Tpi

10 Luglio 2019
“Salvini, va’ in Libia e porta qua tutti i migranti che trovi, ecco perché ti conviene”: la provocazione di Maria Giovanna Maglie

Retroscena TPI: durante una festa romana la giornalista ha dato al vicepremier un consiglio su come mettere l’Europa spalle al muro.

“Gli ottomila profughi che la Libia minaccia di liberare perché arrivino in Italia come una arma non convenzionale? Matteo, ti regalo una idea: andiamoli a prendere noi. E portiamoli in Europa”. Luogo: la sontuosa festa di compleanno di Roberto D’Agostino. Protagonisti del dialogo, Maria Giovanna Maglie, giornalista con una lunga esperienza da inviata in giro per il mondo. E Matteo Salvini, ministro dell’Interno.

Proposta paradossale, ma argomentata con logica ferrea, molto indicativa degli umori di chi conta nell’entourage del leader leghista. “Basta con le Ong”, dice la Maglie. “Andiamo a prenderli con le navi della Marina Militare italiana, tutti. Un gigantesco corridoio umanitario. Ma un minuto dopo facciamo le quote noi e ci presentiamo davanti a tutti i porti europei dicendo: visto che noi siamo i cattivi e voi siete quelli buoni contrari alla chiusa dei porti, vi abbiamo portato la quota che vi spetta. Fammi sbarcare”. Quali paesi? “Tutti: Germania, Francia, Spagna, la solidale Olanda….”.

Alla conversazione assistono diversi testimoni. Il capannello si anima. Ma la Maglie, raggiunta da TPI il giorno dopo nega che si tratti di una boutade e aggiunge: “Io non la considero una provocazione ma una chiarificazione”.

In che senso? “Visto che siamo i cattivi d’Europa. Visto che non possiamo essere i recipienti di tanti viaggi organizzati da trafficanti… Visto che noi ormai siamo saturi e non abbiamo più margini di accoglienza e che il parere degli italiani contrari alla politica degli sbarchi qualcosa dovrebbe contare….”. Ebbene? “La Germania ce lì rimanda indietro sedati in treno. La Francia picchia le donne incinte a Ventimiglia. La Spagna spara e l’Olanda ci fa lezioni. Visto che sembra che ci sia un solo cattivo in questa sporca guerra e che quel cattivo siamo noi perché chiudiamo i porti…”. E allora? “E allora portiamoglieli alla porta di casa e vediamo se li fanno sbarcare”.

Dici sul serio? “Serissima. Andrei a prenderli tutti con gli aerei e con le navi, portiamone trecento in ogni paese d’Europa, una media equa e sostenibile per i paesi dell’Unione. Sarebbe interessante capire cosa accadrebbe”.

E che reazione ci sarebbe? “Accadrebbe che direbbero di no, che chiuderebbero i porti, che attuerebbero blocchi navali e che minaccerebbero di spararci. Allora scopriremmo che non siamo i soli cattivi, fascisti e poco solidali”.

Ottima provocazione. Ora diciamo che è uno scherzo? Sorriso. “E perché? Fossi Matteo Salvini lo farei subito. Così la narrazione dell’Italia egoista si polverizzerebbe in un secondo. E scopriremmo che il ‘cattivo’, il ‘sovranista’, è l’unico che sta provando a trovare una soluzione”. Chissà se Matteo seguirà il consiglio.

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