Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Perdonate quella sculacciata

Se mi beccano i poliziotti inglesi, mi danno l’ergastolo. Ho infatti tre figli inglesi e a quello di sei anni, ogni tanto, come del resto ai suoi fratelli, gliele do sul sedere, quando ovviamente riesco a prenderlo. Insomma, colpisco solo quando mi pare necessario, come fa il povero Mark Frearson che, nella civilissima ma strana Inghilterra, è stato arrestato e tenuto per un’intera notte in una gelida galera, una <freezing cell>, proprio perché da padre aveva sculacciato il figlio e dunque nell’esercizio delle sue funzioni educative. Dirigente d’azienda di 47 anni, Mister Frearson ha dato una manata sul sedere di Harry , 7 anni, che si era allontanato per ben dieci minuti, di sera e al buio. Lo ha ritrovato nel parco, e ovviamente lo ha sculacciato. Chi non l’avrebbe fatto alzi la mano politicamente corretta.
Noi per la verità pensavamo già che il politicamente corretto fosse un mostriciattolo ideologico, ma davvero non immaginavamo che potesse spingere ben quattro poliziotti (e un assistente sociale) a trattare un papà che sculaccia il figlio come fosse Olindo Romano, lo sgozzatore di Erba. Attenzione: non è stato un isterico schiaffo sul viso. Ma una salutare manata sul sedere che – come sanno tutti i padri affettuosi del mondo – è una prova d’amore, una specie di energica carezza che non può esser confusa da nessuno con un atto di violenza, meno che mai da quattro poliziotti che dovrebbero essere capaci di distinguere i banditi e i malfattori dai poveri diavoli, e i normali genitori dai bruti.
E invece questi quattro poliziotti delle regioni di Devon  e Cornwall sembrano usciti dalle vecchie storielle sui carabinieri-Bertoldo, quelli che in Italia non sono mai esistiti se non appunto nelle barzellette, quelli che arrestarono prima Pinocchio e poi Geppetto, i carabinieri che Jacovitti disegnava con la faccia vuota, i baffoni neri girati in alto, ma dalle cui punte pendevano, su lunghi fili bianchi, due schifosissimi ragni. Ecco: è bello per una volta sapere che quei carabinieri tontoloni non sono italiani ma inglesi.
Pensate: si sono presentati alla porta dei Frearson, hanno accertato che in casa non erano state tracciate trincee né disposti sacchi di sabbia e cavalli di frisia, hanno controllato il sederino di Harry senza trovarvi segni di alcun genere, hanno pure sentito la mamma  che  ha detto che il suo ex marito mai e poi mai avrebbe fatto del male ai loro figli (ne hanno tre). Niente da fare: è stato arrestato in base a una legge del 2004 sul ‘castigo genitoriale’ che di nuovo sembra la parodia di certe leggi italiane, articoli, comma,  <smack leggero e smack pesante> e poi: <rumoroso, ragionevole, che lascia macchie o che lascia lividi…>. Ricordate?< Error, conditio, votum, cognatio, crimen, cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas. Si sis affinis,…» cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita.
E soprattutto contro quell’orribile papà c’era la testimonianza di un passante che pure era  <’not fit’ per rilasciare un verbale ‘that night’> (ubriaco?, drogato?, malato?, cecato?) e che dunque probabilmente era il solo che quella sera doveva essere fermato.
Tontoloni tutti e quattro? Peggio. Quei poliziotti sono accecati dal politicamente corretto che ancora Manzoni denunziava in donna Prassede, comandata e disposta a fare del bene ad ogni costo: anche a costo del bene stesso.
L’Inghilterra sta diventando uno strano paese dove i ragazzi si accoltellano senza ragione. A Londra accade sugli autobus, nelle stazioni della metropolitana, per la strada, persino dal panettiere. Secondo un sondaggio riportato ieri dal Daily Telegraph  per i minorenni <è più facile comprare coltelli che birra>. Forse noi padri siamo davvero dei loschi individui, ma se a questi giovani accoltellatori i loro padri avessero dato qualche sculacciata o magari anche qualche schiaffone in più…

Francesco Merlo, la Repubblica (19/11/08)


Scopri di più da Luca Telese

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

4 risposte a “Perdonate quella sculacciata”

  1. Avatar Ares
    Ares

    “bambinismo” è un neologismo ufficioso avente più significati, il più noto dei quali si riferisce a stati e modi di essere infantili o immaturi di persone adulte. Questo significato indica comunque solo uno degli aspetti del bambinismo inteso come fenomeno sociale, ampio e articolato, e strumento di valorizzazione e tutela della donna e del bambino: le molteplici “professioni femminili” in campo pedagogico e la “femminilizzazione” della scuola così volute, in funzione degli interessi politici e di mercato che il binomio donna-bambino costituisce, hanno posto le donne a capo dell’educazione dei bambini a livello sociale e famigliare. Questa conseguenza, detta “mammismo”, e l’esclusione della figura maschile del capofamiglia, hanno determinato il riconoscimento civile della donna e del bambino quali persone socialmente fondamentali e meritevoli di diritti speciali.

  2. Avatar Ares
    Ares

    Peccato che i bambini, un giorno, saranno uomini e molti soffriranno e moriranno o si rovineranno da sè grazie alle tante libertà concesse loro come quella di sballarsi, drogarsi, avere automobili potenti e quant’altro, grazie al mammismo che bandisce la vecchia sana disciplina. Il monopolio femminile nell’educazione dei bambini a casa e nella scuola (mammismo) è la causa principale del problema esistenziale dei giovani che non non crescono e si femminizzano, comportando disagi esistenziali che non riguardano solo l’immaturità cronica e la femminizzazione, ma anche e soprattutto la violenza giovanile… il bullismo è uno dei prodotti del bambinismo ed è solo una una delle innumerevoli catastrofi di questo femminismo sempre più potente. E questo è facilmente verificabile: è l’effetto dell’educazione che boccia le sculacciate dal menage famigliare. A riprova di questo vi è che nelle famiglie dove vige l’uso metodico delle sculacciate ai bambini, i figli crescono sereni e maturano normalmente. Infatti tutti i mezzi di lotta contro le sculacciate, essendo opera di gente ipocrita, sostengono l’esatto contrario. In Europa si fanno affari d’oro sfruttando i timori dei genitori.

  3. Avatar Gianni BUZI
    Gianni BUZI

    Oggetto ; risposta al suo blog del 20 novembre 2008
    “perdonate quella sculacciata”

    EGr. Dott. Telese

    Non sò se puo’ rammentarsi di me, ci siamo conosciuti in occasione della presentazione del libro Cuori Neri c/o la chiesa Gotica di Marino Laziale (RM) dove io fui l’unico ad intervenire a Sua difesa quando gli scherani del locale centro sociale tentarono di impedirle di presentare l’opera..non riusciì ad evitarle uno spintone ma prevalemmo alla fine e la presentazione lei la portà a giusto termine
    ma la pregherei di non provarci troppo spesso perche in battaglia le fortune son passeggere e
    mi creda, lo dico per esperienza.
    Rammento ancora cn simpatia la dedica apposta alla mia copia ; A Gianni, lo Jungherianio
    Ancora grazie, lo conservo fra i miei ricordi più cari.

    Ho letto con un pò di ritardo ( 3 anni e 6 mesi) il suo blog relativo al caso Frearson, ma mi
    creda l ho letto con sovrano interesse.

    La premessa è d’uopo, I policem e la specialist child support officer si sono limitati ad
    applicare la legge del Regno, come dovere di ogni buon civilian servantin quanto in dovere di
    verifcare se, nel caso di specie, la punizione corporale ( ricominciamo a chiamare le cose col
    loro nome?), fosse sconfinata nell ‘abuso
    Il Frearson, ottimo uomo che dirige una Parcel Company, ha dovuto attendere 12 ore al locale
    commissariato per l’esigenza di interrogare correttamente il testimone dell ‘evento.

  4. Avatar Gianni BUZI
    Gianni BUZI

    Ora mi consenta di di paragonare l’operato dei Constables di Plymouth con quello del dirigente
    dell’ dirigente dell’istituto scolastico di ostuni, il quale, saputo che una maestra alle sue
    dirette dipendenze aveva costretto un’indifesa creatura di 7 (lo riscrivo, SETTE) anni ad
    essere trascinato classe dopo classe per ivi inginocchiarsi davanti a tutti ammettendo d’ essere ilpiù lento della classe ( la sua colpa era quella di essere arrivato ultimo in una gara atempo di scrittura, davvero infamante, non trova?), scena ripetuta davanti al segretario

    Orbene, a fronte dell’inevitabile excursus giudiziario del caso(quanto vorrei fosse successo a Plymouth), il dirigente di cui sopra ha candidamente riferito che il caso era stato già risolto in un incontro privato tra i funzionari scolastici ed i genitori, cosa che l’aveva portato a non prendere provvedimenti (fonte; Attualissimo.it)

    Quindi costui, pagato dal danaro delle mie tasse, ci insegna che tre diverse fattispecie di reato (omissione d’atti di ufficio aggiunti all’abuso su minore e violenza privata) possono
    essere aggiustati con una chiaccheratina dove la parte lesa davvero (il bimbo)è impossibilitato a difendersi adeguatamente per limiti di età.

    L’ inusuale ed antistorico pensiero che Le vorrei comunicare è che nei paesi civili le leggi si applicano senza se e senza ma , e quando riguardano i minori con la massima diligentia, vis,
    celeritas

    Non credo riceverò mai una risposta a questa Mia, ma comunque ricorderò sempre con piacere d’ essermi un tempo trovato in un tafferuglio al suo fianco (risata d’obbligo)

    Mi creda, suo
    Gianni BUZI

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.