più divertente: scrissero “direttore del quotidiano ‘Gli Altri’ (errore veniale: Gli Altri è un settimanale) seguito da un cartello di giusto un secondo che lo lanciava come direttore di Calabria Ora.
    Viene il dubbio che Sansonetti – almeno nelle tribune nazionali – sia restio a farlo sapere in giro. Forse per un sentimento di diminutio (suvvìa, un quotidiano regionale), forse perché ll’editore di quel giornale coinvolto nell’indagine “usura bis” si è beccato in appello una condanna a 4 anni e 8 mesi (creando qualche mal di pancia anche all’ipergarantismo sansonettiano), forse perché ha realizzato che quell’editore – molto motivato nel settore della sanità privata – proprio non può permettersi il lusso di guastarsela con l’attuale presidente della giunta calabrese, forse perché si è accorto in ritardo che l’annunciato rilancio di Paese Sera (testata rilevata da tempo da quello stesso editore) era uno specchietto per le allodole.
    Tra sottopancia e mal di pancia, sappia Sansonetti (e lo dico con cognizione di causa – soffrendo di colite e varia incontinenza – per aver frequentato a lungo quella toilette) che nel gabinetto non troverà la carta igienica. E’ parte centrale dell’algoritmo di gestione di quell’editore. Che ovviamente usa risparmiare anche liberandosi di giovani cronisti e collaboratori.

    Ill tutto detto senza particolare antipatia nei confronti dell’ubiquitario frequentatore di Porta a Porta. Da quel quotidiano senza carta igienica e senza comitato di redazione, venni buttato fuori lo scorso anno da Paolo Pollichieni, il direttore precedente, per molto meno. Per aver sommessamente (e privatamente) protestato per un articolo mafioso intitolato “condoglianze da San Luca”. Ma questo è un altro discorso. Bisognerebbe chiedere lumi a Genchi.

  16. Avatar (A)
    (A)

    la replica stizzita sugli “altri” di sansonetti è da leggere assolutamente, stiamo più o meno a livello di una seconda elementare come capacità dialettica, mancava giusto uno gnè gnè gnè alla fine. Se penso che questo ha diretto Liberazione di colpo capisco perchè il karma abbia voluto punire così duramente quel partito.

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