Allora Donna Assunta, come si sente?
«Eeeeh….».
Che succede?
«Ahhhh….».
Non è contenta della vittoria di Roma?
«Mannò, che c’entra, contentissima! E colpa del trattore».
Quale trattore?
«Il mio, ovvio. E quale, sennò? Ieri ci ho passato la giornata sopra, in campagna e ho preso freddo».
E stamattina?
«Mi sono messo in vasca con i telefonini accanto, e…. Uhhhhh. Non hanno smesso di squillare un attimo, non mi potevo nemmeno insaponare».
Chi erano?
«Amici, parenti, tutti… Il popolo di Almirante mi chiamava per festeggiare, nemmeno fossi io ad aver vinto. Pensi che pure Chiambretti…».
Non mi dica che lo annovera nel popolo di Giorgio.
«Noooo… È che mi cercava pure lui, non riusciva a prendere la linea, e allora ha mandato un sms che ho fatto leggere al cameriere. Sa, qui è di casa, lo chiamiamo Pierino».
Alemanno ha ironizzato sul fatto che Veltroni le mandasse i fiori: “Pure donna Assunta…”».
«Capisco, ma è tutto vero. Dal punto di vista umano Veltroni è un vero signore. E…».
Cosa?
«…i fiori erano sempre belli. Sa, l’educazione conta, a questo mondo».
Non sarà che l’ha votato?
«Scherza? Ho votato Alemanno, ovviamente».
Adesso dovrà mandarle i fiori pure lui….
«Macchè fiori e fiori! Ha vinto la campagna sulla sicurezza, adesso non si curi di me, e pensi a difendere le persone a cui ha promesso sostegno».
Dubita che lo fara?
«No, anzi. Se c’è una cosa che mi piace, di Gianni, è la sua serietà».
Ha visto il duello?
«Mamma mia! Lo ha strapazzato quel Rutelli. Al punto che mi sono detta: “Ma come fanno a pensare che questo vinca?” Non ha detto nulla! Nulla! Alemanno lo ha spianato».
Lei lo conosce da molto tempo…
«È il più giovane della nidiata, diciamo. Me lo ricordo proprio ragazzino. Dicono che fosse almirantiano. Ma poi ha conosciuto Isabella e… eh, eh…».
Ha dirazzato, vuol dire?
«Macchè. Ha fatto bene, certo non poteva mettersi a litigare con quel suocero».
Ovvero Pino Rauti, il nemico storico di suo marito.
«Sì, ma guardi che io non ho nulla contro, anzi. Di Isabella, ogni volta che la sento parlare ammiro la cultura».
Alemanno ha promesso di fare il sindaco di tutti…
«Bravo, giusto… Anche Giorgio avrebbe iniziato così».
E i saluti romani in piazza del Campidoglio?
«Lo dico e lo ripeto sempre: lo trovo molto igienico».
Allora ha ragione D’Alema, che parla di marea nera…
«Ma basta con queste fesserie sul fascismo che torna! Basta! Fini è un ragazzo che è nato dopo il ventennio, Alemanno è ancora più piccolo».
Fini è un ragazzo di 56 anni che diventa presidente della Camera….
«Sì, per carità, sono contenta. Ma per me Montecitorio è un posto sopravvalutato».
La terza carica dello Stato!
«Sì, ma per farci che cosa, poi, con tutta sta carica?».
Meglio il sindaco?
«Uhhhh… Ma io non ho proprio dubbi, su questo. Se Alemanno fa bene il sindaco lo fanno santo, poi può fare veramente tutto».
E la differenza fra i due?
«Gianfranco è un mago dell’improvvisazione, ma non è un costruttivo, uno che pianifica. L’altro sì».
E La Russa coordinatore del partito come lo vede?
«Oddìo, con il padre eravamo davvero amici. Un altro ragazzo a cui voglio bene, uno dei pochi intelligenti…».
Beh anche lui ragazzo…
«Senta, voglio proprio vedere se riesce a ottenere anche la Difesa. Perchè con le due cariche fa proprio un salto».
Gasparri in compenso è capogruppo al Senato.
«Senta, Maurizio lo conosco proprio bene. È uno che lavora come un pazzo».
Allora, per la prima volta è un idillio.
«Mica tanto. Sono vent’anni che non fanno un congresso degno di questo nome!».
Beh, insomma, Fiuggi…
«Macchè! Quando hanno votato la metà era a casa. Se c’era un notaio mandava all’aria tutto».
E Bologna?
«Mavà…, quella è stata una conferenza. Non s’è votato nemmeno Fini!».
E An che si scioglie nel Pdl?
«Sto pensandoci da tempo. Se buttano il simbolo stavolta me lo prendo io».
E del cappotto Comune-Palazzo Chigi cosa ne dice?
«Guardi sono felice, ma non è un bel segnale, per me».
Addirittura?
«Ma lei ha capito o no che non ci sono più principi, identità, che questo paese non ha più nulla, nemmeno uno scrittore o un poeta di fama?».
E quindi?
«E quindi siano seri, rispettino le promesse. Altrimenti questi uhhhh…».
Cosa?
«Come ti hanno fatto vincere ti buttano via».
«Il fascismo che torna è una fesseria»
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