Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

La prima sconfitta di Bersani

Criticato da Ezio Mauro: “Il Pd doveva andare”. Sbeffeggiato con toni vernacolari, dal monologhista Ulderico Pesce: “Ma dove cazzo è Bersani?”. Strapazzato da Matteo Renzi: “Il Pd è come la Fiorentina, non corre per lo scudetto. Perché Bersani non prende tre o quattro grandi temi e prova a coinvolgere il popolo viola?”. Irriso dagli avversari come Vittorio Feltri, tirato per la manica dai moderati che lasciano il Pd, criticato da sinistra da Di Pietro, Fava e Ferrero, stigmatizzato in casa propria da Walter Veltroni (e persino da Giovanna Melandri!), censurato finanche da Piero Fassino, uno che aveva buon gioco a dire: “Io alla manifestazione di Moretti ci andai”.
Il ma-anche e il ma-neanche. Insomma, una giornata nera per Pier Luigi Bersani e il suo gruppo dirigente di “giovani sperimentati”. Il day after del 5 dicembre, segna la prima vera clamorosa sconfitta della nuova leadership del Pd. Se non ci fosse stato il tentativo di salvataggio in corner affidato a Rosy Bindi (che dopo aver spiegato in decine di interviste perché non andava alla fine – avendo fiuto – ha sfilato) il principale partito di opposizione sarebbe stato totalmente escluso dal principale evento di opposizione degli ultimi 10 anni. Un paradosso. E’ vero che in piazza c’erano i veltroniani, come Walter Verini,  che c’erano Ignazio Marino, Ivan Scalfarotto e Rosa Calipari. Ma non c’è dubbio che la nuova linea del ma-neanche (“Non aderiamo, ma singoli dirigenti e militanti ci saranno”), di fronte a un successo di misura epocale mostra tutti i suoi limiti (e fa rimpiangere persino il ma-anche veltroniano). Un sondaggista come Luca Ricolfi – ieri su La Stampa – spiegava che il grado di soddisfazione degli elettori del Pd precipita ai minimi storici. E il segretario ospite di Lucia Annunziata non appariva molto convincente quando provava a spiegare che era stata “una bella giornata”, ma che la linea era giusta: “Si doveva mettersi in coda o imbucarsi? Dovevamo metterci il cappello e aderire a tutto quel che viene detto, o mandare delegazione come in Cecoslovacchia negli anni Cinquanta? Io dico di no”.
Il problema centrista. I guai di Bersani, però, non sono circoscritti alla cosiddetta “piazza”. L’offensiva di “dialogo” con il centrodestra inaugurata dalle aperture di Enrico Letta e Luciano Violante è finita in un vicolo cieco (dopo aver suscitato dissensi importanti nel Pd). La tenuta del Pd non pare saldissima, visto che dopo l’addìo di Francesco Rutelli si è celebrato anche quello della teodem Dorina Bianchi: “Il segretario non mi ha risposto al telefono”, ha riferito lei, consolidando una immagine di immobilismo e passività. L’emorragia (che potrebbe vedere coinvolti anche dirigenti come Enzo Carra e Renzo Lusetti) non è verso la formazione transfuga di Rutelli, ma nei confronti dell’Udc di Pier Ferdinando Casini. Ed è ancora una volta l’Udc a dettare l’agenda di Bersani (invece che il contrario). Nelle Marche sigla un accordo; in Piemonte mette in discussione Mercedes Bresso (respinta sul territorio, ma non a Roma); nel Lazio aspetta per decidere; in Calabria si tira fuori condannando Loiero a una corsa in salita; in Puglia fa la guerra a Nichi Vendola. Tutto legittimo: senonché, la trattativa con i centristi non avviene alla luce del sole, ma emerge solo carsicamente sui tavoli periferici.  E in tutte queste beghe, Bersani appare sempre assente. A San Giovanni  delega la Bindi; in Puglia delega a Massimo D’Alema (che finge di essere lì per caso) e invece tratta. Nel Lazio, dopo la bomba atomica delle dimissioni di Marrazzo, Bersani non è riuscito ancora a dire una parola sul trans-gate, né a designare un nuovo candidato. In nessuno di questi casi il segretario ha proposto soluzioni. Sul piano della visibilità la Bindi è molto più presente e riconoscibile dell’ex ministro dello Sviluppo economico. Lei che risponde alle accuse e alle ingiurie di Berlusconi (“Non sono una donna a sua disposizione”) e mette la faccia davanti alle proteste del popolo viola.
Tutti pensavano che Bersani avrebbe chiuso la fase di eclettismo estremo della leadership Veltroniana e Franceschiniana. E invece ha aggiunto alla contradditorietà (che resta) una incredibile sensazione di staticità. “Stiamo crescendo nei sondaggi”, assicurano (e si rassicurano) i bersaniani. “Pier Luigi sta studiando”, ripetono i collaboratori. Ma intanto nella rappresentazione mediatica tutte le dinamiche dialettiche finiscono per essere rappresentate nel  centrodestra. Ieri, alla Comunità di Capodarco di Roma (un tempo considerato un covo catto-comunista) a sfidare Casini e Beppe Pisanu sull’immigrazione, era stato chiamato Fini. Sui grandi processi di delocalizzazione (ad esempio la Fiat a Termini) la risposta alle posizioni più liberiste sono le prese di posizione di Claudio Scajola. Il segretario non costruisce dibattito, e quando parla (come domenica) interviene di sponda.  Non suona peregrino l’interrogativo di un dirigente come Marco Minniti: “Qui c’è il rischio che se alle regionali perdiamo 5 regioni su 11, ci ritroviamo come dopo  le politiche”. E cioè? “Con un’altra anatra azzoppata”.


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20 risposte a “La prima sconfitta di Bersani”

  1. Avatar alfio
    alfio

    La sinistra ha un bisogno irrefrenabile di prendersela col segretario del PD, chiunque egli sia. E’ diventata una cosa stucchevole. Mezzo PD era lì, a piazza San Giovanni, però Bersani non c’era, e dunque addosso a Bersani. E lasciatelo lavorare, lo sapete che il suo compito primo è di fare il partito e non di urlare alla luna. Quando si urla Berlusconi ci sguazza, perciò dobbiamo costruire la rete dei consensi non cedendo sull’essenziale, e in parlamento. Lì bisogna fare muro, e se sconfitti si sappia che ci ha sconfitto il numero e non il pastrocchio. Con le sole urla si perde, anche se la urla male non fanno. Ma il PD c’era, con quel popolo, anche se non c’era Bersani fisicamente. Anche tu, Telese, non andare dietro l’andazzo.

  2. Avatar baffino
    baffino

    Non ho letto l’articolo fino in fondo perchè tanto Telese dice le stesse cose da anni quindi conosco abbastanza bene il suo pensiero,Non ne ha mai azzeccata una,da quell’ondivago permanente che è.Di lui ricordo l’entusiasmo che trasudava dopo la vittoria elettorale di berlusconi,in occasione di una apparizione a Omnibus(La 7).

  3. Avatar Armando
    Armando

    Quando, alle prossime elezioni, il Pd finalmente vincerà grazie alla scelta di Bersani di non scendere in un campo nel quale Di Pietro è fuoriclasse indiscusso, un campo che in questi ultimi 3-4 anni è stato il suicidio del Pd…
    …dicevo, quando il Pd vincerà le prossime elezioni, il primo di voi che si congratula con Bersani giuro che vengo io stesso a prenderlo a calci nel sederino giustizialista demagogico antidemocratico intollerante.

    Marco Berlusconi è ilprimo della lista.

    Uomo avvisato…

  4. Avatar alfio
    alfio

    Concordo con Armando. Ma chi è questo Marco Berlusconi?

  5. Avatar Marco B.
    Marco B.

    @Armando(avvocato del diavolo del salsicciottoINUTILEdell’informazionepreconfezzionatadelPiddì – alias Luca Telese)

    tranquillo Armando che fai tempo a mettere sù i capelli bianchi e le ragnatele al pisello prima che il Piddì con Bersanetor/skipper baffino tornino a vincere le elezioni .. e mica perchè NON c’è più Prodi a disposizione(a metterci la faccia per LORO), ma proprio perchè tra Colaninno-Tronchettodell’infelicità-Mediobanca&Montezuffolo ne hanno da PEDALARE prima di ritornare a rappresentare la MAGGIORANZA degli ITALIOTI(come TE)!! Mangia pure con calma ..

  6. Avatar francesco
    francesco

    Caro Luca hai ragione su tutto, non so chi siano questi commentatori che mi hanno preceduto.
    Un appunto che è un consiglio.
    Non usare MAI le parole di MINNITI per avvalorare una tua tesi perchè qaulunque cosa esca dalla bocca bocca di MINNITI MARCO è poco credibile. No anzi è poco scincera.
    Francesco

  7. Avatar @ Marco Berlusconi

    Caro Luca, perchè ti stupisci? Bersani è l’espressione dell’anima di partito (PDS) del partito democratico, simbolo della nomenklatura. Cosa ti aspettavi, che iniziasse a cercare i voti dei giovani, del popolo di internet, di quelli che non sopportano più l’offerta politica (monotematica) della maggioranza?
    Naaaaa, per quelli c’era Marino…
    Vai coi pensionati, coi nostalgici del pds, con le alleanze trasversali.
    Povera Italia, se questa è l’alternativa.

  8. Avatar Armando
    Armando

    @ Marco Berlusconi (mentecatto della disinformazione perditempo, portaborse di Di Pietro leccaculo di Travaglio)

    Credo tu non abbia colto il punto del mio post. Quindi, per permetterti di capirlo, proverò a semplificare, così da dare ai tuoi due neuroni la possibilità di processare con calma gli input senza surriscaldarsi troppo e andare in tilt. Sei pronto? Hai messo in moto il cervello? Vabbè, cervello è una parola un pò troppo grossa, ma ho voluto arrotondare per ecceso.

    Dunque, partiamo dall’assunto che tu hai ragione. Facciamo finta che, avanti di questo passo con la linea Bersani, prima che il Pd vinca le elezioni faranno in tempo a venirmi i capelli bianchi e forse tu riuscirai finalmente a imparare quello stranissimo idioma che molti chiamano “italiano”.
    Te lo concedo. Tu hai ragione e io torto.
    Ma se non sarà così, se pian piano il Pd comincerà a recuperare voti e a vincere le elezioni, e tu ti permetterai di pronunciare anche una sola parola di elogio di Bersani perchè è riuscito a sconfiggere Berlusconi, ti prometto che ti vengo a cercare e ti faccio girare tutta l’Italia a forza di calci nel sedere.
    Tutto qui.

    E d’altra parte, scusa, prova a pensare a una cosa. (Lo so che i tuoi due neuroni si stanno surriscaldando, ma prova a tenere duro, abbiamo quasi finito. Poi per un mesetto sei dispensato dal pensare). Sono ormai 3 anni che il Pd si è accodato alla linea forcaiol-giustizialista di Di Pietro, da quando cioè Veltroni, con straordinaria lungimiranza, si alleò con l’Italia dei Valori Immobiliari. Risultati? Il Pd ha aumentato i voti? E’ riuscito a sconfiggere Berlusconi? Ti sembra sia successo questo? Scusa, ma se tu intraprendi una strada e vedi che non ti porta da nessuna parte (se non a perdere le elezioni e a perdere qualche milione di elettori), dopo tre anni di sconfitte non ti passa nemmeno per quella testolina marcia l’idea che forse quella strada è sbagliata e magari è meglio provarne un’altra?
    Così, giusto per dire. Se dopo tre anni un medicinale non sortisce effetto, non è che magari è meglio cambiare medicinale?

    Uff! Ce l’abbiamo fatta! Caro Marco, sei ancora tutto intero, dopo questa spossante catena di ragionamenti? Vai a riposare ora, che sei stato fin troppo bravo! La prossima volta impariamo la tabellina del 3, va bene?
    Ciao

  9. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando, non sono d’accordo. Il PD e L’Italia dei Valori sono formalmente alleati, è vero. Ma non c’è un solo atto del Pd che mostri che si sia accodato alla presunta linea forcaiola di Di Pietro. Il Pd prosegue in realtà a non avere uno straccio di idea e ad essere lontanissimo dai propri elettori. La manfrina della manifestazione (vado, non vado, non vado ma gli iscritti possono partecipare, non vado ma ci mando Rosy Bindi per metterci una pezza) è stata una delle cose più deprimenti che abbia mai visto. Bersani e i suoi erano lì che pregavano che qualcuno dicesse una parola fuori posto, chessò, su Napolitano, così avrebbero avuto buon gioco a dire: “Ah, visto che abbiamo fatto bene a non aderire?” Bene, non è successo nulla di tutto questo. E il risultato è stata una figuraccia imbarazzante, almeno secondo me, mitigata in parte dalla presenza della Bindi, oltre ad altre figure come Franceschini, la Melandri, la Serracchiani, Marino, Civati, etc.etc. Oltre a lasciare lo scontento in migliaia di potenziali elettori. Poi mi vengono a raccontare la barzelletta che Di Pietro ruba voti al PD. La realtà è che il PD fa tutto da solo. E continua ad andare sempre più in basso.

  10. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando, non sono d’accordo. Il PD e L’Italia dei Valori sono formalmente alleati, è vero. Ma non c’è un solo atto del Pd che mostri che si sia accodato alla presunta linea forcaiola di Di Pietro. Il Pd prosegue in realtà a non avere uno straccio di idea e ad essere lontanissimo dai propri elettori. La manfrina della manifestazione (vado, non vado, non vado ma gli iscritti possono partecipare, non vado ma ci mando Rosy Bindi per metterci una pezza) è stata una delle cose più deprimenti che abbia mai visto. Bersani e i suoi erano lì che pregavano che qualcuno dicesse una parola fuori posto, chessò, su Napolitano, così avrebbero avuto buon gioco a dire: “Ah, visto che abbiamo fatto bene a non aderire?” Bene, non è successo nulla di tutto questo. E il risultato è stata una figuraccia imbarazzante, almeno secondo me, mitigata in parte dalla presenza della Bindi, oltre ad altre figure come Franceschini, la Melandri, la Serracchiani, Marino, Civati, etc.etc. Oltre a lasciare lo scontento in migliaia di potenziali elettori. Poi mi vengono a raccontare la barzelletta che Di Pietro ruba voti al PD. La realtà è che il PD fa tutto da solo. E continua ad andare sempre più in basso.

    P.S. Ovviamente Marco B. è un poveraccio.

  11. Avatar Giacomo
    Giacomo

    @ Antonio.

    Grazie. Quando ho letto l’ennesima mistificazione di Armando, questa storiella che il PD si è allineato a Di Pietro, stavo per partire con una certa aggressività, ma per fortuna ti sei espresso tu con toni più pacati.

  12. Avatar Armando
    Armando

    @Antonio
    Ciao Antonio innanzitutto un ben ritrovato. Era un pò di tempo che non ci si confrontava, io e te, e mi fa enormemente piacere ritornare a scriverti. Veniamo ora al punto.

    Innanzitutto tieni presente che stavo parlando a Marco Berlusconi, e quindi dovevo necessariamente semplificare e banalizzare, altrimenti quella testa di legno non capisce una mazza. Al contrario con te si possono affrontare le questioni in modo più approfondito, quindi provo a farlo. “questa storiella che il PD si è allineato a Di Pietro”, dice Giacomo. Innanzitutto essere allineati a Di Pietro non è assolutamente un disonore. Si può benissimo esserlo senza che questa sia una cosa spregevole. Tu invece scrivi “non c’è un solo atto del Pd che mostri che si sia accodato alla presunta linea forcaiola di Di Pietro”. Su questo non sono del tutto d’accordo. Secondo me il PROLEMA VERO del Pd è il seguente: NON ESISTE UNA LINEA PRECISA E CONDIVISA DA TUTTI. Tutto qui, tutto molto semplice.

    Voglio dire: ognuno di noi ha un’idea su quale dovrebbe essere la linea del Pd. Secondo me dovrebbe essere quella di Bersani (cioè il rifiuto della politica urlata, delle manifestazioni di piazza, della politica alla Veltroni, alla Franceschini, alla Serracchiani, etc). Secondo altri la linea dovrebbe essere proprio quella che non piace a me. Io rispetto tutti, non ho nessun problema ad accettare chi ha idee diverse. Ma il PUNTO FONDAMENTALE, mi sembra, è che il Pd non ha mai fatto una scelta VERA. Da una parte Bersani detta una linea, però una parte del partito si muove in maniera opposta. La stessa cosa avveniva sotto Veltroni o sotto Franceschini.

    Quindi, quando io dico che il Pd si è alleato con Di Pietro e poi si è fatta solo rubare voti (cosa che mi sembra evidente), non lo dico colpevolizzando il povero Di Pietro (il quale, ovviamente, fa LEGITTIMAMENTE politica nel modo che più ritiene adeguato)! Lo dico, al contrario, colpevolizzando il Pd! E bada bene: a mio avviso la colpa NON RISIEDE NEL FATTO IN SE’, cioè nel fatto di aver scelto di allearsi con l’Italia dei Valori, ma nel fatto di non aver fatto una scelta DECISA E DEFINITIVA. O abbracci totalmente la politica alla Di Pietro oppure te ne tieni alla larga. Mentre il Pd ha operato un COMPORTAMENTO AMBIGUO. E quindi quando dico che “l’IDV ha rubato voti al Pd” non lo dico colpevolizzando Di Pietro, ma il Pd stesso! Il quale, con questa ambiguità, ha perso la fiducia degli elettori.

    Riassumo: a me la linea Bersani piace, e credo porterà dei frutti. Rispetto chi la pensa diversamente da me. Il punto essenziale, secondo me, è la necessità di avere una linea condivisa e netta. E siccome alle primarie il popolo del Pd mi sembra abbia deciso chiaramente e DEMOCRATICAMENTE quale doveva essere il segretario (e quindi la linea), ritengo che i politici del Pd dovrebbero accettare questa cosa e almeno a provare, per un pò di tempo, a seguire la linea. Almeno per vedere se porta a qualche risultato. Se la situazione non migliora, si cambia linea. Ma se uno non prova…
    E poi, scusa, ma il voto delle primarie ha un qualche valore oppure, per il semplice fatto che a uno non piace Bersani e la sua linea, tutti questi milioni di elettori che si sono recati a votare il segretario del Pd non contano un cazzo?

  13. Avatar Armando
    Armando

    Voglio dire, l’Italia è piena di Marco Berlusconi che si sentono i difensori della democrazia, e poi non riescono nemmeno ad accettare che qualche milione di persone sia andato a votare e abbia scelto Pierluigi Bersani.
    Lo trovo pazzesco, questo autoritarismo, questa totale intolleranza nei confronti di una scelta DEMOCRATICAMENTE ESPRESSA. Mi fa davvero incazzare questa totale ignoranza.
    Hai davvero ragione: l’unico termine con il quale si può definire Marco berlusconi è “poveraccio”.

  14. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando, guarda, senza nessuna ironia ti dico che io la linea di Bersani non ho ancora ben capito qual è. E anche Telese spiega benissimo in quest’articolo come Bersani si sia mantenuto quantomeno vago in questo periodo. Per esempio ieri si è fatto scavalcare in tema d’opposizione finanche da Casini. Il che è tutto dire.
    Saluti.

  15. Avatar Marco B.
    Marco B.

    @Armando(avvocato del diavolo – con grave ritardo mentale oltre ad una forte ipocrisia – del salsicciottoINUTILEdell’informazionepreconfezzionatadelPiddì – alias Luca Telese)

    “Ma se non sarà così, se pian piano il Pd comincerà a recuperare voti e a vincere le elezioni, e tu ti permetterai di pronunciare anche una sola parola di elogio di Bersani perchè è riuscito a sconfiggere Berlusconi, ti prometto che ti vengo a cercare e ti faccio girare tutta l’Italia a forza di calci nel sedere.
    Tutto qui”.

    te l’ho già detto in 1000 modi ma è evidente che soffri di un RITARDO mentale(e ideologico)che non ti permette(tu che di neuroni ne hai tanti ma NON sai proprio che fartene perchè al massimo li usi per metterli all’ammasso in una pappetta che chiami “cervello”)di vedere il mondo per quello che è NON per quello che il TUO piddì(P2DmenoL)rappresenta!

    PS: notizia di OGGI !! Il TUO leader Bersanetor è pronto ad allearsi con Piercasinando Azzurro Caltagirone, Rutella la palombella e pure Fini pur di “sostituire” il NANO(il LORO principale SPONSOR e GARANZIA per restare almeno in parlamento)in eventuali elezioni anticipate! Un bel ritorno al PENTAPARTITO dei SOLITI NOTI(Confindustria e Vaticano)che tanto ha dato(ironico .. sò che FATICHI a comprenderlo x questo te lo scrivo)al paese .. specie un debito pubblico prossimo al 120% del PIL !!
    Ma di una cosa sono certo .. quando il Piddì vincerà la elezioni, oltre ai capelli bianchi e il pisello moscio avrai anche un collasso neurale perchè in Italia NON cambierà NULLA .. caduto il Cavaliere rimarrà il peggio .. il SUO cavallo a comandare!

  16. Avatar Marco B.
    Marco B.

    @Armando(il SOCIO dell’altro avvocato delle cause perse in partenza del Piddì)

    “Voglio dire, l’Italia è piena di Marco Berlusconi che si sentono i difensori della democrazia, e poi non riescono nemmeno ad accettare che qualche milione di persone sia andato a votare e abbia scelto Pierluigi Bersani”.
    “Lo trovo pazzesco, questo autoritarismo, questa totale intolleranza nei confronti di una scelta DEMOCRATICAMENTE ESPRESSA. Mi fa davvero incazzare questa totale ignoranza.
    Hai davvero ragione: l’unico termine con il quale si può definire Marco berlusconi è “poveraccio”.”

    Io NON sò e NON lo voglio sapere cosa vi spinga a ritenere che il P2DmenoL sia una alternativa al NANO e compagnia a delinquere, che Piercasinando e l’ex kamerata(ora al servizio dei SIONisti)Fini possano essere dei “validi alleati” per sconfiggere il NANO(magari alle elezioni prima che lo facciano x vie giudiziarie i POCHI magistrati NON politicizzati rimasti nelle istituzioni), che Di Pietro e CHIUNQUE si sia da SEMPRE opposto al NANO debba essere un giustizialista forcaiolo o peggio un eversivo perchè racconta la realtà che i così detti “miglioristi” e “progressisti” hanno contribuito a CREARE con la LORO faccia da BUROCRATI “possibilisti” nei partiti .. NON lo voglio sapere .. proprio perchè ritengo che ciascuno possa e debba avere la libertà e la possibilità di farsi una sua propria opinione e posizione sui FATTI(anche se SOSPETTO che l’UNICA ragione possa essere proprio quella TIPICA degli IPOCRITI o ITALIOTI con una SEDIA da salvaguardare)! Ma come ho più volte ribadito anche su questo blog, farete in tempo a farvi venire i capelli bianchi e il pisello moscio prima di vedere vincere il Piddì alle elezioni(fuori da colalizioni più simili ad armate Brancaleone che vere e proprie alleanze programmatiche). E NON lo dico perchè sono un berluscones o peggio un elettore deluso del Piddì, ma perchè è una convinzione che trova riscontri quotidiani in quello che da ANNI la gente comune riscontra sulla sua pellaccia .. di una politica fatta da politicanti AUTONOMINATISI quando NON in aperto CONFLITTO di INTERESSE(diretto e/o indiretto)che hanno ABBANDONATO la rappresentanza di istanze e/o categorie sociali in favore dei SOLI poteri forti(economici, imprenditoriali, massonici ed ecclesiastici), con una POLITICA fatta al di sopra delle teste degli ULTIMI e pilotata nei PALAZZI a vantaggio dei SOLI SPONSORS !! Che sia il NANO e i SUOI a libro paga, che sia dei PADRONI del vapore che ingannano con i LORO servi politici le masse .. il RISULTATO FINALE non cambia MAI !!

    PS: l’essere stato “scelto” dal politburò e “votato” da una base elettorale in larga parte condizionata da logiche politiche che spesso ignorano quando proprio NON hanno MAI compreso fino in fondo su CHI o COSA votano(ex PCI-PDS-DS)NON fà di Bersanetor il MIGLIORE da mettere in contrapposizione al NANO e NEMMENO il più IDONEO a rappresentare l’OPPOSIZIONE e la SPERANZA che in un prox. futuro l’Italia NON continui a PERSEVERARE in questo gioco al massacro che favorisce SOLO e SEMPRE quelli che fin dalla prima repubblica(o se vuoi PRE-TANGENTOPOLI)facevano il bello e cattivo tempo .. le primarie nel Piddì è stato SOLO un suffragio tra persone più affini al gioco della briscola nella bocciofila o nella casa del popolo piuttosto che la partecipazione di una CITTADINANZA ATTIVA, INFORMATA e PARTECIPATIVA nelle PROPOSTE del territorio verso il VERTICI nazionali, senza l’IMPOSIZIONE del CAPO da succedere al CAPO di prima e quello prima ancora. L’essere SUCCUBI di “logiche politiche” di un partito di riferimento che PROPAGANDA ordini di scuderia voluti dall’alto(basta guardare QUANTI elettori e militanti ANCHE del Piddì SOPRA i 45 anni c’erano al NOBDAY)alla MASSA dei MILITONTI non è per mè un segno di DEMOCRAZIA ma il RIPROPORSI della SOLITA OLIGARCHIA al potere. Con questo NON ho la pretesa da “assolutista”( cosa NON vera poichè sono RELATIVISTA nella vita come nella politica)che riusciate a farvene una ragione ed per questo che dico che caduto in disgrazia il Cavaliere(Caligola)resterà il PEGGIO a comandare(NON a governare)in Italia .. il SUO cavallo eletto a rango di Senatore e DUCE pro-tempore. Fate vobis ..

  17. Avatar Armando
    Armando

    Caro Marco, quando ascolto persone come te mi viene proprio da dare ragione a Giorgio Bocca: l’Italia è piena di persone antidemocratiche, di veri e propri FASCISTI. E tu ne sei un esempio straordinario. Dei fascisti possiedi davvero tutte le caratteristiche, compreso l’analfabetismo.

    FASCISTA

  18. Avatar mercuxio
    mercuxio

    Caro Luca,
    ancora sei convinto che quella manifestazione sia stata propio cosi meravigliosa e potente? Anche dopo il lancio del Duomo de Milano?
    E per fortuna che Bersani non c’è andato….
    Qualcuno la ricorda ancora?Ma via….siamo seri.
    Ad maiora

  19. Avatar Armando
    Armando

    Premesso che la violenza è sempre condannabile, ma che si è trattato di un gesto tutto sommato circoscritto, un gesto di un folle isolato, avrei una domanda per Marco Berlusconi:
    quanto hai goduto, brutto fascista intollerante? E’ proprio questa l’opposizione che piace ai fascisti come te, vero?

    La nota positiva è che, mentre parlava il premier, un gruppo do manifestanti si sono messi a urlare slogan contro di lui e il suo governo. Ebbene, NESSUNA delle persone del popolo del Pdl si è permessa di alzare un dito o di andare a cercare la rissa contro queste persone. Si sono limitati ad inneggiare con dei contro-slogan. Mi domando se sarebbe successa la stessa cosa, a parti invertite.

    Inoltre, mi sembra di non aver visto in azione nessuna squadraccia fascista che sedasse i contestatori con i manganelli? Devo dire che questo regime è davvero strano!

  20. Avatar Marco B.
    Marco B.

    @Antonio(il SOCIO dell’avvocato – d’ufficio? – del salsicciottodell’informazionepreconfeZZionatadelPiddì)

    “quanto hai goduto, brutto fascista intollerante? E’ proprio questa l’opposizione che piace ai fascisti come te, vero”?

    a differenza TUA non ho nè esultato, nè goduto nè tanto meno gioito .. ho soltanto pensato a quali forme di RIDUZIONE delle libertà costituzionali questo gesto di un FOLLE(inteso come instabile mentalmente e NON armato da motivi ideologici o altro)avrebbero prodotto in mano ad un governo come quello attuale(PdL+lega+P2DmenoL).
    In merito all’etichetta di fascista .. te la rimando indietro ancora con tanto di stripe adesiva e fiocco sopra …

    “La nota positiva è che, mentre parlava il premier, un gruppo do manifestanti si sono messi a urlare slogan contro di lui e il suo governo. Ebbene, NESSUNA delle persone del popolo del Pdl si è permessa di alzare un dito o di andare a cercare la rissa contro queste persone. Si sono limitati ad inneggiare con dei contro-slogan. Mi domando se sarebbe successa la stessa cosa, a parti invertite”.

    oltre all’EVIDENTE lacuna di INFORMAZIONE che ti caratterizza, leggo nel tuo commento il tono “buonista-progressista-liberista” che maggiormente respingo e pure un accenno di INCIUCIANESIMO da ventunesimo secolo(erede adattato di quello da ventesimo secolo)tipico dal Piddì-Bersani-D’Alema.
    In merito all’INFORMAZIONE sui FATTI occorsi prima e durante la manifestazione del PdL di piazza Duomo in Milano del 13/12/2009 eccoti le PROVE di libertà, anche di dissenso, che esprime questa piazza “libertaria” figlia di cotanto presidente:

    http://www.la7.it/trasmissioni/video_dettaglio.asp?Trasm=exit&video=34316&prop=adv

    dal minuto 5:30 a fine video

    “Inoltre, mi sembra di non aver visto in azione nessuna squadraccia fascista che sedasse i contestatori con i manganelli? Devo dire che questo regime è davvero strano”!

    forse ti riferisci ai “caschi blue dell’ONU”(ndr citazione di Piero Ricca)che si interpongono tra i manifestanti “armati” di bandiere vs il gruppo di “dissidenti” armati della loro voce e idee .. in effetti è vero, stavolta i “bastoni tricolori” visti in altre occasioni e manifestazioni di piazza NON si sono visti .. una volta tanto che avrebbero potuto “esprimersi” al meglio nel confronto numerico(TANTI berluscones contro poche decine di oppositori “komunisti” – ed anche peggio – così come venivano etichettati dai molti partecipanti intervistati e dallo stesso “oratore supremo – il Dio dei berluscones – più volte dal palco) .. povero SCILVIO reduce dalla degenza ospedaliera forzata, NON si può proprio contare sugli “amici” quando servirebbe il LORO intervento .. magari gli andrà meglio con gli incappucciati e i mammasantissima mandanti di stallieri EROI .. a breve potrei anche dire!!

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