Il carattere di Furio Colombo lo conoscono bene i leader diessini: uno come lui, il manager caro alla Fiat che nella sua vita è stato anche direttore dell’Unità, non è un tipo facile. Appena qulcuni pronuncia il nome di Concita De Gregorio, ecco che Furio scatta con rapidità per difendere la storia del giornale fondato da Antonio Gramsci: a parte il fatto che non è ancora detta l’ultima parola (nonostante le certezze dei veltroniani), cosa sarà capace di dire Colombo quando saprà il nome del vicedirettore?
Già, perché chi sta vicino al candidato comincia a diffondere la notizia: il prescelto poi oggi lavora al “Giornale”, quello della famiglia Berlusconi, e si chiama Luca Telese. Lui ha sempre detto di essere di sinistra, anche se i suoi articoli spesso sono stati micidiali per il Partito Democratico (e prima per i Ds). E’ sufficiente ricordare le frasi virgolettate , presenti nei pezzi di Telese, attribuite a Goffredo Bettini, sulla capacità di strategia politica di Giovanna Meandri (“non capisce un c.”), e via di questo passo. Si, Colombo offrità il meglio del suo repertorio.
(da "Italia Oggi")
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