Luca Telese

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Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Isola dei Cassintegrati, 100 giorni di realtà

Cento giorni, due stagioni, tre mesi.  Ma politicamente è come se oggi compiesse un secolo di storia “l’Isola dei Cassintegrati”, la protesta degli operai della Vynils che hanno occupato l’Asinara per resistere alla chiusura del loro stabilimento. Cento giorni, due stagioni, tre mesi di protesta creativa e brillante, di incredibile risonanza mediatica, a partire dall’occupazione della torre Moresca per arrivare all’autoreclusione volontaria.
Trattativa  ibernata. Cento giorni, certo: ma, politicamente, la trattativa di cui il governo avrebbe dovuto farsi mediatore è sospesa, congelata, ibernata. Nel giorno decisivo in cui la Ramco avrebbe dovuto chiudere l’accordo, il ministro Scajola si dimetteva. E oggi l’interim del cosiddetto ministero dello Sviluppo economico e nelle mani di Silvio Berlusconi, che dopo aver promesso mari e monti (Telefono io a Puntin…” Telefono io a Obama…”) sembra essersi dimenticato della Sardegna. Cento giorni, due stagioni, tre mesi due libri. Chissà quale sarà l’umore degli operai questa sera, a Porto Torres (Centro Culturale sala Filippo Canu, ore 19.30) alla presentazione del libro di Tino Tellini, uno dei leader della protesta. “L’isola dei cassintegrati” è solo il primo racconto che esce (il secondo – in uscita a giorni – lo sta preparando Silvia Sanna, una giovane scrittrice che si è quasi trasferita sull’Isola) ma è una fotografia importante, piena di retroscena e di spunti sulla storia del gruppo di operai che hanno simbolicamente sfidato l’Italia dei reality.
Murare una banca. Tino  racconta che all'inizio i cassintegrati volevano murare una banca. Non era l'arresto che li spaventava, e nemmeno le conseguenze. Ci ha spiegato, quasi con una ostentata noncuranza, che gli operai della Vynils non hanno trovato tra di loro un buon muratore capace di stare nei tempi della ronda della polizia. Altrimenti, si deduce da queste pagine, lo avrebbero fatto di sicuro. Non ne dubito. Subito dopo Tino ci spiega che a partire da quel momento, come se fosse saltato un freno inibitorio, gli operai si sono messi a fantasticare e a immaginare a ruota libera sulle possibili forme di lotta da adottare: occupazioni, recite, rappresentazioni simboliche, beffe mediatiche. Persino dell'elezione metaforica di un operaio alla testa dell'Ente parco, la loro prima performance creativa che – una volta attuata – ha trovato grande eco sui giornali.
Sulla torre. Questo è stato l'anno della grande crisi: nel silenzio sonnolento dei dirigenti della sinistra istituzionale, l'Italia del non lavoro è salita sui tetti, e loro hanno occupato l'antica Torre Aragonese di Porto Torres popolandola di bandiere. Ancora una volta hanno fatto centro: le foto del bastione impavesato sono entrate nel circuito primario dell'informazione, le agenzie fotografiche. Era già tanto, ma per loro non era ancora abbastanza. Dietro una grande idea che buca, ci sono sempre tante piccole idee dimenticate, un tragitto immaginifico che porta in modo non lineare fino alla meta. Solo alla fine di questo percorso, in una rincorsa senza freno, e dopo di un brain storming collettivo di cui nessuno di loro – giustamente – ha rivelato ancora una paternità esclusiva, gli operai della Vynils hanno avuto l'idea delle idee. La lampadina che si accende, come nelle storie di Walt Disney: “E se occupassimo l'Asinara?”.
Come un film. Pensate: gli operai, privati del loro lavoro, che si autorecludono per protesta. E che contemporaneamente fanno la parodia al più noto dei format televisivi: “l'Isola dei cassintegrati” contro “l'Isola dei famosi”, il reale contro il futile, la verità che riprende il sopravvento sulla virtualità. Anche se un produttore televisivo avesse riunito in unico seminario un sinedrio con i migliori autori e i più prestigiosi intellettuali italiani, gente esperta in imprese creative, nessuno sarebbe riuscito ad immaginare tanto. Per poter pensare l'impresa dell'isola “vera” che sfida l'isola “finta” bisogna mettere insieme un cocktail micidiale di elementi diversi, che in questa storia si sono riuniti apparentemente per caso: la conoscenza del territorio, la capacità istintiva di cortocircuitare i simboli, il coraggio personale, la messa a dura prova dei legami e degli affetti privati, il senso della sardità nella sua forma più estrema e immaginifica, il tempo, e – soprattutto – la fantasia. Ho una certezza: in America su una storia ci avrebbero già girato un film. E avrebbero fatto bene. Perché chiunque legga il libro di Tino Tellini o si appassioni alla storia dell' “unico reality vero, purtroppo” (lo slogan è loro) non potrà che restare incantato dal ritmo incalzante del racconto, dalla successione drammaturgica degli eventi, dal tono antiretorico, dallo spirito di commedia che aleggia in queste pagine e che poi a tratti si fa improvvisamente dramma. Ma ora, però, solo la politica può scrivere un finale degno di un paese civile a questa storia.

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6 risposte a “Isola dei Cassintegrati, 100 giorni di realtà”

  1. Avatar francesca cortese
    francesca cortese

    @ Luca Telese

    spero che dopo la puntata di venerdi scorso Lei si sia convinto dell’inutilità di soccorrere Cruciani per la (buona) riuscita della trasmissione.

    Due episodi mi fanno ritenere che Lei debba lasciare Cruciani al suo destino, per scelte che lui solo fa, e che francamente….

    Prima l’intervento dell’ascoltatore di Biella che chiede a Cruciani di poter porre tre domande:

    1) Crede che ci sia un’alternativa a SB?
    2)Pensa che lo sciopero dei magistrati contro la manovra sia un’assurdità?

    Cruciani risponde rivelando di essere totalmente in linea con l’ascoltatore, evidentemente elettore del centro-dx, dichiarando di NON credere all’esistenza di un’alternativa a SB e di deprecare la decisione dei magistrati, come già noto per precedenti prese di posizione.

    Ma viene il terzo quesito….

    L’ascoltatore:

    “Ma senta Cruciani, chi è questo Teresi….(o Teresio forse!)…..? Ma lo mandi via, ride sempre, non fa che ridere”!

    E fin qui si potrebbe anche solo sorridere della beata ignoranza di qualcuno degli oltre due milioni di ascoltatori di RADIO24.

    Ma quando Cruciani ha commentato la Sua presenza con i cassintegrati nell’isola, al loro 100esimo giorno di protesta, ridacchiando e aggiungendo commenti volti a sminuire la bellezza del Suo gesto per il Suo legittimo desiderio di condivisione con gli operai della Vinyls, ho avuto un nodo alla gola pensando a quanta insensibilità.

    Mi auguro invece che anche grazie a Lei, il previsto incontro del 15 giugno prossimo al Ministero dello Sviluppo Economico, con maestranze e sindacati, possa favorire la soluzione immaginata e proposta di far ripartire gli impianti per rendere piu’ appetibile una eventuale vendita.

    cari saluti da chi la stima e……manette educative sempre!!!

    Francesca

  2. Avatar Birmania Dreaming
    Birmania Dreaming

    Bravo Telese nei confronti di Liofredi alla conferenza stampa di Santoro. COSI’ SI FA! Bravo anche stasera a Linea Notte.
    Continui così e anzi sia ancora più combattivo. Per esempio, a Liofredi avrebbe potuto ripetere la domanda anche altre 4 volte, non sarebbe stato esagerato. E la clausola “D’Addario” avrebbe potuto ribadirla tre o 4 volte stasera a Linea Notte. Non si può fare le bamboline con gli scherani del nano. PARLARE CHIARO è l’unica via, anche se credo che ormai stiamo solo poco meglio che in Birmania.
    TELESE LA VOGLIO INCAZZATO!

    Firmato:
    Una che era molto perplessa sul fatto che Lei fosse stato aggregato al Fatto dopo 10 anni di Giornale, ma che se Lei continua così e mi si incazza a dovere, potrebbe anche perdonarLa (lol)

  3. Avatar autogrill
    autogrill

    “calci nel culo”, Berlusconi usa Obama per spegnere l’opposizione: a me non serve prenderli a calci…mi basta cambiare semplicemente canale col telecomando…

  4. Avatar autogrill
    autogrill

    bodyguards, tagli di Sarkozy contro le guardie del corpo troppo alte…Berlusconi rilancia con una proposta indecente: come guardia del corpo gli do Brunetta e lui mi da la Bruni…

  5. Avatar autogrill
    autogrill

    campionato del mondo, polemiche sul modulo di Lippi..Berlusconi vuole grandi “manovre d’attacco…Fini lo stoppa: basta con azioni individuali, ognuno rispetti la propria precisa posizione…

  6. Avatar cilios
    cilios

    Sono preoccupata perchè le luci dei riflettori si stanno abbassando sull’isola dei cassintegrati. Aspettiamo con fiducia cosa accadrà il 15 giugno.Nurra,uno degli ideatori del lancio su facebook della vertenza Vinyls ,in questi giorni ha scritto un articolo che mi ha coivolto e preoccupato ulteriormente (lo si può leggere su www Sardegna democratica)
    Grazie ancora una volta a Luca telese.

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