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16 Giugno 2012
La prima di “Pubblico” a Bagnacavallo (video)

E così abbiamo fatto l'anteprima del nostro viaggio alla festa del Pd di Bagnacavallo. Francesca e Luca ed io, per cominciare. Fra gli stand, i compagni dal cuore largo, quelli che ti dicono un po' arrabbiati: "Ma perché criticate il Pd"? Gli abbiamo risposto che se siamo critici  sulle follie più lampanti – non certo con i militanti ma con i dirigenti – non é perché vogliamo distruggere la politica, ma perché ci piacerebbe poterla aiutare ad uscire dalla crisi. Tanti personaggi fantastici, i militanti, le donne che fanno i cappelletti, la compagna ostetrica che le brillano gli occhi quando ti racconta cosa significa dare la vita in un ospedale pubblico. E poi il compagno Franco Giacomoni, sorriso solare e rubicondo, cento chili di comunista, che dice: "Ho fatto tutte le guerre, dal Pci al Pd, adesso non riesco a prendere questa tessera perché non voglio morire democristiano. Se non mi date almeno un pezzetto di sogno. Ma a lavorare in cucina con voi non rinuncio, perché Sennó dove vado?". Alcune di queste storie sono già nel nostro giornale. Appena partiamo. Perché bisogna anche ricostruire il senso comune di un popolo perso nella diaspora.

@lucatelese

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16 commenti »

  1. grande luca !!!!! MI HAI COMPLETAMENTE CONVINTA, CONDIVIDO OGNI SINGOLA PAROLA DEL TUO INTERVENTO , MI AUGURO CHE IL TUO NUOVO GIORNALE ABBIA IL SUCESSO CHE MERITA, IO SARò SICURAMENTE UNA VOSTRA LETTRICE, COME TI LEGGEVO SEMPRE CON PIACERE QUANDO SCRIVEVI SUL FATTO, CHE NON COMPRO PIù DA ALCUNI MESI PECHè NON CONDIVIDO PIù IL FATTO DI ESSERSI COMPLETAMENTE SDAIATI AI PIEDI DI GRILLO……VI FACCIO TANTI AUGURI PER UN BUON LAVORO E TANTI IN BOCCA AL LUPO. UN SALUTO CARISSIMO A TE ED AI COLLABORATORI DEL NUOVO GIORNALE

  2. Bravo Telese! il proposito e le argomentazioni,sono veramente lodevoli,non si può che augurare un grande successo alla vostra iniziativa! P.S. con questo intervento,farai sbizzarrire sul blog gli orfanelli inconsolabili (tipo lv) dalla prematura dissolvenza della destra berlusconiana,e ora,truppa cammellata della coppia Casaleggio-Grillo. Preparati a reggere l’assalto al blog. Con stima e simpatia.

  3. Purtroppo anche l’infelice Bersani aveva impostato la sua campagna per diventare segretario sullo slogan “per dare un senso a questa storia” (credo almeno di ricordare qualcosa del genere). Considerati i grami risultati della segreteria Bersani, viene da chiedersi se questa storia abbia davvero un senso, uno qualsiasi. Mi auguro che almeno tu riesca a trovare il bandolo della matassa: io davvero non ci sono riuscito. Per me il PD è solo una frittata impazzita, un progetto abortito, un conglometrato di piccoli e grandi interessi che non riesce proprio a stare insieme, a elaborare un barlume di idea comune (non scomodiamo gli ideali, una parolona che nel PD non è di casa). Semplicemente non è più un partito di sinistra, dato che non ha nulla da dire/da pensare/da proporre che assomigli a qualcosa “di sinistra”. Credo sia un partito irrecuperabile e che “il popolo di sinistra” non abbia ancora ben capito se fidarsi ancora o buttarlo a mare una volta per tutte. E’ sicuramente uno spartiacque: su quale versante si schiererà Pubblico?

  4. Sull’unico versante che ci interessa: raccontare le storie, ricominciare a costruire.

  5. Dunque Telese, fammi capire meglio. Il Fatto ha dato voce – con piglio scandalistico mi verrebbe da dire – a un malcontento generale, un “maldipancia” diffuso e comune agli antiberlusconiani viscerali (di volta in volta girotondini, popolo viola, indignados italici, dipietristi, astensionisti), schifati dalla pseudo opposizione del PDS-DS-PD e dalle promesse non mantenute dai litigiosi governucoli Prodi, giusto? Per parte mia non credo affatto che la battaglia sia finita perché l’austherity imposta dalla BCE è un’altra forma di vessazione sociale post-belusconiana (v. Brancaccio-Passarella, “L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”, il Saggiatore e Luciano gallino “La lotta di classe dopo la lotta di classe”, Laterza). Il bolso partito Repubblica-PD-Napolitano appoggia Monti e la sua politica ammazza-Italia senza se e senza ma (formula già idiota di per sé, ma ancora più devastante se pronunciata da Bersani). Una politica che per me è invece deleteria, visto che impoverisce le già martoriate classi medie e popolari e non intacca di un centesimo il vero annoso problema italiano: una vorace, insensata, scandalosa spesa pubblica. Anche questo è un crinale su cui schierarsi, denunciare, fare controinformazione contro il “pensiero unico” dominante, rilanciare e ricostruire un punto di vista “di sinistra”, ad oggi afono o balbettante . Credo che ci sia molto spazio, dal punto di vista giornalistico, per battagliare e non solo per testimoniare. Il Fatto non mi sembra sia sintonizzato su questi problemi, a parte gli articoli sul mondo del lavoro che scrivevi tu. “Pubblico” saprà raccogliere la sfida? Io me lo auguro

  6. Il giornalismo non deve costruire un bel nulla. Telese, lei si è forse dimenticato di essere un giornalista, non un architetto o un ingegnere. Mi chiedo a cosa serve un altro giornale: da quello che ho intuito, Pubblico sarà un mix tra L’Unità e Repubblica. Comunque, contento lei…

  7. Il numero dei deputati non si tocca!
    Chi sperava in un cambio di marcia della politica. Chi si era illuso che il buon esempio – in tempi di vacche magre – stesse lì lì per arrivare proprio dall’alto, ovvero da chi aveva avallato una manovra finanziaria di risanamento dei conti pubblici impostata sul rigore, fatta di lacrime e sangue e rivolta come sempre ai “soliti noti”. Chi confidava di non essere lasciato solo a dover pagare il debito di una crisi economica mondiale di cui non ha responsabilità e di una sciagurata gestione della cosa pubblica che non gli appartiene, ebbene, si sbagliava di grosso! Di riffe o di raffe il parlamento ha trovato anche stavolta il modo di… “sorvolare” sul taglio del numero di deputati e alla fine l’art. 1 del disegno di legge di riforma costituzionale sul ‘taglio dei deputati’ è stato accantonato. La richiesta è venuta dalla Lega che, con Bricolo e con l’ok del Pdl, ha proposto di affrontare prima le modifiche del Senato e dunque anche gli emendamenti con cui il Carroccio chiede il Senato federale. L’accantonamento dell’articolo 1 del ddl di riforma costituzionale ”non può essere interpretato come se non si torni piu’ a trattare della riduzione del numero dei parlamentari, si tratta di un accantonamento tecnico e non di merito, ci tenevo a precisarlo”. Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani in Aula. Fatto sta che l’articolo viene stralciato e si passa al successivo, il numero 2 che tratta del Senato federale. A nulla è servito il monito del relatore di minoranza Francesco Pancho Pardi (Idv) sulla possibilità che un eventuale accantonamento possa alimentare polemiche da parte dell’opinione pubblica. Morale della favola: NESSUN TAGLIO alle auto blu, agli stipendi dei parlamentari, al numero delle poltrone, agli enti inutili, al finanziamento dei partiti, ai privilegi della “casta”, ai “loro” benefit!!!! Chissà perchè quando si tratta di tagliarci stipendi, pensioni, posti di lavoro e welfare “loro” sono tutti d’accordo e decidono in tempi brevissimi? Un solo monito alla “genteperbene” di questo Paese: che nessun dorma!!! “Loro” non si arrenderanno mai. Noi neppure!

  8. Ci voleva coraggio a lasciare un giornale molto coinvolto nell’exploit del comico genovese e del suo partito, foglio fiancheggiatore o meglio, come si sarebbe detto un tempo, “cinghia di trasmissione” fra quel partito e la massa indistinta dei delusi e degli insofferenti. Potevi tranquillamente cavalcare l’onda, ammalandoti o fingendo di ammalarti di travaglite, ma hai rinunciato alla sceneggiata per avviare un progetto molto ambizioso ed intrigante, difficile e complesso, del che ti va reso il giusto onore. Tanto più in quanto conosci lo storico limite della sinistra italiana, rappresentato dalla sua tendenza al frazionamento in mille rivoli poi incapaci di convogliarsi verso un unico grande fiume, come invece accade in Francia. Spero davvero che il tuo progetto abbia degli importanti sviluppi, e che siano in tanti a comprare nelle edicole Pubblico o ad abbonarsi. In bocca al lupo.

  9. Ha ragione il compagno Giacomoni. Se non fosse per queste persone che credono ancora in un’idea,il Pd sarebbe finito da un pezzo.

  10. la destra ,frantumata in mille rivoli,al momento giusto si ritrova unita per difendere loschi interessi,il fronte progressista si divide in continuazione e al momento giusto……..continua a dividersi.Un esempio clamoroso è la rottura tra Telese e Travaglio,che probabilmente covava da mesi,sotterranea,viscida,intrisa di rancori,senza che noi lettori ne sapessimo nulla se non immaginando.Uno scontro mutuato dalla vecchia politica.Al diavolo tutti e due avete tradito

  11. Cara Vita,
    Visto che per fortuna non eravamo un partito, e visto che Marco si é sempre considerato e si considera di destra, non abbiamo tradito proprio nulla né io, e nemmeno – ad esser sinceri – lui.

  12. odio travaglio e il suo modo di fare, e’ una questione di “pelle”. Devo ammetttere che devo ricredermi su i suoi obiettivi : NON ESSERE FUNZIONALE ALLA POLITICA.
    LA POLITICA, SPECIE IN ITALIA, HA UN UNICO SUO OBEIETTIVO E VA DRITTO AD ESSO, ecco perche’ la logica di un cittadino comune ritiene molte scelte fatta da essa strampalate, che, invece , sono perfettamente in linea con gli scopi della politica stessa.

    OGGI ESISTE GRILLO SOLO PERCHE’ GIACOMONI DA CENTO CHILI CHE SOGNANO NE SONO RIMASTI POCHI………………..e Telese, con buona pace della politica, li vuole conservare tutti ……

  13. Purtroppo il Fatto ne ha subito risentito.Si percepisce lontano un miglio la tua assenza ed il cambiamento di manico.E ‘ iniziata pesantemente l’era della censura immotivata per cose sgradite o che si immagina di dissenso.Hai fatto benissimo a migrare e sbrigati col nuovo giornale perche’ migrero’ anche io dopo quasi 1000 I like. E’ triste ma e’ cosi’ il tutto coincide con due ani dalla prima uscita.Ora pero’ purtroppo e’ cambiato qualcosa.Peccato. Elicoteram

  14. Copiato da “Servizio Pubblico” o da “Il Fatto Quotidiano: non riceve alcun finanziamento pubblico?” Ah! Ah! Ora sei direttore, contento? Francamente vorrei un giornale INDIPENDENTE, non di sinistra. Che noia il tuo discorso!

  15. Sul PD. l’anno scorso sono stata invitata a presentare il mio libro alla festa dell’unità di Modena. Dopo la presentazione siamo stati ospiti in uno stand. Un compagno mi versa il vino in un calice con fare elegante. Da vero sommelier. Allora ho chiesto se questo fosse il suo lavoro. Mi ha detto che per quarant’anni aveva fatto il macchinista. Che per il partito si imparava anche questo. Mi sono commossa . Perché nella mia terra, il PD, anche quello che rappresentava l’antimafia, ha sostenuto il governo guidato da Lombardo. Processato per voto di scambio e, finalmente con aggravante mafiosa e concorso esterno. Un processo importante, quello Iblis che fotografa questo paese. Mafia, certa politica e certa imprenditoria. Certo, questo , difficilmente puo’ essere il partito dei siciliani. Pero’ la politica si, quella deve esserci. E soprattutto i partiti di sinistra che sono la base della nostra storia. E il punto di partenza di una nuova classe politica.

  16. ciao sono la compagna ostetrica di Bagnacavallo,mi fa piacere che mi hai nominato hai capito quanto amo il mio lavoro,questa professione antica come il mondo molti l’anno dimenticata, molto spesso veniamo definite infermiere professione molto dignitosa,quando si decide di fare l’ostetrica devi amare questo lavoro ti carica di tante respossabilità,vivi emozioni assieme alla coppia che in quel momento aspettano il loro bambino….
    Sono in attesa del tuo giornale sicuramente diventero’ una tua lettrice…… ogni tanto ricordati di scrivere sul tuo giornale chi sono le ostetriche ciao Norma

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