Luca Telese

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Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

“Troppi potenti coinvolti, le fiamme sono un avvertimento”

“Sono stata, purtroppo, profeta di sventura, una… Cassandra…”: e mentre lo dice, per la prima volta l’eloquio tambureggiante e affilato di Vladimir Luxuria si interrompe, annega nell’amarezza. Tono disincantato, a tratti sarcastico, infine la rabbia. Lei l’aveva detto, prima del rogo: “Attenti, Brenda va protetta”.
Vladimir, perché paventava il peggio?
Ma qualcuno di voi ha davvero pensato che Marrazzo fosse il solo? Quel computer immerso nell’acqua è qualcosa di più di un indizio, è un movente.
Volevano tapparle la bocca?
Oh, certo. Il messaggio alle altre trans non ha bisogno di interpreti: state tutte zitte o fate una fine schifosa”.
Quindi lei sospetta di un altro cliente?
C’erano molti clienti eccellenti nella sua agenda, e in quelle delle altre ragazze di via due Ponti. Davvero pensate che Marrazzo fosse il solo?
Lo immagina o lo sa?
(Una lunga pausa) Lo so. Ma non ho prove.
Che tipo di persona bisogna cercare?
Un potente. Uno che ha moltissimo da perdere. Può essere uno degli altri politici o un cliente mafioso. 
Lei è rabbiosa, adesso.
“Sì. Ditemi in quale altro paese del mondo un testimone chiave viene trasformato in carne da macello.
È stata penalizzata perché trans?
(Ride amaro) Mi pare evidente. È stata massacrata e data in pasto ai killer: perché era trans… perché era straniera… e perché era una prostituta.
Per sottovalutazione o per velata omofobia?
Pensate all’immagine che si è data di questa comunità: ricattatrici, spacciatrici di droga, sfasciafamiglie. Io so che un potente ha tirato un sospiro di sollievo, voglio sperare che ora si pensi a proteggere anche Natalie.
L’aggressione di pochi giorni fa è collegata?
È evidente. È stato sottovalutato il furto del telefonino. Tutti sottolineavano la notizia della rissa: è stata linciata, questa è la verità. Ci sono due pesi e due misure.
Fra chi?
“In un locale ho incontrato delle trans che mi hanno detto: “Fate vedere le foto dei carabinieri”. E mi chiedo: perché non si fanno vedere? Chissà quante persone, riconoscendoli, potrebbero contribuire alle indagini.
Pensa che si voglia tutelarli più del dovuto?
Di Brenda, che non era indagata, conoscevamo il viso, sapevamo il nome, l’indirizzo, persino la misura del seno. Di loro, sospetti di ricatto, nulla. Un garante della privacy… a facce alterne.
Dietro questa violenza si nasconde altro?
C’è un sovrappiù di efferatezza che è indice di qualcosa di più complesso.
Ovvero?
Di un rapporto schizofrenico con le trans. C’è una certa antropologia fatta di uomini di potere che li usano e li odiano allo stesso tempo.
Perché secondo lei?
Più stanno bene nel rapporto sessuale, più sviluppano rancore tornando alla vita di facciata, all’aplomb di irreprensibilità apparente. Il timore di vedere la carriera infranta, essere scoperti, produce rabbia e odio.
Cosa consiglia alle trans?
Capisco che dipende da una voglia di riscatto, ma smettano di vantarsi delle loro conquiste.
Cosa bisogna fare per Brenda?
Un piccolo gesto di carità che troppo spesso viene negato. Concederle il funerale in Chiesa se lo a chiesto.

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5 risposte a ““Troppi potenti coinvolti, le fiamme sono un avvertimento””

  1. Avatar Marco B.
    Marco B.

    @salsicciotto dell’informazone preconfezzionata, TRANS-genica e filo Piddì(così la sedia ce la garantiamo comunque vada),

    riporto qui il commento che ho lasciato nel blog del GIORNALISTA Daniele Martinelli( http://www.danielemartinelli.it):

    temo che il caso Brenda sia solo l’ennesimo caso sul quale dovrebbero investigare più approfonditamente le forze di pubblica sicurezza, quel mondo delle elite dirigenziali del ns paese, dalla politica all’imprenditoria, dal mondo dello spettacolo(TV, moda, sport e salotti buoni e sfilate)al business della criminalità facente PARTE del sistema.
    Quello che ai più appare un monito/avvertimento rivolto al mondo dei trans, spesso clandestini e facilmente ricattabili NON solo dalla criminalità organizzata ma dalle stesse forze dell’ordine – vedi le 4 MELE MARCE dell’Arma – oltre ad essere rappresentati su TUTTI i MEDIA come “corruttori” dei valori di civiltà(quale? la NOSTRA? Ma non fateci ridere! Come se i clienti e chi CONTROLLA il mercato degli stupefacenti fossero COSTRETTI ad andare con loro o farne strumenti di ricatto ai potenti)è l’aver reso possibile, grazie alla MANCANZA dello Stato a PROTEZIONE di possibili testimoni di REATI – prima che di “malcostume” che una morale bacchettona vaticaneggiante tipicamente ITALIOTA reputa una offesa alla propria identità – un omicidio(probabile)annunciato e senza che un investigatore, un magistrato o un giudice, nonostante i precedenti di aggressione e di sottrazione di cellulari e computers, si fosse mosso con il dovuto anticipo al fatto accaduto ieri(la morte in circostanze dubbie di Brenda)valutando appunto la possibilità di una adeguata protezione in cambio di una collaborazione di costoro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nello scandalo Marrazzo e nei risvolti che per giorni sono stati ipotizzati e dibattuti sui media. Come quasi a voler dire:”chiudiamola qui e procediamo su quello che abbiamo” invece che continuare le investigazioni, in OGNI direzione, senza guardare in faccia a CHI viene chiamato in causa o coinvolto in questo pruriginoso caso di cronaca(fino a ieri). Adesso che c’è scappato il morto, TUTTI a rincorrere le ipotesi(tra l’altro già fatte da vari organi di stampa e TV ai tempi dello scandalo Marrazzo)e TUTTI a dire:”potevamo pensare a proteggere il trans testimone”. E no signori miei, qui se NON è inefficenza, incapacità a svolgere il proprio mestiere è molto peggio .. qui è MALAFEDE da parte di inquirenti e giudici .. si dica se vi sono state pressioni per CHIUDERE la cosa in tempi rapidi e SENZA investigare OLTRE e CHI le ha esercitate queste pressioni!! Troppo comodo accampare scuse quando c’è una EVIDENTE complicità dello Stato e delle Istituzioni a NASCONDERE i FATTI .. la VERITA’!! Marrazzo c’ha rimesso il posto e la credibilità(oltre alla propria vita privata) .. adesso VOGLIAMO e PRETENDIAMO di sapere CHI c’è DIETRO al caso Marrazzo(vittime, complici e VIPs inclusi)e quanti ALTRI ne sono coivolti!! Qui la privacy non ha ragione di esistere .. dopo la morte del trans Brenda ..!!

  2. Avatar marcos
    marcos

    Se fossi nelle forze dell’ordine (ma soprattutto della Magistratura) indagherei sulla morte di Cafasso, partendo che so dalle sue frequentazioni nella Provincia Natale e dallle telefonate che ha ricevuto negli ultimi due-tre anni… Poi sulle amicizie romane, per finire ai trans e immagino a qualche politico o amico degli amici dei politici… La chiave sta lì. Senza parlare dei carabinieri in carcere… Ma a proposito sono ancora in cella di sicurezza? Oppure sono in un posto dove è più facile uscire che inquinare le prove???

  3. Avatar pasquino
    pasquino

    Povera Brenda. Sapeva troppe cose e gente “imporante” sapeva che lei sapeva ….. Un avvertimento per tutti i trans a non varcare la soglia dell’omertà oppure un avvertimento a non rovinarsi la ricca piazza (politici, attori, sportivi …) per quattro soldi estorti ingenuamente.

  4. Avatar fulvio
    fulvio

    Io ho solo un dubbio. Se veramente il pc conteneva files, foto o filmati compromettenti chi ha ucciso Brenda, lo avrebbe portato via o perlomeno fatto bruciare come il resto dell’appartamento. Metterlo sotto l’acqua credo sia inutile e probabilmente un depistaggio

  5. Avatar Giulio Cesare Paternò
    Giulio Cesare Paternò

    Le forze dell’ordine dovrebbero scavare tra i nostri politici che sono sicuro che sono loro i mandanti di questo omicidio.Collusi come sono con la mafia non dovrebbe essere stato difficile assoldare un “picciotto” per questo lavoro sporco.Oltre Marrazzo ,alte cariche del governo sono invischiate in questo lerciume.Vedrete se è vero!

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