Libero

16 Novembre 2015
Moira è scesa dall’elefante

Moira se ne va, e ovviamente non da sola. Moira se ne va, dopo aver avuto la fortuna di diventare, in vita, l’ icona di stessa: un destino che pochi hanno la fortuna di avere (o la forza di sopportare). Come Wharol, come Charlot, come il suo amico Totò.
Moira era stata, o aveva attraversato, mille cose, mille persone e mille diverse esistenze: Moira era il mondo di Dino De Laurentis, era il pianeta del circo, era la ragazza degli elefanti, era le sue folgoranti epifanie cinematografiche, era Fellini, era lo spettacolo, la televisione.
Moira era domatrice, trapezista, acrobata, adrenalinica addestratrice di belve ferine (ma anche paziente educatrice di colombe), ed era anche altre innumerevoli e svariate avventure.
Ricordo la sera in cui l’ ho conosciuta. Era venuta ospite a Chiambretti c’ è – Piero la adorava – e io mi ero trovato ad accudirla come giovane autore: venti minuti esplosivi in onda, e due ore e mezza tra camerino, dietro le quinte e albergo, tutte fitte di aneddoti, storie inverosimili – ma chiaramente vere – battute, sogni, idee e progetti sufficienti a riempire un paio di secoli.
Moira aveva già settant’ anni e – giuro – si immaginava nemmeno a metà carriera: «Sono cose che farò nella maturità», diceva senza civetteria. E io: «Scusa, ma se ti consideri agli esordi dopo sessant’ anni di circo, quando pensi di finire?». E lei – giuro – senza nessuna ironia, e quasi stupita: «Un circense finisce solo quando muore!». Così, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Ma era la verità.
Moira era così incarnata con l’ idea del viaggio, del tendone, dello spettacolo, da diventare lei stessa una maschera senza tempo.
Il suo incarnato pittato era l’ evoluzione genetica di un trucco clownesco: è stata la prima donna di successo, pensateci, a superare il problema della bellezza femminile, decidendo di far scomparire il proprio corpo dietro la forza dirompente di un personaggio.
Un giorno, non so come, le avevo detto: «Ai bambini sei più familiare di Topolino». E lei, con una grassa risata: «Sì, però io mi sono disegnata da me. Vuoi mettere?».
Quando finirà il nome degli Orfei, questa storia sarà un lavoro per gli archeologi. Moira se ne va, ma non da sola.
Era l’ idea stessa del circo, sopravvissuta alla scomparsa del circo.
Era mille persone in una Moira è scesa dall’ elefante Ieri con lei è morto il circo.

Luca Telese

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