Pubblico

28 Giugno 2012
Elsa, non lacrime, ma opere di bene

Solo In Italia, crediamo, può restare al suo posto un ministro del lavoro che contesta l’articolo della Costituzione che considera fondativo il diritto al lavoro. Solo in Italia un ministro del lavoro accompagna una riforma ammazza lavoratori con una paternale antilavoratori. Solo in Italia un'esperta di questioni previdenziali viene destinata al welfare, come se un esperto di calcio si occupasse anche di ciclismo. Solo in Italia una presunta esperta previdenziale combina un pasticciaccio previdenziale lasciando 386mila persone in mezzo a una strada. Solo in Italia un ministro che sbaglia i conti di 300mila, resta al suo posto malgrado la figuraccia galattica. Solo in Italia un ministro che ha fatto una figuraccia chiede il licenziamento di un funzionario pubblico che ha fatto il suo dovere, solo perché non ha addomesticato i dati alle sue esigenze politiche. Solo in Italia la ministra lacrimale Elsa Fornero può restare al suo posto. La domanda la facciamo ai parlamentari del Pd che rappresentano un popolo di militanti grande e generoso, che il diritto al lavoro se lo porta iscritto nel Dna. Non pensate che sia il caso di presentare una mozione di sfiducia per esodare Elsa Fornero? Noi, nel nostro piccolo, faremo di tutto per aiutare chiunque organizzi un referendum per abrogare la riforma che immeritatamente porta il nome della Fornero nella giurisprudenza italiana. Sarebbe un’opera di bene. Piangeremo anche noi, quel giorno. Però di gioia.

P.

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12 commenti »

  1. Vedo che nella marea dei tweetteristi furibondi, C’é anche qualcuno che prova a difendere la Fornero improvvisando ragionamenti da dottor Sottile sul “vero” significato dell’intervosta, sulla differenza fra job (posto) e work (lavoro). Leggo sempre con molto interesse gli avvocati del diavolo, ma devo dire che non ho cambiato idea. La Fornero ha davvero detto uno sproposito. E lo ha detto non perché abbia scelto una parola piuttosto che un’altra, ma perché ha rivelato una visione che ormai periodicamente affiora in lei e nei tecnicorum come lei. Questa convinzione, anzi, questa idea profonda, é che la gente sia colpevole della crisi. Che i giovani sotto sotto siano responsabili della loro disoccupazione, perché non disposti al “sacrificio”, che la classe dirigente (cioè lei stessa e i tecnicorum della cippa) indica loro come via di salvezza esclusiva. É come se la Fornero, presa nella ossessione del suo ruolo provvidenziale, non capisse che una intera generazione é giá cresciuta nella dimensione del sacrificio (e grazie alla sua riforma ci resterà a lungo) e un’altra, quella dei più anziani, ci resterà imprigionata grazie alla sua riforma previdenziale. La Fornero, quindi non può vedere la realtà perché é del tutto prigioniera di una ossessione ideologica, paternalistica e di un accademico complesso di superiorità. Il suo appello al sacrificio, il suo presuntuoso postulato: vi spiego io come funziona il mondo. La Fornero ricorda quei sacerdoti un po’ invasati che gridavano alle donne: “Tu partorirai con dolore!”. C’era in quel monito tutta la forza dell’ignoranza, tutta la potenzialità dell’ideologia del dolore come strumento di controllo delle anime. Ci vorrebbe una bella risposta, a questo monito, una risposta alla Massimo Troisi, minimale, essenziale, antiretorica: “Tu partorirai con dolore!”, “Ma vavattenne affangulo, tu e il dolore!”.

  2. Più che uno sproposito, il Ministro ha detto una banalità. Sappiamo tutti che tenersi un lavoro è un’impresa difficile e ottenerne uno è un miracolo. Questo è sotto gli occhi di tutti.
    Da un Ministro del Lavoro ci aspettavamo che tagliasse tutti quei contratti capestro temporanei che hanno avvelenato il futuro di una generazione e aperto praterie verdi agli speculatori e ai pescecani, magari allungando i tempi di prova, al limite come contropartita per indebolire l’articolo 18, ma che si consentisse la precarietà solo per le attività limitate nel tempo, come la vendemmia o l’animazione estiva.
    Chi lavora deve essere tutelato, insieme a chi dà lavoro.

  3. Tornando alla tua metafora, vorremmo esorcizzare il dolore così ma non se ne va e se chiediamo l’epidurale la mentalità cattolica non ce la concede. Questo per dire che non ce la possiamo fare da soli, pur con tutta la nostra buona volontà. Non in un mondo dove anche il più preparato accademicamente pensa ai propri interessi e a quelli dei propri amici. L’uomo non è fatto per governarsi da sé, serve l’aiuto di Dio (Geremia 10:23; Daniele 2:44; 2 Timoteo 3:1-5)

  4. SOLO IN ITALIA LA SINISTRA ( pd con sel) PUO’ VOTARE UNA RIFORMA DEL GENERE E TENERE UNA COME LA FORNERO A FARE IL MINISTRO , senza contare che le due camere ormai sembrano il distaccamento di neuropsichiatria

    luca, piu’ che troisi, a me viene in mente la scenetta di toto’ in una cuccetta del treno :…-divertito- ” onorevole lei !?!..ahaaaaaaaaaaaaaa………… con questa faccia !!…………. ahhhhhh…………….-poi serio-… HIIIIIIIIII..MA MI FACCI IL PIACERE !! “

  5. Caro Telese,posso capire il fatto che per lei è un lavoro sia lo scrivere che lanciare provocazioni,ma non può chiamarsi,o dirsi, imparziale ,pertanto le ricordo che la costituzione NON dice che è un diritto il lavoro.Ma dice che l’Italia è una repubblica FONDATA sul lavoro,NON specificando di chi però !!Ci pensi sù e se ha capito l’antifona mi risponda ,sono a sua disposizione!

  6. vittorio, io non so in quale paese vive Lei, ma io che abito nella ricca toscana, le dico che vedere aziende chiudere ormai e’ come una epidemia, come una pandemia esponenziale ogni giorno di piu incisiva e devastante e la fornero ( vorrei ricordare MINISTRO DEL LAVORO) consola migliaia di prossimi disoccupati ricordando che il lavoro non e’ un diritto. Nessuno chiede che sia un diritto, sicuramente e’ un diritto di quelli che hanno pagato le tasse , vedere un ministro della propria repubblica, che anziche’ fare dichiarazioni, si rimbocchi le maniche e’ risolva questa piaga……………..Lei e’ il ministro , Lei risolva il problema; se non e’ in grado di creare le condizioni affinche’ ci sia una inversione di tendenza CHE SE NE VADA ( cosi’ risparmiamo almeno il suo obolo), perche’ questa repubblica e’ fondato ANCHE sul lavoro dei ministri……………..I FANNULLONI AHIME’ ABITANO SOPRATUTTO I PIANI ALTI DELLE ISTITUZIONI , E SINO AD OGGI, VISTI I RISULTATI, LA FORNERO NON SEMBRA ESSERE ESTRANEA ALLA QUALIFICA

  7. ve la ricordate la barzelletta di pierino che chiedeva al padre la differenza fra teoria e pratica ? il padre allora disse a pierino di andare dalla sorella e chiederle se per 10000 € fosse andata a letto con george cloney………………..certo, la risposta della sorella ; adesso la stessa domanda alla madre……………………certo, la risposta della mamma.
    Vedi pierino, in teoria in casa abbiamo € 2000 in piu’, in pratica ,invece, abbiamo due zoccole…………….
    Cosi’ in italia : in teoria abbiamo messo i professoroni per tirarci fuori dalla crisi , in pratica ci stanno facendo sprofondare nella merda ……………..- vittorio, anche la merda non e’ specificata di chi …..-

  8. Subito dopo, la pubblicazione della controriforma della signorina fornero, promuovere referendum senza se e senza ma! Scusa Luca, ma il povero uomo che avrebbe dovuto essere garante della COSTITUZIONE e che non è insorto per la gravissima affermazione della signorina, sai dove si trova? Che cosa fa? Se hai notizie…….

  9. Bisogna rivedere questa riforma. Non si può pretendere che la gente vada in pensione a 70 anni ( ma quale azienda tiene così a lungo un lavoratore?), dando al contempo la possibilità di licenziare facilmente. Da oggi in poi, schiere di 40enni, 50enni,60enni avranno un futuro nerissimo.
    http://vittimep2.blogspot.com

  10. La Bocconi è una business school che continua a precipitare, anno dopo anno, nel ranking delle migliori università di economia del mondo. I risultati si vedono, se si trasferisce il corpo docente al governo. Saccenti, sprezzanti, prossapochisti e soprattutto negati, stanno facendo precipitare l’Italia – a detta di Confindustria – in un’economia di guerra da cui risollevarsi sarà un’impresa titanica. La Fornero, che manco è bocconiana, è sicuramente la migliore interprete di questo atteggiamento: un’imbranata sesquipedale che non sa far di conto, arrogante, detestabile, capace solo di mostrare il grugno duro e far macelleria sociale senza sapere risolvere un bel nulla nulla. Forse pensa di essere la reincarnazione piemontese della signora Tatcher? Dio ce ne scampi e liberi

  11. adesso vorrei dire una cosa seria , che non e’ contro la fornero, ma verso coloro che hanno utilizzato il parametro di scelta per risolvere questa crisi affidandoli a PROFESSORI.
    Avete mai visto che un ottimo maestro, un eccellente professore che sia stato un genio delle materie che insegna ???
    la professione di PROFESSORE deriva dal fatto di aver studiato,ed essere bravo nel TRASMETTERE AD ALTRI le proprie conoscenze ; ALTRO e’ saper arricchire la materia insegnata di proprio pugno
    Eistain era genio, ma un pessimo professore . Tutti coloro che hanno rivoluzionato il mondo in ogni campo, quelli che hanno salvato il mondo da mille insidie, da mille malattie, NESSUNO ERA TEORICO PROFESSORE, semmai avevano studiato da ottimi prof. Anche nel campo della musica, della poesia, della scrittura, NESSUN PROFESSORE. Anche nelle banalita’ il teorema non cambia : avete mai visto un istruttore di scuola guida diventare un campione di corse automobilistiche???? mai visto un maestro di tennis vincere wimbledon??? Insomma chi e’ un cultore (utilissimi nel proprio) trascorrendo la vita a studiar TEORIE per trasmetterle, NORMALMENTE non ci capiscono una “MAZZA” di come attuarle e metterle in PRATICA………………..la fornero , “SENZA ECCEZIONE”, conferma la regola ……..

  12. CAro Luca innanzitutto Auguri x Pubblico

    Spesso sento parlare del conflitto d’interessi. LA riforma delle pensiona varata dalla Fornero e’ un conflitto d’interessi mastodontico in quanto forgiato e votato da persone che non rientrano nei requisiti. LA maggior parte e’ gia’ in pensione.

    Detto questo, la cosa peggiore non e’ la legge in se’ per se’ ma il fatto, indiscutibile e mai citato, che non hanno toccato i gravissimi sprechi precedenti cioe’ pensioni d’oro e vitalizi vari, primo punto da affrontare e demolire.

    Che si elargisca al Sig. M. Draghi una pensione e’ uno scandalo. Lui ha un lavoro e non ha diritto alla pensione. Semplice, equo ma e’ piu’ facile tirare via ai soliti noti. Adesso che i soliti noti sono alle strette non spendono piu’. Se in un mese ho 1000 euro sempre 1000 spendo x vivere. Se costa tutto di piu’ io ho sempre 1000, da li arriva il calo della domanda interna. Il calo della domanda interna e’ la reale causa della crisi italiana.

    Se si tirassero via vitalizi e pensioni d’oro, mettendo un tetto x tutti con l’impossibilita’ di lavorare e percepire una pensione si avrebbe un risparmio realmente altissimo. Le varie stime dicono tutte, come minimo una riduzione di oltre 7 miliardi anno!!! Si potrebbe allora dare un sussidio di disoccupazione a tutti senza limiti di tempo. L’ignorante pensa ma se non lavoro perche’ deve essere pagato? 2 buoni motivi 1. se non c’e’ lavoro e’ compito dello stato crearlo, 2 quei soldi oltre il 95% e’ speso nel mercato interno, quindi ritornano allo stato via tasse ed imposte, oltre a creare lavoro.

    IN Italia preferiamo invece salvare le grandi pensioni d’oro, senza porre un limite come avviene in Svizzera ad esempio (3000 franchi mese), ma far pagare sempre giovani che ormai non hanno piu’ neanche lavoro x pagare.

    Grillo ha ragione quando dice che ci vuole un tribunale pubblico, per vedere come si sono arricchiti i vari politici e amici stretti. Se non possono dimostrare che quello che hanno e’ stato comprato con guadagni leciti e dichiarati, vanno in galera e sequestriamo tutto. MI Sembra onesto ed equo.

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