Luca Telese

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Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Il potere allupato

Femmine-lubrificanti. Dall’ultima inchiesta a luci rosse quella sulla protezione civile, alla prima della nuova era, quella sul festino del deputato Cosimo Mele con due prostitute, dalle inchieste di Vallettopoli uno e due, con il catalogo delle madamine squadernato al telefono fra Agostino Saccà e Berlusconi, al sistema Tarantini, protesi-commesse-e-mignotte, sempre lì si torna: al desiderio di carne che deve essere appagato dal committente imprenditore, all’ideologia della femmina che conforta il maschio, che decora, che intrattiene, che lubrifica le trattative, e che diventa un gadget insostituibile per procacciare appalti o favori.
Macchine ai figli. Quanto è tenera (si fa per dire) la telefonata del dottor Anemome che chiede a un suo collaboratore, Roberto Molinelli di comprare una Bmw X5 per Filippo Balducci, figlio di Angelo, il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici: “Ho visto sto’ preventivo… 71mila euro, una botta che non finisce più…”. E quanta cura ci mette, ancora una volta lui, l’intraprendente Anenome, quando parla con Simone Rossetti, suo cugino, ma anche gestore del circolo Salaria sport village della festa organizzata per Bertolaso: “A che ora è?”. E il buon Rossetti: “Io direi per le 20.00… Così ci organizziamo: un po’ di frutta prima,… champagne…. frutta… un po’ di colori fuori”. E’ tutto in famiglia, ma – anche – è tutto per la famiglia. Quando si individua il potente da blandire lo si prende in carico, possibilmente, con tutto il suo nucleo familiare. Trovare lavoro a figli ed amici, trovare la Mercedes per il capobranco, la 500 rossa per le piccole compere della moglie, e l’assunzione per il figlio pirla, perchè no? C’è qualcosa di grottesco nelle strategie di difesa approntate alla bell’e meglio. Macché prostituzione, macché escort – ci dicono i velinari del Palazzo – solo sedute di messaggi e qualche equivoco. Che teneri.
Bancomat, amanti & spot. Solo simpatici gesti di attenzione da parte di amici. E allora ecco che a Bologna Milko Divani, l’imprenditore che lavora con la Regione, e che salva la sua ditta in crisi, mette un bancomat simpaticamente a disposizione dell’amante del vicepresidente Del Bono. Soldi, donne e motori. Ecco che tutte le storie, anche le più piccole, arrivano sempre a una minuscola partita di giro in cui qualcuno di questi tre magici ingredienti fa cortorcircuito. Nell’intercettazione tra Berlusconi e Agostino Saccà, per dire… Berlusconi: «Con la Elena Russo non c’era più niente da fare, non c’è modo…». Saccà: “No, c’è un progetto interessante, adesso io la chiamo…». Berlusconi, quasi speranzoso: «Le puoi fare una chiamata? La Elena Russo…». Saccà: «Sì, sì, sì». Ecco, dici, è solo una piccola segnalazione. Solo che poi Elena Russo te la ritrovi in televisione. In uno spot. Pagato dalla presidenza del Consiglio (ovvero da noi) ed è ovviamente, uno spot sulla soluzione dell’emergenza rifiuti a Napoli. Elena Russo che fa lo spot per celebrare “l’eroe” Bertolaso.
Sex fiction & Tarantini. E’ una partita di giro permanente, quella tra le veline e il palazzo, in cui dal massaggio al provino, tutto si fonde in un unico gorgo. Tarantini, sull’orlo della bancarotta, prende una villa al fianco della Certosa, la riempie di escort, presunte “ragazze immagine”, aspiranti papi-girl, ed ecco che l’azienda rifiorisce. Si è scritto chilometri di inchiostro su Patrizia D’Addario e ci si è già (quasi) dimenticati di Barbara Montereale. Che prende il gettone da mille euro da Tarantini. E che prende la busta con cinquemila (forse di più) euro da Papi-Silvio. Qui l’equazione diventa complessa: se sono un imprenditore che metto una escort nel letto di un potente, io la sto facendo prostituire o no? No, perché? Gli ho solo fatto un favoretto. E se io sono un potente che mette un bustone pieno di soldi nelle mani di una ragazza con cui ho passato la notte, di cui dico di ignorare che fa la prostituta, la sto pagando o le sto facendo “un regalino?”. Mannò, è solo un gesto galante. Almeno Vittorio Sgarbi, quando parla di questi nuovi tempi lo teorizza: “Bisogna avere il massimo rispetto per le donne che si fanno pagare per fare un pompino! Sono delle professioniste! Che differenza c’è con una che ci fa pagare per un massaggio!!!”. Ecco, appunto. E intanto tutti emulano il capo, il Cavaliere del Cialis, non solo la destra, ma anche la sinistra, non solo Bondi che lascia la moglie per una nuova compagna (con tanto di ex inviperita che scrive un libro sul ministro Toscani che succhia i capezzoli) ma anche il presidente di regione che si infila nel tugurio dei trans con l’auto di stato.
“Porcelle & ripassatine”. Adesso dicono, come per minimizzare: “E’ sempre stato così, solo che prima non si scriveva”. Solo che adesso ci sono le intercettazioni per cui le chiacchiere sulle “belle porcelle”, sulle “ragazze smart”, sulle “ripassatine” e sule “megafeste” organizzate nei buchi di palinsesto tra una missione umanitaria e l’altra, restano nero su bianco (ancora per poco, se si fanno le sospirate riforme della giustizia) . Invece, non è mai stato così. Siamo già caduti in basso, ma mai così in basso. E’ difficile immaginare un imprenditore che infila una vergine nel lettone di Andreotti, è impensabile immaginare Pietro Nenni o persino Giovanni Goria assediati da qualche ruffiano che propone “macchinette” e “seratine” a loro e ai loro familiari. Il potere si è fatto più fragile, più vulnerabile alle lusinghe dei procacciatori. Ed è terribilmente allupato. Nessuno potrà dimenticare l’intervista con cui l’onorevole Cesa, dopo il party con coca e prostitute di Cosimo Mele invocava il “ricongiungimento familiare” (a spese nostre) per i deputati fuori sede. Non è sempre stato così, non è mai stato così. E non ci prenderete per stanchezza. Se non riuscite a vivere senza troie, perlomeno, pagatevele da voi.

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5 risposte a “Il potere allupato”

  1. Avatar raffaella fortunato

    Appunto! si pagassero le loro scopate e che le scopate ritornino sui giornali appositi o (se ce la fano a mantenere quel minimo di pubblico decoro d’antan) nel segreto delle alcove.

  2. Avatar rachel
    rachel

    Giro anche a te, come ho scritto a Gad Lerner, questo libro, uscito da poco in America per i torchi di Nation Book, è un’ inchiesta che il premio Pulitzer Chris Hedges, inviato di guerra, ha fatto sulla prostituzione e sul mondo della pornografia in senso lato, chiamandolo ‘ Empire of Illusion’. Hedges in un libro che da leggere è assai sconvolgente, ha notato, durante le sue interviste ad attrici porno, prostitute, escort, che tutte le intervistate avevano gli stessi atteggiamenti delle vittime del Vietnam e degli ex veterani di guerra, ossia: voce atona, sguardo vacuo, respiro affannoso, tic, lunghi silenzi, assenza di reazione nei confronti del più piccolo stimolo affettivo o violento.

    Questo genere di comportamento viene classificato nei medical journals come POST TRAUMATIC STRESS DISORDER, e si presenta alla fine di un processo di violenze subite.

    Noi che siamo credenti e molto poco scientifici perché scriviamo, lo chiamiamo semplicemente anime spezzate.

    Accanto ad un corollario assai toccante di effetti traumatici visibili sul corpo di queste donne- lacerazioni che spesso richiedono l’ intervento chirurgico, emorragie, malattie sessualmente trasmesse, entrata nell’ anoressia-, ci sono le ripercussioni sul lato animico della persona ( ci hai fatto caso? Si parla sempre di ‘coscienza’ e mai di ‘ anima’, forse perché è un termine che fa paura? Forse perché il termine ‘ coscienza’ è più kantianamente vicino a ‘ ragione’ anziché a ‘ umanità, sentimento, cuore… ‘Tipheret?’ ), incapacità ad uscire ‘ dal giro’, incapacità a considerare se stesse ancora come esseri umani.

    Chris Hedges vede l’ inizio del fenomeno negli anni 80 ( che anni di m….), quando il mondo del porno ha puntato sullo svilimento fisico e ideologico del corpo della donna, sul degrado stesso del concetto di donna come essere umano, affiancando al termine ‘ sessualità appagante’ il termine ‘ violenza, sadismo’.

    L’ idea, dice Hedges, a macchia d’ olio è entrata nella coscienza collettiva, determinando la soppressione dell’ anima femminile a livello più o meno inconscio nella società.

    Ti segnalo un’ altra cosa.

    Uno studio di Michael Tsarion sui messaggi delle pubblicità poi metteva in evidenza come le donne spesso siano messe, nelle campagne di moda, in posizioni che il subconscio associa a morte, disfatta, stupidità, e questo si verifica soprattutto quando:

    A) la testa delle donne viene ‘ tagliata’ nelle foto, lasciando solo in primo piano la bocca semiaperta, che il subconscio leggerebbe come un’ allusione alla vagina disponibile a prescindere;

    B)il corpo delle donne, che appare spesso sdraiato in posizioni molli, definite ‘ cool’, in realtà proprio per questa ‘coolness’, freddezza, viene letto dal subconscio come morto ( sono necrofili? ), oppure inutile, quasi fosse un sacco di spazzatura.

    C) Le posizioni cosiddette erotiche nelle pubblicità in realtà sarebbero per il subconscio esortazioni alla morte ( proprio perché svuotano di dignità e di forza il fisico femminile ) e al dare la morte o lo stupro, se la modella in questione ha ancora la bocca semiaperta.

    Michael Tsarion concludeva la sua conferenza ( su youtube la trovi ) dicendo questo: ‘ Sono agghiacciato dallo svilimento a cui sono sottoposte donne, bambini, anziani, animali nelle pubblicità. Chi produce queste pubblicità è molto ben conscio della portata subliminale di un’ immagine che ripetuta a tam tam si imprime nella coscienza più che mille discorsi, modificando così il nostro atteggiamento verso le persone che vi sono coinvolte, quindi donne, bambini, anziani, animali. E portandoci a pensare che sia giusto, e anzi secondo diritto di natura del più forte sul più debole, fare loro del male.’

    Come dicevo a Gad, vedi e giudica tu se questo genere di premesse possono ben essere i germi che scatenano tutto lo schifo oltretutto scusato che in questo momento in Italia riduce le donne a tangenti in carne ed ossa, fruibili senza il benché minimo dubbio nei fruitori circa l’ assassinio che costoro producono nelle anime umane delle ‘ usate’.

    Non si ha uccisione solo con la morte fisica.

    Tutti costoro che ora vengono tacciati sui giornali come puttanieri, in realtà sono omicidi. Cosa si aspetta a trattarli come tali?

    Si dice che nelle donne non c’ è più coscienza ‘ femminista’, che si lasciano usare.

    La totale mancanza di finesse bverso di noi è tale che ormai non ce la facciamo più a pensare di poterci considerare persone, e nemmeno ci interessa convincere gli uomini del contrario.

    Anche tu Luca usi un po’ troppo a proposito la parola puttane nel tuo articolo. E’ dal linguaggio che si vede la civiltà, forse voi uomini dovreste iniziare a pulirlo, perché sai, qanche qaundo stigmatizzate la cosa sembra sempre che ci proviate un certo intimo gusto ad usare quella parola.

    Per inciso per etimo
    puttana significa ‘ putta, ancora da sposare, bambina, bambolina’,
    quindi il termine indica qualcosa di lezioso che dà gioia. Poi per
    estensione è passato a designare la donna easy intesa come bambola che
    diverte, e poiché la società è degenerata ( la società, non le puttane
    ) ha preso un connotato dispregiativo che mira a colpire una persona
    quando viene usato, e che dà tristezza a chi lo riceve.

    Quand’ è che potremo avere diritto a quell’ anima che, nel Concilio di
    Trento, ci fu riconosciuta per un unico voto di maggioranza, quel
    solo, anonimo voto, che è servito a santificare, per una volta tanto,
    un anonimo cardinale che non ha ascoltato il pregiudizio maschile
    omnivigente in tutti i tempi e in tutti i luoghi, ma il sussurro
    interiore di Dio che gli diceva ‘ sì.’?

  3. Avatar alfio
    alfio

    Veramente sono tempi bui questi, cantava una volta Brecht, se un atto d’amore (nel senso di fare all’amore) obbliga a pensare alle escort. E quale schifo per coloro che si ingruppano tra gli utilizzatori finali in virtù del loro potere. Ma ricordaimoci sempre che piscis fetit a capite. Sentivo ieri sera che mentre San Fratello scivolava a mare e la gente piangeva, il nostro presidente, per un istante senza escort a lato, cantava beato con Apicella ad una cena elettorale. O tempora, o mores!

  4. Avatar sabina casa

    sono d’accordo con il tuo articolo e che non ci prenderanno per stanchezza e che quando c’erano andreotti,nenni,goria e tanti altri, fa un pò fatica immaginare che senza che li potessimo sapere fosse uguale, anche secondo me non era uguale
    è una gran tristezza e è un orrendo gioco al ribasso nei confronti della nostra coscienza della nostra sensibilità e della nostra intelligenza che fortunatamente strenuamente ancora vive e vegeta

  5. Avatar Demata

    Complimenti davvero per la trasmissione di ieri sera.

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