Luca Telese

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Luca Telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

LA CASTA

COME QUANDO E PERCHE’ E’ NATO IL PROBLEMA DELLA “CASTA”, E PERCHE’ L’UNICO MODO PER VENIRNE A CAPO E’ IL NAPALM

 

 

 

di Luca Telese

 

Allora, da due settimane i giornali, con in testa “il Corriere della sera”, hanno deciso che c’è la crisi della politica, che si rischia un nuovo novantatrè, altro che mani pulite, l’ira di Dio, il trionfo della temutissima “antipolitica”. Come, quando e perché? E soprattutto: chi lo ha deciso? Se provi a guardare sotto il fumo, scopri che gli elementi a carico sono sostanzialmente quattro: 1) Il successo indubbio (e meritato) del libro di Stella e Rizzo (due giornalisti del Corriere), che si vale anche di un titolo azzeccato “La Casta”, e che documenta un fiume di sprechi ignobili 2) Una intervista a Massimo D’Alema (che della Casta è uno dei leader prinicipali) che ci ha avvisato del “rischio” di una crisi della politica (sempre dalle colonne del Corriere) 3) Del discorso di un altro leader di Casta (confindustriale, stavolta) Luchino Cordero di Montezemolo, che dopo aver smerdato il centrodestra, adesso smerda il centrosinistra (scusate la sintesi, ma è così).

La mia impressione è che le bolle come si gonfiano si sgonfiano, e dunque dopo aver fatto volare gli stracci, come sempre accade in Italia, si cercherà un finto “nuovo” su cui far convogliare le speranze, alimentate dalla delusione, alimentata ad arte da questa campagna (speriamo non sia il prossimo referendum Segni, altro leader di Casta, cateria bolliti). E questo non lo dico perché penso che la Casta non esista, ma perché sono convinto che esista da molto prima, che la vera Casta siano le riserve brocche della Prima repubblica, che hanno fatto finta di diventare i padri fondatori della Seconda. Il vero motivo per cui le inchieste giornalistiche non vanno a fondo, e che si dovrebbe dire che la Casta va da Bondi e Cicchetto a Rutelli e Fassino, che vanno tutti rottamati, al più presto, e senza nessuna perdita. Perché il problema è tutto qui: a costo di sembrare eccessivi, o estremi, in Italia, l’unica soluzione al problema della “Casta”, e l’unica possibilità di riformarla, sono queste: l’esilio volontario, le dimissioni forzate, o – preferibilmente – il napalm.   


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6 risposte a “LA CASTA”

  1. Avatar Gianluca Telese
    Gianluca Telese

    Le bolle che si gonfiano talvolta salgono anche troppo prima di sgonfiarsi e sparire.

    Ha accennato alla Prima e alla Seconda Repubblica.
    Mi può sintetizzare le differenze TRA queste !?
    Vorrei conoscere il pensiero di Luca Telese.

    Saluti Gianluca

  2. Avatar audelfi
    audelfi

    acciripicchia, ci vai giù pesante!
    sarò un’idealista ma credo che non votarli sia ancora un gesto con un senso. non parlo di astensione. anzi penso che tutto questo agitare le acque sulla crisi della politica abbia suggerito a molti la malaugurata idea di disertare le amministrative di questo 27-28.

    comunque scrivevo per consigliarti l’ultimo libro di Gianni Barbacetto. se non lo hai già letto: “Compagni che sbagliano”. nonostante l’assonanaza con la definizione anni ’70 parla di oggi e della casta, mostra l’architettura di interdipendenza economica tra destra e sinistra che quando emerge politicamente si chiama inciucio. insomma un’inchiesta che va a fondo.
    p.s. i compagni che sbagliano secondo Barbacetto oggi sono quelli che sottovalutano la questione legalità.

  3. Avatar Luca
    Luca

    Cara Aurelia,
    non sono io che ci vado pesante, avevo scritto questo post prima del terremoto elettorale di domenica, mi pare che il tracollo del partito democratico che perde come se nulla fosse il 9 per cento dei suoi elettori ci dica qualcosa su questa crisi, o no? E’ la realtà che ci va pensate.

    Per Gianluca.
    La differenza fra la prima e la seconda repubblica è una convenzione. Secondo chi scrive, i giornlaisti, oggi persino gli storici, la prima, segnata dal governo della Dc, finisce con il terremoto di Tangentopoli, nel 1993 e con l’ingresso in campo di una forza nuova, quella di Berlusconi nel 1994. A fare da spartiacque il passaggio dal proporizionale al maggioritario.
    Ora, a parte che poi è tornati al proporzionale, io credo che questa distinzione sia da rivedere. COme notavo nella riflessione di prima, intorno a Berlsuconi si sono riuniti molti ex socialisti e democristiani (il suo è sicuramente un nuovo a metà, qualunque giudizio si dia), An viene figliata dirrettamente dal Msi, Bossi fa politica dal 1984, e a sinistra, malgrado il turbinio di partiti e di noi, siamo ancora agli ex Pci e agli ex democristiani. SIamo ancora un paese “ex”, altro che seconda Republbica!.
    Luca

  4. Avatar patrizia donolato
    patrizia donolato

    il napalm penso sia l’unica soluzione. In una delle trasmissioni di Matrix, il cui argomento erano gli sprechi dei nostri politici tra cui l’auto blu, ho sentito che il primo personaggio politico che tentò di diminuire il numero delle auto blu fu Mussolini ….. mi sono cadute le braccia. Ho capito che è un tumore incancrenito e che non c’è nulla da fare a cascata vengono tutti gli altri abusi di sprechi e poi vogliono aumentare l’erà pensionabile se vivessero loro (i politci) come tutti i cittadini Italiani e si dessero più da fare sull’evasione fiscale non ci troveremmo in questa situazione.
    Saluti.

  5. Avatar Tiziano Augusto Bedoni

    CORDA, CON UN SOLIDISSIMO NODO E ANCHE SE NON BELLA SI RACCOMANDA ROBUSTA IMPREGNATA, MEGLIO SE MANTENUTA, PER TRE GIORNI E TRE NOTTI “A MACERARE” DENTRO DEL DENSO SAPONE LIQUIDO OVE POTER COSÃŒ SCIVOLARE BENE; il NAPALM ha degli effetti collaterali che la CORDA invece évita creando dei danni che in questo momento non son accettabili…..vá….mettiamola così. La CORDA invece il “danno” lo circoscrive solo al collo del personaggio che “verrebbe scelto” per farne collaudo; con la sola differenza che non avrebbe la possibilità poi, nel suo penzolare, di rilasciar commenti e impressioni.
    Però questo è anche un PAESE di “sapientoni” , o nó? ….quindi non sarà poi difficile trovar un esperto che possa dire la sua.

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