Il Fatto Quotidiano

19 Novembre 2011
Dal bunga-bunga
al Letta-Letta

di LUCA TELESE

Vedendoli tutti e due protagonisti, alla Camera, proprio ieri, uno morigeratamente calvo, e l'altro soavemente cotonato. Vedendoli entrambi in scena, uno in tribuna e l'altro in platea, era impossibile non osservare il cambio di epoca che stiamo vivendo: si passa dal governo del Bunga Bunga al governo del Letta-Letta. Quello che sta accendendo i motori è un governo che gira con un hardware tecnocratico (il programma di tagli e riforme ancora parzialmente coperto) e con un software postdemocristiano (il sapere antico e raffinatissimo, che ha permesso lo sbullonamento della vecchia
maggioranza grazie al risveglio dei guerrieri di terracotta dello scudocrociato in sonno nel Pdl). Sta di fatto che il governo Monti fonda la sua solidità sull'inchiavardatura bipartisan fornita dai due padrini e garanti, a destra e a sinistra: da un lato il delegato all'amministrazione delle cose di governo di Bersani, Enrico, e dall'altro quello di Berlusconi , Gianni. Oppure: il Letta-di-sopra (in questo caso Gianni) e il Letta-di-sotto (Enrico) così denominati per la geometria che hanno disegnato in Aula ieri: il primo sul loggione, l'altro sotto il livello degli scranni ministeriali, immortalato dalla salvifica perizia del fotografo che ci ha restituito il testo integrale del cruciale bigliettino inviato al premier.

“Mario dimmi te”
Le sedute parlamentari hanno questo di bello: prima o poi ti restituiscono sempre una immagine-verità. Ieri, il cortocircuito simbolico che ha fotografato l'alchimia costitutiva del nuovo governo, era racchiuso da questa iconografia quasi euclidea (un triangolo isoscele Letta-Monti-Letta) e da due problemi politici: il primo è quello che quel bigliettino del Letta-di-sotto a Monti ha documentato demolendo le barriere architettoniche del “retroscena”. Il secondo è quello che le parole mielose del presidente incaricato dedicate all'eminenza azzurrina hanno rivelato, rendendo intuibili le ragioni di un salamelecco così solenne. Da un lato le apprensioni del Pd, dall'altro le necessità di rassicurazione del Pdl. Così occorre partire dal testo, quasi poetico, del Letta-di sotto nel suo pizzino a Monti: “Mario Enrico Letta – quando vuoi, dimmi forme e modi con cui posso esserti utile dall'esterno. Sia ufficialmente (Bersani mi chiede per es. di interagire sulla questione dei vice), sia riservatamente. Per ora mi sembra tutto un miracolo! E allora i miracoli esistono! Enrico”.

L’attack e i marziani
Enrico Letta è una persona civile, perbene, e anche simpatica. Quindi l'entusiasmo di questo messaggio neofitico non è una finzione, ma un sentimento di autentico trasporto. Mentre la rassicurazione richiesta a Monti è insieme la spia di un malessere e del limite strutturale del nuovo esecutivo: nel cielo iperuranio ci sono i ministri tecnici, con il loro modo di fare “marziano” e la loro autonomia (anche troppa vista la gaffe del neoministro Clini sul nucleare). Nelle stive della nave, invece, c'è il corpaccione dei parlamentari commissariati, che devono assicurare il consenso pressoché unanime, ma che vanno coinvolti. In mezzo non c'è ancora nulla. Così il problema di queste ore, è questo: l'asse Letta-Letta deve garantire la solidità dei corpi celesti intermedi, sottosegretari e viceministri, i “Vice”, appunto. Ovvero gli unici che possono impedire il distacco fra il cielo iperuranio del governo, e il girone infernale dei peones e dei politici di rango, declassati a portatori d'acqua. Il secondo problema politico è il coinvolgimento del Pdl. Ed era fin troppo evidente nelle parole dedicate da Monti al Letta-di-sopra: “Sia ieri che oggi una persona che so essere molto rispettata da tutti mi ha usato la cortesia di essere presente in tribuna. Mi riferisco al dottor Gianni Letta”.

La parata del Silvio minore
L'aula applaude a lungo, più di quanto abbia fatto sul ringraziamento a Berlusconi. Monti fa addirittura un cenno di saluto verso la tribuna: “Letta ha ricevuto in questi giorni apprezzamenti più elevati del mio, ma mi permetto di associarmi a queste espressioni”. Se l'impalpabile atmosfera pre-inciucista aveva bisogno di un segno di distensione fra gli eserciti, quel gesto lo era. Il secondo, poi, è stato clamoroso. Appena inizia il voto Berlusconi si alza. Si avvicina quasi di soppiatto ai banchi di governo. Stringe la mano al primo ministro della fila. Poi al secondo. Al terzo. Quindi a Passera, subito dopo a tutti quelli della seconda fila. E infine a Monti. Era lo stesso Berlusconi che diceva: “Stacco la spina quando voglio?”. Ieri Letta ha cambiato l'umore del leader, e Monti lo ha risarcito dell'ombra dell'inchiesta dei farmaci Menarini che forse lo ha fermato sulla soglia dell'esecutivo. Un supporter del governissimo, Bruno Tabacci, ricorda la chicca di un precedente storico dimenticato: “Nel 1982 doveva iniziare il cammino del governo-mai-nato di Marcora. Il governo 'modernizzatore', un altro parto di origine varesina. Lo sai chi erano i giovani sostegni di quel governo? Baldassarri. Poi il sottoscritto. E quindi un giovane di sicuro avvenire: Monti”. Poco distante, in un altro capannello, uno dei più lucidi analisti del Transatlantico, il piddino (ma anche lui ex Dc) Gigi Meduri, cesella una ipotesi: “Pensateci: se il Gianni-di sopra – dice alzando gli occhi al cielo – fosse il prossimo senatore a vita nominato, il governo avrebbe vita più facile”.

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30 commenti »

  1. Io soltanto una cosa voglio dire sui due marpioni che risaltano nella foto sopra la pagina del blog, e cioè: che Dio ci scampi dai complotti di famiglia, al solo scopo di ergere uno di loro a politico d’eccellenza nel firmamento futuro del nostro paese; prima di tutto perchè, il più anziano, è stato il mentore di Berlusconi, ed il secondo ha mostrato capacità politiche che non sarebbero adattabili nemmeno ad un paese del terzo mondo. Sciò, via gli inutili dalla politica Italiana! Cacciamoli, anzi, scacciamoli come si scacciano gli appestati, se vogliamo evitare un contagio da cui, nessun medicinale approntato da esperti Bocconiani, riuscirebbe a proteggere le nostre terga.
    Meduri, farebbe meglio a lasciare la sua ascendenza alle ipotesi grottesche, e tarare le sue capacità da preveggente informandoci di amenità più ridicole di quelle che si spertica a raccontarci.

  2. è ora di finirla di parlare di giornali in mano alle banche, di complotti, di messe in scena di sette sataniche o di Gesù Cristo comunista…

  3. la domanda è perchè alla sigla BCE manca la D? perchè i loro “diritti” sono già acquisiti?

  4. Monti al papa: le farò conoscere finalmente il “Bocchino”…

  5. Mara che finezza

  6. sospensione della democrazia? una colossale montagna di sterco..siamo in piena democrazia cristiana!!!

  7. chi paga la scorta di Scilipoti??? è ora di voltare pagina in questo paese…

  8. chi paga la scorta di Scilipoti? è giunta l’ora in questo paese di cambiar “pagina”…

  9. il piu grande spettacolo prima del weekend siamo Noi..io e te!!!!!

  10. Sgarbi ha ancora la scorta ?

  11. Ieri sera ,Stefano Rodotà,Ospite diella Gruber, ha espresso un buon giudizio sul nuovo governo.Mi rincuora che una pesona che stimo tanto abbia fiducia in Monti e nella sua squadra.

  12. Enrico Letta simpatico?
    La sua presenza è abbastanza per me per cambiare canale e per non votare pd.
    Quel pizzino è imbarazzante a dir poco.
    Napolitano non può nominare un altro senatore a vita se no è la rivoluzione popolare.
    Bersani con il governo Monti ha detto addio ad ogni sua velleità futura, perchè se non capitalizzi in questi momenti per paura di non farcela, fai capire tutte le tue debolezze.
    E’ come dire: noi siamo in grado di governare se la cosa è semplice, se è troppo difficile meglio i tecnocrati.

  13. ai tempi della grande balena bianca ( la DC), Gianni letta era giornalista al tg1( partecipo’ anche in un film di alberto sordi), ed Enrichetto frequentava le scuole medie……………….

    tenna,
    il letta di sotto, vi posso garantire, e’ bravissimo nel muoversi nei corridoi dei partiti, un po, ma un bel po, meno come politico istituzionale (concordo) ………………………il letta di sopra, come giornalista,fu consigliere di berlusconi per la crescita delle tv, poi, per meritata serieta’ e indiscrezione, diventato consigliere per tutte le stagioni quando il cavaliere ha sconfinato in altri campi…

    sicuramente la formazione di entrambe e’ di “impronta” DC, ma con risultati molto diversi…………………..e allora ???? ecco i pregiudizi dei com……….dei soliti malpensanti !!

  14. avv Marco Squatriti ex marito di Afef e attuale marito di….. suvvia : Finmeccanica

  15. your comment is awaiting moderation : meno male che siamo liberi di esprimere la ns opinione !

  16. Debbie Castaneda

  17. Ma Tabacci quanti anni è che è in politica? 1982?
    Basta dai, svernare altrove per tutti quelli che sono lì da lustri.

  18. Che battutona!

  19. vittorio

    ….hai ragione questo standby della politica risvegliera’ il cervelletto destro e quello sinistro degli elettori, e con la prossima legge elettorale vedrai che tsunami………….se dio vole….di’ano( dicono) a pisa!!

  20. @ Littorio Mangano

    ?

    Se ti riferisci a Tabacci, dal 1982, non 1982 anni. Comunque non era una battuta. Mi sembra che 30 anni possano bastare.

  21. @Vittorio
    Mi riferivo all’autore dell’articolo.

  22. @ Littorio Mangano

    No problem. Su quello sempre d’accordo con te.

  23. l’ex ministra Meloni si lamenta che i cronisti ci raccontassero il tailleur delle ministre ? certo parlavano di quello della Carfagna

  24. il nuovo stile del governo Monti : le ministre indosseranno le mutande ! da IL FATTO

  25. marghe

    …………e gli italiani le cinture di castita’rovesciate: anche gli uomini !!

  26. Letta 1 o Letta 2 ma che ce frega
    Se non si fa la patrimoniale vuol dire che è tutto un bluff!

  27. addio !!!

    e pensare che luca stava migliorando sulla neuroberlusconite……

    dal bunga- bunga al letta letta………………evoluzione di una malattia !!!!

  28. c’è un mistero in tv : Giulietto Chiesa

  29. E’ sicuramente vero che Berlusconi staccherà la spina quando penserà sia oppurtuno farlo. D’altronde, lui stesso l’ha inserita nel retto PiDino, quando diede le dimissioni, lasciando a questo risibile governo tecnocrate, la classica patata bollente da pelare, sotto forma di varie tasse che gli astuti “Bocconiani” dovranno imporci. Certo, il furbone d’Arcore, sicuramente non aveva previsto che il centro sinista si accodasse tanto platealmente ai professoroni riformatori, sino a mandargli missive corteggiatrici, agganciando la coda di coloro che saranno i colpevoli, nella storia Italiana, di averci imposto sacrifici insopportabili, unicamente per favorire le banche, le quali, dopo essere state salvate, ci imporranno tassi stratosferici da pagare, se avremo l’ardire di chiedere loro anche soltanto dei piccoli prestiti. No, Il Mascarato, forse non l’aveva previsto, quando avvertì puzza di bruciato e pensò bene di staccare la sua spina per infilarla ai risolutori acerbi che già si comportano come se fossero i salvatori della patria. Il bello è, che i media, i politici di sinistra, vecchi e nuovi -tipo Fini e sacra famiglia fli – ma soprattutto molti media della stampa estera, lo reputano finito, cotto-dice qualcuno di cui non faccio il nome: “Bersani” – ormai innocuo; mentre è evidente che il furbone, sornione, marpione, attenda solo che i suoi detrattori applichino le varie tasse per poi riemergere dal limbo, in cui si costudisce preventivamente, e riacquistare quella credibilità che ha sempre vantato, e che noi gli abbiamo accordato già diverse volte. E la tassa che più gli consentirà di riemergere, è proprio quella denominata ICI, di cui, una larghissima maggioranza degli Italiani paga, malvolentieri, poichè la ritiene iniqua e vessatoria: tassa che fruttò, al marpione Silvio, una marea di voti in più, alle ultime elezioni, e che gli consentirà di ritornare in auge, se questi benestanti Professoroni, ai quali non sposta una virgola, nei loro conti bancari, pagare questa tassa, si permetteranno di reintrodurla.

  30. …. ehmmmm…. zzzzz… mi sa che il Cav. è emigrato in Francia…… guarda che spread…..

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