Il Fatto Quotidiano

3 Dicembre 2011
Airaudo: “Marchionne ha paura del governo”

di LUCA TELESE

Sergio Marchionne minaccia, ancora una volta, di andare via dall’Italia. Bluff o realtà? Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom non è in vena di ironia: “Quello che è accaduto è molto grave. E sono convinto che Marchionne farà sul serio se si convincerà che in questo Paese sia possibile farlo”. Il sindacalista torinese fa una pausa: “Non possiamo ignorare che per la seconda volta ventila l’idea di una ritirata. Non credo siano solo gaffe”. Che cosa allora? “Temo che l’Ad della Fiat stia facendo dei tentativi, per capire che tipo di reazioni suscita la sua minaccia nella società e nelle istituzioni”. Airaudo, lei non ha mai voluto demonizzare Marchionne. E non lo farò nemmeno ora. Lo conosco bene, so che cosa è stato in grado di fare quando abbiamo collaborato nell’interesse di entrambi, la Fiat e lavoratori. È andata molto bene a lui, e ragionevolmente bene a noi. E adesso? Esattamente il contrario: temo che stia tenendo una linea sbagliata, non solo per gli operai, ma anche per la Fiat. È ancora arrabbiato perché l’altro giorno vi ha tenuto fuori dall’incontro? Non c’è nulla di personale. Però mi stupisco che Marchionne non abbia ancora capito due cose di noi: la Fiom da cento anni entra sempre dalla porta principale, e quando si siede a un tavolo negoziale lo fa sempre a testa alta. Era un tentativo di umiliarvi o un problema di ordine pubblico? Basterebbe leggere il rapporto della questura per rendere ridicola la ricostruzione di un rischio per la Fiat. Quindi? Voleva farci uno sgarbo. Ieri, invece, come è andata? Abbiamo partecipato al tavolo tecnico in cui la Fiat ha illustrato il ‘ suoì contratto: 18 turni, 200 ore di straordinario, 20 minuti di pausa invece di 30, nessuna rappresentanza per chi non accetta il diktat. È incredibile. Cosa? Scorrendo la storia di ogni impianto toccato dal nuovo contratto imposto dalla Fiat, si scopre quale danno ha fatto la tabula rasa di Marchionne. Ma anche la qualità di questa operazione, e il suo tratto antistorico. Faccia qualche esempio… Alla Marelli di Bologna hanno cancellato degli accordi aziendali in vigore dal 1954. Alla Ferrari delle condizioni concordate nel lontano 1956! Vuole suggerire che Marchionne è peggio dei padroni del vapore della generazione Valletta? Per certi versi sì. Fa impressione che questa disdetta annulli, anche tecnicamente, quarant’anni di storia industriale e civile. Conquiste che non erano solo degli operai, ma anche degli imprenditori. È un frammento della storia democratica di questo paese azzerato con un tratto di penna imperioso. La Fiom stupisce sempre. Lei e Landini avete espresso giudizi positivi sul comportamento del governo a Termini Imerese. Ha avuto un ruolo arbitrale, utile e gliene abbiamo dato atto, visto che la Fiat si rifiutava persino di pagare i trattamenti di liquidazione degli operai che metteva in mezzo a una strada. Meglio di Berlusconi? Questa estate avevamo un ministro che si diceva favorevole all’idea di una legge ‘ ad aziendam’. Oggi vedo che Marchionne teme il governo e cerca di esorcizzare un suo intervento. Voi da tempo dicevate: attenzione, non è Fiat che compra Chrysler, ma forse sta accadendo il contrario. Se non ci fosse qualcosa di vero, in questo ribaltamento, non si spiegherebbe le continue sortite di Marchionne, il progressivo disimpegno dell’azienda, l’incredibile vicenda di Irisbus, fabbrica di autobus chiusa malgrado sia l’unica in Italia, l’escalation degli attacchi al sindacato… Alla Fiom? Anche agli altri. Quando Marchionne al Carignano presentando la Thema ha detto: ‘ Io non ho il dovere di spiegare nulla ai sindacati’, ha umiliato molto più loro, che hanno firmato alle sue condizioni, che noi. Marchionne sbaglia a percepirvi come nemici? Io credo che inizi ad avere qualche problema ossessivo. Esattamente come nella parodia di Crozza, in cui si sogna che noi gli tiriamo i gatti morti addosso e vede sindacalisti nemici anche nella sua ombra… È vero l’episodio dell’Ad che all’Iveco di Torino si ferma con la macchina e si arrabbia perché vede una bandiera della Fiom? Me l’hanno raccontato testimoni oculari, molto divertiti del fatto che nell’empito della rabbia Marchionne ha sbagliato porta ed è entrato in un bagno, eh eh … Sta di fatto che si è arrabbiato per quella vostra bandiera rossa, e ha domandato se avevate diritto a esporla. Strano. Perché fa tanto ‘ l’americano’, ma forse non sa che le bandiere dei sindacati in America stanno davanti all’ingresso. Se ci dava un pennone, avremmo aggiunto anche il tricolore. Lei fa polemiche sul piano Fabbrica Italia? Constato, semplicemente, che per ora quei 20 miliardi di investimenti sono diventati una promessa non mantenuta, o come minimo rinviata. Lui dice che non è tenuto a dare spiegazioni. E infatti non solo non le ha date a noi, ma nemmeno alla Consob. Non mi pare che si tratti di una centrale sindacal-bolscevica! Lei pensa che se le uscite di Marchionne saranno censurate lui potrebbe cambiare i suoi piani? Assolutamente sì. In un momento come questo contano sia l’opinione pubblica che le istituzioni. Marchionne dice continuamente che può fare a meno dell’Italia. Ma non sarebbe certo felice di fare a meno del mercato italiano. 

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5 commenti »

  1. E’ UN BLUFF LUCA, QUELLO DI MARCHIONNE E’ UN GRANDE BLUFF !!! LA FIOM HA IL DIRITTO DI CAPIRE IL FUTURO DEGLI OPERAI E LE LORO CONDIZIONI, MA NON HA ALCUN DIRITTO DI CONCORDARE I PIANI INDUSTRIALI CON FIAT

  2. E se lo stato Italiano requisisse tutte le fabbriche Fiat e consociate chiedendo la restituzione di tutti i miliardi con i quali, in passato, ha sovvenzionato e salvato questa industria che ora Marchionne minaccia di portare all’estero? Beh, sarebbe evidente che dimostrerebbe di avere quei testicoli che in passato non ha mai mostrato d’avere.
    Ho tanti dubbi, che ciò possa avvenire, ma anche una tiepida speranza.

  3. Marchionne è un estremista, prima o poi lo capiranno anche cisl e uil.
    Allora lo ringrazieremo perchè avrà contribuito al ripristino dell’unità sindacale.
    A quel punto farà bene a traslocare definitivamente. Ma non credo che in giro per il mondo, per lo meno quello progredito, troverà ancora gonzi da cui farsi sponsorizzare per poi andare a produrre roba mediocre.

  4. Ultime notizie :
    Questa signora Fornero che, nessuno ha eletto democraticamente, parla di equità ed innalza di ben 5-6 anni l’eta’ pensionabile per chi doveva andarci tra pochi mesi ,senza alcuna graduazione e miseri ricavi giusto per continuare a far pagare gli stessi. Una cosa aberrante , che solo dei burotecnocrati privi di ogni senso di giustizia sociale potevano partorire.
    LA LEGA PROPONE UN REFERENDUM ABROGATIVO SULLA LEGGE INIQUA PENSIONI.
    Sarà demagogico …ma io ANDRO’ LO STESSO A FIRMARLO SPERANDO CHE SI MUOVA SULLA STESSA LINEA ANCHE LA SINISTRA PIU’ RESPONSABILE.

  5. E chi sarebbe la sinistra più responsabile, quella che non ha avuto i numeri alle ultime elezioni? Oppure quella di Bersani, Vendola e Enrico letta? Questi ridicoli personaggi, ma furbescamente “marpioni”, hanno agito nello stesso modo delle destre e del centro: hanno lasciato la patata bollente nelle mani dei burocrati per non scottarsi le mani pubblicamente, pronti poi ad incolpare i tecnici per aver tartassato maggiormente i soliti pagatori, che non possono assolutamente esimersi dal farlo perchè i denari gli vengono sottratti alla fonte.
    Non a caso ho adoperato il termine sottrazione, ovvero – ruberia – anzichè il verbo defalcare, la cui azione è identica ma almeno da la sensazione di essere consenzienti.
    La signora Fornero poi, ha versato persino qualche lacrimuccia nel elencare i sacrifici che vengono richiesti alla povera gente. Il classico pianto del coccodrillo dovuto alla digestione: o vergogna? Il super Mario ha detto che per rialzare le sorti economiche del nostro paese, tutti devono contribuire. Chissà mai se, nella sua intelligenza Bocconiana, riesce a capire che se levi un milione di euro a chi ne possiede cento, gli fai meno male che togliere cento euro a chi ne prende mille di pensione o di stipendio?
    Per non menzionare poi quelli che boccheggiano con quattrocento e rotti euro al mese di pensione, cass’integrati, precari o partyme… E che non mi vengano a dire che a queste categorie non vengono richiesti dei sacrifici poichè è lampante che se alzi l’iva, poi i prezzi al consumo lieviteranno enormemente…
    Mia nonna diceva che è meglio una padella infuocata, della brace nascosta, celata.

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汚れと臭い、どっちがマイナスなのでしょうか