La polemica di Rutelli
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41 risposte a “La polemica di Rutelli”
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Caro Telese, i toni del tuo articolo che pur contiene molta verità mi ricordano il giornalismo di Feltri. Mi dispiace ma il gioco dei nomignoli, di citare in un pezzo denigratorio i dubbi di Umberto Bossi sulla “virilità” di altri, mi lasciano davvero perplesso. Ma forse sono io l’ingenuo che si augura che l’area politica che gira intorno a “Il fatto quotidiano” non sia semplicemnte l’altra faccia de “Il giornale”. Se puoi risoviti i tuoi problemi, che oltre ad essere legittimanete politici sono chiaramente anche personali, con Rutelli e vai avanti. E non mi rispondere che non c’è nulal di personale perchè solo negli ultimi mesi c’è parecchia “letteratura” sul tuo approccio feltriano al piacione (che concordo con le API ha davvero toccato il fondo).
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Caro Telese, ti stimo e ti ammiro come giornalista e come uomo, ma …. ti prego…. non cadere nella rete…….. nella vita esistono molte verità. ti considero uomo di cultura, prima che giornalista, ho letto tutti i tuoi libri, ma…. ti preferivo quando lavoravi al Giornale . Si…. perchè scrivevi cose vere in casa d’altri.
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L’evoluzione mi piace, il trasformismo no. Rutelli é politicamente indifendibile….personalmente non lo votai neanche al primo turno come sindaco di Roma nel lontano ’92 (se non al ballottaggio…l’altro era Fini)
Lo giudicavo un “chiacchierone”, senza aver letto l’articolo del padre e senza conoscere il gossip bossiano: mi sembrava deducibile dalla sua militanza politica.
Ci sono toni che trovo sbagliati e non condivido.
Anche se vengono adoperati da te che stimo Luca, nei riguardi di qualcuno che non stimo.
Buon anno
Raffaella -
L’attacco personale, con i toni e soprattutto gli argomenti utilizzati da Telese, è secondo me degradante.
Non so che specie di giornalismo sia quello di Telese, che non conosco molto per la verità e che non mi piace, ma è quello che va, non so se per la maggiore, ma va molto.
Qui l’intento non è quello della polemica costruttiva, ma il massacro dell’avversario, per cui anche i contenuti sensati dell’articolo perdono qualsiasi valore, vanno in fumo. Cioè, i toni sono tali che, anche se gli argomenti rispondono al vero, a me di sicuro non interessano granchè (forse a molti altri sì).
Condivito in pieno la risposta di Rutelli, soprattutto laddove parla di “minoritarismo di chi coltiva solo rancore e malanimo e che fa male all’Italia non meno del populismo di destra”.
Lontano anni luce, Luca Telese, dall’ironia leggera ma efficace, ad esempio di MASSIMO GRAMELLINI!! -
Caro luca,
non li leggere nemmeno questi commenti. Li hanno scritti quelli dello staff di Rutelli, o qualche mormone triste, o qualcuno che ha l’anello al naso. Quello che è bello dei tuoi articoli è che non fanno sconti a nessuno dei politici trasformisti. Ovunque si trovi collocato politicamente. -
Gentile Luca, non faccia il Travaglio; non è nelle sue corde.
Anche se Rutelli è veramente indifendibile ,bastava citare l’episodio dell’astensione, il giorno prima del referendum sulla procreazione assistita, per impedire che ci fosse simpatico.Alberto
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Ma di che “toni non condivisibili” cianciano questi? Nell’articolo si sono citate delle cose dette da altri. Che a Rutelli non faccia piacere che vengano ricordate mi pare più che normale.
Per il resto non ci sono toni inaccettabili.
E, per cortesia, basta con la dietrologia: non mi pare che ci sia alcun problema personale come insinua qualcuno, dato che Telese, nella risposta, dice di aver avuto contatti scarsissimi col sindaco (cioè Rutelli) , quando era il collaboratore di un assessore . -
Rutelli rappresenta il nulla come sua moglie in radio.. dicono cio’ che conviene loro in quel momento.. tutto e il contrario di tutto. E’ sempre stato così.
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Citare delle cose dette da altri….. ma scelte da chi scrive.
Personalmente preferisco che il privato, se non “é” pubblico come nel caso di escort, D’Addario e ahimé transmarrazziane, resti tale.
Penso che bastasse citare le azioni politiche di Rutelli per evidenziarne il profilo da fanfarone, con eguale forza.
Sono di quelli che alle persone che apprezzano chiedono di essere migliori degli altri.
Mi piacerebbe avere una risposta di Luca a noi suoi simpatizzanti non acritici. Grazie -
Cara Raffaella,
ma cosa vuol dire “Il privato”? Se mio padre fa una intervista a Gente, e no aprla dei miei gusti sessuali, ma delle mie scelte profesisonali e politiche non credo che si tratti di “privato”. Non ho riportato frasi sussurrate all’orecchio, ma dei virgolettati pubblicati su una rivista che tirvava mezzo milione di copie. La cosa che mi sembrava importante è che ci fosse questo scotnro fra generazioni. Per Il padre Rutelli non si è mai laureato con suo gradne disdoro. Per Rutelli la sua storia è: “Prima ancora di laurearmi ho iniziato a lavorare nello studio di mio padre…”. E’ la storia più antica del mondo, è letteratura. Quanto a Bossi. Se dice che ha pronte le pallottole per i magistrati lo riporto, anche se ovviamente non condivido nulla delle pallottole. Perchè non si può raccontare Bossi senza usare la sua lingua. Detto questo, un ritratto è un ritratto, esattamente come quello di un pittore. Non ho nulla, ma proprio nulla contro Rutelli, non è nememno antipatico, non mi piacciono i voltagabbana, e credo che – come ho scritto – alcune delle sue giravolte abbiamo prodotto dei danni. Ripeto: penso al privato di tante donne che avrebbero voluto una battaglia dei progressisti in loro favore. Per altri non sarà gravce, per me che l’ex leader di quello schieramento andasse a caccia di beneremerenze in Vaticano un po’ grave lo è. E questo cos’è, publbico o privato?
Luca -
Caro Telese, quello che io contesto non è il merito del suo pensiero su Rutelli, ma il metodo e i toni che confermo per me sono feltriani. C’è chi si compiace nello sfottò (vedi i nomignoli e la citazione Bossi che non vedo cosa aggiunga al suo ragionamento) e chi no. Per me la battaglia politica deve sempre essere contro le idee e azioni di qualcuno e ho chiaro il confine tra ironia, lucido sarcasmo e livore. A chi come Giorgio pensa che chiunque abbia un concetto altro dello scontro politico sia prezzolato non credo neanche di dover rispondere. Ad Antonio mi verrebbe da consigliare di seguire qualche intervista sulla BBC, si può “demolire” politicamente qualcuno senza buttarla sulla presa per il culo, con effetti ben più incisivi ed educativi per chi ti legge o ascolta. Per Christian, beh magari definire come nulla qualcuno servisse a far sparire chi non ci piace; per me questo è un limite politico che continueremo a pagare con la marginalità di ogni alternativa a Berlusconi e al Berlusconismo. Penso che serva sempre attaccare qualcuno sul merito (vedi laicità e fecondazione assistita) ed esprimere chiaramente la propria posizione al riguardo. Questa è la politica che concepisco. Poi se la mia posizione non è condivisa dalla maggioranza dei miei concittadini ne prendo atto e su questo ancora aspetto una serie analisi dei “laicisti della domenica” sull’esito di quel famoso referendum e sulla percentuale di astensione. Io votai tre sì e questo non mi impedì di capire che quello che era successo andava ben oltre le posizioni di Francesco Rutelli ma aveva a che vedere con una leggerezza nella gestione della richiesta di referendum e poi della campagna referendaria che ho visto poco trattata in rete. Potrei poi parlare della gestione delle iniziative pro DIco ai tempi del governo Prodi, ricordo ancora con rabbia una manifestazione al Pantheon in cui si trasformavano le richieste di diritti civili che la storia insegna si conquistano solo allargandone le ragioni (qualcuno ha visto Milk ?) in una manifestazione contro il Vaticano … qualcuno potrebbe spiegarmi chi giocò sulla pelle di chi ?
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non capisco proprio di che cosa si lamenta Rutelli. Il tuo articolo di ieri è ineccepibile. A me sembra anche troppo misurato. Da romano mi colpisce il fatto che non parli dell’esperienza di Sindaco nella quale Francesco ha fatto molto per il Giubileo e meno per i romani. Non riesco a ricordare molto di più delle strisce blu e del tram n. 8, ma può essere pure che Rutelli abbia fatto meglio di Veltroni. Sono i suoi legami con le zone d’ombra del centrosinistra in Calabria che mi inquietano. Su quelle dovrebbe rispondere. Una cosa va detta. Il personaggio è in sè scialbo e inaffidabile, non merita tanto inchiostro. Bastano e avanzano le vignette di Vauro e la intramontabile gag di Corrado Guzzanti. Ciao e grazie, Valerio
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Ciao Luca. Sono un giovane pubblicitario che si diletta di marketing politico. Mi interessa la materia, vista e analizzata asetticamente da fuori, senza alcuna inclinazione verso la militanza sul campo. Ho dedicato questi pochi giorni di ferie alla lettura appassionata del tuo ultimo libro e di quello di Guzzanti. Devo ammettere che mi avete entrambi appassionato. Ho frequentato e continuo a frequentare gli ambienti del centro-sinistra italiano per motivi professionali. Qualche anedotto simpatico, per tue prossime pubblicazioni, forse potrei passartelo anche io. Magari un giorno ti vengo a conoscere… Olè.
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Caro Telese,
Ho letto il succoso botta e risposta tra lei e Rutelli su “Il Fatto”. Ottima
e precisa la sua risposta alla invettive di Rutelli. Forse, però, ha
dimenticato qualche particolare interessante. Ad esempio, ha dimenticato di
chiedere al fu presidente del Copasir Rutelli se risponde al vero, come
ipotizzato da Genchi nel suo libro, la notizia secondo cui Rutelli avesse
rapporti di conoscenza, perlomeno telefonica, con Saladino, principale indagato
nell’inchiesta Why Not. O se, al contrario, tale ipotesi risulti destituita di
qualsiasi fondamento. Sarebbe interessante saperlo anche alla luce delle
risolute prese di posizione di Rutelli in qualità di Presidente del Copasir. -
Wow! Grande dibatitto sui limiti del giornalismo e sui confini del giornalismo.
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Sui limiti del rutellismo, e sui confini del giornalismo, intendevo.
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Cor Paolo, le dimostro che il contesto è tutto. In un articolo che lei igudica ostile e feltriano, la sola citaizone del soprannome “cicicobello”, le pare uno delgi indizi di volgarità. Ma lei se lo ricorda che quel nome lo ha utilizzato anche Romano Prodi? Nessuno si scandalizzò. D’altra parte il giornalismo è così: se uno viene soprannominato “er pecora” scriviamo che lo chiamano Pecora, se lo chiamano Eta Beta, Eta Beta, se è detto “Cicciobello”, scriviamo cicciobello. E poi Cicciobello è un bambolotto, mica un mostro.
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Bravo LUCA, ben fatto! Noto, con piacere, che pure tu sei stato accusato di “odio”: benvenuto nel club!
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Caro Luca (Telese), in un ritratto, come lo chiami tu, i toni di colore (chiari/scuri, forti/tenui), la luce, il punto di vista (angolazione), etc…, sono la cifra del pittore. I ritratti di Bacon ci rimandano personaggi sfigurati, violenti e violentatori della vita. I ritratti di Freud (Lucien), i suoi corpi nudi accasciati sul pavimento, ci restuiscono la depressione, l’angoscia, ma anche la pena per chi vive.
In uno dei tuoi commenti (il n.10), dici di non avere nulla contro Rutelli. Cosa scrivi quando ce l’hai con qualcuno? -
Caro Federico,
io ho detto che non ho nulla “di personale” contro Rutelli. Ovviamente sono critico con la sua politica, e non solo quello: trovo strano che con le sue idee politiche abbia preteso di essere eletto a sinistra. Ti faccio un esempio. Come leggeresti ora – dopo Rosarno – la sua famosa intervista contro “il multiculturalismo”? Trovo abbastanza logico, anche se deprecabile, che quelle cose le dica un leghista. Ma se anche quelli presunti di sinistra si mettono a predicare contro gli stranieri, chi li dovrebbe difendere? La politica italiana non può dividersi fra quelli contro gli stranieri (la destra) e quelli contro gli stranieri (la sinistra). Dicono: Rutelli ha governato bene Roma. Lo pensava pure lui. Dopodichè, quando si è presentato, ottantamila romani, nello stesso giorno, hanno votato Zingaretti e Alemanno pur di non votare lui (vorrà dire qualcosa?). Dicono: è stato un ottimo candidato premier (ha perso di 18 punti). Ha prodotto una buona legge? E’ stato un buon ministro? Ha lasciato qualche segno al Copasir? Non vorrei che dopo venti anni di esperienza di governo l’unico lascito di Rutelli fossero le fioriere nel centro (perchè in periferia ha fatto poco o nulla) e le strisce blu dei parcheggi. Quanto ai ritratti, e al ritratto di Rutelli. Ti ricordi la famosa battuta di Picasso? Ai cirtici tedeschi che durante l’occupazione di Parigi gli dicevano: “Maestro, Guernica è un quadro meraviglioso. L’avete fatto voi?”. E Picasso: “No, l’avete fatto voi”. -
Caro Telese, hai fatto solo bene a scrivere quell’articolo su Rutelli, banderuola impazzita del centrosinistra. Se fosse stato meno farfallone (come avrebbe voluto suo padre), avrebbe potuto essere il leader del centrosinistra che non c’e’. E’ invece diventato un papalino che vale lo zero virgola. Contento lui…
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Caro Luca
In questo blog si argomenta e l’intestatario risponde in proprio, speriamo continui così..!
Una cifra é una cifra e chiedere a Telese quella di Gramellini mi sembra una sciocchezza: ognuno ha la sua e liberi tutti di preferire l’una o l’altra.
Non discuto la durezza dell’attacco (tanto più che ne condivido la sostanza) l’intervista paterna nn la conosco e posso accettare la tua replica, la cosa di Bossi continua a sembrarmi un di più.
Proprio perché i confini sono labili penso si debba porre molta attenzione etica da parte di tutti.
Non mi piace l’idea di finire ai “”calzini azzurri”, a dirla tutta mi fa rabbrividire.
Ciao Raffaella -
Mi ha sempre fatto impressione l’abitudine di Berlusconi a parlare di sè in 3^ persona, chiamandosi per nome; mi sembrava una forma di schizofrenia. Adesso scopro che anche lei usa questo sistema: “Tutti possono giudicare….quanto scrive Luca Telese” . Il dire “quanto scrivo io” le sembrava troppo poco? la sua firma non corrisponde al suo “io”? (compreso il suo io “pubblico”)?
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Condivido in pieno Paolo del commento 11, per la serietà delle argomentazioni, spirito critico (l’esempio azzeccato del referendum sulla procreazione assistita), i modi.
Un bella testimonianza, secondo me, di chi non è disposto a buttare il proprio cervello all’ammasso. -
l’appellativo che merita l’ex sindaco di Roma è semplicemente questo:”profumino”.
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A Raffaella 22
il discorso sulla “cifra” non è affatto, secondo me, una sciocchezza, ma un paragone logico che tende a voler dimostrare come sarebbe molto più efficace l’ironia del livore; basta leggere ad esempio, di Gramellini e a proposito del solito Belusconi, “Va in onda lo statista pop”.
Infine e al di là delle diverse opinioni che si possono avere su Francesco Rutelli, mi spiace aggiungere che chi ricorre oltretutto all’ attacco personale ripescando faccende molto private, secondo me è mosso da un moralismo feroce che, ai miei occhi, lo rendono immediatamente peggiore del bersaglio di turno. -
Da quando è diventato “discutibile” parlare delle vicende soprattutto politiche di un bandieruolo voltagabbana che è sgusciato da uno schieramento all’altro come un’anguilla e tra un po’ passerà dall’altra parte? Da quando è “discutibile” citare dichiarazioni dette da altri e che, come afferma lo Telese, sono state “grevi e volgari”? Come si può difendere uno che prima contesta chi adotta politiche filoleghiste e poi contesta la “multiculturalità”? Una persona che si schiera a favore dell’aborto e poi prende posizioni simili a quelle della Binetti?
Bene per Luca Telese, il suo articolo non fa una piega, almeno questo è quello che penso.
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Sposo le tue tesi Luca (Telese). Il ritratto che hai dato di Rutelli è molto vicino al vero e comunque si avvicina ad un uomo che ha fatto dell’opportunismo politico la sua bandiera. Con gli anni si può essere meno “radicali” su alcuni temi ma non puoi snaturarti come ha fatto il “Piacione”. Personalmente analizzo quanto hai scritto per i fatti e episodi che oggettivamente hai riportato. Poi il lavoro di giornalista è anche quello di arricchire gli articoli con qualche aneddoto e nota di gossip per dare appeal al pezzo. Va bene così, mica fai il verbalizzatore e/o il cancelliere del tribunale …. Le tue note di colore “condiscono bene i pezzi” e danno quel tocco in più che non li rende asettici …..
Pasquino -
Grande Telese.
L’ultima di Rutelli, alla ricerca dei voti dei berluscones pieni di dindini, è : “non c’e’ dubbio che esiste una parte di magistratura politicizzata”.
Non ho mai capito perchè il nuovo Mastella della politica italiana non sia mai stato cacciato dal csx…
Non dimentichiamoci il grande Guzzanti nell’imitazione del Rutello, detto er cicoria . “Berluscò, ricordati degli amici!” -
Salve Luca.
Buon lavoro. Ti seguo e mi ‘pari’ una buona novità nel panorama giornalistico italiota.
Riguardo Rutelli, ti ricordo tutta la faccenda del marchio e del portale Italia.it. Io mi occupo di graphic design e straordinaria fu l’indignazione del settore, manifestata in rete per quella operazione supponente, risibile, finanche truffaldina (45 mln di euro rubati agli italiani). E’ ancora tutto su Youtube (il web non si scorda niente!). Magari ci si possono fare 4 risate amare col video di Grillo (eh eh). Basta cercare per avere il panorama completo.
Continua così Luca. -
scusate, forse l’ho cancellato per sbaglio .. la ricerca su Youtube: Beppe Grillo Italia.it, vale la pena.
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A onor del vero, nuova correzione .. E’ costato ‘solo’ 7 mln di euro il portalone. Chiudendolo abiamo risparmiato!
(vedi http://www.youtube.com/watch?v=DWuJyuYtMJc). Saluti -
Per Andrea: e giù con la disinformazione.
Sulla storia del Portale Italia.it dovresti documentarti un pò più a fondo. Ti accorgeresti che tutta l’operazione fu progettata, approvata e finanziata dal vecchio governo Berlusconi dall’allora Minstro Stanca (oggi protagonista a Milano per l’Expo…). Il progetto fu avviato, poi nel 2006 arrivò lo sventurato governo Prodi. Il portale era già in via di ultimazione. Il nuovo governo e Rutelli che se ne occupava per la sua delega al turismo commissero un grosso sbaglio: non lanciare subito una verifica sul progetto denunciandone i difetti (e quindi lo sperpero di denaro pubblico). Provarono a far ultimare il progetto e lo misero in rete (il tutto avvenne in pochi mesi). Si capì subito che il sito non funzionava, era difficile da consultare e sopratutto non c’era un sistema funzionante di aggiornamento coordinato con le realtà locali (difetti evidentemente legati al progetto di partenza). A quel punto si verificò (e nessuno hai mai messo questo in discussione) che la manutenzione di quel sito e la sua reimpostazione sarebbero state una sorta di Salerno-Reggio Calabria del web. Quindi venne chiuso. Al tempo andava molto di modo il tiro al Rutelli e una simpatica campagna di Grillo e affini propose la simpatica versione secondo cui il governo Prodi aveva regalato 7 milioni di euro. E siccome la rete ha memoria, e purtroppo anche delle “ca..ate”, ancora in tempi di Berlusconi imperante gira chi ama fargli regali esonerandolo da malefatte come Italia.it. -
Per Gianni: forse non ti sei accorto di essere stato accontentato, Rutelli non è più nel centrosinistra. Per me non è più un problema della mia parte politica. Io di problemi ne vedo altri: una sinistra che non riesce a darsi una sterzata di dignità e organizzazione e a 2 anni dalle politiche continua a disintegrarsi in scissioni, un dipietrismo che non vorrei neanche alla guida del mio condominio per la sua rissosità e inconsistenza di proposta … occorre andare avanti? Mi piacerebbe un centrosinistra democratico e progressista, una sorta di Ulivo efficace ed efficente. Non è dietro l’angolo e non credo che passi attraverso la cacciata di questo o quello che non mi piace; semmai lavorando per affermare un’idea … dimenticavo è tanto più facile parlare degli altri e nascondere dietro di loro proprio la mancanza di idee…
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Ciao Elena .. Elena e poi? Grazie per la risposta! Puntuale. Ma sai per noi (dotati solo di buon senso), certe enormità saltano agli occhi. C’è bisogno di lanciare una verifica .. ? Sapevo che l’operazione era stata lanciata dal governo Berlusconi, lo sapevamo tutti. Ma allora perchè non fermarlo subito, non sputtanarlo, non fare uno scandalo? Perchè presentarlo con quel delirante comunicato? Forse che credete che tutto si perdona a bel sorriso brizzolato? tsk tsk .. non va mica bene! Anche queste difese d’ufficio, non vanno mica bene su internet cara Elena .. Elena e poi? Saluti.
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Rutelli chi? Il compagno di Barbara Palombelli? A breve per lei una trasmissione tutta sua. Scommettete???
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Caro Andrea, Elena e poi Mancini. Nessuna difesa d’ufficio. Rutelli non è il mio politico di riferimento e non mi ritrovo in gran parte delle sue idee. Il simbolo di Italia.it era brutta, il famoso filmatino in inglese ridicolo, etc… Ma io riesco a distinguere tra opportunismo/mediocrità e malafede/malgoverno ( e spero anche tu). Essendo le mie forze limitate, il primo lo commento (quando capita), il secondo lo combatto quando posso. Se devo essere più chiara, nella seconda fattispecie inserisco Berlusconi (non in quanto persona ma per gli interessi, e non solo i suoi, che rappresenta). Quando ci sarà un governo “potabile” dedicherò più energie e critiche (le mie, per quanto ininfluenti) all’opposizione. E comunque per essere chiari, perchè non credo di dovermene vergognare, non reputo assolutamente che Rutelli sia stato una delle peggiori iatture del centrosinistra di questi anni (ma questa è una mia opinione)
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Per Marcos: è per quale motivo la Palombelli non dovrebbe condurre una trasmissione. Ma la guardi la televisione, ci lavorano porci e cani. Non potrebbe che alzarne il livello
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Cara Elena, che la Palombelli sia brava e che possa guidare una trasmissione non c’è un minimo dubbio, ci mancherebbe.. Ma credi che se ciò dovesse accadere, e accadrà, è solo per la sua bravura??? Se fosse così perchè attendere tanti anni?
In quanto a televisioni, poi, ho la fortuna che dalle mie parti (provincia di Avellino) sono oscurati i canali Rai ed io ho provveduto a cancellare anche quelli Mediaset. Quindi, non ho la minima idea di cosa discutiamo. -
Cara Elena Mancini, così va meglio :)
Non trovavo più il thread e volevo vedere se avevi replicato, scusa il ritardo ma rieccomi.
Confesso: io invece non ci riesco, lo ammetto. Non riesco più a distinguere fra opportunismo, malafede, opportunità e mediocrità .. Tremendo eh? Questo è successo! Che la verità non so più da che parte sta. Tanto che quasi quasi mi tranquillizza di più saper che da una parte c’è un chiaro interesse privato, sfacelopoietico anche se dotato di ampio consenso. Voglio dire che non so se posso illudermi che quel marchio, quel sito, privo di progettualità trasparente e dai costi così fuori controllo era una cosa portata avanti per mediocrità .. e devo dire che non mi consola la tua idea che di questo si trattasse. Poi chettedevodì .. quando sono all’estero (germania, francia, inghilterra ..), gli amici miei mi prendono in giro, e con me l’Italia tutta, perchè abbiamo un presidente maniaco, mafioso, corrotto e inquisito .. Io rosico, mi imbarazzo, ma non tento una difesa d’ufficio sostenendo che un’opposizione mediocre aspetta sul bordo del fiume che passi il cadavere del malgoverno. Ripongo qualche speranza nel movimento a cui appartiene lo spazio nel quale scriviamo e intanto surfando sui blog, vedo che c’è tanta intelligienza in giro, tante idee e così poche orecchie all’ascolto nelle stanze dei potenti. A presto. -
Parafrasando le odierne dichiarazioni del premier, “meglio guardare una bella ragazza come la Costamagna che un brutto rospo come Telese”
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