Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Elio «ilgiaguaro» è diventatouna«Iena»

Luca Telese
nostro inviato a Ceppaloni

Persino nel corteo di Ceppaloni i militanti del suo partito lo canzonano: «Eliooo, quanto guadagni?». Perché qui al sud, nella performance mediatica che ha fatto il giro del mondo, la cosa che ha più colpito è che il figlio dell’ex ministro guadagnasse così poco. E così, un altro udeurrino gli si è avvicinato e gli ha detto: «Gesù, da noi a Napoli un operatore ecologico di quarto livello guadagna più di te!». Elio Mastella, 30 anni, secondogenito di Clemente, è ormai un personaggio. Il suo litigio con la Iena Alessandro Sortino, trasmesso da Sky, è una delle perle di You Tube create dall’inchiesta di Santa Maria Capua Vetere. Il vero retroscena del duello con Le Iene è nella sua storia romana, quando lui, definito dagli amici «un buon centravanti», ma comunque assatanato dal piacere di giocare a pallone, non conoscendo nessuno, girava per i campi di Tor di Quinto chiedendo alle squadre impegnate «vi manca uno?». E fu così che, una volta, lui che non si era presentato con il suo cognome, si trovò a giocare con il figlio del commissario dell’Authority, che poi è lo stesso Sortino a cui due giorni fa chiedeva:«Matuo padre che lavoro fa?». La sua storia, in fondo, è tutta stretta fra Ceppaloni e Roma: si diploma al liceo scientifico di Benevento, si laurea con 110 e lode in ingegneria, la sua passione, e lui con la lente di quegli studi continua a guardare il mondo, ad esempio l’inchiesta che ha coinvolto sua madre gli ha fatto venire in mente la lezione del professor Luciano, docente di circuiti elettrici – uno che definisce geniale -, che si era presentato agli studenti disegnando un enorme diagramma sulla lavagna, per poi punzecchiarli con unadomandaprovocatoria: «Ma questa è un’astronave o un’astronzata?». Ed Elio è uno che difende con le unghie e con i denti la sua storia con Roberta Gasco, riccioluta, occhi azzurri, responsabile giovanile del movimento con cui sta da due anni dopo una lunga storia con un’altra ragazza, Manuela, con cui ha diviso la vita per sette: «Non vi mettete a frugare in questa storia, se no vi fate male», dice ai giornalisti. La versione più tonica la fornisce la stessa Roberta: «Chiariamo una cosa, fra noi due il boss sono io, nel caso. Ci siamo messi insieme che io ero già responsabile nazionale, e consigliere regionale, altro che Parentopoli, caso mai sono io che mi sono sacrificata, eh eh». In fondo la storia di Elio è quella di un universitario che divide un appartamento con cinque studenti a Fuorigrotta, in via Terracina, pagavano 250mila lire a testa, e la sera, tutti quanti, giocavano a Risiko o a carte. Uno dei suoi libri preferiti è Il secolo breve, il film che più lo ha commosso I cento passi perché amava identificarsi nel giovane ribelle di paese, Peppino Impastato. Ha vissuto anche a Bruxelles, nel periodo in cui preparava la tesi, che consisteva nella creazione di un algoritmo per controllare i sottotitoli nei film. E così, «Mastellino», oppure «Il giaguaro», anche quando torna a Ceppaloni pensa al suo amico giapponese Jonathan o al collega cecoslovacco Stef, e sospira: «Da noi gli ingegneri elettronici non fanno più nulla, tutto viene ideato fuori, l’Italia di mio padre e di mia madre ancora aveva un’idea del merito, quella in cui sono cresciuto io molto meno».

Scopri di più da Luca Telese

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.