Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Confessioni

Ieri, a Tetris, avete visto qualche scintilla (e se non c’eravate, troverte lo spezzone qui sopra). Ferrara che incrocia le lame con la vigorosa Lidia Ravera, Ferrara che prova a strappazzare – in sequenza – una giornalista femminista, una dottoressa abortista, una attrice come Vanessa Gravina ("Occupati delle soap…"). E dulcis in fundo, ovviamente, il sottoscritto, al grido: "Non mi faccio moderare da un apprendista giornalista!" (che poi sarei io, meraviglioso).

Attenzione. in questa Italia animata dalle tifoserie, il tele-litigio è la cosa più apparentemente redditizia. Ho verificato più volte che in televisione il duello fa fa questo effetto. A prescindere da quello di cui si discute, se critichi uno di centrodestra riceverai la vigorosa solidarietà di quelli di centrodestra, e se litighi con uno di centrosinistra, viceversa. Per dire. Siccome due settimane fa ho punzecchiato Di Pietro da Santoro, per giorni ho ricevuto mail di congratulazioni dagli elettori antidipietristi, e di rimprovero dai fan di tonino. Mentre io volevo porre un problema molto semplice: si può essere dipiestristi o meno, ma non si può accettare che un "mortalizzatore" (quale lui vorrebbe essere) provi a piazzare la figlia come praticante nel giornale del suo partito, e faccia pagare l’affitto della sede del suo partito, (che si è comprato lui) al finanziamento pubblico (cioè a noi).

Ora, del merito non gliene frega più nulla a nessuno. E questo è – credo – uno dei livelli più bassi a cui sta giungendo la politica italiana, l’azzeramento delle ragioni, e il trionfo delle tifoserie preconcette. ma noi non siamo tifosi, non amiano nè l’intruppamentio nè il leccaluclismo bilaterale, ci piace discutere delle cose senza arruolarci in nessuna casamatta e in nessuna caserma. E così ieri ero dispiaciuto di questo litigio con Ferrara per almeno tre motivi. Il primo personale: non condivido nemmeno una virgola delle attuali battaglie di Giuliano, ma ho qualche motivo per volergli del bene, perchè so quale tratto di umanità abbia sul lavoro. Non mi sono scordato, ad esempio (forse lui sì, io no) che un giorno del 1999, mentre io ero mobbizzato da una raffica di contratti precari del Corriere della sera, senza quasi conoscermi (se non di firma) e sapendo che non la pensavo come lui- avendomi incontrato al Patheon – mi offrì addirittura un lavoro a Il Foglio. Il secondo motivo è di merito: credo che in questa sua battaglia anti-abortista, che pure ci ha costretti a porci nuove e vecchie domande, non riesca ad essere dissacratorio come vorrebbe, nè tantomeno riesca a dare risposte convincenti. Per cui dice che la 194 non la vuole toccare, che è contrario alla pillola, all’aborto, alla contraccezione…. praticamente, un anticonformista come lui è arrivato a predicare la castità, e questo un po’ mi turba. Infine, l’ultimo motivo di amarezza, è… "anagrafico"-generazionale. In un momento di disagio (forse per come andava il dibattito), Ferrara non si è reso conto che pur di affondare la lama si è messo ad usare le stesse argomentazioni che usò Bruno Vespa nella sua nota incazzatura a Tetris. Conosco Giuliano: il suo motto è personalizzare e colpire, "Al cuore Ramon", come in un film di Sergio Leone. Tutto cioò potrebbe persino avere una sua estetica spavalda, se non fosse che per colpire al cuore, Ferrara gratta dal fondo del barile delle provocazioni più scontate: al giovane dice banalmente che è un appredista, alla femminista che gli pare di stare in un dibattito maoista, all’attrice che si occupi di soap. Il contrario di quello che uno si aspetterebbe da lui. L’iconoclasta, insomma, usa una lingua di establishment.

Tutto bene, d’accordo. Ma poi non si secchi se lo si manda a quel paese, no? Detto questo, adesso, con la sua sfuriata e con quella di Vespa ci facciamo il prossimo spot. Possono essere dei geni loro, e dei pirla noi. Forse sarà vero che sono dei mostri sacri loro, e noi solo dei ridicoli pivellini. Ma loro non si accorgono di essere parte di un’Italia nonnistica. Mentre noi, invece, ci siamo accorti benissimo che loro lo sono. Ad esempio quando pensano che dopo di loro non si possa fare televisione, politica, giornalismo, università, dopo di loro il diluvio. Perchè tutto sommato – anche di questi tempi – è mille volte meglio essere giovani e inesperti, che auterevolissimi e bolliti.

Luca


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4 risposte a “Confessioni”

  1. Avatar Tetris Blog

    # 1
    il problema è che nessuno rinfaccia mai a queste persone i motivi che li hanno portati ad essere dove sono, vale a dire raccomandazioni folli e paraculamenti leggendari.
    al di là delle loro capacità, perchè nessuno nega che Ferrara (molto più di Vespa) abbia delle notevoli capacità.
    Per il resto credo che a Ferrara sua scappata di mano il senso stesso della sua polemica che ormai sta diventando un po’ grottesca. Il punto è che il senso del suo discorso era filosofico, ma tutti gli hanno risposto poi sul piano pratico (a cui Ferrara si è subito adeguato) trasformando lo scontro in pura ideologia.
    Infine complimenti a Telese per il suo lavoro: putroppo non riesco a seguirti in tv causa orari impossibili per me ma grazie a Dio c’è la rete…
    scritto da Giacomo Brunoro il 08/03/2008
    # 2
    ferrara è l’unico vero aborto. forza telese!
    scritto da Lucilla Bazzoni il 08/03/2008
    # 3
    Finalmente qualcuno che ha messo Ferrara all’angolo! Non conoscevo né Tetris né il conduttore. Ieri sera l’ho visto per la prima volta e mi complimento con tutti voi. Eccomi qui sul vostro blog per dire che avevo visto la Annunziata azzerbinata a Giuliano e la Bignardi tentare di scalfirlo… Finalmente, ripeto, ho visto qualcuno in grado di colpirlo sul serio. D’ora in poi cercherò di seguirvi sempre, perché questo è giornalismo vero, altro che da apprendista! Mi piaceva Ferrara ai tempi del Testimone di Raidue, oggi è una vergogna. Spero che La7 non lo riprenda più a condurre 8 e mezzo.
    scritto da Mario Anzillotti il 08/03/2008
    # 4
    Ferrara non sarà convincente, forse però lo è di più Paola Bonzi, primo posto nella sua lista, che col suo lavoro ha salvato la vita di 9.000 bambini.
    O anche lei non vi convince?
    scritto da Camillo Rocci il 08/03/2008
    # 5
    Non mi convince che Paola Bonzi sia nella lista di Ferrara. Mi dispiace.
    scritto da Mario Anzillotti il 08/03/2008
    # 6
    Mi dà fastidio che tu scriva sul giornale di berlusconi, però mi piace Tetris e mi piace come hai trattato ferrara e vespa. sono confuso ma devo ammettere che cominci a piacermi
    scritto da vivagrillo73 il 08/03/2008
    # 7
    Posto che gli interventi della Gravina sono stati imbarazzanti e hanno dimostrato come l’attrice non conosca il significato delle parole che utilizza (sono pronto a dimostrarlo quando volete una volta che avrete messo on line il filmato integrale della trasmissione) Ferrara le si è rivolto alla fine dicendole “Non siamo in una soap…” e non “occupati delle soap…”. Il tutto solo per precisare che l’espressione utilizzata da Ferrara voleva mostrare alla Gravina l’inconsistenza del suo argomento, la sua non attinenza alla realtà. Non voleva invece (come può sembrare ove si sostenga le abbia detto “occupati delle soap…”) negarle la dignità di occuparsi dell’argomento. Quindi, se riporti le espressioni tra virgolette fallo con precisione, è la verità delle cose che te lo chiede.
    scritto da Marco il 08/03/2008
    # 8
    sono una donna del pubblico della puntata di tetris, voglio dire a tutti che ferrara, quando se ne è andato, ci ha salutate ridendo e urlando: “salutatemi il chirurgo!”. l’aborto uno schifo dice? per me è lui uno schifo
    scritto da Lucia il 08/03/2008
    # 9
    o visto tetris e vi kiedo in ginokkio: datemi il cell della selvi.!!!! la voglio
    scritto da anonimovenezianonondivenezia il 08/03/2008
    # 10
    Percezioni da spettatore professionista:
    1) Ho rilevato un certo grado di sudditanza psicologica da parte di Telese, al dì là di alcuni timorosi tentativi di buttarla sull’ironia.
    Io un bel “come ti permetti” glielo avrei allungato…
    2) a un certo punto questa sudditanza ha fatto sì che la trasmissione stesse per sfuggirgli totalmente di mano. Ferrara andava zittito quando parlava addosso alle ospiti, senza alcun riguardo. Telese era concentrato su come potere piazzare una contro -battuta ironica, ma non maleducata, e ha perso per un attimo la percezione del dibattito. Ma sono esperienze anche queste….
    scritto da Benno il 08/03/2008
    # 11
    Sì, con Ferrara il rischio si corre, fa parte del gioco. Guai a contraddirlo, come quando gli dai del ciccione. Si incazza.
    scritto da Gioacchino il 08/03/2008
    # 12
    Ma c’è ancora qualcuno che crede nella buona fede di Ferrara?
    Ma c’è ancora qualcuno che crede negli scioperi della sete di Pannella?
    scritto da Paolo il 08/03/2008
    # 13
    Ottimo l’intervento di Ferrara, che ha accettato di partecipare ad uno scontro contro tutti (cioè tutte + il conduttore).
    Si è dimostrato sempre lucido e sereno, come chi scioglie con argomentazioni razionali slogan vecchi, autoreferenziali e senza cuore.
    Con passione e compassione, avanti così big Giuliano.
    scritto da Passaggioalbosco il 08/03/2008
    # 14
    posto che avendo 60 ani ho vissuto le lotte per l’aborto e con questo mi dichiaro….concordo con l’intervento precedente per confermare la sensazione di sofferenza di Telese nei confronti di Ferrara, ma è l’eterno dilemma dobbiamo ammirare colui che arriva a dileggiare il prossimo pur di colpire e sopraffarre????
    Contro gente come Ferrara è combattimento impari, complimenti a Telese per avere avuto il coraggio di provarci!!
    scritto da marianna il 08/03/2008
    # 15
    Che Telese si lamenti di essere chiamato apprendista, quando lo é, mi pare assai strano. Certo magari credeva che, dopo tutte le leccate e raccomandazioni che ha dovuto usare per avere il posto alla televisione, nessuno potesse criticarlo (della serie sono della casta e “tra noi” non ci si morde), purtroppo all’interno della casta di mediocri c’é il piú raccomandato che morde il meno raccomandato dunque…
    Telese se Ferrara ti ha offerto un lavoro a “il Foglio” e poi ti dice ció che ti ha detto é perché evidentemente il lavoro non lo ottieni per bravura ma per altro…
    scritto da Rodrigo il 08/03/2008
    # 16
    Telese, ogni tanto, quando si commettono errori, e non è la fine del mondo, lo si ammette e tutto torna come prima.
    E’ la seconda volta che la tua imprecisione dimostra ampiamente che sei un giornalista provetto. La funzione di un giornalista, immagino che questo tu lo sappia, è essere sempre esatti nel riportare i fatti e le dichiarazioni altrui, a differenza delle opinioni in cui la libertà è la più ampia.
    Poi la scusa della solidarietà di parte è una bufala poichè se è vero che quando si è ospiti si può manifestare liberamente il proprio pensiero, ed essere persino offensivi, in qualunque direzione, diverso è il caso in cui si è conduttori di una trasmissione. In questo caso infatti, se non vuoi fare la figura di Socci o della Bignardi, la tua funzione è quella di permettere a tutti di esporre il loro pensiero, visto che li hai invitati tu, e proprio per quello. A meno che tu non ritenga che la tua funzione di conduttore sia quella di ammaestrare gli invitati al tuo immenso e spledido pensiero. Vespa e Ferrara saranno gente non amatissima, però la gente fa a botte per essere invitati nelle loro trasmissioni, ed è gente di tutti i gusti e tendenze. Di questo passo, c’è il rischio che tu dovrai accontentarti di avere come ospiti gente all’ultima spiaggia, e sguaiata, caratteristiche che si attagliano perfettamente al tuo disinvolto modo di condurre la tua trasmissione. Cioè la gente che da tempo frequanta un programma tipo markette, in cui gli ospiti, ben sapendo di fare figure barbine, si accontentano di una qualsiasi comparsata televisiva.
    Con la differenza che Chiambretti è ironico, tu rischi di essere solo sgarbato.
    A prposito, lo ripeto, qui non c’entra l’essere di destra o di sinistra, anche perchè mi sembra di avere le tue stesse tendenze politiche, e dispiace soprattutto perchè quando sei ospite opinionista, non solo ammiro il tuo coraggio ma condivido la totalità delle cose che dici.
    scritto da wilde il 09/03/2008
    # 17
    e smettiamola di offendere Platinette con la barba!
    scritto da bip il 09/03/2008
    # 18
    Finalmente Telese si rende conto di che pasta sono fatti i personaggi verso cui tendeva giornalisticamente da qualche tempo. Spero che diventi un giornalista d’inchiesta e non un giornalista che risponde all “voce del padrone”. che Ferrara gli sia d’esempio (da non seguire). Auguri e si dedichi a inchieste. I lettori e telespettatori hanno bisogno di verità non di opinioni.
    scritto da fabio m. il 09/03/2008
    # 19
    Il modello di sviluppo attualmente praticato nel modo sviluppato determina, attraverso la contraccezione, l’aborto e in generale con la contrazione delle nascite, un declino della popolazione ed una crescita costante dei vecchi.
    Le previsioni di declino della popolazione e l’aumento dei vecchi è testimoniato dall’ISTAT nelle previsioni dello sviluppo demografico in Italia fino al 2050. Questa previsione ha come conseguenza il probabile declino economico della nazione in quanto il motore dell’economia sono i giovani e comunque le persone in età lavorativa.
    La guerra di Giuliano Ferrara è stata interpretata come una guerra alle donne e ai loro diritti, in realtà dovrebbe essere un richiamo a rivedere il nostro modello sociale per favorire una ripresa della natalità a favore dello sviluppo e per dare un futuro alla nostra Italia ed alla sua cultura. Penso che al di là delle polemiche non si possa negare che Ferrara abbia animato un problema politico essenziale.
    scritto da Giuseppe ricci il 09/03/2008
    # 20
    Sono umanamente con Ferrara e soprattutto con le sue idee, che inviterei a leggere bene, prima di trattare spregiativamente. Telese è bravo, ma ne deve mangiare di pagnotte, si farà, ma ci vuole tempo.
    scritto da fabio cangiotti il 09/03/2008
    # 21
    il giornalismo è cambiato tanto in questi anni. io non sono molto giovane, ma devo confessare che preferisco di gran lunga il giornalismo di telese a quello di ferrara, che è sempre stato solo un provocatore d’idee…
    scritto da armando 59 il 09/03/2008
    # 22
    Tutta la mia solidarietà a te Telese! indipendentemente dalle tua qualità – che non sono assolutamente il punto della questione – non si va ospiti da un collega, anche da un cane, per rinfacciarglielo quando lui ci provoca sulle nostre idee! troppo comodo! solo la mancanza di argomenti e un’arroganza micidiale possono arrivare a questo punto! ( inoltre come minimo sei molto più interessante perchè almeno un pò meno fazioso di quei due – cosa che purtroppo però non è difficile…) tieni duro!… marino
    scritto da marino il 09/03/2008
    # 23
    Mi colpisce sempre come Ferrara si appigli a mezzucci comunicativi di bassa lega quando è in difficoltà, come criticare l’interlocutore laddove non si hanno più argomentazioni: dire a Telese che è un apprendista, alla Selvi di informarsi, e alla Gravina che non siamo in una soap. Purtroppo è decisamente evidente che sono dei tentativi, dettati dalla rabbia e dall frustrazione di essere contraddetto e che si può comprendere, di mettere l’interlocutore a tacere, facendolo sentire in difficoltà. Escamotage piuttosto infantili, ed anche semplici da smascherare, peccato che Telese ci sia caduto con tutte le scarpe, ribadendo che non era il caso di fargli notare un’altra volta che è un apprendista, poichè gli era già stato detto da Vespa. Pessima mossa, caro Luca, non era meglio rispondere che non è svalutando l’interlocutore che si dimostra l’importanza di quanto si sta cercando di argomentare?
    scritto da annafly il 09/03/2008
    # 24
    ho visto la trasmissione dall’inizio; mi pareva che ferrara avesse intenzioni non belligeranti in un primo momento, ma quando si è reso conto che le ospiti erano, oltre che a pensarla diversamente da lui chiaramente, disposte a metterlo in difficoltà (obiettivo raggiunto)si è fatto prendere dalla sua solita volgarità insultante, che pur nota fa sempre male, soprattutto all’esterno, da spettatore. sono solidale con tutte le donne offese dal ciccione e sopratutto solidale con telese, ingiustamente preso di mira, a prescindere dalla sua professionalità, che non è il punto della questione.
    scritto da pierluca il 09/03/2008
    # 25
    Bah !
    E la camera del lavoro di Torino ?
    E il Pci Piemontese ?
    E Armando Plebe ?
    Quanto piacerebbe anche a me essere contradditorio in quella condizione.
    Non sono d’accordo con Ferrara , perchè quando quella legge è uscita era necessaria almeno quanto altre leggi , perchè le condizioni sociali che ne hanno determinato l’ideazione non sono scomparse , anzi … , perchè prima di allora le donne avevano meno scelte e una di quelle arriravava al pronto soccorso , la notte , quanto poi a potersi pagare l’aereo per l’Inghilterra ..
    E in generale non sono d’accordo con l’atteggiamento culturale di Ferrara , non è mica l’unico ad esercitare una professioe colta .
    E non sono d’accordo neache con il modesto turpiloquio che hai esercitato , quello lo uso anche io come rafforzativo e non dovrei . In fondo mica siamo tutti Gasmann
    scritto da stefano il 09/03/2008
    # 26
    Mi piace questo commento, coglie il segno, senza scemare troppo nella retorica, perfettamente dimostrando due caratteristiche principali di Ferrara, dietro la sua cultura (innegabile):

    – Una mancanza sconcertante di argomentazioni una volta messo all’angolo. Ferrara cerca di ovviare a tale mancanza con la battuta pesante, l’attacco diretto, sporco, più che sotto la cintura sotto le scarpe direi, forte di un’AUTORITA’ che è derivazione di anni e anni dentro un certo circolo. Il potere di Ferrara (parlo qua di potere in senso sociale, non economico-politico) deriva da questo, da essere una figura riconosciuta all’interno di quell’establishment che è cosi difficile da scalfire, da penetrare. Questo calderone di conoscenze, amicizie, pregi, favori ecc. è garanzia di una certa dose di potere, quella necessaria appunto per avanzare d’inerzia. Uno come Ferrara lo si scusa per tutto cio’ che fa, allo stesso modo in cui lo si osanna per ogni iniziativa, mentre è chiaro che è ormai da un pò che perde colpi e credibilità. Purtroppo le alte barriere del suddetto circolo lo difendono dal dover dimostrare, dopo tutto, di essere in grado di difendere ciò che afferma. che pena..

    -Il secondo elemento, che a me sembra chiaro, è la maschera di Ferrara. Seguendolo in certi dibattiti culturali, dove la politica non è neanche sfiorata, si scopre un uomo in grado di articolare ragionamenti di una certa caratura, ma non solo, si nota come si delineino certe linee di pensiero, certi modo dialettici, certe caratteristiche di costruzione, che sono clamorosamente disattese dal Ferrara politico (purtroppo la sua versione più inflazionata). Quello che voglio dire è che, presuntuosamente quanto vogliate, io ritengo che Ferrara, seppur bravo a mascherarlo fino al punto da ormai essersene auotonvinto, non crede realmente a queste sue tesi “radicali”, cosi come non è perfettamente onesto con se stesso quando sostiene certe tesi politiche. Le sue reazioni scomposte, volte all’attacco personale piuttosto che all’argomentazione concettuale, secondo me derivano proprio dalla paura. Egli non ha certo paura di telese o chi per lui, ma ha paura di se stesso, teme l’esame con la sua coscienza intellettuale. Cosi proteso nel tentativo di convincere, sa bene che non si può fermare a guardare dentro, altrimenti il castello cadrebbe e invece di un anticonformismo senzazionalistico avremmo “solo” un abile intellettuale. mmmm. Non fa audience…
    scritto da psylo il 09/03/2008
    # 27
    ma basta dire che ferrara è un intellettuale…che significa? è un intellettuale e allora? un intellettuale che dice cialtronate
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 28
    QUANTE COSE A CUI RISPONDERE….

    Allora, ben venga il match con Ferrara, se poi in questo blog si animano tante polemiche e tanti filoni di riflessione.
    Una parte di voi (minoranza, mi pare) dice: “Telese è un pollo, come poteva pensare di tener testa al grande mattatore?”. Interessante, proverò a rivedere il filmato. Altri due dicono: “Quasi quasi ti ha messo sotto”. Possiible. Altri invece dicono: “bravo, gliela hai fatta vedere”. Spero. Qualcuno aggiunge bonario: ah, se ci fossi stato io, sai dove lo mandavo… Io vorrei sommessamente ricordare a tutti, che se conduci sei padrone di casa, e tutto puoi fare tranne che mandare affanculo un ospite. Detto questo sono tutti commenti legittimi, ovviamente, tranne questo pirla di Roderigo, secondo cui io sarei un raccomandato slinguazzante. Allora, siccome chi mi vede in onda, anche come opinionista, sa che tutto sono fuorché accomodante (persino accusato di essere torppo polemico!) basterebbe che questo nostro lettore mi dicesse chi avrei vellicato e quando (mi bastano due esempi concreti) e da chi sarei stato raccomandato (mi basta un esempio) e dove.
    Capisco che il conduttore dovrebbe essere ascetico, ma visto che sono entrato al Messaggero nel 1989 (con uno stage vinto incredibilmente grazie a un tema, scritto per un concorso rivlto alle terze liceo), visto che ho sempre lavorato, visto che sono stato licenziato tre volte (e due senza nemmeno avere il conforto del contratto!), visto che sono diventato professionista solo nel 2001 (stabilendo l’insolito record di due praticantati e di quattro anni per coprire i necessari 18 mesi!) mi pare davvero un percorso curioso per un raccomandato. Oserei persino dire: a volte penso che dopo tanti calci in culo quasi mi piacerebbe essere stato raccomandato, avere le spalle coperte, qualcuno che mi protegge, eh, eh…
    Invece non sono nell’organico di nessuna famiglia politica, credo che i dirigenti del partito che voterò nemmeno sappiano hce io lo faccio, cerco di applicare il principio che quelli più vicini alle mie idee li giudico e li tratto molto più severamente degli altri (e con una punta di presunzione dico che se lo facessero anche lgi altir non sarebbe male).

    Detto questo voglio dire una cosa su Ferrara e la sua lista pro-life. Dopo averlo sentito e rivisto, devo dire che l’Elefantino mi pare abbia un paio di punti di contraddizione puramente logica.
    Da quello che abbiamo sentito a Tetris, e anche altrove, lui è contro la contraccezione (!!), contro l’aborto, contro l’eutanasia, contro la diagnosi pre-impianto, contro i medici obiettori (vedi alterco con la nostra ospite)…. Però non è contro la 194 (!!!!). I casi sono due. O una di queste cose non è vera, oppure, da vero iconoclasta, dovrebbe dire che è ANCHE contro la 194. O sbaglio?

    Luca
    scritto da Luca Telese il 10/03/2008
    # 29
    NON È UN ELEFANTINO, È UN TOPOLINO – ROMA, APPENA 200 ANIME PER IL PRIMO COMIZIO DI FERRARA – SLOGAN DELLE FEMMINISTE IN PIAZZA: “MEGLIO ABORTIRE OGGI CHE PARTORIRE GIULIANO FERRARA DOMANI”…

    M. Antonietta Calabrò
    per il Corriere della Sera

    Per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, bisogna lasciare alle donne «l’autonomia delle decisioni riconosciute dalla legge ». Lo ha detto al Quirinale, celebrando in una cerimonia ufficiale il centenario dell’8 marzo, presente il ministro delle Pari opportunità Pollastrini, e Stefania Prestigiacomo di FI che l’ha preceduta nell’incarico.

    In questo passaggio del suo discorso è parso implicito, ma trasparente, il riferimento di Napolitano alla legge sull’aborto oggetto in questi mesi di polemiche e di interventi, anche di magistratura e polizia (come è avvenuto a Napoli), che evidentemente preoccupano il capo dello Stato.
    ……..

    Una pesante critica alle parole di Napolitano è giunta da Giuliano Ferrara, promotore della lista «Aborto? no grazie » che ha organizzato ieri pomeriggio una manifestazione a Piazza Farnese. «In un ispirato discorso maschile — ha detto dal palco — il capo dello Stato invita a non ferire l’autonomia di decisione delle donne. Avrebbe dovuto aggiungere che la libertà delle donne non si realizza spingendole in braccio ai chirurghi negli ambulatori abortisti. E io mi chiedo perché non sia stata invitata al Quirinale la nostra capolista Paola Bonzi, anima del Centro aiuto alla vita della clinica Mangiagalli di Milano, una donna che in tanti anni ha aiutato centinaia e centinaia di donne ». L’attacco non è piaciuto affatto al ministro Pollastrini: «Ferrara — ha detto — ha superato il senso del limite».

    Ieri intanto sono state decine di migliaia le donne in piazza in tutta Italia (da Napoli a Cagliari, da Milano a Chioggia) per le varie manifestazioni. A Roma, si è svolta quella, nazionale, di Cgil, Cisl e Uil. Lo striscione in testa al corteo chiedeva: «Lavoro, libertà di scelta, sviluppo, qualità della vita». Oltre 30mila i partecipanti, secondo le stime degli organizzatori. Si sono sentiti fischi contro Ferrara. Presenti i tre leader sindacali Epifani, Bonanni, Angeletti.

    «Una manifestazione non oceanica», invece, ammette Ferrara, quella di piazza Farnese: ci sono tra le duecento e le trecento persone. Molte bandiere rimangono arrotolate vicino al palco dell’organizzazione. Niente di più di un Hyde Park Corner, come ha detto lo stesso Ferrara, cioè l’angolo dell’omonimo parco londinese dove, si può parlare liberamente su tutto, quasi sempre nell’indifferenza generale. Poi arriva la stilettata al candidato Pd Umberto Veronesi: «Guru in camice bianco di una nuova eugenetica».

    Sul palco, anche Giovanni Lindo Ferretti, l’ex voce dei Cccp, gruppo punk filosovietico, ritornato alla fede cattolica che è rimasto fulminato da Ratzinger. Gabriella, una femminista, si mette a fischiare. Poco più in là un gruppetto di ragazze si fermano a cantare, battere i tamburelli, distribuire volantini con il logo «In difesa della 194. Meglio abortire oggi che partorire Giuliano Ferrara domani».
    scritto da Calabrò su Ferrara il 10/03/2008
    # 30
    Ho visto Tetris con Ferrara. Un leone circondato da iene, e lei Telese il giovane eploratore. Ma è il merito suo è di averlo invitato e forse Ferrara le è stato poco riconoscente.

    Il diritto alla vita del nascituro è sacrosanto. Non ci sono ne se ne ma.
    Bisogna aiutare le donne a non abortire.
    scritto da Andrea Insabato il 10/03/2008
    # 31
    un apprendista stregone? Allora… l’intellighenzia di Ferry non si discute.
    Telese ha il carattere ma nei momenti ficcanti difetta di audacia. Non fletterti anche tu.. hai una tempra diversa e ti auguro di fare strada
    scritto da Sassy il 10/03/2008
    # 32
    Ferrara sarà pure un giornalista “professionista” (e qua si potrebbe aprire un dibattito sulla necessità, ancora oggi nel 2008, di avere in Italia un albo dei giornalisti di stampo corporativo), e Telese un “apprendista” (ergo maltrattabile, visto che in questo paese lo sport preferito dagli anziani delle varie caste è mettere i piedi in testa ai giovani), ma Ferrara deve prima di tutto imparare l’educazione ed il rispetto degli altri, a prescindere dai titoli “nobiliari” che lui può avere. Senza queste due cose lui rimane vuoto come un uovo di pasqua…
    scritto da Tommaso il 10/03/2008
    # 33
    L’iimensa goduria sarà quando L’INTELLIGENTE verrà spazzato via e preso a calci nel culo alle prossime elezioni.
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 34
    Telese quello che non capisci è che Ferrara non è Bertinotti. Lui non è contro tutte le cose che dici, ma a favore della vita. Una volta che questa è rispettata nella sua dignità, sia la contraccezione, che l’aborto e l’eutanasia sono senza dubbio ammissibili.
    scritto da wilde il 10/03/2008
    # 35
    wilde sei prorprio nato con la bocca aperta…
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 36
    Ciao Luca,
    hai ragione su molte cose. Prima tra tutte che é meglio essere giovani e inesperti che autorevolissimi e bolliti… E che siamo nati in un paese nonnista. E’ assolutamente vero. Tanto che io stanca di precariato e schifezze varie me ne sono andata all’estero a cercare lavoro, come i vecchi emigranti.
    Detto cio’, pero’, attento a non passare dalla parte del torto rimarcando troppo una scena che si commenta da sola. E a non scadere troppo nel volgare quando scrivi, che non ne abbiamo davvero bisogno, già ne sentiamo tante!
    Detto cio’, vai avanti cosi’, anche per noi altri giovani apprendisti che l’occasione di ribatere a ferrara, o ci per lui, non ce l’abbiamo. (altrmenti chissà quante gliene diremmo!!!) Bravo.
    scritto da Saretta il 10/03/2008
    # 37
    Telese svegliaaaaaaaa!!!!
    Legga bene le cose che dice Ferrara non banalizzi con una contraddizione che non esiste!
    Ma davvero siete convinti che se inondiamo l’Africa di preservativi cambierebbe qualcosa???
    Non fate come la Bignardi, coraggio, guardate fuori dai vostri salotti radical-chic.
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 38
    Per Luca Telese, dove dice “Però non è contro la 194 (!!!!). I casi sono due. O una di queste cose non è vera, oppure, da vero iconoclasta, dovrebbe dire che è ANCHE contro la 194. O sbaglio?”.
    Ricordo che la 194 si intitola: “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”: la tutela sociale, vale a dire la promozione della maternità, è stata accantonata e così la 194 è diventata la bandiera dell’aborto.
    Quando Ferrara si dichiara favorevole alla 194 secondo me si riferisce alla parte inapplicata.
    Da questo punto di vista non ci sarebbe alcuna contraddizione nella sua posizione.
    Cordialità Orazio
    scritto da Orazio il 10/03/2008
    # 39
    Caro Orazio la 194 va letta in toto e non soltanto in parte. Tutto quello che ha scritto Telese è presente nella 194, vediamo di non banalizzarla. “Secondo me si riferisce alla parte inapplicata”. Se fosse così non avrebbe mancato di spiegarlo invece NON lo fa, perchè in realtà è un buffone
    scritto da Asdrubalo il 10/03/2008
    # 40
    Bastava non portarlo in trasmissione.
    Che sia un maleducato prepotente lo si sapeva.
    Lo spezzone non lo guardo neanche; semplicemente perché visto mille volte, e le variazioni sul tema vanno bene per il Rinascimento, ma non per GF.
    scritto da pepitol il 10/03/2008
    # 41
    Purtroppo non ho potuto vedere la puntata in questione, ma il programma di solito lo seguo con interesse.
    Lo spezzone mostra un Ferrara molto aggressivo, ma del resto essere “uno contro tutti” può spingere in quella direzione, soprattutto su temi tanto caldi, e trattandosi di uno come lui che tende per sua natura a “esondare”. Vedendo solo questo spezzone, istintivamente mi viene da stare dalla parte di Telese, perché trovo infondata l’accusa di Ferrara.

    Sarei stato più d’accordo invece se avesse detto che a Telese manca ancora un po’ di esperienza specifica come conduttore tv. Infatti condivido l’impressione di qualche commentatore che sia mancato quel po’ di “polso” in più da parte del conduttore nel tentativo di arginare per esempio un tipo tosto come Ferrara stesso. Diciamo che quando Telese riuscirà a tenere a bada perfino un osso duro come Ferrara potrà dire di essere davvero un “bravo presentatore”, come diceva Frassica. : – )

    Sul tema generale condivido ciò che dicono wilde e orazio: anche secondo me Ferrara è “a favore della vita. Una volta che questa è rispettata nella sua dignità, sia la contraccezione, che l’aborto e l’eutanasia sono senza dubbio ammissibili”. Secondo me lui carica apposta la posizione anti-abortista e addirittura anti-contraccettiva proprio per rimarcare che il problema di fondo almeno in Italia non è LEGISLATIVO, ma CULTURALE. Anzi, forse ETICO: l’aborto e il sesso come parte di un discorso più ampio sull’AMORE e sul SENSO DELLA VITA.

    Sul fatto poi che Vespa o Ferrara rappresentino solo un’Italia “nonnistica”, io non sono d’accordo. A me per esempio piace molto il loro modo di condurre tenendo il più possibile il pallino in mano, inchiodando il più possibile l’ospite sul vero tema in questione, e cercando il più possibile di non perdersi in cagnara. In questo, secondo me riescono più di altri, e questo aiuta lo spettatore come me a capire di più e meglio di cosa si sta parlando.
    scritto da vincenzillo il 10/03/2008
    # 42
    Sì, va bene tutto, ma non sarebbe male che Luca Telese, dopo aver premesso che “non condivide quasi nulla di quello che sostiene Ferrara”, ci facesse sapere cosa pensa lui di selezione degli embrioni, eugenetica, aborto, eutanasia. E come motiva le sue posizioni. In secondo luogo, se si fa una trasmissione “uno contro tutti”, e poi il presentatore non garantisce un’area di rispetto attorno all’invitato, è logico che quello a un certo punto s’incazza: non c’è bisogno che si tratti di Ferrara o di Vespa. Chiunque reagirebbe come i due suddetti. Io penso che Telese debba ancora cercare la quadratura del cerchio.
    scritto da Rodolfo il 10/03/2008
    # 43
    Rispondo subito a Rodolfo.
    La trasmissione “uno contro tutti” è stata una scelta di Ferrara. Noi abbiamo aggiunto solo “contro tutte” (cioè donne: che vuole, noi di Tetris siamo fatti così, ci piace sparigliare). Chi vuole da noi una cerimonia politicamente “corretta” (ah, ah, ah!) alla Brunovespa (ah, aah, ah!), non perda nemmenmo tempo nel nostro blog. Per noi il brunovespismo è un esempio di cosa non fare. E non è corretto. Se uno vuole brunovespismo ha tutte le possibilità di abbeverarsi alla fonte tre volte a settimana. Quanto a Ferrara, anche lui è una vita che predica il contrario del brunovespismo, lo conosco abbastanza da sapere che non ha cambiato idea. Quanto alla conduzione: chi vuol sostenere che io sia un brocco è liberissimo di farlo. Ma non chi sostiene che sono stato Anti-Ferrara durante il programma. Persino la Ravera se l’è presa con me per la battuta sui “topi”, solo che non si è messa a insultare tutti. Anche a lei – per dire -ò ho ribattuto su una risposta elusiva che era la sua prima sull’eutanasia infantile. Dirò di più: sull’eutanasia infantile capivo molto di più i dubbi di ferrara che le certezze delle tre donne.
    Detto questo credo che chi si spaventa per i vaffa di Ferrara non capisce che per lui sono quasi una forma d’arte…. Rispetto al principe del politicamente scorrretto, noi siamo delle damine dell’esercito della salvezza.

    Quanto alle posizioni sulla 194, sulla bioetica, sui limiti della vita se ne può parlare per un anno (e magari lo faremo). Semplicemente ritengo strano che si possa essere contro l’aborto e a favore della 194, che è la legge che ha introdotto l’aborto in Italia (!!). Poi si può disquisire su cosa sia la “prevenzione”, su cosa non lo sia, si può credere e connvincersi che la 194 sia attuata solo quando nei consultori bisognerà chiedere il permesso della Binetti (e se la binetti ti dà il permesso, perchè magari rischi di morire, poi sia giusto che ti ritrovi davanti un medicio obiettore). Ma non è così, punto. La 194, non è una legge ferrariana, runiniana, binettiana. Mi pare così evidente che non c’è nememmeno da discutere. Anche perché non ci dividiamo fra chi vuole la vita e chi no. Io ho un figlio, e la mia compagna aveva già deciso prima dell’amniocentesi che non avrebbe abortito in nessun caso. Solo che non prtetendo di mttere le braghe delle mie scelte al mondo. Una cosa che – invece – molti pro-life senza famiglia, molto solerti sul prescrivere alle famiglie altrui, non vogliono rassegnarsi ad accettare.
    Luca
    scritto da LUca Telese il 10/03/2008
    # 44
    Non vedevo Tetris da un po’ di mesi. Mi è ricapitato l’altra sera e devo ammettere che l’unico aspetto poco convincente della trasmissione è sempre stata la conduzione. Ho sempre apprezzato i servizi, i giochi e le provocazioni. Non so come mai, ma nella puntata con Ferrara il dibattito è stato più lungo del solito e a volte un po’ noioso. Tranne verso la fine, quando l’orco Ferrara ha sbuffato e sbottato facendo tremare i vetri e il pollicino Telese. Deludente anche la coriacea Lidia Ravera, che invece di dimostrarsi solidale con la causa delle bimbe mai nate in Cina per volere dello Stato, ha preferito partorire una battuta in salsa yogurt nei confronti di un assolutamente impassibile Ferrara. Mah?!

    Mi chiedo cosa sta aspettando un ben più alto, biondo e cazzuto Filippo Facci a condurre un bel programma televisivo!
    scritto da Valerik il 10/03/2008
    # 45
    Beh, anche stavolta non ho capito molto su come la pensa Telese sui temi della bioetica. Si vede che sono poco perspicace. Però sicuramente non sono “brunovespista”. Non credo che si debba scegliere per forza fra “brunovespismo” e “uno contro tutti”. Ci sono più cose in cielo e in terra… Non m’interessa se “l’uno contro tutti” l’ha voluto Ferrara o Telese o Caio Sempronio. M’interessa dire che lo trovo sbagliato, perché inclina inevitabilmente al linciaggio, alla gogna, al sacrificio del capro espiatorio. Dopodichè se qualcuno ha bisogno proprio di questo genere di spettacolo, si accomodi. Si metta agli atti che io starò sempre dalla parte del capro espiatorio, fosse anche la persona con le idee più distanti dalle mie.
    P.S.: quando ci fu il referendum sulla 194, tutti ma proprio tutti i favorevoli alla legge dicevano “Noi siamo contro l’aborto, non è la legge che introduce l’aborto, ma l’aborto c’è già e la legge lo ridurrà”. Oggi il problema è la banalizzazione dell’aborto legalizzato, che è parte del più grande problema della tecnicizzazione dell’origine stessa della vita umana. Per questo la battaglia di Ferrara non è fuori luogo.
    scritto da rodolfo il 10/03/2008
    # 46
    Più che cazzuto Facci è un cazzone, invece Telese comincia proprio a piacermi, so che lavori per il giornale ma non so che idee politiche abbia ne mi frega una fava di saperlo, so soltanto che ha scritto delle cose intelligentissime su questo forum che dovrebbe chiudere la bocca a tutti quelli che cercano di inculcare negli altri le proprie idee della vita e sul feto. Ognuno agisca secondo coscienza e se saremo responsabili di aver causato aborti ne risponderemo ad un eventuale Dio non certo a Giuliano Ferrara ed alla sua combriccola di stronzi teodem che cercano di imporci le loro idee.
    Ciao Luca, con grande stima.
    scritto da Sky72 il 10/03/2008
    # 47
    Non ho visto la trasmissione e mi dispiace.
    Di ferrara comunque non bisogna stupirsi. E’ sicuramente una persona con intelligenza acuta ( non e’ merito suo ) e con una certa cultura ( questo e’ merito suo ).
    Ambedue queste sue caratteristiche non gli permettono pero’ di comportarsi sempre e solamente da prima donna e da chi, mentre parla, di te puo’ pensare due cose:
    1) se ti ritiene un potente pensa “ora devo mettere in mostra tutta la mia cultura pero’ senza metterlo in imbarazzo e senza offenderlo”
    2) se ti ritiene inferiore ( e cosi’ e quasi sempre ) pensa “ma cosa sto qua a perdere tempo con un/una plebeo/a del genere” e giu’ portate ironiche offensive e superbe.
    Il ferrara e’ un voltaggabbana opportunista e lo ha dimostrato cambiando numerose volte schieramento ( il che non sarebbe di per se un male spostandosi pero’ sempre e solamente, guarda caso, in quello che al momento gli risultava il piu’ conveniente ed il pui’ potente.Oggi p.es. e’ berlusconiano ed ha avuto in regalo la gestione del “Foglio” come ringraziamento per le sue prestazioni come oggi la moglie del FEDELE FEDE viene inserita nelle liste del padrone supremo.
    Questo e’ ferrara. Anche la sua attuale lotta sono convinta non essere sua, ferrara lavora sempre “conto terzi” mai “conto proprio”. Non ne ha il coraggio. Anche in quello che definisce il “suo” quotidiano lavora conto terzi, o no!!!.
    Bulfarini Graziella
    scritto da bulfarini graziella il 10/03/2008
    # 48
    A proposito Telese.
    Se è vero come è vero che Ferrara ti ha offeso e messo in dubbio la tua professionalità, il direttore della 7, memore del caso Luttazzi, dovrebbe licenziarlo in tronco.
    Dico, a dicembre non eravate una grande famiglia?
    scritto da pepitol il 10/03/2008
    # 49
    UN PAIO DI COSE CHE VORREI DIRE SULLE TERRIBILI CONTRADDIZIONI DI TUTTI QUELLI CHE DISCUTONO PRO E CONTRO L’ABORTO

    Ommamma!,
    e come faccio a non essere contento per quello che scrive Sky72? e’ proprio questo il punto che ponevo all’inizio del forum: si deve uscire dalla logica delle tifoserie per poter capire quella delle idee.
    Se sKY72 non ha capito come voto è meglio. Anche perchè poi io non ho motivi per non dirlo, cosa voto o cosa penso, e non credo che l’imparzialità di un giornalista risieda nella asetticità della dichiarazione di voto o di opinione. Anzi, come ho scritto e ripeto, se lo spettatore sa cosa voti, o pensi, ti controlla meglio, verifica la tua onestà intellettuale. Per lo stesso motivo ritengo giusto non nascondere dietro astratte fumisterie tecnicistiche quello che penso sull’aborto, e perchè – a maggior ragione dopo la puntata – mi sono convinto che ci siano molti punti di incongruenza in quella posizione.
    Ed è per rispondere a Sky72 (ma anche alla azzeccata prvocazione dialettica di Rodolfo) che vorrei aggiungere per l’ultima volta: l’elemento di strepitoso illusionismo (ma anche il punto debole) della campagna di Giuliano è che lui è contro l’aborto, ma a favore della 194 che ha consentito e consente l’aborto in Italia. Che Ferrara è per il diritto del nato (anzi, del nascituro) ma poi dice che è anche per la sovranità della donna. Invece, se volesse essere conseguente dovrebbe dire: quando la volontà della donna è in conflitto con quella del nascituro, visto che la donna vuole sopprimere il nascituro (siccome per Ferrara questo nascituro è un bambino, e siccome questo bambino in questa logica è il più debole!) dovrebbe dirle: no, tu questo non puoi farlo, è un omicidio, e noi, la società, ti vogliamo fermare. Ma Ferrara questo non lo dice, perchè si tiene in equilibrio fra sovranità non conciliabili.
    Allora Rodolfo ribatte: ma anche voi “laicisti” non siete contro l’aborto? Allora anche voi siete in contraddizione. E io rispondo: sì, non amiamo l’aborto, magari privatamente lo combattiamo (almeno io, e quelli che la pensano come me in questo forum, credo) ma siamo conivinti che la 194 sia una delle milgiori leggi al mondo per regolamentarlo e ridurre il fenomeno. Perchè siamo pazzi? O leggeri? O superficiali? No, se non altro perchè lo dicono i dati, visto che si è passati da 24omila a 120 mila aborti (di fatto la metà, e senza nemmeno contare gli aborti clandesitini). E ancora: io non penso che l’aborto sia l’omicidio di un bambino. E non credo che si possa chiedere a una domma che non vuole un bambino di portare comunque a termine la gravidanza (cosa che nemmeno Ferrara chiede). Così se si teorizza che l’aborto è l’omicidio di un bambino, bisognerebbe anche avere il coraggio di negare la sovranità della donna nella scelta, non vi sembra? Perchè dovremmo consentirle di uccidere?
    Invece io non credo che l’embrione fecondato sia un bambino, non credo che la donna che abortisce commette un omicidio, penso che l’aborto sia un dramma da evitare, ma non penso che proibendolo a mezzo legge diminuirebbero gli aborti, anzi. Aumentarebbero gli aborti clandestini. Nemmeno mettendo Carlo Casini in ogni consultorio a convincere ogni gravida diminuirebbero gli aborti. E’ vero che facendo politiche per la famiglia (ad esempio stanziando fondi come chiede Giuliano) si potrebbero diminuire, ma poi, anche facendo tutto questo, non si potrebbe in nessun caso costringere le donne a partorire tutti i bambini.
    Ma queste sono cose quasi ovvie, e so già che i difensori della vita hanno decine di argomentazioni contro.

    Infine (e spero che Rodolfo a questo punto si dichiari in disaccordo, ma almeno non dica che non sono chiaro). Io non penso che si possa teorizzare una società in cui può fare l’amore solo chi si ama. E nemmeno che si possa teorizzare una società in cui si fa l’amore solo per procreare. E nemmeno una società in cui si diventa casti perchè sennò si finisce per procreare o per abortire. O nemmeno che si possa far nascere un figlio per ogni rapporto sessuale. Quindi, a costo di essere schematico e brutale, devo dire che chi pensa o prova a dire queste cose, può falro solo se teorizza una società che si infila sotto le coltri delle coppie, e pensa di poter dire loro cosa devono fare. QUesta è una società non liberale. Ed è per questo che trovo insopportabile chi dopo aver deciso cosa vuole o non vuole fare lui, pensa di poter esndere a tutti gli altri un precetto privato.
    Luca
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 50
    Caro Pepitol,
    hai così ragione, che potrebbe essere anche il contrario. Se è vero che ho cercato di fare “Un processo da Cina popolare” a Ferrara, ad essere licenzioato potrei essere anche io, no?
    Luca

    Ps
    (il commento sopra è mio)
    scritto da Luca Telese il 10/03/2008
    # 51
    Cara Graziella,
    a te invece mi viene da dire che sbagli, trasciata dalla tua antipatia per il personaggio. Se Ferrara facesse tutto quello che dici solo “per conto Terzi”, non avrebbe fatto unal ista che sottrae voti a Berlusconi, non trovi? Trovo che accusarlo di servilismo verso Berlusconi sia un controsenso logico.
    Luca
    scritto da Luca Telese il 10/03/2008
    # 52
    Dice Telese: facendo politiche per la famiglia gli aborti potrebbero diminuire.
    Ottimo. La lista di Ferrara lo vuole fare. E io la voto.
    PS Ma se è vero che un embrione non è un bimbo, allora cos’è? Comunque una volta Bush si è fatto fotografare davanti alla Casa Bianca con tanti ex embrioni congelati, erano tutti bellissimi e sorridenti : – )
    scritto da Camillo Rocci il 10/03/2008
    # 53
    Non vorrei sembrare provocatorio, ma netto sì. Se un embrione non è un bambino, io tendenzialmente direi che è un embrione. Esiste un termine scientifico per scandire i diversi stadi evolutivi della vita, perchè esistono diversi stadi evolutivi della vita.
    Ma continuo a ricorrere ad una prova logica. se è vero che io mi sbaglio e invece un embrione è effettivamente un bambino, allora il reato per cui fa processata una donna che abortisce è “omicidio”. Non ti pare che sia così, Camillo? Allora la 194 è una legge che azzerata perchè costruita per legalizzare l’omicidio. E’ questo quello che pensi?
    Luca
    scritto da Luca Telese il 10/03/2008
    # 54
    Io penso che Telese sia sincero nel suo dispiacere, ma in questo caso dovrebbe avere la correttezza di mettere online la trasmissione completa, e non solo delle clip la cui interpretazione, da parte di chi non ha visto tutta la trasmissione, si presta a piegarsi al pregiudizio ideologico di chi guarda. Io comunque
    sono assai infastidita, in linea generale, dai conduttori
    che fanno domande e non permettono all’intervistato
    di rispondere. E’ lo stesso vizietto di Gad Lerner. Non
    mi sembra buon giornalismo, è scorretto innanzitutto verso il pubblico. Ci prendete per scemi?
    L’intervistatore può sempre contestare la risposta, ma
    prima deve permettere a chi è intervistato di
    dire la sua, compiutamente. Per questo Biagi era
    un grande giornalista. Tanto gli spettatori non sono
    stupidi, sapete? Ormai le furbate di tecnica delle
    comunicazioni siamo in grado di distinguerle anche
    noi. Resto in attesa del video dell’intera trasmissione. Grazie
    scritto da Anna il 10/03/2008
    # 55
    Ma guarda,

    oggi rispondo a tutti: piove, e quindi approfittate. Cara Anna, grazie per l’attestato di sincerità, ma visto che oggi stiamo tarando gli standard ti devo dire prima di tutto, altrettanto sinceramente, che per me Biagi non è un modello (nella storica coppia preferivo mille volte Montanelli). Poi non è vero che l’incazzatura di Ferrara derivasse da una mia domanda. Giuliano si è seccato quando ho sottolineato un fendente che lui aveva rivolto al medico (donna) abortista. Quanto ai frammenti: non li metto in rete io, e vengono compressi perchè you tube (la piattaforma che li ospita) contiene, come forse saprete, massimo dieci minuti. Se devo essere sincero non è una sintesi che favorisce qualcuno, non c’è stato nessun intento manipolatorio, in chi ha motato il tutto, solo problemi di spazio (l’avessi fatto io avrei scelto cose diverse). Quanto alla possibilità di esprimersi, Ferrara ha parlato molto, sicuramente più tutti gli altri ospiti (essendo solo era giusto), ha detto tutto quel che voleva dire. Non era un problema di tempi, ma semmai di sollecitazioni. Detto questo magari mettiamo un altro post, ad esempio quello sull’eutanasia, e poi lo possiamo sviscerare. Però voglio aggiungere una cosa: se da quattro giorni questa puntata fa discutere, evidentemente ha permesso di affrontare dei problemi veri.
    Aggiungo un’altra cosa. Il nostro programma è compresso in cinquanta minuti: per questo corre al ritmo di un cavallo imbizzarrito. Paragonarlo con chi ha a disposizione quasi tre ore per questo è incrongruo.

    Luca
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 56
    Telese non te la prendere. Gestire Ferrara in trasmissione è difficile, però ammettilo, solo da te ha dato in escandescenze. Neanche la Bignardi che è la Bignardi ha ottenuto tanto. Detto questo nessuno si scandalizza, si è dato un giudizio sulla tua conduzione, ma nessuno di noi è certamente la Bibbia. Ho letto della tua carriera nel tuo precedente post e mi complimento poichè mi sembra di tutto rispetto. Però un commento lo vorrei fare sul brunovespismo poichè mi sembra tu lo sottovaluti alquanto. Naturalmente hai il diritto di non condividerlo, ma la giustificazione che adduci a questo atteggiamento mi sembra non condivisibile. La “scorrettezza” che tu esalti non è un valore in sè stesso, ma un ottimo mezzo per ottenere risposte più sincere e non superficiali, non il mezzo per buttarla in vacca, o per insolentire l’interlocutore (Socci docet). Nel merito poi della questione hai torto marcio. Quando tu affermi di non voler mettere le braghe a nessuno in relatà le braghe a qualcuno le metti. Cioè ad un individuo in potenza. E’ evidente che se c’è un conflitto fra il nascituro e la madre la volontà di quest’ultima prevale, (a Maria fu chiesto il permesso di portare in grembo il Cristo), ma è e rimane un errore, un illecito morale e sociale. Certo senza conseguenze penali, come senza conseguenze penali è di fatto il suicidio, ma comunque è il fallimento della società e dell’individuo. Detto questo dov’è la contraddizione? Ma in realtà tu questo lo sai benissimo, solo che Giuliano ti ha indispettito e ci sei rimasto male. Capita. La vita continua.
    scritto da wilde il 10/03/2008
    # 57
    “Penso a Giuliano Ferrara in una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell’Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta”.
    scritto da luttazzi*libero il 10/03/2008
    # 58
    Salve, mi occupo personalmente del caricamento degli spezzoni video. Ha ragione Luca nel dire che non solo non ci è possibile caricare l’intera puntata, ma che ci sono anche dei vincoli tematici di fruibilità che seguiamo nel proporre un filmato su questo sito e su youtube. Per quanto riguarda l’alterco tra Luca e Giuliano Ferrara nella sua durata basta visionare qui in alto in sequenza nella home la testimonianza del medico non obiettore e successivamente la provocazione di Vanessa Gravina, la parte finale è nel segmento “Scontro tra Giuliano Ferrara e Luca Telese”. Comunque farò in modo di caricare al più presto anche la parte in cui si tocca il tema dell’eutanasia infantile. Grazie.
    scritto da gabriel il 10/03/2008
    # 59
    Un conduttore conduce un dibattito (Telese, Santoro, Floris, Mentana, Vespa), un narratore narra una storia (Lucarelli), un intervistatore intervista un personaggio (Biagi, Fazio, Riotta, Bignardi, Mentana a volte)… A Tetris Telese fa il conduttore e in quanto tale deve condurre il dibattito. In quanto tale, deve miscelare le opinioni, le domande e le risposte cercando di dare al pubblico la possibilità di farsi delle domande sul tema di puntata con un affresco sufficienti dei pareri in gara, a costo di prendersi un vaffanculo da un ospite perché lo ha stoppato per far intervenire anche gli altri. In un talk show di 50/60 minuti, mi pare ovvio che il conduttore sia costretto a fermare un ospite quando tergiversa, non risponde o non permette ad un altro ospite di esprimersi. Secondo me Telese ha fatto questo nella puntata di venerdì. E aggiungo che è stato molto corretto a non cadere nelle provocazioni di Ferrara, che tentava di buttarla in rissa per evitare di dover rispondere ad alcune domande di Ravera, Ajovalasit, Gravina e Selvi. Così Telese ci ha permesso di seguire un dibattito sufficientemente equilibrato… e ci ha permesso di capire le grandi contraddizioni della battaglia di Ferrara. Io la penso così. Sono solo un commerciante che si diletta a vedere i programmi che si occupano di politica, perciò non sono certo di avere ragione. Ma dopo aver letto tutti i commenti, resto di questo parere.
    scritto da Luciano Rantier il 10/03/2008
    # 60
    E scusate se mi permetto, da biologa, una nota pedante, ma non tanto, visto che bisognerebbe anche sapere di che si parla, specialmente in un caso come questo. L’espressione “embrione fecondato” usata da Telese non vuol dire niente, è un errore concettuale: un embrione è uno stadio dello sviluppo di un nuovo organismo che comincia nel momento in cui un uovo è fecondato da uno spermatozoo. Non si dà il caso di un embrione che non sia “fecondato”, non sarebbe un embrione. e poi il punto non è se ciò di cui stiamo parlando è un bambino o un embrione, i quali sono entrambi stadi diversi della vita di un essere umano, è questo il punto (ed entrambi, fuori dalla biologia, figli di un padre ed una madre). Una domanda a Telese, visto che ha parlato del suo caso personale, ed a tutti gli uomini: ma a voi sembra giusto di non avere alcun diritto, come padri, a dire la vostra, anche se magari il figlio rifiutato dalla madre foste disposti a crescerlo voi? A me, donna, no.
    scritto da Anna il 10/03/2008
    # 61
    Ciao Anna, a me non sembre affatto giusto che l’uomo non abbia alcun diritto. D’altra parte, non mi sembrerebbe giusto neanche che una donna fosse costretta a portare avanti la gravidanza e partorire – non volendo farlo – se io padre volessi crescere quel figlio. Io credo che una coppia debba decidere insieme, dopo di che… se il padre non vuole il figlio, deve decidere la donna da sola… ma il padre da solo se la donna non vuole far nascere il piccolo, mi sembra una follia. Cmq il punto è un altro mi pare. Ferrara crede che si debba parlare di omicidio già al momento del concepimento, tanto per tradurre… intendiamo al momento dell’atto sessuale, allorché un test rivela che la donna è incinta… ecco, questo mi sembra fuori dal mondo. Da studioso dell’intero mondo animale, di cui l’essere umano fa parte, vorrei sapere se Ferrara si ciba di altri esseri senzienti presenti sul pianeta terra… l’argomento è alquanto vasto, penso… e ritengo abbia a che fare con una consapevolezza – arbitraria in Ferrara – di cosa significhi veramente la nonviolenza o l’amore per la vita… Tu invece mi sembri abbastanza sensibile da comprendere cosa sto scrivendo.
    scritto da Dario il 10/03/2008
    # 62
    Ricordiamoci però che la gravidanza dura 9 mesi e che questa rimane una responsabilità unicamente della madre.
    Il rapporto empatico tra madre e feto è noto e anche le future implicazioni psicologiche di chi nascerà all’insegna del rifiuto protrattosi per nove mesi e probabilmente anche dopo. E cosa intende Ferrara quando dice riferendosi alla ragazzina del film che decide di FARLO il bambino non di TENERLO.?La responsabilità è dunque meramente riferita alla “creazione” in sè? e la difesa del bambino sarebbe questa?
    scritto da giulia il 10/03/2008
    # 63
    62 commenti ammazza, io non ho visto la puntata ma a questo punto vedrò la prsosima, però vi chiedo una cosa. qualcuno sè kiesto perckè la chiesa col suo organo di stampa primario non sta appoggiando per niente la campagna di ferrara.??????????
    scritto da Anonimo il 10/03/2008
    # 64
    Dario, io ho due cose da dire riguardo a ciò che hai scritto: la prima è che la legge 194 non prevede affatto, come tu dici, che sia la coppia a decidere insieme, e nel caso l’uomo rifiuti il figlio, sia la donna a decidere. La legge prevede che non ci sia nemmeno l’obbligo di informare il padre che la sua donna aspetta un figlio e vuole abortire, figurati se può scegliere alcunché. Fra l’altro, la legge prevede anche che una minorenne possa abortire all’insaputa dei genitori: vi rendete conto di che sfacelo psicologico dovrà affrontare, DA SOLA, una ragazza in questo caso? Io sono contro l’aborto in modo radicale, ma non credo che nessuna donna possa essere in nessun modo obbligata a partorire, ma che le si possano e debbano offrire tutti gli aiuti possibili, questo si, e questo non avviene attualmente, come ha ben dimostrato la risposta della dottoressa che fa aborti a Ferrara: ha detto: a me non interessa perchè, è una scelta della donna che ho davanti. Ferrara invece dice: ci deve, come società, come esseri umani, interessare questo perchè, in quanto alcuni di questi “perchè” li possiamo risolvere. Mi sembra una posizione così semplice, e logica, ed umana, e misericordiosa. Perchè crea tanto scandalo?
    Riguardo alla seconda cosa che dici, non so se ho ben capito, ma se il messaggio è che siamo come qualsiasi altro animale su questa terra, e quindi non dobbiamo al nostro prossimo più del rispetto che dobbiamo al nostro cane, mi dispiace, ma deve ampliare un bel po’ la tua prospettiva.
    scritto da Anna il 10/03/2008
    # 65
    Ferrara ha inventato la TV spazzatura , e l’ha interpretata magnificamente
    e secondo me l’hanno lasciato fare come al solito per motivi di audience
    e lui ed altri compagni tipo i ladri di pisa (Sgarbi ? ) ci ha preso gusto.
    poi si sa le cose ti prendono la mano , del resto lugosi ha finito
    con il dormire , anche a casa, dentro una bara.
    I nostri personaggi ci giustificano , ma non tutti abbiamo i magnifici risultati
    che ha avuto pirandello.
    E su quella questione dell’aborto : per l’amor di dio; siamo una specie che come retaggio
    da tutte lealtre che la precedono ha l’istinto della propria riproduzione , se riuscissimo
    a conviverci meglio avremmo sconfitto definitivamente il problema dell’Aids .
    Conviviano con un pezzo di sistema nervoso che condividiamo con altre specie , la differenza , dicono
    è nella neo corteccia, quella che chiamiamo cervello . Certo che se pensiamo ad alcuni personaggi
    sulla sua influenza e consistenza sorgono spontaneee facili battute.
    L’istinto sessuale è comunque fortissimo , e con quello e con i suoi simboli facciamo continuamente
    i conti.Allora io dico non toccate caino , così come non dovete toccare l’aborto.
    la questione per l’aborto e per altro ( es eutanasia ) è che così come ognuno decide individualmente , allo stesso modo
    ci deve essere un accompagamaneto e un sostegno alla sua decisione .
    Non volete l’aborto ? allora dovete sostenere una società che dia a tutti i giusti strumenti per valutare
    non Va bene non abortire , e allora perchè dovrebe andar bene tollerare condizioni di vita che porteranno
    pecocemente alla morte alcuni di questi nati ?
    Invece con una bella legge qualcuno ha pensato al vostro posto , su vostra delega.
    E su quella questione del feto , visto che siamo una specie che completa il suo sviluppo a 18 anni , mentre completa lo sviluppo del sistema nervoso a circa 7 , che ne pensate di alcuni inquinanti ambiemtali che sono anche neurotossici ?
    In generale siamo figli del nostro ambiente almeno quanto lo siamo dei nostri geni .
    A proposito di ferrara sapevate , immagino , che le cravatte sono un simbolo sessuale .
    Ma, e dello sfoggio della cultura , che ne pensate ?
    scritto da stefano il 10/03/2008
    # 66
    Stefano le persone non sono solo materia, istinti sessuali o sistema nervoso, altrimenti potrebbe venire in mente a qualcuno, come è già successo, che tutto sommato non si fa un gran danno se le si massacra o le si crema dopo averle uccise con i gas.
    scritto da wilde il 10/03/2008
    # 67
    Vista l’incapacità di controbattere perchè non occuparsi di succulenti pranzetti tradizionali delle Cesarine? Hanno anche un loro blog per le ricette (blogfood)che mi piace segnalare
    scritto da Cia il 10/03/2008
    # 68
    Cara Anna, pensavo che tu potessi darmi e dirmi di più della spiegazione della legge 194, dato che sei anche biologa… Cmq grazie della spiegazione della 194. Da non esperto di legge, ti dico che secondo me è giusto che la legge riferisca tutte le sue norme alla donna, perché è la donna a dover vivere gravidanza e parto e io ho assistito alla violenza del parto e alle sue conseguenze, e fortunatamente, da uomo, non in prima persona!!! ;) Aggiungo che in una coppia sana, mi sembra ovvio che siano padre e madre a decidere tra aborto e non aborto… mi sembra anche giusto, confermando quello che ho scritto sopra, che la donna debba essere la protagonista della legge. Per quanto riguarda le due-tre righe finali della tua risposta, mi preoccupa il fatto che una biologa – evidentemente poco informata – getti via lo stimolo che avevo lanciato sull’essere umano come parte del mondo animale… e i diritti conseguenti di gran parte del mondo animale senziente… non siamo gli unici ad avere coscienza della morte, della perdita sociale e del dolore… lo sai che Leonardo Da Vinci, per dirne uno, disse che “un giorno l’essere umano si scoprirà vegetariano e capirà tutti gli orrori commessi in precedenza” come oggi noi ci spaventiamo al solo pronunciare il nome di un nostro simile come Adolph Hitler… dammi retta, questa non è confusione… tutti questi discorsi, aborto, vita, eutanasia, amniocentesi, mondo animale… si intrecciano…
    scritto da Dario il 10/03/2008
    # 69
    Dai Luca tieni duro. Sei il futuro del giornalismo….questi tra qualche anno sono nel dimenticatoio.Non cambiare pero’!
    scritto da Piergiorgio il 11/03/2008
    # 70
    wilde sei una bestia
    scritto da Anonimo il 11/03/2008
    # 71
    il tempo dei Furby sta finendo ,
    invitasi all’attenzione.
    Pappa Ciccia ed audience .
    scritto da il mio il 11/03/2008
    # 72
    Ai milioni di persone che si proclamano dalla parte delle donne sembrano sfuggire i termini reali del problema. E’ semplicemente la conseguenza dell’omologazione del pensiero debole. Ma anche di una voluta disinformazione. Non è in discussione il diritto della donna di scegliere (innegabile) ma della contrapposizione tra la facoltà di di soddisfare un interesse personale – legittimo ma estremamente variegato, che va dalla opportunità di sfuggire a un disagio fino al desiderio di evitare un dramma terribile – e il rispetto di un principio etico. Questa non è una visione obiettiva e nemmeno “di sinistra” (che è il sostegno e la difesa dei più deboli) né un principio di civiltà. Una società civile aiuta ad affrontare un dilemma evitando di criminalizzare una delle due scelte (come avveniva un tempo con l’aborto), ma anche impedendo di rendere impercorribile l’altra perché richiede sacrifici a volte terribili (come avviene oggi). Questo è il Ferrara-pensiero e milioni di persone – e di giornalisti – si sforzano a non capirlo in nome di una omologazione culturale semplicemente patetica e di una ricerca di consenso che fa molto pendant con il consumismo capitalistico.
    scritto da Giovanni Mollica il 11/03/2008
    # 73
    si ma luca, se guardiamo alla scorretteza politica e culturale, è ferrara il rivoluzionario e tu sei il “vecchio”. l’omologazione culturale di oggi è quella che vuole asserire l’incapacità di ritenere ciascun uomo responsabile di quello che fa. al contrario ognuno è (e deve essere) libero e allo stesso tempo responsabile di ciò che fa. se metti il cazzo nella figa, senza il goldone, dopo -a mio giudizio – non puoi chiedere che lo Stato venga a toglierti le castagne dal fuoco. questo è l’aborto per gli uomini d’oggi, sempre che si abbia il coraggio di chiamarli tali.
    don’t believe the hype.
    scritto da marcella il 11/03/2008
    # 74
    Luca, le “contraddizioni logiche” che ravvisi nel discorso di Ferrara in realtà sono solo apparenti.
    Infatti si può benissimo essere contro l’aborto (come lo sei anche tu) e nello stesso tempo difendere una legge che tutela la facoltà di abortire a chi lo ritenga necessario e inevitabile (come fai anche tu).
    Quello che tu chiami “equilibrio fra sovranità” è in effetti il cuore del problema dal punto di vista giuridico e politico, e merita dunque una discussione approfondita che rispetti la sua delicatezza. Tu a “sovranità” hai aggiunto “non conciliabili”. Io non credo che sia così. Questo “equilibrio” è certo difficile, ma non impossibile. Non si può intaccare il diritto di scegliere posseduto dalla donna, ma nello stesso tempo non si può nemmeno rimuovere una verità che tutti noi conosciamo, sia in virtù della ragione sia in virtù del sentimento: nella pancia di una donna non c’è una “cosa”, ma un essere umano. Un essere umano speciale, certo, perché il diritto positivo italiano non lo tutela, i medici italiani lo chiamano prima “embrione”, poi “feto”, ma la verità è che i genitori italiani lo chiamano “il mio bambino”. Patetico? Io dico che è profondamente umano e profondamente vero. E allora perché confinare tutto ciò solo nel privato? Il passaggio al discorso pubblico diventa di per sé un’invasione delle coscienze? Ma perché? Siamo messi così male che il nostro discorso pubblico non può sopportare l’ingresso del più piccolo e del più debole? Una volta fatto questo, si scoprirebbe l’acqu calda: che gli strumenti legislativi attuali andrebbero forse leggermente modificati per tutelarlo di più, ma solo leggermente, non certo annullando la libertà della donna.
    scritto da vincenzillo il 11/03/2008
    # 75
    no Marcella il tuo post è fuori strada. Non consideri un sacco di fattori, economici giuridici e culturali. Se metti il cazzo nella figa senza goldone come dici tu con una sottile metafora non pensi che possa accadere il famoso “incidente”. A me non è mai capitato, ci sto molto attento, ma non mi sento di insultare altre coppie cui sia successo. Succede. E dovresti sapere, da donna, che se succede e si decide di abortire, che per la donna è un trauma incredibile. Ho due amiche che hanno abortito anni fa ed il solo pensiero le fa ancora star male. OK non dovrebbe capitare ma una volta che capita cosa cazzo fai? E’ vero che la decisione deve essere di entrambi ma è la donna che deve tenerselo in grembo per nove mesi con tutto ciò che comporta il tenere in grembo un essere umano e crescerlo dentro di se. Lo stato non ti deve togliere le castagne dal fuoco come dici tu ma deve semplicemente regolarizzare una situazione senza la quale ci sarebbero aborti sulle strade, capisci? Non so a quali uomini tu ti riferisca forse sei stata solamente sfortunata a conoscerne alcuni sotto la media. Credo di avere un pò più sensibilità io di persone come Ferrara che difendono il feto ma non i bambini bombardati nelle guerre che lui continuamente giustifica. Questa si chiama ipocrisia.
    Per finire ringrazio Telese perchè non viene a dare una rispostina ogni tanto ma è l’unico, su un argomento che probabilmente gli sta, come a me, particolarmente a cuore che non solo da una rispostina ogni tanto ma fa quello che ogni blogger dovrebbe fare: si mette in discussione partecipa attivamente ed accetta critiche e confronto. Quello che non fa gente molto cara al mio amico Wilde come Bruno Vespa ed altri leccapiedi di tal risma.
    scritto da Sky72 il 11/03/2008
    # 76
    Delle due l’una: o fai mettere online il video in cui Ferrara direbbe “occupati delle soap…”, oppure, visto che sono praticamente certo del fatto che abbia risposto “non siamo in una soap…”, correggi il tuo post iniziale.
    Perché le cose cambiano, e molto, a secondo di ciò che Ferrara ha effettivamente detto alla Gravina. E se non riporti correttamente tra virgolette le parole pronunciate da una persona, può anche essere che tu non sia un apprendista giornalista ma resti un giornalista scorretto.
    Alle tue obiezioni su quelle che ti appaiono come contraddizioni nel pensiero di Ferrara hanno già risposto splendidamente Anna e molti altri.

    P.s. : Se Ferrara è bollito Cicciolina è vergine.
    scritto da Anonimo il 11/03/2008
    # 77
    + leggo i commenti, + mi convinco che l’uomo (ki + ki -) soffre d’invidia dell’utero. non sopporta che sia la femmina a decidere se procreare o no. eppur la natura insegna che ella determina, in tutte le specie. rassegnamoci, e ci sentiremo meglio.
    scritto da Anonimo il 11/03/2008

  2. Avatar Tetris Blog

    # 78
    allora cicciolina è tornata vergine perchè ferrara è davvero bollito
    scritto da frengo il 11/03/2008
    # 79
    perchè il suo Dio che gli ha dato tutta questa inteligenza, non ricorda più quello che era. Giuliano Ferrara Vergognati!!!!
    scritto da rauti floro il 11/03/2008
    # 80
    Egregio Telese, la mia non e’ antipatia per il personaggio, io non sopporto gli immodesti, gli egocentrici, i superbi ed i maleducati. Ferrara e’ tutto questo.
    Bastava seguire 8 e mezzo per rendersi conto del tempo che impegava lui per rivolgere le domande agli ospiti della trasmissione ( badi bene “ospiti della trasmissione non SUOI)e il tempo che, bonta’ sua, concedeva ai vari politici giornalisti e commentatori di turno.
    Riguardo poi al presunto danneggiamento al suo capo-padrone, mi pare di ricordare che gli ha chiesto di essere ammesso anche lui nel pdl e dopo avere avuto un rifiuto ha dichiarato “preferirei morire piuttosto che arrecare danno a berlusconi”. D’altra lo si puo’ capire, la sua vita e’ tutta legata, fino al prossimo ennesimo ripensamento, al berlusca ed al suo ( del berlusca ) quotidiano. Quotidiano che, ci tengo a fare presente, che vive solamente grazie ai contributi alla editoria dato il misero numero di copie che vende ( non che stampa, ma che vende!!! ).
    C’e’ stato un periodo in cui ho apprezzato ferrara, e non per vicinanza politica, ma perche’ agli inizi non era tronfio e prima donna come ora. Potra’ essere colto, preparato ma questo, ripeto, non gli da il permesso di trattare da imbecilli tutti quelli che, oltre a non oensarlka come lui, hanno l’ardire di contrastarlo in video.
    scritto da Bulfarini Graziella il 11/03/2008
    # 81
    ma ferrara , secondo voi , si degnerebbe di partecipare al blog , io qualche soddisfazione in diretta me la toglierei
    scritto da stefano il 11/03/2008
    # 82
    No, caro Stefano. Il megaferrara non si abbassera’ mai a intrattenere scambi di idee con persone normali, di cui non concosce il calibro e con un sistema che non gli permette di interrompere, di sovrastare, di esternare tutto il suo disprezzo per chi non e’ “unto del sugnore”.
    Poi, permettimi, logorroico com’e’ chi mai riuscirebbe a leggere tutto quello che potrebbe esternare dal suo pulpito???.
    Io sicuramente no!!!!.
    Non siamo a 8 e mezzo dove pareva sempre lui l’ospite e la prima donna. Qui, se uno non ti va, non lo leggi, lo scarti e passi oltre.
    scritto da Bulfarini Graziella il 11/03/2008
    # 83
    Caro Telese, il problema non è essere contro o a favore delle donne, il problema, che giustamente viene sollevato anche da Ferrara, è CUL-TU-RA-LE, capito. Si tratta di svegliarci dal torpore relativistico di questo mondo indifferente, e renderci conto che la donna deve SENTIRSI finalmente LIBERA DI NON ABORTIRE. E qui le responsabilità dello Stato sono tante perché, di fatto, viene impedita la piena attuazione della 194 che tutela la difesa della vita soprattutto (parte non applicata) rimovendo gli ostacoli sociali, ecc, ed ECONOMICI, che possono indurre le povere donne ad abortire. punto
    scritto da Beniamino D’Auria il 11/03/2008
    # 84
    Grande Ferrara che con coraggio porta avanti una battaglia fuori moda tra le shampiste e le sostenitrici delle libertà della donna sulla pelle del nascituro…fortuna che solo una parte delle donne sono del tipo “Bignardi”…triste imitazione di 68ine
    Forza Giuliano!
    scritto da Maurizio il 11/03/2008
    # 85
    A PROPOSITO DI ABORTI E DI ANAGRAFE, MA DOVE SONO QUESTI GIOVANI CONSUMISTI E ABORTISTI?

    Sì cara Marcella,
    se a te questo pare vecchio io sono vecchio. Per me il nuovo è una convezione e non ho nessuna passione per il nuovismo, te lo confesso.
    Ma a parte la collocazione temporale, tu dici: Telese, e quelli come lui sono più conformisti di Giuliano.
    Non so se ha i ragione. Io avverto come manieristico e polveroso questo tormentone antimoderno, tutto questo scandalo per i tempi secolarizzati in cui viviamo e per l’irresponsabilità dei giovani che li cavalcherebbero, tutti tesi all’attimo, all’edonismo e ai consumi. Ma quando mai? Giovamni consumisti e abortisti, abortismo e consumismo? Ma che film avete visto? In Questo blog firmiamo con dei nomi, ma non riveliamo la nostra identità anagrafica. E invece io vorrei che si dichiarasse l’età di chi scrive, per capire quale sia il punto di osservazione.
    Spiego perché. La mia, al contrario di quella di Ferrara, è una generazione che l’edonismo non sa proprio cosa sia. Direi invece, che è la generazione più preoccupata e meno spensierata del dopogeurra italiano. Direi che, al contrario del giovane Ferrara e dei suoi amici che sono la classe dirigente babibona di questo paese, al contrario di lui che alla mia età aveva già deciso con le sue compagne tre aborti (lo ha detto lui, per spiegare quanto sia cambiato e quanto fosse prigioniero di quella morale e di quel tempo) io tra i miei coetanei non ho mai visto nessun entusiasmo positivista per l’aborto. Viaviamo da precari anche quando abbiamo lavori saldi, abbiamo introiettato la precarietà come stato esistenziale. Non siamo inebriati dai consumi, fatichiamo piuttosto a pagare il mutuo e la rata della macchina. Quando abbiamo la consapevolezza del disastro previdenziale che ci attende, ci scoraggiamo all’idea di fare figli. Secondo me, fra miei coetanei, si contano più rinunce alla proceazione che aborti. Sono sicuro che se chi scrive in qesto blog conosce la generazione dai 40 in giù dovrà riconoscere che è vero.
    Luca
    scritto da Luca Telese il 11/03/2008
    # 86
    Caro Anonimo (ma perché non firmi?)
    non sono a Roma, ho lo stesso potere di intervento vostro in questo blog (ovvero con i commenti) e ti ho già spiegato perchè non posso correggere l’impostazione delle immagini e la selezione degli spezzoni proposti (Non sono io che lo faccio, non dispongo nemmeno del file…). Detto questo la frase sull’essere in una soap o occuparsi di una soap non cambia molto . Il senso della battuta di Ferrara era: la Gravina è un’attrice di soap, dunque è a più agio con le soap che con le discussioni sui massimi sistemi. E io penso che fosse una tipica staffilata ferrariana, perchè evidente che la Gravina, a prescindere dal fatto se ha recitato in Incantesimo o no, ha tutti i diritti ad occuparsi di aborto. Tutto qui. Ma è evidente che questo lo pensa anche Giuliano.
    (L’apprendista)
    scritto da Luca Telese il 11/03/2008
    # 87
    luca , questa passionalità mi convince e mi intriga , per inciso questo ti ha portato in prima pagina sul sito .
    che dici vogliamo approfittarne per dire qualcosa di più concreto ?
    scritto da stefan0 il 11/03/2008
    # 88
    Cara Anna,
    accetto lemendamento, ma il senso di quello che voglio dire è chiaro: io non credo che l’ovulo fecondato o l’embrione (va bene così?) siano un bambino, non credo che la donna che abortisce commette un omicidio. Ho fatto una affermazione abbastanza netta, e so quanto può essere opinabile. Rispondo anche alla tua di provocazione.
    Sai cosa dico a Laura, quando discutiamo se avere un secondo figlio o meno? “Non sarei ancora in grado di reggere un’altra gravidanza”. Lo riporto per spiegare che se la gravidanza ha distrutto me (per tanti motivi, in una metropoli contemporanea e lavorando entrambi) figuriamoci la donna. E figuriamoci chi mai al mondo (ma biosgna essere davvero un monaco di clausura per non capirlo!) può prescrivere a una donna di “Portare a termine una gravidanza”.
    VI riferismo, infine, una storia riportata dalla Stampa. Una donna, credente, cattolica, con due figli scopre di aspettare un bambino, che non era stato… “preventivato”. Lei e suo marito decidono che non hanno la voglia ne la forza di crescere un terzo bambino. Decidono per la pillola del giorno dopo. Passano un intero giorno a cercare un medico che lgiela prescriva. Non lo trovano. Si devono tenere il bambino. Immagino che gli antiabortisti di questo forum (non so se Wilde sia fra questi) grideranno : Bene! E magari, con una previsione verosimile, diranno: questi genitori, quando lo avranno cresciuto, socpriranno che potevano farcela, e magari saranno contenti.
    Io, a loro rispondo: anche se fra tre anni dovessero esserlo, quello che è accaduta è una cosa grave. E credo che chiunque conosca le difficoltà di allevare un figlio (magari, come nel mio caso, fortemente voluto) non possa ritenere un buon esito l’obbligo di crescere un terzo figlio non voluto. Ripeto, non bisogna fingere di potersi convincere. Per qaunto so che possa sembrare sgradevle ai pro-life militanti, io credo che il diritto di quella famiglia sia sovrano rispetto ai diritti del (non ancora) nato, del neo concepito, di quello spermatozoo che ha magnificamente icontrato il suo ovulo, lo ha fecondanto, la ha trasformato in un fantastico progetto di vita. Ma – ripeto, sto dicendo la mia personale opinione – per me un progetto di vita non è ancora una vita.
    Luca
    scritto da Luca Telese il 11/03/2008
    # 89
    Concordo con te sulla precarietà come caratteristica di cui sono profondamente intrise le ultime generazioni e ti chiedo: non pensi che, a questo proposito, rilevi qualcosa la precarietà sentimentale che è conseguenza della assoluta libertà “amorosa” che è il portato del ’68? Non credi che la banalizzazione dei legami personali, che nascono nel presupposto di poter essere mandati all’aria per un qualsiasi capriccio d’infatuazione, abbia contribuito a farci affondare tutti in una dimensione di fragilità totale? E bada bene che non sto parlando solo del binomio matrimonio/divorzio perché gli stessi fenomeni sono riscontrabili, ad esempio, nelle convivenze.
    Il disastro previdenziale dici tu. Giusto. E non pensi che sia un circolo vizioso quello per cui no figli per paura del futuro – nessuno che paghi più le pensioni – disastro previdenziale – no figli per paura del futuro? Senza contare che meno figli nascono meno è possibile che un’economia cresca (a meno che chi è già nato non spenda di più per sè che, in sostanza, potremmo tradurre con il termine edonismo). E che dice Giuliano Ferrara? Che questo circolo vizioso lo deve spezzare lo stato insieme alla società che ne costituisce il nerbo. Che le madri e i bambini devono diventare soggetti socialmente privilegiati, per la dignità che spetta loro in quanto esseri umani e per il fatto che costituiscono rispettivamente le portatrici del futuro e il futuro di una società. Altrimenti restano solo la paura e la precarietà. Per questo Ferrara usa le parole del Papa ricordando che stiamo cancellando l’amore e il buonumore.
    Resta il fatto che non hai mai risposto alla mia obiezione circa le parole effettivamente pronunciate da Ferrara nei confronti della Gravina: sciogli definitivamente questo mio dubbio.
    Ah, un’altra domanda: c’è qualcosa di maggiormente precario, indifeso, soggetto alla volontà altrui, di un bambino nella pancia di sua mamma? Non sarebbe una buona cosa cominciare a eliminare i fattori di questa precarietà?
    scritto da Marco 27 anni il 11/03/2008
    # 90
    Sì, Stefano,
    adesso, con i tempi del blob. Se guardate il nuovo spezzone parliamo di una cosa terribile – da capire e da giudicare – come l’eutanasia infantile.
    Luca
    scritto da Luca Telese il 11/03/2008
    # 91
    L’anonimo sono io, e mi pareva di avere firmato. Comunque, come cercavo di spiegarti al commento numero 7, la differenza tra le due espressioni è proprio quella che passa tra il non riconoscere all’altro la dignità di interlocutore e, invece, sottolineare – anche provocatoriamente- l’inconsistenza di un argomento portato per la discussione nella quale l’interlocutore è pienamente legittimato dal suo contraddittore. E comunque, anche significassero la stessa cosa, se ha detto “non siamo in una soap…” tu non puoi scrivere che abbia pronunciato le parole “occupati delle soap…”, è un falso.
    scritto da Marco 27 anni il 11/03/2008
    # 92
    Caro Marco – grazie per la qualifica anagrafica – ti ho risposto sulla soap nel post 86. Non l’hai ancora letto? Quanto al “bambino precario” (bella suggestione). Capisco che quel che sto per dire possa sembrare draconiano, ma deve essere almeno sincero. La precarietà dei non-nati non può essere contrapposta a qeulla dei non-nati. Almeno secondo me. Ho fatto l’esempio della madre con due figli che non voleva avere il terzo. Ma chi può obbligarla, contro la sua volontà, a crescerne un altro? E in nome di cosa? Del valore della vita? C’è qualcuno che pensa, tra noi, di poter insegnare a una madre di due figli cosa sia il valore della vita? Maddai.
    Sul sessantotto, ivece. Trovo abbastanza grottesca questa polemica dei sessantottini (come Ferrara, che stava a Valle Giulia, ovviamente) conrtro il sessantootto. Direi piuttosto che sono per difendere il sessantotto e buttare a mare i sessantottini. Caro MArco, ma l’hai letto qualche libro su cosa era il sesso pre-sessantotto? Era un sesso fatto di rapporti con le puttane. Era un sesso di contrabbando. Era fatto in macchina o tra le frasche, nel tentativo di eludere le sorveglianze occhiute di madri, zie, fratelli. Molto, molto, molto , molto meglio quello che tu chiami, immagino con una notazione critica “il libero amore”.
    Sai come spiegherei cos’è il sessantotto a mio figlio? Facendogli sentire The Word” dei Beatles (Sta in Rubber soul, che è se non erro del 1966). E’ una splendida canzone, molto beat, piena di ottimismo e di luce, che dice “The World is love” in ogni ritornello. Era la canzone che annunciava la rivoluzione sessuale, il libeor amore, la zanzara e la minigonna, rompendo la claustrofobia del peccato e del proibito. Ti assicuro, non siamo diventati libertini e consumisti, noi “giovani”, non lo siamo mai stati. Sono loro, gli “ex” che hanno ecceduto in ogni cosa, che si sono ubriacati di trtasgressioni, e ora vogliono mettere i brachettoni a noi.
    Detto questo, se un pischello mette in cinta una sedicenne dopo una serata sballata in una discoteca, credo che farlgi tenere il figlio sia un atto di arbitrio folle.
    Luca
    scritto da Luca Telese il 11/03/2008
    # 93
    Mi correggo. La precarietà dei no nati non può essere cotrapposta a quella dei NATI.

    Ps. Ho letto la tua precisazione sulla soap. Non penso che sia un falso, non l’ho riasocltato, e non credo che ci sia molta differenza tra le due cose. La citazione era puramente esemplificativa, anche per quello che riguardava me. Chiediamolo alla Gravina…
    Luca
    scritto da Anonimo il 11/03/2008
    # 94
    Nessuno vuole insegnare alle madri, e neppure alle donne che madri non sono mai diventate, il valore della vita. Quello che vorrei farti capire è: proprio perché le donne conoscono il valore della vita quante, se si vedessero riconosciuti degli effettivi e non simbolici aiuti economici e se avessero salvaguardate e garantite le proprie opportunità di lavoro e di carriera, rinuncerebbero a mettere al mondo il proprio terzo figlio? Tu trovi grottesca la polemica dei sessantottini sul ’68 ma, posto che Ferrara non vuole metterti i brachettoni, non pensi che chi ha vissuto quegli anni da protagonista abbia qualcosa da dirti su quello che ha sperimentato in prima persona? Tu, non io, pensi che tra il sesso pre e post ’68 tertium non datur. E invece forse varrebbe la pena riflettere sul significato dei rapporti tra le persone, su quelle che potrebbero essere le loro caratteristiche in un mondo che ha vissuto il bigottismo e l’amore libero.
    Nessuno vuole obbligare la sedicenne incinta del pischello a tenere il bambino ma tu vuoi dirmi che oggi, nell’era di internet, non è un atto di assoluta irresponsabilità non conoscere a 16 anni le nozioni fondamentali sui rapporti sessuali e sulla contraccezione? Non è deresponsabilizzante? E non credi che chi cresce deresponsabilizzato sia portato ala precarietà?
    Ho letto il tuo commento 86 e non mi convince, prevedevo la tua obiezione nel commento n.7, non l’hai ancora letto? Resta il fatto che se non ha detto quelle parole o togli le virgolette e te ne assumi comunque la responsabilità o correggi.
    scritto da Marco 27 anni il 11/03/2008
    # 95
    Comunque, caro Telese………
    al di là di come uno la possa pensare su Ferrara, dal punto di vista esclusivamente televisivo l’esito del “duello” è stato palmare: Giuliano ti ha stracciato, distrutto, annichilito, massacrato, violentato, azzerato. Ti ha usato come un kleenex, ci si è pulito il naso e poi lo ha gettato nello sciaquone.
    E questa è la prova provata che tu sei un pivello e lui, invece, un giornalista.
    Caro Telese, essere giovani non da la garanzia di essere bravi, come pure essere magri, belli e negri non garantisce d’essere il miglior presidente Usa possibile….
    scritto da Allbrecht il 11/03/2008
    # 96
    E comunque, caro Luca, oggi dalle puttane non ci va nessuno? Non è quello del sesso un mercato floridissimo in piena espansione? Ed era meglio scopare tra le frasche per sfuggire alla sorveglianza dei parenti o ti piace di più il sesso nei parchi dell’Olanda del quale non capisco il senso se non in un’ottica di esibizionismo perfettamente speculare all’oppressività di un tempo? Dai, ci sono anche le vie di mezzo.
    scritto da Marco 27 anni il 11/03/2008
    # 97
    Io ho 42 anni, e più di 10 anni di precariato che mi pesano sulle spalle e sulla magra pensione statale che forse un giorno avrò. Quello che ti volevo dire nel post precedente, e che forse non ho spiegato bene, è che il diritto alla vita non è proprio del “bambino” in quanto tale, ma dell’”essere umano” in quanto tale, ed un embrione è un essere umano nella sua fase di sviluppo prenatale. Un bambino è uno stadio dell’essere umano, come l’embrione è un altro stadio. E’ vero che la nascita è un momento essenziale, ma la differenza tra ciò che chiamiamo feto un attimo prima della nascita e neonato un attimo dopo è sostanzialmente solo nel modo in cui l’organismo respira e si alimenta, l’organismo di per sè è autonomo, con le proprie funzioni. Il giorno in cui, e ci arriveremo, la tecnica permetterà ad un embrione di svilupparsi completamente fuori dal grembo materno, in una placenta artificiale, l’individualità di questo essere umano sarà drammaticamente evidente, e dico drammaticamente, perchè sarà anche completamente in balia del potere di questa tecnica o dello Stato. Poi, se posso essere polemica, ma non ti offendere, dire “per me un embrione non è un bambino”, è proprio un discorso da uomini. Qualunque donna, anche quella che decide che la gravidanza proprio non la vuole, sa che ha in grembo un figlio, è la semplice evidenza della realtà, non c’è bisogno di ragionarci. Dopodichè, l’altro dato di fatto è che ogni essere umano , dopo il concepimento, si sviluppa in stretta relazione col corpo materno, al suo interno, ed è questo il punto che le donne favorevoli all’aborto rivendicano, non il fatto che quello non sia un bambino. Ma che dall’esistenza di questa relazione, sbilanciata in quanto a “rapporti di forza”, si debba ricavare che quindi esiste un diritto della donna su quella vita, ecco io questo come donna non la accetto e mi vergogno anche quando sento dire che questo potere sarebbe il segno della mia libertà e della mia dignità. E’ orribile. Io non potrei mai guardare in faccia uno dei miei bambini e dirgli: lo sai, quando eri piccolissimo nella mia pancia io avevo il potere di vita e di morte su di te, ed era giusto così. Lo so che è una frase dura, ma è quello che si sostiene, in effetti.
    Sui bambini che nascerebbero senza essere stati voluti avrei anche da dire, ma ho già scritto tanto, per ora! Ciao
    scritto da Anna il 11/03/2008
    # 98
    Cara Anna,
    che cire? Certo no possiamo risolvere questo dibattito in due post questa sera. Possiamo però cvilimente misurare i punti di distanza fra noi, perimetrare gli spazi di studio e di riflessione. Il nodo è la libertà. VOi mi dite molte cose interessanti sul feto, sulla vita che batte e che pulsa. Io ti potrei dire che nostro figlio lo chiamiamo “girino”, per come lo abbiamo immaginato, con emozione, la prima volta che lo abbiamo “visto” in ecografia. Potrei scrivere un saggio sulla bellezza del “turismo ecografico”, su quanto sia struggente dire alla madre “Dài, facciamone un’altra!”, perchè durante la gravidanza è bellissimo andare a vedere quel cosino che cresce. Ma queste sono cose bellissime e personalissime di chi ha già scelto. Valgono quanto lo sguardo che tu rivolgi ai tuoi figli, sono un bellissimo fatto privato. Io non posso chiedere agli altri di uniformarsi ai miei fatti privati, alle mie emozioni private, alle mie scelte private, anche quando penso che siano le più nobili. Detto questo spiegami: tu sei per rivedere la 194? Cioè pensi – tu o Marco – che per impedire questi infanticidi bisogna cancellare quella legge? Perchè – non mi stancherò mai di dirlo – se si tratta di usare tutti gli strumenti della 194 (e magari di inventarne altri!) per favorire le giovani madri siamo d’accordo. Se si tratta di definire omicidi gli aborti no.
    Luca

    Ps. Massì, caro Allbrecht, hai certamente ragione tu. Sono stato annichilito, sono ormai solo un kleenex, sai io subisco molto il machismo mediatico. Mi piacciono molto i primi della classe, come te, ho sempre invidiato la loro certezza di essere fichi, il loro bisogon di battersi i pugni sul petto. Io mi iscrivo alla categoria di quelli che hanno fatto il militare a Cuneo. Sono più femmina di GIuliano! (l’ho dichiarato in trasmissione, sono figlio di una femminista, una tragedia che non auguro a nessuno…)
    scritto da Luca di 37 anni il 11/03/2008
    # 99
    Caro Marco,
    no, ti sbagli. Oggi si può scelgiere se fare sesso con le puttane o no. Per le generazioni pre-sessantotto la prostituzione era l’unica via di iniziazione (salvo lodevoli eccezioni) alla sessualità. Ma basta vedersi un paio di commedie all’italiana. Masta leggere Moravia, basta scavare nel nostro pasdsato prossimo. Vedi, me lo ricordava – ironia della sorte – proprio un amico di Ferrara, Carlo Panella – il problema non era anto la logistica, ma il fatto che per il costume del tempo “trovare una ragazza che te la dava” era come trovare una mosca bianca. Il sesso prematrimoniale di fatto non esisteva. Ma non vi ricordate cosa si diceva in Itlaia delle mitiche “svedesi”? Capisco che i neocatecumeni siano quasi ocntenti. Ma sicocme io non penso che per fare sesso ci si debba sposare, lo considero un progresso. Non ho mai praticato il sesso consumistico. Ma, ancora una volta, non ho nulla da dire contro chi lo pratica. Trovo abbastanza puerile il ghigno di chi dice: allora beccati il bambino. Anche qui, oserei dire: perchè non vorrei proprio vedere quel bambino costretto a nascere anche se non amato nè atteso.
    Luca
    scritto da Luca Telese il 11/03/2008

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    # 100
    “COME SONO CARI I FIGLI”! STORIA DI UNO CHE VUOLE RINUCIARE ALLA PATERNITA’, E SI RITROVA A STIPENDIARE I SUOI FIGLI NON VOLUTI

    Di Vittorio Sgarbi

    Chiunque sia contrario al divorzio, può sposarsi una sola volta. E, se vuole evitare il rischio, nessuna.
    Più complessa è la questione dell’aborto. È infatti notorio che molti diventano padri senza averlo voluto. In alcuni casi, per incoscienza e mancanza di controllo non possono impedire che avvenga quello che non vogliono. E quindi diventano padri naturali contro la loro volontà. In passato vi erano matrimoni riparatori, oggi vi sono situazioni più complesse. È dunque evidente che per evitare aborti, nell’ordine, ci sono le seguenti misure: 1) astenersi, 2) accertarsi che la partner usi anticoncezionali, che non sia intenzionata, né casualmente né dolosamente, a restare gravida, 3) usare preservativi, 4) praticare, con qualche rischio, il coitus interruptus. Se, per distrazione, per stanchezza, per mancanza di controllo, si creano le condizioni per far nascere un figlio sappiamo che la Chiesa, e oggi anche Giuliano Ferrara, considerano vita anche l’inizio del concepimento. Ma la vita non ha niente a che fare con la paternità. Infatti non si può essere padri per istinto incontrollato, ma occorre essere padri della volontà, ovvero decidere di essere padri. Io non ho mai pensato di essere padre, per naturale nichilismo, pur essendo culturalmente cristiano, e non ho mai pensato di continuarmi in un figlio. Qualche figlio, peraltro, ho avuto. Che non fosse nelle mie intenzioni essere padre è implicito nel fatto che non mi sono sposato. Altrimenti avrei costruito una famiglia sul modello di quella di mio padre. Ma i tempi sono cambiati (io sono nato più di mezzo secolo fa) e la mia visione è diversa. Ho sempre pensato però che una donna che sente in sé la vita, anche senza averlo voluto, è più motivata di un uomo, è più implicata; e quindi, istintivamente contrario all’aborto, ad ogni donna che mi ha detto di essere incinta, ho consigliato di non abortire e di essere madre. Per sé e nella piena convinzione e maturità della scelta, non per avere me come marito o padre, e senza garantire nessuna delle due funzioni. Mi è sempre sembrato che l’unica grande conquista del femminismo fosse aver ridotto la potestà del padre, consentendo alle donne di essere madri anche senza padre e cancellato la figura discriminata della «ragazza madre».
    Da qui deriva l’estrema conseguenza, di cui sono fermamente convinto, che i figli «appartengono» alle madri. E i padri che ne chiedono l’affidamento e che, fuori della famiglia costituita, ne vogliono una condivisa potestà, altro non chiedono che quote di maternità. Se uno vuol essere padre si deve sposare (o convivere) e fare una famiglia. Altrimenti, se ognuno prende il suo destino, il figlio è della madre che l’ha fatto. Non ho mai avuto dubbi.
    Eppure, con tutta l’autonomia e l’indipendenza delle donne che ho reso madri, mi sono sempre trovato al centro di vicende giudiziarie non per ottenere ragionevoli alimenti, ma per dare migliaia di euro al mese per il mantenimento del figlio e della madre, come fosse una moglie. La prima richiedente, benestante se non ricca, e pienamente soddisfatta della sua maternità, nei primi anni Novanta mi fece chiedere dalla sua avvocata 40 milioni di lire al mese, ridotti dal giudice in 11 milioni al mese, per garantire al figlio di 4-5 anni il mio intero stipendio parlamentare. Ancora oggi, avendo mio figlio 19 anni, io gli verso in sostanza uno stipendio pari a quello di assessore, circa 3.600 euro al mese. Oggi, in un secondo caso, con una ragazza da me, ai suoi 35 anni, esortata a una maternità che sembra averla resa felice, tanto da chiedermi al di fuori del matrimonioun altro figlio, improvvisamente vengo portato in tribunale per versare 2.500 euro al mese e per vedermi sequestrati, tra arretrati (mai prima pretesi) e accrediti per il futuro, 560mila euro. Il mantenimento della figlia (e con lei, credo, anche della madre) fino ai 26 anni.
    (SEGUE)
    scritto da Vittorio Sgarbi il 11/03/2008
    # 101
    “COME SONO CARI I FIGLI” (2)

    (SEGUE) In tal modo la giustizia italiana risolve i problemi della disoccupazione trasformando il padre in un datore di lavoro per figli beatamente disoccupati, ben oltre la maggiore età, e per donne che, dopo una notte di trasporto amoroso, divenute madri per scelta consapevole, si sistemano fino alla pensione. Oltre all’assegno garantito per 26 anni, ben superiore a quello che un padre verserebbe in una famiglia regolare, presto i giudici costringeranno l’amatore di una notte (per carità, distratto, colpevole, incosciente) a mantenere la donna e il figlio fino alla vecchiaia di entrambi.
    Facciamo un esempio: se un uomo con un lavoro certo e uno stipendio ottenesse da un tribunale l’affidamento di un figlio dopo una separazione, la donna rimasta senza il figlio sarebbe chiamata a dare danari per mantenerlo? Io non ho mai preteso di fare il padre; e per questo con piena soddisfazione e realizzazione nella maternità delle madri dei miei figli ho ritenuto di non intervenire in nessuna scelta e di lasciare i figli e l’orientamento del loro destino alle madri. La prima, per rabbia, ha depositato presso un notaio la sua precisa determinazione che nessuno potesse pretendere di dirsi padre di quel figlio. La seconda mi ha chiesto 800mila euro in coincidenza con alcune mie difficoltà finanziarie. Quando si dice che i figli sono cari!
    Vittorio Sgarbi
    (l’articolo appare oggi su Il Giornale di Mario Giordano)
    scritto da VIttorio Sgarbi il 11/03/2008
    # 102
    bravo Sgarbi! ti riconosco una capacità d’analisi molto professionale, e anche se hai solo scoperto l’acqua calda, di questi tempi ce n’è bisogno.
    Cordialità
    scritto da Anonimo il 12/03/2008
    # 103
    Più che un grande amatore lei è un grande FESSO.
    scritto da TANIA il 12/03/2008
    # 104
    Per Allbrecht, Ferrara sara’ si forse un giornalista, ma un giornalista egocentrico, maleducato e soverchiatore. Oltre, ripeto, ad essersi sempre schierato con chi al momento era il piu’ forte. Nel periodo in cui era di moda essere comunisti 68ini lui lo era, nel momento in cui craxi era il padrone assoluto lui lo ha osannato, nel periodo berlusconiano attuale lui e’ berlusconiano e non sappiamo cosa ci riservera’ il futuro.
    Il buon ferrara vive grazie al Foglio, di proprieta’ del suo capo-padrone berlusca, vive grazie a finanziamenti pubblici ( quattrini nostri per intenderci ) per svendere qualche migliaia di copie del “suo” quotidiano e per regalarne e buttarne altre migliaia nel pattume solo per aumentare la tiratura e quindi i quattrini che gli vengono elargiti.
    Per che cosa???? Per dargli la possibilita’ di salire su un pulpito di carta straccia e da li’ urlare il suo verbo, offendere, incazzarsi con tutti coloro che ritiene inferiori a lui e inchinarsi adulante davanti a coloro che ritiene potenti.
    Usare gli altri come kleenex e’ una cosa disdicevole, non e’ un comportamento da persona civile disposto alla discussione ma da chi, non avendo argomenti convincenti attacca tutti e tutto portando i confronti a litigi e a sovrapposizioni di urla e improperi. Cosi’ e’. Questo oggi si apprezza. Non e’ confortante.
    Bulfarini Graziella
    scritto da bulfarini graziella il 12/03/2008
    # 105
    Non gli dici niente di nuovo Tania.
    Per Luca.
    Non lasciarti condizionare, da questi fenomeni da baraccone, per giunta prezzolati, e che si spacciano per professionisti. C’è bisogno di giornalisti veramente liberi da ogni condizionamento, per cui continua per la tua strada con la convinzione che stai dimostrando, dando maggior peso alla conoscenza dei dati e dei fatti. Gli italiani hanno la memoria corta e su questo si basano questi piazzisti da strapazzo per diffondere come verità delle baggianate qualsiasi a cui danno l’importanza di un attimo, solo perchè è quello che in quel momento la gente vuol sentirsi dire. Perciò incalza senza remore e martella con dati e fatti tutti quelli che cercano di vendere frottole. Questa per me è la funzione di un giornalista veramente libero.
    P.S. Per quanto riguarda Ferrara, pensa che un’offesa detta da uno come lui, che ha fatto della prevaricazione e dell’aggressione e non solo verbale, un uso scentifico e sistematico, possa essere un titolo di merito, Per cui guarda oltre. DAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
    scritto da Corrado il 12/03/2008
    # 106
    Interessante la teoria sgarbiana condivisa da Telese secondo cui le donne dovrebbero quanto più possibile somigliare a bambole gonfiabili, e mai e poi mai permettersi di sfornare soprese indesiderate e non preventivate. Però è anche vero che sentendo la signora Ravera poò essere che abbia ragione.
    scritto da wilde il 12/03/2008
    # 107
    Basta con il Ferrara intelligente, colto, grande giornalista.- Insomma gli uomini si giudicano giorno dopo giorno per quello che fanno, per quello che dicono.- Si giudicano come lavoratori, come padri, come mariti.- Ferrara nella sua vita non ha ancora deciso chi essere, comunista vecchia maniera , poi convertitosi al capitalismo usa ed ai lauti guadagni, poi diventato integralista cattolico (sara’ forse perche’ fa astinenza??) poi Berlusconiano ed anche (sue confessioni) spione della Cia.- Ma quando avrete il coraggio di fargli un bel pernacchio in faccia???
    scritto da Catlo Longoni il 12/03/2008
    # 108
    Caro luca ho apprezzato le tue parole, ho apprezzato anche lo scontro con Di Pietro, pero’ vorrei fare una considerazione: Come mai tutti voi giornalisti siete pronti e coraggiosi a fare le domande piu’ scabrore a leadre di partito (come Di pietro per esempio) ma con Berlusconi non vi vedo cosi’ agguerriti, eppure di domande scabrose ce ne sarebbero migliaia, altro che il posto di giornalista alla propria figlia.- Come mai????? e’ una questione di attributi??? Negli altri paesi questo non succede, i big politici vengono messi a nudo dai giornalisti anche pubblicamente durante i dibattiti televisivi.-
    scritto da Bruno Vissini il 12/03/2008
    # 109
    Solidarietà a Telese. Non è mai bello essere affrontati così, in tivù, e fare la figura dello gnorri, dello gnoccolone. Certo quei temi andrebbero trattati in trasmissioni di approfondimento e non in talk-Defilippiani, con il tronista di turno che viene attaccato dalle oche giulive bercianti. Ma, si sa, lo stile di una trasmissione dipende, in primis, dal suo conduttore. Ferrara non era in serata (me l’avete fatto innervosire!), ma questo nulla toglie alla forza delle sue affermazioni – in altre occasioni meglio esposte – che diventano incomprensibili per un piccolo-conduttore che continua afasicamente a sbattere la testa contro la 194: è proprio cocciutello il ragazzo! Come spiegare al Telese che la moratoria è rivolta contro l’indifferenza morale verso l’aborto, che ha infettato noi e la nostra cultura, rappresentata anche dai tanti Sgarbi&Telese in circolazione, e non contro quella legge?

    P.S. La cosa imbarazzante non è che Vittorio Sgarbi pensi che sia lecito elargire sperma quà e di là nel mondo, senza assumersi le dovute responsabilità, anzi pretendendo la quiescenza delle povere sventurate, ma che ci sia qualcuno disposto a pubblicare tali scemenze.
    scritto da Aborto? No, Grazie. il 12/03/2008
    # 110
    Ognuno della roba sua fa quello che vuole .
    Noi dobbiamo fare in modo che la roba sia sua e possa davvero decidere ?!
    bella uscita alla ferrara e
    scritto da stefano il 12/03/2008
    # 111
    Ma Ferrara non ha dichiarato di essere stato complice di 3 aborti??? Caspita, ci deve aver pensato bene prima di diventare a favore della vita…
    scritto da aborto?no, grazie, ho già mangiato il 12/03/2008
    # 112
    AD ALBRECHT O ALL.COLLION, MI DISPIACE MA SEI ANCHE UN INVASATO COME MAURIZIO CHE DELIRA COME UNO DEL KLU KLUX CLAN:SONO CONTENTO CHE VI IDENTIFICHIATE CON IL”CICCIONE PUZZONE FALSO PRETONE”E CONTRARI AL BUONO E SINCERO LUCA TELESE!
    scritto da Anonimo il 12/03/2008
    # 113
    “Cerco un centro di gravità permanente”, cantava Battiato agli inizi degli anni ’80. E forse a Ferrara, che fino a qualche anno fa quasi adoravo, questa canzone calza a pennello. Se non sbaglio: prima FIGC, poi craxiano doc, poi ministro del governo di centro destra, e ora anti-abortista. Io di lui non ho più fiducia. E quando lo vedo cambio canale, automaticamente. Troppe distanze. Secondo me, sbagliate a farlo apparire in TV.
    scritto da Un EX ammiratore di Giuliano Ferrara il 12/03/2008
    # 114
    Per il volubile ferrara.
    Hai appoggiato l’intervento in Iraq, sei guerrafondaio fino al midollo, appoggi tutti gli interventi armati americani nel mondo, collabori con la Cia e vieni a fare il moralista????.
    Secondo la tua testa, quanti bambini innocenti ha fatto fuori l’intervento usa nel solo Iraq. Quanti innocenti gia’ nati e vissuti ( purtroppo troppo poco ) sono stati uccisi dai tuoi amici americani guerrafondai come te????.
    E vieni a fare il moralista???.
    Tu dovresti vergognarti per tutto il tuo passato sempre e solo al servizio del potente di turno. Torna alla direzione del “tuo” quitidiano” da sagra parrocchiale e accontentati di scrivere fregnacce che nessuno leggera’, accontentati dei quattrini che ti vengono elargiti e che potrebbero essere spesi meglio destinandoli p.es. agli asili nido visto che tanto tieni ai bambini!!!.
    Fai tu una rinuncia a questi finaziamenti chiedendo di destinarli ad opere benefiche e tu stesso fai volontariamenmte delle donazioni, ovviamente dopo avere avuto il permesso dal tuo attuale padrone supremo!!.
    Bulfarini Graziella
    scritto da Bulfarini Graziella il 13/03/2008
    # 115
    Fino a quando ci sarà qualcuno che lo ospiterà nelle trasmissioni, è certo che il senso che divulgheremo alla comunità è quello che ognuno potrà liberamente dire le sciocchezze che vuole. Si dovrebbe incominciare a fare piazza pulita di questi imbonitori che hanno occupato, si loro, il teleschermo, e quindi il mezzo di diffusione di concetti, giusti o sbagliati, più efficace. A quando il bando dai teleschermi di questi pseudo personaggi ? Se i cambiamenti fossero il risultato di serie riflessioni, li accetto anche se posso non condividerli, ma quando sono frutto di un puro e vile calcolo personalastico, sono da bandire senza discussione, in quanto sono solo dei sistemi per ingenerare nell’opinione pubblica una grande incertezza, perchè alla fine sono pochi quelli che si avvicinano ad un dibattito serio come quello dell’aborto, con effettiva conoscenza ed informazione, ma molti sono quelli che giudicano per istinto quasi viscerale, cambiando opinione a secondo dell’umore. Pertanto al bando dai teleschermi i vari Ferrara, Sgarbi, e chi più ne ha ne metta, sia di dx che di sx.Una televisione eticamente corretta non dovrebbe permettere a questi cialtroni di poter esternare le loro divagazioni verbali, specialmente da quando si è scoperto che sono prezzolati proprio per creare ad arte queste provocazioni in televisione.E’ proprio vero, viviamo in un regime dittatoriale comunista, se è stato possibile allontanare dai teleschermi o dai sistemi di informazione, dei maestri del giornalismo come Montanelli, Biagi, e siamo riusciti a fare una legge elettorale, dove chi vota non conta niente, e che trvavamo solo in URSS o nei paesi oltrecortina prima del crollo del comunismo o in quei paesi sottoposti a dittatura. Quindi paradosso tutto italiano, Siamo diventati tutti comunisti? O la coalzione dei vari Berlusconi , Fini, Bossi è formata dai peggiori vetero comunisti. E’ mai possibile che su queste cose nessuno ci rifletta un PO? BOH
    scritto da corrado il 13/03/2008
    # 116
    Va bene, dai, il commento 114 lo posso fare.
    Ho dato un’occhiata rapida a parecchi post e ho visto che chi scrive qua pensa molto male di Ferrara e del Foglio.
    Io invece ammiro Ferrara per la capacità di stimolare il dibattito su un argomento abbandonato da tutti o quasi.
    Mi piace il Foglio, i giornalisti che ci lavorano sono in gamba e invito ad andare a leggere sul sito (del Foglio, off course) le parole di Ferretti Lindo Giovanni , perchè se avessi la sua stessa padronanza di linguaggio vorrei averle pronunciate io condividendole in tutto e per tutto.
    Grazie Giuliano!
    scritto da Camillo Rocci il 13/03/2008
    # 117
    Per Camillo.
    Trovi coerente che ferrara sia guerrafondaio ( sfido chiunque a sostenere il contrario ) e che allo stesso tempo si erga a difensore assoluto della vita???.
    Trovi giusto che i quotidiani siano finanziati con fondi pubblici solo dietro presentazione di documetazioni demenziali e in funzione di tirature fasulle????
    Lo stimolo al dibattito e’ sempre apprezzabile se lo scopo e’ apprezzabile e se nello stimolo e’ in evidenza onesta’ intellettuale ed e’ scevro da interessi personali o di partito. Inoltre ‘e INDISPENSABILE che chi stimola lo faccia in modo educato, non urlato e senza trasvolgere e stravolgere chiunque accenni a dissenso.
    Ferrara e’ una incorreggibile prima donna egocentrico e maleducato.
    Quando non lo e’ e’ perche’ il suo interlocutore e’ persona potente di cui avere soggezzione.
    Rispondi per cortesia alle mie due domande. Grazie.
    scritto da bulfarini graziella il 13/03/2008
    # 118
    Ciao Graziella, io ti rispondo volentierissimo!
    Ferrara condivide in gran parte le scelte di politica estera degli Usa, forse è guerrafondaio, io però credo che per combattere certi regimi non basti mettere dei fiori nei cannoni.
    Per me si può appoggiare la politica estera americana e difendere il diritto alla vita di un essere umano sin dal suo concepimento.
    Nessuna donna deve essere costretta a fare nascere il proprio figlio, però vedere donne costrette ad abortire perchè non hanno i soldi per mantenere un figlio è una tragedia.
    Sui finanziamenti ai quotidiani non lo considero uno scandalo, se si deve finanziare qualcosa preferisco un giornale piuttosto che un film che nessuno andrà a vedere.
    Sui toni della polemica mi sembra che ti sbagli, certo in questo spezzone Ferrara risponde in maniera molto accesa, ma si può dire tutto tranne che in questa sua campagna non abbia mantenuto i toni bassi, sia in tv (vedi Annunziata, Bignardi, Mentana) che sul suo giornale, mi sembra piuttosto che siano le persone che lo attaccano a utilizzare spesso volgari insulti.
    Scusa per la lunghezza ma non riuscito a scrivere meno di così, se ti va dai un occhio al “pezzo” di Giovanni Lindo e dimmi cosa ne pensi perchè sono curioso, davvero. Ciao
    scritto da camillo rocci il 13/03/2008
    # 119
    Per Bulfarini Graziella (con la fissa della guerra):

    A’ Graziè e daje (scusa la deriva romanesca) … ma secondo te Saddam era un santo gentiluomo? Secondo te i bambini iracheni adoravano lo zio Saddam? E tu, dimmi, preferisti essere gasata, trucidata, preferiresti vivere come suddita del dittatore (il simpatico Saddam), oppure preferiresti avere un futuro dove sia possibile scegliere i tuoi rappresentanti, con il voto, da cittadina e non da suddita, in un paese insomma che tenda il più possibile ad essere d-e-m-o-c-r-a-t-i-c-o?
    Come ha scritto Camillo Rocci non è antitetico ammettere il ricorso alla guerra per la libertà del popolo iracheno e, al contempo, battersi per la libertà, delle donne, di non-abortire. E non mi venire a dire che le donne quella libertà ce l’hanno già, perchè in questo caso delle due l’una: o non sei in grado di vedere in che mondo vivi, oppure Non vuoi vedere, il che è peggio. Comunque ti risponderei così, con i fatti, anche se a parole: Genova – “Un’altra cliente del ginecologo suicida, […] ha detto al cronista che con il fidanzato aveva rotto, e dunque ha “deciso” di non volere più il bambino.
    Deciso? Ma non avevamo detto che si abortisce per tutelare la salute fisica e psichica della gestante, quando non il pericolo per la sua vita? Avevamo messo nel conto che si abortisce ovvero sopprime una vita per la rottura di un fidanzamento in seguito a decisione ordinaria, fuori da qualunque drammatico dilemma? Per “decisione”? Perché, come ha detto la ragazza, “non sapevo di fare qualcosa di male, l’aborto in Italia è legale”. Capito? Trent’anni dopo la depenalizzazione, ecco spiegato dalla cronaca ciò che diciamo noi della lista: legale vuol dire legittimo, normale, vuol dire che faccio un aborto come mi pare, quando mi pare, per il motivo che mi pare. Non è questa la sanzione di una indifferenza di cui donne e bambini sono vittime, con la complicità aperta e comoda di noi maschi legislatori, scrittori, polemisti, intellettuali e ministri da quattro soldi?”
    scritto da Aborto? No, Grazie. il 13/03/2008
    # 120
    Berlusconi:
    1. «Andate in giro, per avere più voti parlate con i preti e i farmacisti»
    2. “Precarie? Possono sposare mio figlio”

    BAH!
    scritto da Anonimo il 13/03/2008

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    # 121
    Caro Telese,
    non ho nè le competenze e le capacità nè la volontà di giudicare le sue doti giornalistiche. Tuttavia mi sento di doverle esprimere la mia stima, in quanto è riuscito a far uscire di matto due mostri “sacri” come Vespa e Ferrara. Soprattutto il primo, con la frase “impari il mestiere” ha dimostrato di andare in sofferenza, forse non abituato a domande che non siano come quelle che fa lui nel suo programma; domande che sono uguali alle bianche poltrone di Porta a porta: comode!
    scritto da Enrico il 13/03/2008
    # 122
    Caro “aborto no grazie”, ti sei forse dimenticato che la guerra in Iraq e’ stata una “guerra preventiva???” per la prima volta nella storia???
    Ti rendi conto che non e esistevano armi nascoste ????
    E, scusami l’ardire, ma se sei convinto ancora oggi che lo scopo della guerra in Iraq fosse quello di “esportare la democrazia”???.
    Mi fai spanciare dal ridere, anzi dal piangere visto che questa guerra ha provocato decine di migliaia, cerca di leggere bene “DECINE DI MIGIAIA” e forse, come molti sostengono centinaia di migliaia, di vittime????
    In nome di che???? Della d e m o c r a z i a ?????. Ma da quando in qua ci si prende la liberta’ di invadere un paese per esportare un sistema inesportabile causando vittime innocenti fra donne e bambini???. Ma siamo pazzi veramente !!!. Non siamo migliori di Saddam dato che il vero motivo della guerra non e’ stato a fin di bene per gli Iracheni ma a fin di bene per che la guerra l’ha voluta e praticata. Pazzesco che ancora dopo 7, dico 7 anni di stragi, esista gente che e’ convinta che il vero motivo fosse la democrazia.
    Per quanto riguarda il resto, pensi veramente che proibire l’aborto porterebbe alla sua estinzione???. Non pensi che, come nel caso della prostituzione, sarebbe come dire:
    chiudo gli occhi, non vedo, quindi il problema non esiste.
    Ti rendi conto che in certe zone del nostro paese dove il 90% dei medici si rifiuta di praticare l’aborto legale esistono medici, forse gli stessi, che lo fanno a pagamento???
    Ti rendi conto che in queste zone stanno ricomparendo gli aborti clandestini praticati con ferri da maglia???.
    Ti rendi conto che la cosa migliore e’ sempre e comunque regolamentare i comportamenti, dare dei limiti dare delle indicazioni anziche’ dire “e’ vietato??”.
    E’ forse che il divieto al consumo della droga ne ha eliminato l’uso??? Non mi risulta.
    Nella vita e’ fondamentale la praticita’. Non serve dire il problema non esiste perche’ io non voglio che esista. I problemi vanno affrontati non nascosti sotto il tappeto.
    Bulfarini Graziella
    scritto da bulfarini graziella il 13/03/2008
    # 123
    Sempre per “aborto no grazie”, tu che vivi in un paese democratico, svelami come farai il 13/14 aprile a (parole tue)
    “scegliere i tuoi rappresentati”???. Sarei curiosa di sapere per potere anche io, nella nostra felice e gioconda democrazia “scegliere i miei rappresentati”.
    Attendo in ansia.
    scritto da Bulfarini Graziella il 13/03/2008
    # 124
    Per Camillo Rocci, ti sei fatto un fan in “aborto no grazie”, complimenti.
    Ho letto l’articolo di Ferretti e vi ho trovato giusti ragionamenti e considerazioni, apprezzabili valutazioni dell’essere umano ma non indicazioni, suggerimenti, nuove idee sul come affrontare nella realta’ il problema, perche’ il problema esiste e non e’ solo teoria.
    Ripeto per l’ennesima volta: il proibire la pratica dell’aborto non risolverebbe il problema. Il passato insegna.
    Accontentarsi di dire “no all’aborto” senza proporre altro che la moratoria, quindi in pratica la sospensione della 194, non significa cercare di risolvere il problema nella sua realta’ umana.
    Si cerca solamente di tornare a 30 anni indietro quando a praticare l’aborto erano vecchiacce maledette armate di spilloni aghi e altri squallidi ed a volte lerci strumenti da terzo mondo ed a rimetterci erano, oltre che il probabile nascituro, anche la povera madre. Se e’ qui che volete parare ditelo chiaramente, apriamo un dialogo fatto di cose concrete e non di teorie di chiacchiere piu’ o meno allineate con religioni e chiese varie.
    scritto da Bulfarini Graziella il 13/03/2008
    # 125
    Bulfarini Graziella non hai ancora capito cosa è la Moratoria. Vedo che sei solo ciancicatrice di effimeri concetti preconfezionati. I tuoi ragionamenti portano al nulla. All’indifferenza morale, appunto.
    scritto da BambinoMaiNato il 13/03/2008
    # 126
    Cara Graziella, però risulta difficile aprire il dibattito su cose concrete e non su teorie e chiacchiere, come dici tu, con chi, come te, in due mesi di dibattito sulla moratoria ancora non si è accorta di quello che Ferrara va incessantemente dicendo a chi è disposto ad ascoltare, che cioè lui non vuole né l’abolizione della 194, né la proibizione dell’aborto, ma vuole che:
    da un punto di vista pratico, si applichi la prima parte della 194, cioè si offrano tutti gli aiuti possibili, materiali e psicologici, a chi vuole abortire, lasciandola però libera di scegliere,
    e da un punto di vista culturale, si affermi che l’aborto è un male, per il bambino, per la madre e per l’intera società, cosa che chi abortisce prima o poi percepisce, ma che la società fa finta di non vedere.
    Possibile che in due mesi, tu non abbia MAI sentito Ferrara dirlo, o non l’abbia mai letto sul suo giornale? Mi sembri un po’ in malafede.
    scritto da Anna il 13/03/2008
    # 127
    Brava Graziella con il tuo pacifismo si che gli iracheni sarebbero stati in buone mani: starebbero ancora in quelle del “tenero” Saddam, che tu tanto ami. Ma ti ricordo, che quella nazione cattivona a cui piace fare tante guerre ha permesso a te di stare, oggi, in una nazione libera, e di scrivere fregnacce. La tua libertà di scrivere fregnacce la devi anche (soprattutto) a quel paesino, perfido e maligno, che un giorno arrivò in Italia per “cacciare il dittatore” esattamente come l’Iraq. Ma questo tu già lo sai vero? Sai anche che Saddam non sarebbe morto di paura di fronte al tuo: no war, peace&love vero? E che quegli iracheni che tanto ti stanno a cuore sarebbero ancora sudditi del dittatore, vero?
    Quanto alla moratoria sull’aborto, bè, “bambinomainato” ha perfettamente ragione: non hai capito un tubo di cosa sia la moratoria.
    scritto da Aborto? No, Grazie. il 13/03/2008
    # 128
    Ach, Graziella! sei circondata da premi Nobel.
    scritto da Ferrara? No, grazie il 13/03/2008
    # 129
    Propongo una Moratoria contro Bulfarini Graziella.
    scritto da Saddam il 13/03/2008
    # 130
    DUE O TRE MOTIVI PER CUI AI POLITICI E’ DIFFICILE FARE LE DOMANDE

    Caro Bruno,
    inizio a rispondere a te. Uno può fare tutte le domande cazzute che gli passano per la tresta, ma per poterle fare deve averne l’opportunità. Il che non è facile perchè i politici sono abituati a sceglieresi i propri interlocutori, e la televisione italiana (ma anche i giornali) li hanno abituati all’idea di poter esprimere un potere di veto. Prendiamo l’esempio di quella sera ad Annozero. In primo luogo c’è un conduttore come Santoro, che ha il coragigo di fare scelte diverse (ad esempio invitare due trentenni come me e Cappellini). E poi – va detto – Di Pietro non si tira mai indietro.
    Nei grandi talk show, invece, accade il contrario. I politici vanno solo se si scelgono loro chi gli fa le domande. E poi, siccome si abituano a poter scelgiere nei grandi talk show (ricordate “il vestito su misura”) non accettano di andare altrove, correndo più… “rischi”. In questo, figuratevi se qualcuno permette che un “pischello” possa fare delle domande fuori controllo a Berlsuconi (ma anche a Veltroni). Non avete notato che da dieci anni sono intervistati dalle stesse compagnie di giro? Dirò di più: spesso accede solo chi rinuncia a fare un certo tipo di domande, “inopportune”. Da questo punto di vista, come avrete notato Tetris potrà avere molti difetti, ma è asoslutamente “inaffidabile” per i politici che vogliono pattinare sul velluto, e noi siamo contenti così.
    Luca

    Domani facciamo un altro Tetris iun po’ pazzo, parliamo di vechci e giovani, di segretarie e portaborse in lista, di babbioni che non mollano la poltrona….
    scritto da Luca telese il 14/03/2008
    # 131
    ANALOGIE E DIFFERENZE FRA IL LIBERTINISMO E IL LIBERALISMO

    Per Wilde,

    Maddài, allora non hai proprio capito come la penso? Potremmo non essere d’accordo, ma c’è una profonda differenza fra il libertarismo libertino di Sgarbi (non è un aggettivo deteriore, è una constatazione), e il mio. Detto questo non capisco il tuo disappunto: dovresti essere entusiasta per tutte queste ragazze che dopo aver copulato con il divo Vittorio hanno scleto di portare a termine le loro gravidanze. Non ti pare una scelta pro-life? Aggiungiamo un tredicesimo punto al programma di Giuliano, per fare in modo che tutte le donne che non abortiscano ottengano lo stesso trattamento delle ex di sgarni.

    Luca
    scritto da Luca Telese il 14/03/2008
    # 132
    La posizione di Sgarbi della Ravera e tua sono la stessa cosa. Il sesso senza conseguenze, senza responsabilità. La domanda però che io faccio è semplice: ci sarà un motivo per il quale fra sesso e maternità c’è un legame? O pensiamo che Dio giochi a dadi con l’universo? O magari l’universo giochi a dadi con sè stesso?
    In realtà c’è un problema ineludibile che tutti fingiamo di dimenticare, e cioè il problema di Dio. Sicuramente ogni volta che si discuta di questi problemi, si evita di toccare questo argomento perchè si fa la figura dei cretini, in ossequio al principio di laicità dello stato. Però tu sei troppo intelligente per non sapere che stato laico non significa stato ateo, ma l’opposto. Stato laico è quello in cui la parte religiosa è fondamentale per tutti i cittadini e lo stato si fa carico di permetterne il perseguimento e la convivenza fra tutte (le religioni). Negli stati uniti questo è pacifico, ma i in Italia non lo è.
    Detto questo, ragioniamo in termini concreti.
    Dio non esiste.
    Dopo la morte c’è il baratro, il nulla assoluto ed etermo. La vita dunque non è che una scintilla nell’immensità dell’eterno nulla. Dunque la vita è un perido durante il quale ciscuno di noi trae da essa il massimo di quallo che possa concedere prima che si giunga alla fine e tutto si annulli. Se si verifica un inconveniente lo si elimina. Una gravidanza indesiderata, una malattia, una vicinanza fastidiosa con un diversità, devono tutte essere scientificamente evitate se ciò è possibile. Ma andiamo oltre, nel mondo c’è sovrappopolazione, le risorse sono limitate, perchè non attuare un criterio di selezione? I deboli, i malati, gli handicappati, i minorati psichici, perchè non eliminarli? Questi non hanno “autocoscenza” come dice la moderna filosofia, quindi, come il feto, non sono persone. Perchè, per pietà, come dice la attice di soap opera, non abbatterle? Loro, se li elimini, non si rendono conto e non soffrono se operi questa scelta.
    In ogni caso se tutti non possiamo resistere su questo pianeta perchè le risorse sono poche e qualcuno deve comunque perire, è ovvio che la scelta di eliminazione deve rigurdare gli inutili, i deboli, i non autonomi. Sappiamo che in oriente le bambine sono destinate alla morte, perchè non abortirle prima? Tanto la fine che devono fare è il nulla di cui ho già detto.
    Ma anche possiamo andare oltre. Io ho un capufficio stronzo, è cioè una persona insignificante e invisa a tutti. Perchè non abbatterlo, se così si fa la felicità di tutti, tanto è destinato comunque a morire, cioè al nulla eterno? Che sarà mai di grave se gli anticipo la fine predestinata? Che sarà mai di grave se giunto il nulla la vita di quell’emerita testa di cazzo non è che un baleno nel nulla eterno in cui tutto l’universo, noi compresi, siamo destinati a terminare la nostra corsa, e di cui nessuno avrà il ricordo?
    Tu risponderai che esiste l’etica, cioè la morale finta, quella cioè convenzionale di creazione umana. La morale umana, però, decide ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sulla scorta di ciò che è più utile per la classe dirigente, per il capo o per la maggioranza, o per lo stato, non per il singolo individuo a dispetto della collettività. Cioè se la collettività potrebbe trarre beneficio dalla soppressione del singolo, come nel caso dell’aborto, quindi potrebbe non esservi ingiustizia o immoralità. In realtà chiunque dovrebbe sapere che la morale è tale solo se è universale, ed è superiore all’uomo e non nella sua disponibilità. Chi sia persona o chi sia degno di sopravvivere, non lo decido io o luca telese, o la maggioranza dei cittadini o lo stato, ma la morale universale che la costituzione italina riconosce e garantisce come inviolabili della persona umana, perchè preesistenti allo stato stesso. NOn che attribuisce!
    Poi però per assurdo possiamo anche prendere in considerazione la eventualità remotissima che Dio esista.
    Lo so è una cazzata.Del resto c’è qualcuno che crede che la vita abbia un senso, un progetto, una finalità. Mica è obbligatorio pensare che il nulla regni, che la vita sia un caso.
    Tu caro Telese, come me sfortunatamente, un giorno morirai, e ti presenterai all’austero cospetto del tuo creatore, che ti farà la segunete domanda;
    Caro Luchino, tu hai goduto di una lunga vita proficua e per quanto possibile gioiosa, e quando eri nel grembo della tua affettuosa mamma, nessuno ha deciso di interrompere quella gravidanza che comunque è costata dolore e sofferenza, come ti sei permesso di decidere che un altra persona o feto o embrione o quello che ti pare non dovesse ricevere tanto?
    scritto da wilde il 14/03/2008
    # 133
    P.s.
    Questo non c’entra nulla con la 194 che è una legge necessaria per evitare guai ben peggiori. Ed è evidente che la scelta di abortire in capo alla donna è sacrosanta.
    Però non facciamo finta di non sapere che l’aborto è un fallimento per la società, cioè la rinuncia a ciò che potrebbe essere una risorsa, perchè gli individui sono per le società civili la unica vera risorsa, sempre e comunque, anche se malati, handicappati, indifesi, non autosufficienti o diversi.
    Dal punto di vista morale Dio è grande e misoricordioso come ricordano i fratelli d’oriente, però il comportamento astratto è e rimane un errore.
    scritto da wilde il 14/03/2008
    # 134
    @ Graziella: se parli di abolire la 194 e dici che non si propongono soluzioni ai problemi vuo dire che non conosci i 12 punti proposti dalla Lista pazza, peccato.
    Comunque tranquilla, non cerco dei fan e non voglio convincere nessuno delle mie idee, lungi da me, vorrei solo dialogare su questioni interessanti.
    PS Ferretti è davvero bravo.
    scritto da camillo rocci il 14/03/2008
    # 135
    Per “aborto no grazie” :
    1) non hai risposto alla mia domanda e non mi hai spiegato come farai a “scegliere i tuoi rappresentanti” il 13/14 aprile
    2) dovresti sapere che dall’Iraq le notizie ci vengono elargite esclusivamente da addetti stampa militari americani dopo che, molto democraticamente, i seguaci di quella mente eccelsa di busch, hanno cacciato tutti i giornalisti della coalizione.
    3) Detto questo le “fregnacce” non sono l’unica a scriverle e comunque non sei tu che devi giudicare quelle che sono fregnacce e quelle che sono cose sante. Questo dimostra la tua intolleranza e formazione democratica e quindi con te non voglio avere altri scambi di opinioni. Punto.

    Da “bambino mai nato” :
    Chiedo di essere illuminata sul significato che tu ed il buon ferrara attribuite al termine “moratoria” in questo caso specifico. Te ne sarei eternamente grata ed eliminerei una mia gravissima lacuna. Grazie in anticipo.
    Se tu ritieni che affermare che esiste di fatto un ritorno all’aborto praticato in condizioni da terzo mondo sia un “ciancicare” significa che abbiamo, per fortuna, due concetti opposti sul come si affrontano i problemi e sul come si dovrebbe quindi tentare di risolverli.

    Per Anna:
    posso concordare con te sul fatto che la 194 deve essere meglio applicata nella prima parte a condizione che sia bene applicato anche tutto il resto.
    Cioe’ che chi decide, entro le regole stabilite dalla 194, di ricorrervi lo possa fare senza che abbia l’obbligo di elemosinare l’applicazione di quello che, ancora oggi, e’ legale. Come ho gia’ detto in precedenza esistono in Italia situazioni in cui il 90% dei medici si rifiuta di praticare l’aborto e gli stessi medici lo praticano magari a pagamento.
    E’ evidente che in queste realta’ trova nuovamente sviluppo l’aborto clandestino praticato in condizioni da terzo mondo. Lo trovi giusto??.
    Per quanto riguarda il discorso teoria-pratica e’ evidente che i ragionamenti teorici, morali ed etici entrano obbligatoriamente in campo sopra tutto quando si deve trattare di argomenti cosi’ spinosi come la pratica dell’aborto. Il fine di tutto pero’ deve portare alla risoluzione perlomeno parziale del problema da cui si e’ partiti. In mancanza di questo, cioe’ di norme, regole e indicazioni specifiche, tutte le discussioni le teorie e i ragionamenti fatti sarebbero stati inutili.
    A volte teorizzando e dibattendo troppo si perde di vista lo scopo del dibattere che e’ e deve essere quello di proporre soluzioni pratiche e praticabili anche se parziali e non definitive.
    Tanto poi per concludere un malinteso sempre presente in queste discussioni, penso che nessuno possa oggettivamente considerare la pratica dell’aborto come un bene. Non ho mai sentito nessuno negare che l’aborto in se e’ un bene. Smettiamola di quindi di affermare che ci sono i buoni che reputani cattivo l’aborto ed i cattivi che reputano buono l’aborto. Non e’ vero!!!. Smettiamola con queste patenti false e pretestuose.
    scritto da Bulfarini Graziella il 14/03/2008
    # 136
    PER BULFARINI GRAZIELLA:

    Bulfarini Graziella dice: “…penso che nessuno possa oggettivamente considerare la pratica dell’aborto come un bene. Non ho mai sentito nessuno negare (forse volevi dire “affermare”? vabè il significato della frase l’ho capito lo stesso, spero.) che l’aborto in se e’ un bene. Smettiamola di quindi di affermare che ci sono i buoni che reputani cattivo l’aborto ed i cattivi che reputano buono l’aborto. Non e’ vero!!!…”

    Ottimo. Graziella. Ottimo. Sono d’accordo con te. E questo è il succo della lista per la moratoria: sono felice che tu in fondo la pensi come Giuliano Ferrara, come le persone di buon senso, ragionevoli; vedi il fine della lista è proprio questo: Ri-Affermare che l’aborto non è mai un bene! Per questo dobbiamo fare in modo che le donne possano scegliere di non-abortire aiutandole, economicamente, moralmente, senza obbligarle a farlo, senza cancellare la legge, anzi applicandola in tutti i suoi punti, rafforzando il suo obiettivo che è (ricordo) quello di contrastare la pratica abortiva e di evitare l’aborto clandestino per tutelare la vita umana.
    Questo è, dulcis in fundo, ciò che La lista Per La Moratoria vuole realizzare: portare in parlamento persone che siano dalla parte delle donne, dei bambini, cercando di aiutarle (ad essere mamma), di aiutarli a nascere (non è infatti un caso che siano candidate molte donne).
    L’obiettivo, ripeto, non è la soppressione della legge 194, ma la messa al bando dell’aborto, come pratica moralmente indifferente. Che l’aborto sia legale, non significa che sia legittimo, normale, consuetudine, prassi, routine. Questo è come viene considerato oggi dalla cultura nichilisticamente dominante. Questa cultura è quella che Giuliano Ferrara combatte.
    Così, finalmente, spiegate le diverse posizioni, mi sembra che tu possa felicemente dare un bel voto, (pregiudizi a parte), un voto che mette il buon umore ;)

    P.S. a proposito dei rappresentanti: che vuoi dire? io il mio voto lo dò, e mi pare anche fin troppo scontato ripetere a chi. Se intendi come materialmente in questa democrazia, con questo sistema elettorale (pessimo) possa io scegliere i miei rappresentanti, ti dico così: scegliendo il partito (o la lista) a cui corrispondono un tot. di candidati. Più voti prende, più candidati eletti. I candidati li conosco prima del voto. E’ questo che volevi sapere? Non so se ti ho ben compreso. I’m sorry
    scritto da BambinoMaiNato il 14/03/2008
    # 137
    Sempre x B. GRAZIELLA:

    Ops…ho involontariamente risposto ad una domanda che non era rivolta a me, ma ad “Aborto? No, grazie”. Ecco perchè non capivo; vabè…soprassederà, spero.
    scritto da BambinoMaiNato il 14/03/2008
    # 138
    Cara Graziella,
    tanto per essere chiari: secondo me un medico che nella struttura pubblica si dichiara obiettore e poi fa privatamente aborti non solo dovrebbe andare in galera, ma gli dovrebbe essere impedito per il futuro di esercitare la professione. Detto questo, credo che questo sia un argomento decisamente “gonfiato” a scopo propaganda, ma, ripeto, se non lo fosse, penso ciò che ho detto sopra.
    Forse è anche il caso di cominciare a chiedersi perchè tanti medici sono obiettori, e la risposta è semplice: perchè uno studia e si laurea in medicina per curare la gente, non per uccidere feti. Già nell’antichissimo giuramento di Ippocrate, quando ancora semplicemente non si aveva idea di che cosa avvenisse nell’utero di una donna incinta (cosa che oggi sappiamo e vediamo benissimo)il medico si impegnava innanzitutto a non nuocere al paziente, e successivamente a curarlo, a non somministrare veleni (vedi eutanasia), o farmaci abortivi alle donne. Molti laureati in medicina ancora giurano questo. Tu dici che non si può obbligare una donna incinta a partorire, bene, vogliamo però obbligare un medico a fare aborti? Questo è totalitarismo. Tutta questa gente che si straccia le vesti per l’obiezione di coscienza dei medici dovrebbe essere coerente, laurearsi in medicina, e mettersi in prima persona a fare gli aborti, invece di pretendere di imporre ad altri comportamenti che ripugnano alla loro coscienza. E l’obiezione che molti medici diventano obiettori per fare carriera è ridicola. Se è vero che molti posti in strutture che praticano aborti non sono coperti, perchè i medici obiettano, vuol dire che i posti per i non obiettori ci sono eccome.
    Il giorno che sentirò la Turco, o la Pollastrini, o la Bonino, o il Capo dello Stato dire che Paola Bonzi alla Mangiagalli di Milano (e tanti altri come lei in Italia) ha fatto un’opera meritoria, aiutando in 30 anni 9000 donne in difficoltà a partorire, nel pieno rispetto della legge 194, mi convincerò della loro buona fede quando sostengono che non ritengono l’aborto una cosa positiva, ma solo un orribile dramma da evitare se appena è possibile.
    La vicenda di Genova dimostra che l’aborto clandestino in Italia esiste e come, e non perchè la 194 non funziona (l’AIED della Liguria ha dichiarato che a Genova la 194 funziona, e se lo dicono loro…), ma perchè è proprio della 194 che se ne fregano e vogliono abortire come dove e quando pare a loro: abortire è diventato un “diritto positivo” nella testa delle persone, non un “dramma” a cui la comunità decide che è meglio dare rimedio in un ospedale che tra le braccia di una mammmana.
    scritto da Anna il 14/03/2008
    # 139
    CORREGGO PER CHIAREZZA QUELLO SCRITTO IN PRECEDENZA:
    Non ho mai sentito nessuno AFFERMARE che l’aborto in se e’ un bene.
    Penso comunque che l’errore fosse lampante.
    scritto da Bulfarini graziella il 14/03/2008
    # 140
    wilde deve aver fumato
    scritto da Anonimo il 14/03/2008
    # 141
    Vedo che qui si gira sempre attorno allo stesso discorso e sembra di parlare fra ciechi-sordi e muti.
    Non c’e’ bisogno di un ferrara cha da un pulpito venga a dire che l’aborto non e’ mai un bene!!!. Ma che discorsi inutili facciamo??? Chi mai ha detto e sostenuto che l’aborto e’ una azione degna di lode o qualcuna/o che ne sia andata fiera/o. Io personalmente non mi sono mai imbattuta in affermazioni di questo tipo.
    Se venisse applicata la moratoria ( a proposito sono stata incolpata di non sapere cosa si intenda per moratoria e, nonostante la mia richiesta di aiuto, nessuno mi ha illuminato ) possiamo stare certi, con i governanti che abbiamo, falsi laici o, se preferisci, credenti praticanti per sola convenienza, che non verra’ piu’ eliminta, potremo dire addio alla 194.
    Potrebbe invece certamente essere integrata da nuove forme di aiuto, di proposte, di sostegno non solo economico. Il tutto senza toccare l’impianto di base lasciandolo inalterato fino a quando appunto non si saranno definite nuove regole e disposizioni.
    Fino ad allora non deve essere toccata.
    Gente come ferrara non dovrebbe vendere solo parole ma fare proposte concrete. Che cosa significa dire “dobbiamo fare in modo che le donne possano scegliere di non-abortire aiutandole, economicamente, moralmente, senza obbligarle a farlo, senza cancellare la legge, anzi applicandola in tutti i suoi punti, rafforzando il suo obiettivo che è (ricordo) quello di contrastare la pratica abortiva e di evitare l’aborto clandestino per tutelare la vita umana” senza entrare nel concreto suggerendo CHE COSA E COME FARE ???
    E’ facilissimo parlare, buttare li’ concetti che nessuno potrebbe contestare. E’ piu difficile invece indicare soluzioni praticabili e accettabili.
    Solo quando il buon ferrara e seguaci diranno quali concretamente potrebbero essere le soluzioni si potrebbe mettere da parte la ipotesi di possibile malafede al fine di sospendere la 194 e rimandare a tempo da destinarsi eventuali miglioramenti o integrazioni. Questo e’ cio’ che ci rende sordi ciechi e muti.
    Per quanto attiene ai medici tengo a farti presente che e’ una professione che viene scelta liberamente, i ruoli all’interno delle usl possono essere rifiutati e sarebbe forse il caso che, prima di assumere un medico in queste strutture, gli si chiedesse prima se ha problemi etici ( accettabilissimi e comprensibilissimi ) o meno.
    Con tutte le dovute differenze accetteresti tu un poliziotto che non obbedisce ad un ordine di arresto di una persona perche’ lui la ritiene innocente??. Bada bene non fare la punta a questa ultima affermazione che si presta molto a essere presa a pretesto per infinite contestazioni. E’ solo per dire che l’uomo gode in genere di possibilita’ di scelta. In funzione di questa scelta deve agire. Se cambia idea bene, benissimo, si licenzia e cambia professione o si fa trasferire ad altri incarichi. Esistono tante possibilita’ per un medico obiettore. Nessuno lo condanna a esercitare interventi che non vuole fare. Nessuno pero’, nei limiti della legalita’, puo’ rinunciare senza lamentarsi a dei diritti che gli sono riconosciuti dal nostro stato che dovrebbe essere laico. Ma che purtroppo cosi’ non e’.
    scritto da bulfarini graziella il 14/03/2008
    # 142
    Anonimo, concordo, ha fumato!!!
    scritto da Bulfarini Graziella il 14/03/2008
    # 143
    Avete rotto le scatole voi e quel pallone gonfiato di Ferrara con il suo moralismo di merda.
    scritto da Anonimo il 14/03/2008
    # 144
    Dichiaro forfait. Lascio a voi Bulfarini Graziella. Buona fortuna.
    scritto da Anna il 14/03/2008
    # 145
    Cara Anna,
    anche io mollo… Mi cadono le braccia…perchè è come se parlassi al vento: secondo me neanche li leggerà i messaggi degli altri, o perlomeno, li osserva. Dice che nessuno l’ha illuminata su cosa sia la moratoria. Questo mio è il 150° mex, la metà almeno lo dicono, lo spiegano, io l’ho spiegato, tu meglio di me, Anna, l’hai spiegato, ma Bulfarini Graziella è ancora lì scalciante con le sue vecchie affermazioni, i suoi pericolosi pregiudizi, la sua incapacità di comprendere: a questo punto penso che lo faccia a posta, che si diverta scrivendo a ruota libera quello che le frulla per la testa, altrimenti, se così non fosse è proprio irrecuperabile la ragazza: fanaticamente accecata dall’ideologia del nulla.
    In bocca al lupo ragazzi, vi lascio nelle mani della Bulafarini.
    scritto da BambinoMaiNato il 14/03/2008
    # 146
    grazie!
    scritto da Anonimo il 14/03/2008
    # 147
    Ferrara non sarà stato simpatico…ma certamente dice cose molto ragionevoli.
    scritto da Silvia82 il 14/03/2008
    # 148
    Io ho fumato ma anche telese.
    Lui dice che i figli quando non sono amati o attesi è giusto finiscano in pattumiera. Ma forse non si rende conto di quello che dice, o magari non si è spiegato bene.
    scritto da wilde il 14/03/2008
    # 149
    frustazione e favoritismi continui conducono a tali risultati..ferrara è il peggiore dei peggiori. l’amarezza nasce quando bisogna per forza mantenere la calma quando il raccomandato dei raccomandati denigra chi fa serenamente il suo mestiere!!!!
    scritto da Anonimo il 14/03/2008
    # 150
    Per Anonimo: rappresenti il nulla. Non ti accorgi che parli tutti i giorni su questo blog di Ferrara solo per essere qlkuno. Ke nulla!!!Un bel nulla.
    scritto da FrancuZzU il 14/03/2008
    # 151
    ANONIMO fai ride….ritirateeee!!!
    scritto da ErCIPOLLA il 14/03/2008
    # 152
    Ferrara si è inventato una causa giusto per andare a prendersi anche lui una bella poltrona, così intasca ancora di più e diventa come un dirigibile (ora è una mongolfiera).
    Viene a fare il maestro di giornalismo, io ricordo che nei suoi programmi c’era molta spazzatura e anche un po di giornalismo, quindi non mi sembra che abbia molto da insegnare a Luca Telese.
    scritto da Francesco il 14/03/2008
    # 153
    ah…sisi…bravobravo, è come dici te. sisi. Grande!! Ekketedevo dì.
    scritto da ErCIPOLLA il 14/03/2008
    # 154
    E’ NATO TUTTO COSI’, un bel giorno di dicembre:

    “Questo è un appello alle buone coscienze che gioiscono per la moratoria sulla pena di morte nel mondo, votata ieri all’Onu da 104 paesi. Rallegriamoci, e facciamo una moratoria per gli aborti. Infatti per ogni pena di morte comminata a un essere umano vivente ci sono mille, diecimila, centomila, milioni di aborti comminati a esseri umani viventi, concepiti nell’amore o nel piacere e poi destinati, in nome di una schizofrenica e grottesca ideologia della salute della Donna, che con la donna in carne e ossa e con la sua speranza di salute e di salvezza non ha niente a che vedere, alla mannaia dell’asportazione chirurgica o a quella del veleno farmacologico via pillola Ru486.
    Questi esseri umani ai quali procuriamo la morte legale hanno ciascuno la propria struttura cromosomica, unica e irripetibile. Spesso, e in questo caso non li chiamiamo “concepiti” ma “feti”, hanno anche le fattezze e il volto, che sia o no a somiglianza di Dio lo lasciamo decidere alla coscienza individuale, di una persona. Qualche volta, è accaduto di recente a Firenze, queste persone vengono abortite vive, non ce la fanno nonostante ogni loro sforzo, soccombono dopo un regolare battesimo e vengono seppellite nel silenzio. La pena di morte per la cui virtuale moratoria ci si rallegra oggi è di due tipi: conseguente a un giusto processo o a sentenze di giustizia tribale, compresa la sharia. Sono due cose diverse, ovviamente. Ma la nostra buona coscienza ci induce a complimentarci con noi stessi perché non facciamo differenze, e condanniamo in linea di principio la soppressione legale di un essere umano senza guardare ai suoi motivi, che in qualche caso, in molti casi, sono l’aver inflitto la morte ad altri. Bene, anzi male. Il miliardo e più di aborti praticati da quando le legislazioni permettono la famosa interruzione volontaria della gravidanza riguarda persone legalmente innocenti, create e distrutte dal mero potere del desiderio, desiderio di aver figli e di amare e desiderio di non averli e di odiarsi fino al punto di amputarsi dell’amore. E’ lo scandalo supremo del nostro tempo, è una ferita catastrofica che lacera nel profondo le fibre e il possibile incanto della società moderna. E’ oltre tutto, in molte parti del mondo in cui l’aborto è selettivo per sesso, e diventa selettivo per profilo genetico, un capolavoro ideologico di razzismo in marcia con la forza dell’eugenetica. Rallegriamoci dunque, in alto i cuori, e dopo aver promosso la Piccola Moratoria promuoviamo la Grande Moratoria della strage degli innocenti. Si accettano irrisioni, perché le buone coscienze sanno usare l’arma del sarcasmo meglio delle cattive, ma anche adesioni a un appello che parla da solo, illuministicamente, con l’evidenza assoluta e veritativa dei fatti di esperienza e di ragione.”

    Grazie Giuliano, ti siamo vicino.
    scritto da Massimo&Fede il 14/03/2008

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