Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Grillo sfida Feltri

Nell’estate in cui il suo movimento Cinque Stelle vola nei sondaggi e i grillini preparano religiosamente la “Woodstock” del 26 settembre, lui, Beppe Grillo, è un fiume in piena. Parla di politica, di privatizzazioni, di leader politici (a destra e a sinistra) senza filtri e annuncia: “Siamo l’unico movimento politico diverso che non utilizza una sola lira di contributi. Sarà per questo che il Giornale inventa scoop per infangarci? Se Feltri non rettificherà le balle del suo giornale voglio incontrarlo. Incontrarlo fisicamente, intendo. Sempre che non abbia paura…”.
Grillo, sei contento delle stime che vi danno al 3%?
Per nulla: è un dato taroccato.
Ma come, taroccato? Sareste a un passo dal quorum…
Ma noi siamo dieci passi oltre. Noi siamo già, in potenza, oltre il 10%. Quando si è votato, parlo di voti veri, abbiamo preso il 7,3%, solo in Emilia Romagna!
Però vi siete presentati in sole cinque regioni, perché?
Non siamo un movimento di cartapesta. Siamo presenti dove c’è Rete, dove c’è banda larga… E presto saremo ovunque.
Non pensi che parlare di “incontrarsi fisicamente” sia un linguaggio violento?
Se c’è uno che sa usare le parole sono io. E mi sono veramente rotto i co-gli-oni di chi le usa per infangare ragazze e ragazzi che fanno politica in modo pulito, senza mendicare prebende…
Per lei è un attacco politico?
Ho affidato Il Giornale a un avvocato. Il titolo di prima dà una notizia falsa: “Grillo vuole soldi dallo Stato”. Poi, quando vai a pagina 7, il pezzo è pieno di condizionali e ipotetiche: se… se… se… Ecco come il signor Feltri fa scuola di disinformazione.
La metti anche sul piano personale.
Certo, Feltri è una Onlus. Lui si che è pieno di soldi pubblici: a Libero prendeva direttamente 5 milioni di euro all’anno. Ora con Il Giornale, fa incetta di contributi indiretti…
Passiamo all’acqua. Il referendum è la vostra crociata?
Siamo stati i primi a denunciare le porcate che hanno portato alla legge sulla privatizzazione.
Il centrodestra dice che la proprietà resta pubblica.
Hi, hi hi… che ridere… Sono comici, e nemmeno lo sanno. Con le concessioni sull’acqua si stanno facendo ricchi… In tutti i comuni in cui sono stati dati appalti di gestione l’acqua è aumentata del 100%. Mentre Tremonti spara balle sul rigore…
Perché?
È con i servizi che si fanno i soldi. La depurazione dovrebbe essere un servizio sociale e invece è diventata un business. I servizi che vengono venduti assieme all’acqua sono più importanti dell’acqua, capisci?
Esempio?
Parigi: il sindaco Delanoe ha dovuto clamorosamente de-privatizzare, recuperando 40 milioni di euro l’anno.
Cinque stelle rischia di essere solo un movimento di protesta?
Quelli che protestano sono gli altri… Noi da anni stiamo dando le uniche ricette per sfuggire allo strozzinaggio della finanza e del finto capitalismo….
Ti senti anticapitalista?
Macchè, questa è la minima dose consentita di socialdemocrazia, altro che anticapitalismo!
Addirittura…
Qui si stanno svendendo i beni pubblici nel quale è cresciuta la democrazia: parchi, le scuole, i trasporti… Tutto in nome della presunta sacralità del mercato. Stanno facendo a pezzi le conquiste di mio padre e di mio nonno.. Bisogna incazzarsi!
Come funzionerà la vostra Woodstock di Cesena?
Il bello è questo. Non lo so.
Come, non lo sai?
So che verranno le migliori intelligenze d’Italia: gruppi musicali della Madonna, ragazzi in tenda, famiglie in roulotte, spazi per i bambini…. So che io sarò lì ad accogliere tutti, che parleranno poche personalità scomode e poco sentite in tv… Ma se mi chiedi i dettagli, non so dirteli. Arriveranno!
Quanto costa il meeting?
Più o meno 240mila euro, che stiamo cercando di autofinanziare integralmente. Se manca qualcosa, metto di tasca mia…
Alla faccia di tutte le leggende sulla taccagneria dei genovesi?
Alla faccia di chi pensa che si fa politica solo se paga lo Stato.
Parliamo degli altri politici. L’ultima volta che ti ho intervistato trafiggevi i leader del Pd.
Cambiano i leader, ma non la sostanza. Anzi: è ancora più arduo. Se ci fai caso Bersani è difficile persino immaginarselo. Sai, è il leader di una cosa che non c’è, non è mica facile….
Fra i tuoi elettori ce ne sono molti che votavano Pd…
E infatti non hanno colpe! Ma io ho le palle piene di questi.
Li prendi in giro?
Ma figurati: solo che sono mor-ti, mo-rti! Lo ripetiamo da anni, e solo adesso la gente si è resa conta che il Pdl-meno-elle esiste davvero….
Cosa gli rimproveri?
Tutto. Il fatto più grave è che dicono le robe a metà… Secondo Bersani esiste un nucleare cattivo, quello del governo, e poi ce nè uno buono e sicuro, il suo.
Quasi sicuro….
Già, peccato che sia quel quasi che li fotte: seguendo il Bersani-pensiero anche Chernobyl, anche il Titanic erano quasi sicuri…. L’idea che nella mente di Bersani esista un nucleare sicuro mi sconvolge…
Che pensi allora di Veronesi?
Mi dispiace che abbia messo la sua faccia a disposizione di un piano che serve ad arricchire Ligresti e Trochetti Provera…. Mi spiace anche per Renzo Piano che è un mio vero amico, e lo resta. Però non li capisco.
E Di Pietro, ora, ti senti concorrente?
Non c’è mai stata concorrenza, fra me e lui. Resta, anzi, la voglia di collaborare, è una persona straordinaria. Solo che lui è un politico: guida un partito, fa alleanze tattiche che noi non possiamo fare.
E di Vendola, che hai invitato a votare in Puglia?
Lo stimo. Però lo aspetto al varco, per sapere se trivellerà il mare in cerca di pozzi di petrolio, o se costruirà quattro inceneritori dicendo che se li è trovati. Penso che se entra in coalizione avrà le mani legate.
Lui si candida alla guida del centrosinistra, e tu?
Ma per carità! Ci ho provato con il Pd, era una provocazione per parlare ai suoi elettori. Non hanno capito che conveniva pure a loro, pazienza.
Ma voi potreste coalizzarvi?
Credo che esprimeremo un nostro candidato premier.
Tu?
Macché, sarà un ragazzo di trent’anni.
Allora chi? Favia, che ha preso l’8% in Emilia Romagna?
È stato eletto per fare un altro lavoro, e noi non facciamo i cacciatori di poltrone.
Lo spettacolo quando parte?
A ottobre. Si chiamerà Grillo’s back, e sarà pieno di sorprese, compresa un po’ di magia. Probabilmente mi farò tagliare in due. Te la immagini la scena?
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