Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

La cognatite

Giancarlo Tulliani e non solo: il cognato di Fini e tutti gli altri. Ad esempio il cognato di Bertolaso, così bravo, che mica lo si poteva discriminare non facendolo lavorare negli appalti del G8. E poi i cognati della Protezione civile tutti, presi in carico dal volenteroso catering della ditta Anemone: a qualcuno serviva la Mercedes, a qualcun altro la casetta. E poi il cognato di Mauro Masi, sistemato al Salaria Sport Village: diamine, mica lo si poteva lasciare senza stipendio. I cognati della politica, vecchi e nuovi: il mitico Paolo Pillitteri sindaco della Milano del Garofano, e Gabriele Cimadoro, in Parlamento con Antonio Di Pietro: statisti e giganti rispetto ai casi umani della politica di oggi.
La «cognatite» diventa dunque la malattia senile della Seconda repubblica, il segnale della decadenza e della nuova vulnerabilità del potere. Qualsiasi cosa abbia fatto Fini per Giancarlo (così come prima di lui Gaucci), abbiamo la certezza di azzardare un pensiero garantista: per se stesso non l’avrebbe fatta. Il cognato è il debito che devi pagare all’amore che ritrovi, è il caso umano della nuova famiglia che non si può lasciare indietro, il bamboccione da assistere per essere accettato. Insomma, un rito di iniziazione, nella nuova tribalità del tempo gelatinoso. Politici, amministratori e leader educati alla spietatezza, si sciolgono in burro di fronte alla parentela acquisita, che diventa cambiale da pagare. Anche il genero non si riceve in dote dal sangue, ma si acquisisce. Memorabile, su tutte, la micidiale freddura con cui Benito Mussolini rispose ai nazisti, inviperiti per la politica di alleanze di Galeazzo Ciano: «Ma quale ministro degli Esteri? Quello è mio genero!». Ecco, nel paese del familismo amorale, il familismo acquisito è l’ultimo fastidioso pedaggio per loro. Un costo sociale per noi.

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10 risposte a “La cognatite”

  1. Avatar alessio storace
    alessio storace

    Caro Luca, leggo l’appunto finale apparso sul Giornale
    http://www.ilgiornale.it/interni/lintrepida_denuncia_fatto_corsaro_contro_cognatite/09-08-2010/articolo-id=466121-page=0-comments=1
    Cosa dire … benvenuto nel club dei parenti.
    Alessio Storace

  2. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Caro Alessio,
    tu intanto sei fratello, e dunque sei fuori perché non sei “acquisito”…. Ma intendo rispondere con due righette essenziali e asciutte a Il GIornale. Una cosa è avere i parenti (e quelli ce li hanno tutti) e un’altra cosa è piazzarli (c’è una bella differenza, no?). La cognatite e la parentite sono questo… Ora, che qualcuno possa solo pensare che Bianca abbia piazzato me (non ci siamo mai nemmeno incrociati nelle nostre “carriere”) o addirittura che io abbia piazzato Bianca (conduce da dieci anni prima che io conoscessi sua sorella Laura!) è semplicemente una follia. No vorrei che a Feltri fosse venuto in mente perché lui ha dato lavoro nei suoi giornali al suocero, al fratello e al figlio (peraltro molto bravo)…..
    Luca

  3. Avatar Dario Bonacina
    Dario Bonacina

    A Feltri forse piace il pesce, infatti molto spesso prende granchi… Confonde la cognatitudine (semplicemente una condizione) con cognatite e cognatosi, che richiedono rimedi e cure.
    Io sospetto che Feltri, invece, soffra di editorite…
    Saluti
    DB

  4. Avatar Franco Bonavia
    Franco Bonavia

    Caro Luca,
    non c’è bisogno di incrociare le carriere per suppliche tra cognati – al volgo, che non vanta vincoli parentali con chi conta, mette disagio scoprire che nel mondo della comunicazione sia tutto un brodo familistico. Ho un suggerimento per la Costamagna: reprima quel sorriso che assomiglia a un ghigno ogniqualvolta si rivolge all’ospite che mal digerisce, nuoce alla sua bellezza.
    Franco

  5. Avatar Claudio PG
    Claudio PG

    Caro Telese, non c’è niente da fare: siamo tutti cognati!

  6. Avatar autogrill
    autogrill

    “italia a brandelli”…Balotelli titolare della nuova italia: sono io il “futuro”…
    Berlusconi lo avverte “alla fini”: se gioca a “sinistra” “esce dalla partita”…

  7. Avatar michele R.
    michele R.

    La ringrazio Luca per i suoi interventi a La Zanzara di ieri 9/8/2010 e oggi 10/8/2010, in particolare quando è stato intervistato da Cruciani il senatore Barani, per avergli fatto delle osservazioni piuttosto “pesanti” sulle sue ridocole affermazioni. Ho postato un commento sul blog antizanzara dove la Cito

  8. Avatar Albi
    Albi

    Già, difatti chi mai metterebbe in dubbio che un professionista del calibro di un Luca Telese sia entrato fra squilli di tromba e rullio di tamburi ai vertici dei conduttori di La7 per motivi diversi dalla sua indiscussa profesisonalità……. mica perchè, come dice il Giornale, è parente dei Berlinguer e quindi dei Cossiga….. ma che male lingue….

  9. Avatar Reggiano
    Reggiano

    ”addirittura che io abbia piazzato Bianca (conduce da dieci anni prima che io conoscessi sua sorella Laura”

    Telese, però così mi fa morire d’invidia. Io vado pazzo per Bianca Berlinguer!

  10. Avatar MitMar
    MitMar

    Caro Telese,
    io riscontro solo che lei, nonostante il suo pensiero da sempre manifesto e le sue precedenti esperienze dichiaratamente e marcatamente di sinistra, è stato accolto a scrivere per anni a Il Giornale, ove io ho avuto il piacere di conoscerla come giornalista.
    Dopodichè è stato, e giustamente, accolto a braccia aperte a Il Fatto che leggo tuttora senza abbandonare il mio Giornale.
    Ma se lei ha, come credo, onestà intellettuale converrà che nessuno dei suoi colleghi che lavorano a Il Giornale e che la pensano come Il Giornale, parlo di un Porro, un Tramontano, uno Zurlo, verrebbe accolto a scrivere in alcun altro quotidiano che non sia Libero o, forse, il Messaggero.
    Questo è un grande problema italiano perchè, c’è poco da fare, voi ritenete gli “altri” come dei servi del capo, in subordine dei mascalzoni, in subordine degli ignoranti, in subordine dei minorati. Basta leggere i commenti nei vari blog.
    Personalmente leggo 5 quotidiani al giorno (minimo). Sono un professionista con 25 anni di esperienza e non mi ritengo parte di alcuna delle summenzionate categorie eppure, MARIA!, anche se non gradisco il giornalismo urlato di Sallusti, leggo con piacere Il Giornale e Libero e, semplicemente, penso che le vostre soluzioni per il paese siano sbagliate.
    Saluti

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