Da otto giorni ha abbandonato la sua grisaglia da deputato per vestire la tuta blu da volontario della Croce rossa: «Mi creda: smettere simbolicamente di essere un onorevole, per diventare uno come tanti, in un momento come questo è un esperienza bellissima».
Una doppia coincidenza: Marcello De Angelis, deputato del Pdl, è abruzzese, ed era entrato nel gruppo dei volontari da qualche mese. Curiosamente aveva iniziato la sua «carriera solidale» con una missione di assistenza che dall’Abruzzo portava farmaci a Gaza. Ora la rotta è invertita. Da otto giorni lavora tra le macerie della sua terra, e ha imparato moltissimo: «La prima lezione, purtroppo, sfata qualche mito buonisita: gli aiuti episodici, disorganizzati e volontaristici, spesso servono poco o nulla, talvolta creano problemi. Molti convogli sono stati rimandati a casa: richiedono assistenza logistica, che si somma all’emergenza. E poi ingombrano la scena impacciando i soccorritori». Detto questo, nelle prime ore, molti volontari sono stati decisivi: «La storia che non dimentico – racconta De Angelis – è quella di due ragazzi di Napoli. All’alba di lunedì, appena saputa la notizia, sono andati davanti al loro forno, hanno riempito la macchina di pane, e lo hanno distribuito nel primo campo che hanno raggiunto, già alle sei!».
De Angelis, però, non dimenticherà nemmeno i momenti di rabbia: «I pompieri avevano appena estratto un ragazzo. E, come sempre, per fortuna lo avevano protetto infilandolo in un involucro». Protetto da cosa? «Dalla muraglia di fotografi e operatori. Che facevano il loro mestiere, certo. Ma che hanno fatto imbufalire un amico del ragazzo, certo non a torto». Il lavoro più difficile? «Quando l’ufficio stampa della Croce rossa mi ha chiesto di contare le bare per un comunicato stampa. Vivi per giorni in mezzo al dolore: ma quando devi fare di conto con la morte ti crolla il mondo addosso». Un gesto bello e imprevisto? «La filiale Gs dell’Aquila. Hanno aperto le porte del supermercato e hanno detto: chi vuole prenda quello che gli serve». Ma di contro, c’è anche il rammarico: «C’è una tendopoli che sorge fra due centri commerciali. Gli scampati non hanno nulla, e i due magazzini per loro restano chiusi. Uno sta trasferendo le merci per venderle altrove! Legittimo, per carità. Ma anche uno spreco orribile». Poi una regola non scritta: «Non perché io sia abruzzese… Ma in tutte le missioni che abbiamo fatto, in ogni distribuzione di generi di conforto a cui ho assistito, non ho mai visto una persona che andasse fuori misura, uno che non rispettasse la fila». E poi, alla fine, la paura più grande: «Adesso – dice De Angelis – dopo aver dato vestiti, un tetto e del cibo, ci sono due rischi. Il primo: risvegliarsi in una ghost town in cui non ci sono più uffici, università, lavoro». Il secondo: «Il tempo: prima o poi, i riflettori dei media si spegneranno. E allora inizieranno i problemi veri».
Il deputato «in aspettativa» per scavare tra le macerie
Scopri di più da Luca Telese
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7 risposte a “Il deputato «in aspettativa» per scavare tra le macerie”
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Ben Fatto e giusto ciò che ha fatto e fa il deputato del pdl. Mi pare di capire che anche lui ha evidenziato la mancanza di assistenza logistica, cosa che anche Santoro aveva mostrato ad Anno Zero. Santoro però è stato fortemente criticato da illustri esponenti politici e il fatto non è ne’ bello ne’ buono…
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Marcello sei un esempio per tutti noi!!!
Aiutiamo i nostri fratelli !!!!! -
GRANDE MARCELLO FINALMENTE IL 20 AVRO’ L’ONORE DI STRINGERTI LA MANO.MARCELLO SEI UN GRANDE
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la sig.ra graziella non conosce, o peggio fa deliberatamente finta di non conoscere, la lingua italiana.
In merito alla presunta mancanza di assistenza logistica il deputato pdl riferisce che i convogli non organizzati creano problemi non i soccorsi.
Santoro in ogni caso non è giustificato su queste affermazioni e nemmeno graziella che tenta di travisare pro domo sua le dichiarrazioni del deputato/ volontario.
Che tristezza, graziella. -
L’ennesimo eroe issato per l’acclamazione della folla. Ma nessuno ha inquadrato chi vive nell’anonimato eppure fa tutto questo ogni giorno? De Angelis fa rima con “Terza posizione”, movimento di destra. Dopo la strage di Bologna del 1980, Terza Posizione è messa al bando, alcuni leader del movimento sono oggetto di mandati di cattura per associazione sovversiva a banda armata e De Angelis, venuto a conoscenza che alcuni suoi amici latitanti a Londra stanno per essere arrestati, parte col treno per avvisarli, ma viene arrestato e per 6 mesi resta nel carcere di massima sicurezza Brixton.De Angelis è anche cantautore..potete immaginare che genere di musica faccia….ecco una citazione dei suoi testi: « Vieni a passeggio con me sul ponte Mussolini, dove corrono i bambini con i fazzoletti neri. Oggi come ieri ». Comunque nulla toglie al valore del suo farsi volontari…..ma alla passerella di Berlusconi, non poteva mancare anche quella di chi gli va dappresso. P.s. Avete visto il servizio al Tg sulla dentiera? Viva la Rai.
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Olga, guarda a sinistra quanti tuoi amici tiravano le molotov e sono in parlamento, e sciacquati la bocca sul nome di De Angelis.
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Caro Pier, aggiornati! Forse sei rimasto ancora alle scorse elezioni con Caruso e amici in parlamento? Adesso è diverso…ma di molto.
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