Sabato scorso ha fatto esplodere la polemica con le sue dichiarazioni choc sui politici e la Fiom: “Sono nauseato di veder sfilare intellettuali che guadagnano milioni di euro l’anno, ex parlamentari che vivono con il vitalizio e politici che subito dopo la sfilata e la passerella davanti alle tv tornano a casa nelle loro auto blu”. Oggi Francesco Boccia non molla il punto e spiega il senso della sua provocazione: “So che a Il fatto pensate il contrario di me. Ma anche voi dovete porvi il problema se non finisce l’ambiguità sarà impossibile costruire una sinistra riformista che vince”. Nel nostro giornale, al contrario di altri, ci sono tante idee diverse. Ma non c’è dubbio che lei abbia lanciato una molotov dopo aver acceso l’innesco… Guardi, oggi è ancora più chiaro. Ha fatto bene Bersani a non andare al corteo della Fiom Dove però, un manifestante su due, vota il suo partito. Lo so. Avendo un elettore su quattro è statisticamente probabile…. Un suo compagno di partito, Sergio Cofferati, chiede a Bersani se le sue parole siano “compatibili” con i valori del Pd. …Il che mi lascia pensare che Cofferati non abbia capito nulla. Ha aggiunto che andrebbe rispettato chi fa chilometri per sfilare. Appunto. Avrà frainteso. Guardi che sono io a voler tutelare chi sfila da chi vuole approfittare di lui. E chi sarebbero questi “profittatori?” Non mi strapperà dei nomi perché è un gioco che non mi interessa: non voglio innescare polemiche personali. Con “gli intellettuali che guadagnano milioni”? Ce n’erano tanti con il Cud a sei zeri, c’è l’imbarazzo della scelta… Guardi che Flores D’Arcais è quasi francescano. Non mi strapperà una battuta in più su di lui o su altri. Quelli con l’auto blu erano Vendola e Cofferati? Sono nomi che fa lei. Quelli con il vitalizio erano Mussi e Fumagalli? Le ripeto, non mi interessano fatti personali. E cosa, allora? La melassa. La melassa? Esattamente. Questa grande melassa per cui, dei problemi di quei poveretti senza lavoro, i politici si interessano solo nell’orario di ufficio. Che significa? Arrivano con l’auto blu dieci minuti prima, rubano l’attenzione delle tv a chi ha manifestato, rimontano in autoblu, vanno via. Anche lei ha avuto l’auto blu! Ennò! Io la lasciavo a casa. Non andava? Mi deve credere: ai cortei sono sempre andato in motorino. Secondo lei i politici al corteo erano radical chic in cerca di tv? Non uso il termine radical chic. Ho posto un problema di autonomia fra politica e sindacato. Non è giusto, per la politica, nemmeno andare alla manifestazione della Cisl. Nemmeno se i vostri elettori sono lì e lo vogliono? Ma dove vive, sulla luna? Il sindacato deve fare il sindacato, presenta la sua piattaforma. La politica non deve attorcigliarsi su di lui. Ma se l’Idv vuole andare? La stupirò. Conosco molto bene la loro piattaforma. L’ha scritta Zipponi, che è un grande esperto di lavoro, ed è molto più avanzata di quella della Fiom. Però Zipponi era in piazza con Di Pietro. Profittatore pure lui? La Fiom difende come un dogma l’intoccabilità del contratto nazionale. Il che è anacronistico, e anche inutile. Il Pd è con la Fiat o con gli operai? A Pomigliano il 60 per cento degli operai hanno votato sì all’accordo. Non è una risposta. Marchionne ha fatto l’errore di acuire lo scontro…. Nemmeno questa, lo è. Senta: Landini è un ottimo leader, i dirigenti Fiom sono molto preparati. Però non ci si può chiudere a riccio. Tutte le categorie hanno firmato gli accordi tranne la Fiom. Vuol dire che era giusto firmare? Questo vuol dire: nessun sindacato può dire: “O così o morte”. Se la Fiat dice o così o così.. Hanno detto: la Costituzione è violata. Io quelle fabbriche le conosco. E’ una rappresentazione sbagliata. La Fiom aveva accettato molto: turni, regole, straordinari…. Adesso invocano il contratto del gennaio 2008 voluto da Prodi. Sa che all’epoca erano contro? Dicono no pregiudiziali? Quando usammo i soldi dello scalone per dare copertura assicurativa ai precari, erano contrari. Forse perché avete aumentato anche le tasse ai Co.co.co! Ma abbiamo dato tutele: la maternità. Non dica che la Fiom era contraria alla maternità ai precari! No. Dico che se il riformismo propone soluzioni la sinistra conservatrice sceglie la via facile per rassicurare il suo zoccolo duro: il no. Quanti insulti ha ricevuto? Alcuni. Ma decine di sms di consenso. Venti oggi. Le leggo questo: “Hai criticato i radical chic, bravo…”. Se il Pd lascia la piazza Sel e Idv ne diventano padroni, lo scrive l’Unità…. Non è la piazza che costruisce l’alternativa di governo. Checchè ne scriviate, la realtà resta una. Quale? E’ il Pd che rappresenta i valori della sinistra italiana. Bersani ha detto che le colonne d’Ercole della coalizione devono essere Sel e Idv. E’ un lavoro che deve fare lui. Ma sono d’accordo. E al centro? Chi condivide il programma di governo del Pd può stare con noi. Anche Fini? Se sottoscrive il programma sì. Ma dubito che lo faccia. Il che non vuol dire, certo, che non si possa fare un governo a tema. E i vostri elettori di sinistra che non si sentono rappresentati? Fra i più anziani il problema c’è. Ma i giovani categorie di appartenenza le ne hanno sempre meno. I sondaggi vi danno al 24%. Noi siamo abituati a contare i voti. Abbia ancora pazienza. Lei critica i radical chic ma oggi indossa una cravatta Hermes. E’ un regalo. Io sono cresciuto in mezzo alla strada, in provincia, con dei nonni contadini e un padre commerciante. Ha un master alla prestigiosa London School of economics. Ci sono arrivato con un borsa di studio. Pensi, ero in stanza con Roger Casale, futuro deputato blariano. E avevo la tessera del Labour.
Luca Telese
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