Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Adesso Eros

La televisione, si sa, è una cosa strana. Ma non si capisce mai quanto, finché non ti tocca sulla pelle, finchè non capita proprio a te. Conduco un programma due volte a settimana, ma quando vai ospite in una trasmissione e parli di te è tutto diverso, alla gente arrivano messaggi imponderabili e inconsapevoli, il cortocircuito che non ti aspetti è dietro l'angolo.
Apro la posta stamattina, e ricevo a raffica numero quindici mail, che mi interrogano su un solo tema: perché ho cantato dalla Cabello, a Victor Victoria proprio “Adesso tu”. Mi scrivono e mi dicono se l'ho cantata bene, o male, se ero stonato, no anzi, ero sorprendentemente intonato, Franca era entusiasta, Gianni commosso, un altro Gianni davvero indignato, Maria da me non se l'aspettava e l'ho delusa, Piero si è divertito ma è combattuto, e mi dice anche che non è sicuro che un giornalista de Il Fatto faccia bene a farlo. Dal che desumo che secondo lui – lo dovrei considerare un complimento, ma non ci riesco – “un giornalista de Il Fatto” si distingue dagli altri perché non può cantare “Adesso tu”, perché per lui non va bene. Ci sono giornalisti che possono intonare Ramazzotti e altri che, a quanto pare non possono.
Così provo a riavvolgere la bobina. Avendo registrato la puntata una settimana prima, non mi ricordavo nemmeno di quando sarebbe andata in onda e non me la sono rivista. Non avendola rivista non mi ricordavo nemmeno di aver cantato Ramazzotti. Se mi avessero chiesto di cosa avevo parlato, per trenta minuti, avrei riassunto, in maniera raziocinante diverse cose, avrei rammentato alcuni giudizi, ma non di aver cantato Ramazzotti per trenta secondi. Poi però, se ci ripenso meglio e ripasso tutto al setaccio, effettivamente “quel” Ramazzotti è forse uno dei simboli più importanti della mia adolescenza, e qui trenta secondi erano lì per quello, forse con un'altra intensità rispetto al resto.
Abitavo “ai bordi di periferia”, dal 1982, a Cinecittà est, sapevo bene che cosa significa “dove i tram non vanno avanti più”, perché il 557 si fermava a un capolinea molto distante, e poi dovevo arrivare fino a casa a piedi. Oppure dovevo traversare un pratone, sempre a piedi. Perché l'ultima metro partiva alle 23.30 ed io ero sempre come Cenerentola, che girava con lo spazzolino da denti nello zaino, e facevo le corse per non restare a terra. Ho già scritto – nella biografia del mio sito – che quando arrivavo al capolinea di Anagnina, lo stesso posto lunare dove è stata aggredita e spedita in coma da un cazzotto la giovane rumena, lo stesso che suggestionato dal mio ginnasio immaginavo come il palazzo di Micene per via di quelle incredibili colonne dipinte di rosse, esattamente come aveva fatto Schliman, inventandosi una classicità che non esisteva.
Insomma, arrivavo in questo capolinea lunare, non c'era mai nessuno, attraversavo i campi per arrivare a viale Ciamarra, dove abitavo, proprio al confine con il raccordo anulare, e di notte, nel buio pesto, correvo come un pazzo inseguito dal latrato del cane che un contadino pasoliniano aveva messo a guardia del campo, presumibilmente per combattere quelli come me, la modernità della metropoli introdotta dalla metro che (grazie a Dio) irrompe nella pace agreste. Avrei potuto raccontate tutto questo, e del concerto pazzesco che Eros fece al parco di Cinecittà, alla festa organizzata dalla sezione del Pci a cui ero iscritto, subito dopo aver vinto il festival. Le cose andarono così: il padre di Eros, che era uno degli iscritti della sezione (e aveva un busto di Stalin nell'ingresso di casa), venne pregato di intercedere presso il figlio, ormai diventato star di prima grandezza, perchè cantasse nell'ultima giornata della festa di quartiere. Eros accettò, e chiese un compenso minimo (15 milioni dell'epoca) il direttivo della sezione storse un po' in naso – speravano in un concerto militante – ma accettò . Nessuno immaginava quello che sarebbe accaduto poi.
Quella sera, la notte di Eros, una folla di quasi centomila persone prese d'assalto il palco, la festa, gli stand, comprò tutto quello che si poteva comprare, accese gli accendini nella grande spianata dove era il palco. Oggi, come nella via Gluck di Celentano, quel parco non esiste più, fu concesso dalla giunta di pentapartito ad un centro commerciale, rimpicciolito, e diviso addirittura da una strada. Ma questa è un'altra storia. Quando Eros cantò “Terra promessa”, il popolo delle periferie, le adolescenti con gli orecchini, le punkettone e le paninare (erano le categorie antropologiche del mio tempo) scoppiarono in lacrime. Tra di loro c'era una ragazzino con indosso un paio di 501 comprati con sacrifici economici immani sulla paghetta, a cui la madre aveva (santa donna) impedito di fare l'orlo alto come i suoi coetanei. Aveva venduto le lattine fino a quel momento allo stand, e quando le lattine erano finite, aveva ottenuto dai compagni il permesso raro di assistere dal sotto palco. Quel ragazzino – inutile aggiungerlo – ero io. All'una di notte, per una volta, il buio della Tuscolana fu tagliato da una folla di ragazzi che tornavano a piedi fino al Quadraro cantando e ridendo, il popolo dei Eros.
Sul muraglione di via Palmiro Togliatti, quello dove di solito c'erano gli striscioni politici, era apparso una scritta cubitale per accogliere Ramazzotti: “Bentornato Eros nella tua Terra promessa!”. Dove “l'aria è popolare”, quando il 557 – detto “la diligenza” – traversava la Palmiro Togliatti in corrispondenza dello striscione (che nessuno ebbe il coraggio di coprire per mesi, magari le guerre fra attacchini) dai finestrini dell'autobus si levavano voci maschili e femminili, applausi, un coro da stadio: “E ci seeeeeì adesso tuuuuùù! A dare un senso ai giorni miei/ va tutto bene dal momento che ci seeeeeiiii/ Adesso tuuuuùùù…..”.
Ecco, io tutto questo a “Victor Victoria” non l'ho raccontato, non ne avevo il tempo. Mi è tornato in mente così, adesso, quando mi sono messo a scrivere, a partire da quella canzone. Durante l'intervista mi è venuto di intonare “Adesso tu”, e sono riuscito a dire appena cosa c'era scritto sullo striscione. Però, evidentemente, la televisione, nel suo incredibile “espressionismo”, ha fatto sì che chi mi ha scritto sia rimasto colpito da quello, che in quella sintersi ci fosse una intensità di racconto che alludeva a tutto questo. Ecco, ora che è passato quasi un quarto di secolo, non cambierei per nulla al mondo la fortuna di essere cresciuto “dove l'aria è popolare”. Ho imparato a conoscere lo snobismo e l'elitismo, detesto con tutta la passione che avevo allora in corpo il radical-chicchismo dei figli di papà che se ne vanno in giro con il jeans strappato per fare gli alternativi, disprezzo con tutte le mie forze quelli che – purtroppo anche a sinistra – trattano i ragazzi del loro tempo come fenomeni da baraccone mostri sociologici, casi sociali. Detesto chi pensa che “popolare” sia una brutta parola, i cialtroni delle barche, gli evasori fiscali, quelli con la banidera delle Cayman, perchè sono vissuto e cresciuto in quel mondo. Noi non lo sapevamo, mentre eravamno a bordo del 559 detto “diligenza”, con i nostri zainetti Invicta, i nostri 501 e il nostro Eros, che la “terra promessa” era già quella, una bella storia che ti porti appresso tutta la vita. Tutto questo, per me, è riassunto da una succesisone di accordi, il modo inconfondibile di Eros cdi cantare, quel “Ci Sèiii”, con la è che si stringeva tutta per la rabbia che avevi in corpo. Eros non aveva scritto una canzone, aveva racchiuso in una composizione perfetta lo “zeitgeist”, lo spirito di un tempo. Non solo quello che stava vivendo, ma anche quello che sarebbe venuto poi. Anche quello che ho dentro adesso, quando canticchio, con il semitono che si abbassa:
“Ma non dimenticoooo/ tuuuuutti gli amici miei/ che sono ancora lì”.

Luca


Scopri di più da Luca Telese

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

56 risposte a “Adesso Eros”

  1. Avatar margherita
    margherita

    io per principio non guardo la Cabello. non la trovo spiritosa. ma mi dicono che ci sia Melissa P che fa le carte. è vero ?

  2. Avatar margherita
    margherita

    figurati io sono a AD Gloriam

  3. Avatar Luca telese
    Luca telese

    Melissa mi ha fatto le carte dicendomi che il mio sogno non si avvererá…

  4. Avatar virginia

    boohhhhh… io questo inno al popolare da uno che svacanza a Stintino (che non è proprio roba da per redditi normali) e ha sposato una dal cognome super importante davvero non lo digerisco, perchè poi le scelte personali sono quella che danno la misura delle cose

  5. Avatar Antonio
    Antonio

    Virginia, visto che le scelte personali danno la misura delle cose, spiegaci com’è questa storia del tuo idolo san Renato Soru, di cui tu fai la portavoce a tempo pieno, che vuole chiudere le redazioni in Emilia e in Toscana dell’Unità, invece di scrivere stronzate (sposare una con un cognome importante stonerebbe con “l’inno al popolare”, come tu l’hai chiamato? E soprattutto ti sembra che Luca, come tu insinui, abbia tratto un qualche vantaggio dallo sposare Laura Berlinguer? Mah…)

  6. Avatar Marco Casetta
    Marco Casetta

    Caro Telese, devo comunicarti fatti di estrema gravità. In tua assenza, Cruciani e un suo compagno di colazioni, un certo Parenzo, hanno dato fondo ai loro bassi istinti organici trasformando “La zanzara” in un’orgia di sesso senza limiti, dove volano parolacce, volgarità, culi, tette e uccelli. Io ti prego, Telese, di riportare ordine in mezzo a quei due personaggi, di riportare la tua serietà di uomo di sinistra tra quei due epigoni dello yuppismo di 30 anni fa. In quell’oceano di lascivia, in quel bordello denso d’immoralità, in quel catino di nequizie in cui Cruciani e Parenzo hanno trasformato il programma, si impone una svolta di serietà e di prudente saggezza, quale solo tu puoi offrire. Come ogni vero comunista, tu sei ostile all’immoralità e alla leggerezza dei costumi, non mancherai di ricordare l’ostilità che il partito di tuo suocero ebbe verso la concubina di Togliatti. Torna, adunque, o Telese, e richiama all’ordine quei due ragazzotti enfi di perdizione e abbarocciati nei loro godimenti verbali!!

  7. Avatar luca Telese
    luca Telese

    Cara Virginia,

    potrei risponderti che io vado in vacanza dove cavolo mi pare, sopratutto se mia moglie ci va dalla nascita. Però caschi male o sei informata. Stintino è la Sardegna meno costosa che esista. Ci trovi le famigliole romane nella multiproprietà da 900 euro al mese. Conti alla mano è meno di Fregene, dove – per inciso – passo ogni anno tutto il mese di agosto. E mooolto meno di Sabbaudia, o della Toscana ridens. Vedi, si possono fare tante critiche al sottoscritto, ma non quella che provi, con simpatica acidità a mettere in piedi. Il bello è che io vorrei spendere di più e fare più vacanze, ma non ci riesco.

  8. Avatar Claudio

    Ciao Luca, volevo complimentarmi con te per avermi dato l’unica occasione della mia vita per apprezzare eros ramazzotti

  9. Avatar virginia

    @ Luca T: facciamo che il “vado in vacanza dove mi pare” è meglio.
    @ Antonio: tieniti il BersaniVendola và, tanto Soru non è cosa che ti riguardi.

  10. Avatar luca Telese
    luca Telese

    Cara Virginia,
    ma se non conosci la Sardegna mica è colpa mia… Magari vai solo in costa Smeralda. Vuoi che ti faccia vedere come si fa ad affittare una casa al Alghero con 400 euroa settimana? Basta accontentarsi di due stanzette.

  11. Avatar luca Telese
    luca Telese

    Se tu sei abituata al Billionaire e ai resort esclusivi… eh, eh.

  12. Avatar virginia

    Eh Luca Telese, io non ci credo nemmeno se lo vedo che tu vai a stintino nella casetta del tabaccaio; facciamo che ti perdono tutto perchè sei bravo e anche simpatico:-)
    fossi un po’ meno ideologico mi faresti incazzare di meno

  13. Avatar Caterina Sottile

    Luca Telese ha sposato una Berlinguer? Bhè, mi pare un gran bel merito. E certi meriti presumono qualche qualità. Caro Telese, lei mi era un po’ antipatico ma mò, quasi quasi mi piace. Sa cosa? Finchè perdoneremo tutto ai mediocri che scappano in barca ma ci infastidiscono i ragazzi che tentano di scappare in tram verso la vita migliore, avremo sempre a che fare con un problema di apatia.

  14. Avatar pasquino
    pasquino

    Ciao Luca
    Ho visto il filmato allegato al post: ma quanto sei “piacione” !!!Non credo che ti serva guadagnare a tutti i costi punti così …. Forse mi manca un po’ di ironia ma penso che un po’ (dal mio punto di vista) hai “sbroccato”. Non capisco perchè bisogna a tutti i costi apparire così ….. “ruffiani”. Sarà da contratto (LA7 c’ha bisogno) ma ca..o son rimasto proprio spiazzato. Non m’aspettavo un Telese così … Mi sembravi Cristian De Sica ….
    Con simpatia
    Pasquino

  15. Avatar Luca telese
    Luca telese

    Cara VIrginia,
    mi spiace, ma tirare a indovinare sulla base di pre-giudizi non aiuta. Per dire: né io né Laura disponiamo di case in Sardegna, quindi affittiamo come tutti, e – in anni passati – anche dovendo risparmiare. Ripeto, non sono pauperista, se avessi tanti soldi li spenderei volentieri, li ho messi da parte per aprire una libreria di seconda mano a Roma. 35 metri quadri! La inauguro fra poco. Se vieni ti renderai conto di come non siamo. Mia madre, in queste occasioni offre un ottimo cous- cous preparato da lei.

  16. Avatar Luca telese
    Luca telese

    Caro Pasquino, ma allora dico che nom mi piacciono i radical-chic, tu pare che lo faccia apposta. De Sica nel fil di Avati era fantastico!

  17. Avatar pasquino
    pasquino

    Guarda che stai parlando con uno ch’è cresciuto coi film di Buzzanca, Vitali e compagnia cantando. A me non piace la confusione di ruoli, soprattutto quando sembra che si voglia a tutti i costi strappare un sorriso per fare audience. Non dico che devi essere incacchiato perennemente come Oliviero Bea ma una via di mezzo no !!! Quelli (De Sica, Boldi e company) son comici, tu fai il giornalista ….. una minchia di sobrietà forse non guastava, anche se il target del programma certo non si presta ad ospitare musoni incarogniti.
    Volevo solo dirti che mi sei sembrato meno schietto e spontaneo del solito, fintamente ridondante …
    saluti
    Pasquino

  18. Avatar margherita
    margherita

    caro luca io vado in vacanza si fa per dire dal momento che abito a Venezia all’Excelsior al Lido di Venezia . sono una stronza ? mio zio pediatra diceva : la stessa aria che respiri al pontile di un qualsiasasi vaporetto di Venezia è uguale a quella del Lido tanto varrebbe stare alla finestra di casa mia, no ?

  19. Avatar margherita
    margherita

    che Melissa P. abbia visto Jules e Jim ?

  20. Avatar serva di partito
    serva di partito

    Melissa è ancora una bambina..non sa mica cosa vuol dire vivere con un orco come marito…si scopi tutti i ragazzi fin che ne ha perchè dopo saranno solo dolori

  21. Avatar margherita
    margherita

    Melissa P è una bambina ? ” torna in libreria con un libro erotico ” ma va ? molto originale : una donna e due uomini era tanto che non lo sentivo : la cosa più comica è Sette che le dedica una copertina e l’anteprima del libro in cui uno dei due amanti si chiama Gunther ! non Toni e Bepi

  22. Avatar margherita
    margherita

    LUCA dacci l’indirizzo della libreria mando mio fratello Francesco coltissimo

  23. Avatar Claudia
    Claudia

    Ammazza che putiferio solo per aver cantato una canzone! Comunque davvero carina la spiegazione, non era dovuta, ma hai fatto bene. Io li gradisco sempre i racconti dell’adolescenza, soprattutto se scritti così bene. Piuttosto vorrei ringraziarti per le domande di sabato a Sallusti perchè era esattametne ciò che avrei voluto chiedere io, peccato che non abbia risposto praticamente a niente…vabè, grazie comunque

  24. Avatar Maria
    Maria

    Per Virginia.. carissima sono Maria, in effetti Luca non va in Sardegna in casa di un tabaccaio… ma semplicemente in casa di una dipendente comunale, cioè io… casa che ha 40 anni… ma vista stupenda. Ciao Luca un bacio a Enrico

  25. Avatar margherita
    margherita

    Luca conosci ad gloriam ? le Orme ?

  26. Avatar Claudia
    Claudia

    Vorrei far presente che i giornalisti sono esseri umani, dettaglio che ai più sfugge, e che occuparsi di temi seri non impedisce di giocare di tanto in tanto. Vorrei far anche presente che andare in vacanza in Sardegna non ha niente a che fare con le ideologie di nessuno, soprattutto se si tende ad evitare coma la peste la Costa Smeralda e i barbosissimi barconi pieni di trolley girls.
    Ultima cosa che vorrei far presente è che l’ideologia non impedisce ai giornalisti di svolgere il proprio lavoro, o almeno non dovrebbe…in ogni caso non si diventa robot con la consegna del tesserino, si può pretendere solo sincerità. Non pui cantare, non puoi andare in vacanza in Sardegna, devi essere più serio, manco ti pagassero lo stipendio loro queste critiche sarebbero d prendere in considerazione. Quante volte lo dobbiamo rovesciare sto Panopticon prima di tovare un equilibrio? scusate lo sfogo, mi sa che è ora che mi faccia un blog pure io.

  27. Avatar margherita
    margherita

    Maria : brava. anch’io mando un bacio a Enrico

  28. Avatar giovanni choukhadarian
    giovanni choukhadarian

    Schliman? Capisco l’influenza ignorantica del Cruciani, però dare un’occhiata a Wikipedia, una volta ogni tanto, non fa male (e lo so che non si critica nei blog, e lo so che non si fa i maestrini con la penna rossa, e lo so lo so lo so)

  29. Avatar Antonio
    Antonio

    Precisamente, in che giorno verrà inaugurata la libreria a Roma?

  30. Avatar margherita
    margherita

    ecco . parlaci della libreria

  31. Avatar filippo
    filippo

    ciao luca, anche a me non piacciono i radical chic. Però devi ammetterlo, confessare di apprezzare De Sica, ma precisare “quello nel film di Avati” (e non dei cinepanettoni) ha proprio un sapore radical chic!

  32. Avatar margherita
    margherita

    ripeto la domanda a Luca : conosci AD GLORIAM ?

  33. Avatar Giordano
    Giordano

    Bravo Telese. Anch’io sono nato in un quartiere “popolare”, con i suoi particolaro odori, al confine fra strapaese e periferia, la sua luce, i suoi abitanti che si svegliavano la mattina presto per andare in fabbrica, le sue macchinine e le piccole ricchezze di un proletariato urbano che sognava di diventare piccolissima borghesia. Sono contento di esserci vissuto e sono più “ricco” di altri che non conoscono, per loro (s)fortuna questo. E sono orgoglioso di tornarci, adesso che sono molto salito nella scala sociale, e vedere negli occhi di quelli che la sono rimasti la contentezza di constatre che “qualcuno ce l’ha fatta”. E capisco che il mio merito è anche il loro…….E in fondo non sei poi così stonato……………….

  34. Avatar luca telese
    luca telese

    Caro Giovanni choukhadarian,
    se vedi questo articolo sul sito de Il Fatto, trovi il nome corretto. I correttori automatici fanno brutti scherzi, e a volte aggiungono addirittura qualche errore.

  35. Avatar gianluca
    gianluca

    il caro Crux (la zanzara), ha fatto intendere che ci sono cose che non si possono fare pena l’esclusione dal programma, e Telese le conosce bene.
    Illuminaci!!!!!!!!!!!!!!

  36. Avatar Umberto
    Umberto

    Copasir….a “cani o porci assomigliano solo i romani”

  37. Avatar Umberto
    Umberto

    i comunisti si lamentano perche la maggioranza è “Cota”? vogliono allora cambiare il “porcellum”? lo vogliono mangiare al sangue?

  38. Avatar serva di partito
    serva di partito

    D’Alema vuole “bombardare” la padania perchè a Gallipoli con la bombarda non può catturar trote?

  39. Avatar giovanni choukhadarian
    giovanni choukhadarian

    Ottimo Luca,
    touché. E’ chiaro che sono invidioso non già del tuo successo, ma della tua prosa. Allora ho trovato quest’errorino del menga e te l’ho sottoposto; che poveretto.
    Scusami e continua il buon lavoro, perché della nostra età sei il più bravo e stop

  40. Avatar cilios
    cilios

    Trovo ridicola l’affermazione di Virginia che “si scandalizza”delle vacanze di Telese a Stintino e del fatto ch la sua compagna sia una Berlinguer (il chè dovrebbe essere solo motivo d’orgoglio) Apprendo,inoltre, da ciò che scrive Antonio,che Virginia è una ammiratrice di Renato Soru (anche io lo sono,eccome!) ma ciò non implica che debba difenderla se dice stupidaggini e mi dispiace però che Antonio per contrastarla tiri in ballo la storia dell’Unità e del suo editore.
    Cambiando argomento (relativamente……)vorrei sapere da Telese per quale motivo non ha speso una parola di solidarietà nei confronti di Concita De Gregorio quando è stata offesa da Sallusti.Grazie anticipatamente se avrò una risposta.

  41. Avatar serva di partito
    serva di partito

    una volta che andremo noi al governo la prima cosa da fare sarà chiudere la bocca a Paragone e alla destra…loro non devono più godere della libertà di informazione dopo tutto quello che ci hanno fatto!!!!!!

  42. Avatar Fausto
    Fausto

    chi ha chiuso la bocca a Oliviero Beha? la destra?

  43. Avatar margherita
    margherita

    Oliviero Beha : casualmente ho visto che conduce una trasmissione su RAI 3 al mattino

  44. Avatar margherita
    margherita

    pessimo Cancrini e pessima trasmissione

  45. Avatar margherita
    margherita

    sarebbe divertente caro Luca vedere chi ha intervistato Giampiero Mughini in nero è bello no ?

  46. Avatar Fausto
    Fausto

    ho sempre sognato di vedere Beha condurre una trasmissione di cinema alla rai insieme a Francesca Neri( non Franco Nero)

  47. Avatar margherita
    margherita

    toh ! a casa sua Castelli si veste di rosa

  48. Avatar margherita
    margherita

    Giampiero Mughini : nero è bello. non dici nulla Luca ?

  49. Avatar francesca
    francesca

    bravo luca!
    bellissimo questo pezzo.
    baci anche a famiglia, francesca

  50. Avatar Rita
    Rita

    Commento di giovanni choukhadarian — 16 ottobre 2010 @ 08:25

    Perchè la raccomandata e petulante e spocchiosa Concita De Gregorio non merita alcuna difesa secondo me: molto incisivo il commento fatto su di lei un paio di anni fa da una delle giornaliste cacciate da l’Unità, Sandra Amurri, la quale la dipinge come il conformismo di sinistra fatto direttrice di quotidiano.
    Non ho i riferimenti di quel pezzo, ma si può trovare su Internet facilmente penso.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.