Il Fatto Quotidiano

22 Settembre 2011
Il pentimento dell’avvocato “mavalà”

di LUCA TELESE

Mai, mai, mai. Mai, avremmo pensato di dover celebrare il de profundis del memorabile “Mavalà” ghediniano, nello spazio angusto di questo squarcio di inizio secolo. Mai su queste pagine. Mai con il Cavaliere ancora epicamente impegnato a far danni. Sarebbe come se Mariastella Gelmini si spingesse a dire che le sta a cuore la scuola pubblica, come se Renato Brunetta carezzasse un precario, come se Sabina Began – l’arma letale del Cavaliere – con la sua splendida vocetta flautata, chiamasse Italo Bocchino e gli dicesse: “Sei un ragazzo sensibile, ho letto il tuo sms, e mi ha colpito profondamente. Voglio stare con te perché mi desideri!”. Bestemmia.
“Faccio vita ritirato, io”
L’uomo che riusci a tramutarsi in un innocente Rasputin del berlusconismo, il Cavaliere templare di Arcore nell’arena teatrale e sbarrata di Annozero, il bardo legislatore capace di riscrivere ogni cavillo del codice civile con la leggerezza di un bulldozer e la precisione chirurgica di un killer sentimentale, pur di salvare anche un solo processo del suo cliente, improvvisamente getta lo spadone e l’armatura, si straccia la toga di primo difensore e davanti ai magistrati dice: “Faccio una vita molto ritirata, sto moltissimo con il Presidente, ma nelle ore di lavoro”. Dopo cena? “Dopo cena no”. Sarebbe come se Noemi Letizia gettasse i suoi zigomi in titanio, le sue labbra lipopneumatiche e le sue protesi siliconate quarta C (coppa larga), come se Pietro Lunardi facesse una vibrante dichiarazione antimafia, come se mentre scoppia una catastrofe mondiale, Franco Frattini non si facesse sorprendere in settimana bianca. Mai mai mai. Anzi, impossibile.
Ecco perché occorre dire che il “Mavalà” fu davvero l’epigrafe di un’epoca, l’icona di una stagione di teleguerriglia, uno stendardo azzurro. Ed era stata proprio la china alata del nostro The Hand (subito raccolta e celebrata dalla penna di Marco Travaglio) a fare di quell’intercalare un sistema di pensiero. Quando Ghedini gridava “Mavalà” ad Annozero, nel paese si fermavano gli orologi, i bimbi insonni cessavano il pianto. In quel volto opalescente e crisantemico si riassumeva qualcosa di più di un grumo di berlusconismo avvocatizio: c’era il senso di sdegno della grande borghesia produttiva e anti-intellettuale del Nord, in quel moto di sdegno appena filtrato dalle lenti a goccia di vetro, c’era il riverbero di un blocco sociale che il centrodestra seppe catalizzare prima che i sogni finissero. Adesso Ghedini va dai magistrati con tono dimesso, non si avvale nemmeno del segreto professionale, ci tiene a segnare la differenza fra se stesso e il presidente del Consiglio. Sono una donna/ non sono una santa, sono il suo difensore, non sono mica un suo amico, un frequentatore di “cene eleganti”. Leggere per capire: “Non ho ottenuto nessuno dei risultati che mi prefiggevo”. E anche “Il presidente ha una straordinaria capacità di comprensione delle debolezze umane, io non ce l’ho”. Notare la perfida ironia dell’aggettivo “umane” riferito a Tarantini.
Insomma, alla stessa velocità implacabile in cui la luce sgretola il regno dell’ombra nel finale epico della trilogia tolkieniana, il crepuscolo del berlusconismo annichilisce le trasfigurazioni che costituirono lo scudo del Cavaliere.
Neanche Di Pietro
Ghedini non parla. Ghedini adesso si dissocia: “Il presidente mi pare che abbia detto: ‘A Tarantini gli ho fatto avere 500 mila euro’. E io gli ho detto: ‘Quando, come, perché?’ Quando ho saputo questa cosa non ho reagito entusiasticamente, soprattutto quando ho saputo che la dazione era avvenuta tramite Lavitola”. Adesso, per cortesia, pesate le parole, perché Ghedini con le parole ci vive, ci produce reddito. Ghedini è pagato all’ora, come gli avvocati americani, mille euro all’ora, mille euro per tremila parole, quando noi diciamo “mavalà, mavalà, mavalà” prendiamo fiato, quando lo dice Ghedini ha già guadagnato un euro. Ghedini era discepolo e profeta del Berlusconi che schioccava tre volte le dita davanti alla stampa estera e diceva: “In questi tre secondi ho già guadagnato tremila euro”. Ed è per questo che Ghedini non può dire “dazione”, e associare questa parola contundente a Berlusconi. Perché “dazione” è il vocabolo dipietrese con cui l’ex pm più famoso d’Italia ha battezzato le tangenti di Mani Pulite. Quando dice “dazione” davanti ai magistrati è come se Ghedini stesse dando a Berlusconi del corrotto davanti ai giudici che lo indagano, è come se fosse diventato per il Pdl quello che Roberto Peci è stato per le Br. E dire che Ghedini era l’uomo che con le parole costruiva giochi di prestigio, quello che nascondeva il concetto di puttaniere dietro la meravigliosa invenzione burocratica dell’“utilizzatore finale”. Che poi non voleva dire un benamato cavolo, ma sempre meglio di quello che voleva nascondere, era. Ghedini che dice “Sì, d’accordo, no, faccio l’avvocato penalista da non pochissimi anni, posso aver espresso giudizi non collimanti con i suoi, sia su Tarantini, sia su Lavitola, non ho ottenuto nessuno dei risultati che mi prefiggevo”.
L’infiltrato ad Arcore
È il proclama di una resa. È come se Mara Carfagna avesse davvero letto la letteratura francese che raccontava di aver divorato da ragazza in una sdegnata replica a Filippo Facci, è come se Susanna Petruni pensasse davvero che la farfalla è un insetto, è come se Augusto Minzolini facesse uno dei suoi video-editoriali sul processo Mills, e si ricordasse di dire che non è stato assolto. Di fronte a questa metamorfosi del “Mavalà”, non si può che applaudire il primo pentito del berlusconismo, esattamente come il generale Alberto Dalla Chiesa considerò Peci un eroe dell’anti-terrorismo. Quando si arriverà al 25 aprile, per cortesia, facciamogli avere un salvacondotto speciale e una medaglia. Ormai è un nostro infiltrato. Ghedini è il Donnie Brasco del Fatto ad Arcore di questo iridescente fine regime.

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35 commenti »

  1. Luca, Patrizio Peci (Roberto è il fratello rapito e massacrato dalle BR), ma non avevi anche scritto l’introduzione alla ristampa di “Io l’infame?”

    e proprio per questo, credo che tu abbia fatto un parallelo infelice

  2. caro luca,

    se c’e’ un regime, per definizione esiste l’antiregime, ……….che e’ regime esso stesso !!

    gli italiani non saranno mai liberi,nella sua vera accezione del termine, finche’ non spariranno i berlusconiani e i comunisti !!

  3. zanzi : chi sarebbero i comunisti ? nomi e cognomi

  4. A me questa gente fa cagare.
    Prima si difende l’indifendibile con i modi e i toni della stima e dell’amicizia.
    Poi, di fronte non a Santoro ma a un magistrato, si cambia faccia, ci si smarca nella maniera più inequivocabile e si scarica l'”amico”.
    Bella roba.
    Io non applaudo di certo, Ghedini mi fa ancora più pena.

  5. Pezzo godibile più per il sarcasmo che per il contenuto. Detto questo,io non sarei così sicuro sull’affacciarsi di un timido pentitismo in seno alla corte di Arcore. Lui li ha creati,e sanno benissimo che possono essere distrutti da lui stesso anche quando non avrà più potere e in qualsiasi momento.( Vi ricorda qualcosa la fulminante ascesa ,con altrettanta caduta,dell’avv. Della Valle?)

  6. non credo assolutamente al pentimento di Ghedini. immagino sia il primo contribuente di Padova

  7. marghe

    i comunisti non sono nome e cognome, sono una molteplicita’ di nomi e cognomi con un unica mente e da essa COMPLETAMENTE dipendente , quindi non li distingui per fisiognomica, ma da come parlano( ripetono) e da come pensano (rielabono una memoria centrale)…………………….. i comunisti, a differenza dei berlusconiani e dei leghisti che soffrono della stessa sindrome monocelebrale, occupano capillarmente il vero potere della res pubblica a partire dagli stanzini degli usceri

  8. zanzi : penso di essere anch’io comunista

  9. zanza, come il cavalier patonza sei ossessionato pure tu dai comunisti:
    si consiglia psicoterapia

  10. Milanese salvato? bastardo…ora glie la faremo pagare cara al nano!!!!!!!!!!

  11. marghe,

    non avevo dubbi

    ginad

    …..io l’unica ossessione che ho come il cavaliere e’ la patonza,…….. come la chiami tu

  12. Adesso i comunisti non ci sono….

    MAVALA’ COMPAGNI……

  13. gianluca,

    te forse sei giovane per ricordarti…………………………………………

    ………..COMPAGNO, ..TU FATICHI ED IO MAGNIO!!

  14. A proposito…..

    E’ andata male anche stavolta….eravate tutti pronti eh?
    Peccato che per una volta sia d’accordo con voi…non nei metodi ma nella sostanza.

    B. ora come ora blocca il paese….

    p.s. Angelo…ho visto il tuo sito allucinantemente comunista….mi spiace che te ne sia andato.
    Ciao.

  15. Beh..zanzara ho 44 anni…non so quanti ne abbia tu.

    Cmq non so cosa ne pensi tu….ma quà sta andando tutto a rotoli, se non si fanno riforme vere facciamo la fine della grecia….

    Non avrei mai pensato che un governo di destra o presunto tale arrivasse a certi livelli. I compagni dano lezioni, e francamente al di là dello schifo della magistratura un presidente del consiglio dovrebbe avere la dignità di capire quando è il momento di chiudere.
    Il problema è che l’alternativa fa ridere…insoma la cura è peggio del male.

  16. gianluca

    ma infatti e’ dal 2006 che berlusconi e’ finito; il problema non e’ lui e’che dal 2006 che gli italiani non hanno alternative a lui !! IL PROBLEMA DELL’ITALIA E CHE L’ALTERNATIVA E’ RIMASTA FERMA AL 94 !!!!!!!! masaniello tonino,i comunisti rivestiti e qualche ex democristiano esocialista graziato dalla magistratura

  17. Le riunioni segrete nel palazzo di Giustizia di Milano denunciate dal giudice Guido Salvini per far fuori il gip Clementina Forleo. … un reato gravissimo di cui non è mai stata data e non viene data notizia, a sentire Carlo Vulpio.

    Luca Telese, potresti scrivere qualcosa tu sull’argomento, magari a quattro mani con Marco Travaglio. ..

  18. angelo

    ma come mai i magistrati di napoli non si fidano dei loro colleghi di roma ? bha !!

  19. Zanzara perchè ROMA è una procura NORMALE e quindi considerata morbida..

    i GIUSTIZIALISTI li abbiamo visti all’opera e sono tanati da tempo…La sinistra tutta è complice di un sistema che vede il gruppo di de Benedetti tramare con settori deviati della magistratura basta vedere quello che da 2 anni avviene.

    Non si può inventare un reato per giunta commettendo un altro reato…ma dai….

    Cmq adesso sarebbe ora di smetterla, e per quelo che mi riguarda spero in una vera DESTRA che escluda la lega. mA ANCHE A DESTRA CI SONO CERVELLI? IO DICO DI NO.

  20. Roma : il porto delle nebbie ( non è mia.. )

  21. Marco non scrive a 4 mani

  22. regione Veneto : i milione di euro per abbellire il bar….e il ristorante…..lounge…

  23. gianluca

    .chiaramente la mia domanda era provocatoria : che bello parlare con persone che non hanno la SINDROME MONOCEREBRALE……………..

  24. ……….dai angelo tornaaaaaaaaaa……..

  25. LUCA ma non hai visto Ghedini portare personalmente la memoria difensiva di B a Roma ?

  26. @Telese
    Be anche tu quanto a pentimenti non scherzi.Ti ci son voluti quasi 10 anni per accorgerti che razza di elemento fosse Berlusconi!

  27. @ Zanza
    Angelo, mi ricorda una famosa attrice – mi pare si chiamasse Ivonne Carlo – la quale, pretendeva un lunghissimo applauso, prima di entrare sul palco! Boria? No. Un esageratissimo amor proprio coadiuvato da un’oceanica autostima…

  28. tenna

    ..secondo me angelo pensava di recuperare un po’ di voti……………….

  29. Ma Angelo mica è morto…..
    Come ogni buon idealista fa gesti che lui crede eclatanti ma che poi si riducono a scelte personali.

    Angelo è un comunista….loro ci campano con i gesti…

  30. Tenna….risparmiati citazioni quando se sei ignorante della materia,probabilmente,quando eri giovane,non sei mai andato al cinema! Si chiamava Yvonne De Carlo,era una vamp di Hollywood degli anni 50,e non ha mai recitato su un palcoscenico. Controlla su Wikipedia e metti da parte un pò di presunsione!

  31. @ guidoriccio.
    Si, è vero, sono ignorante, e nella mia ignoranza probabilmente mi crogiolerò per tutto il resto della mia vita, dato che non ho proprio voglia di ritornare a scuola, alla mia età.
    Tu però, mi segui a ruota, visto che è evidente che non sai leggere…
    Mi pare si chiamasse, non significa certezza assoluta, ma che si potrebbe anche errare, nel ricordo. La presunzione sta nel tuo correggere un’inezia che non variava certo il senso del mio precedente scritto inviato a Zanzara.

  32. EH….quando si dice l’ignoranza…

    presunsione…presunsione……

    ma un’errore di battitura capita a tutti…..a me per primo…

    Ti do una piccola notizia wilkipedia non dice mai cose complete…GUIDORICCIO..

    YVONNE DE CARLO OLTRE AD ESSERE UNA GRANDE ATTRICE (I DIECI COMANDAMENTI PER ES..) CALCO’ LE SCENE DEI TEATRI DI BROADWAY NEI MUSICAL “FOLLIES” CHE FRUTTO’ UNA NOMINATION AL REGISTA SE NON SBAGLIO…e si..caro mio lenin la signora pretendeva un applauso….
    Guidoriccio come ogni buon comunista non sa ma parla facendo la morale agli altri.e dandogli dell’ignorante in ciò che lui stesso ignora….TIPICO.

    Questa razza umana rossa è sempre più divertente…

  33. Camerata Gian Dux!…ti avevo abbandonato perchè non mi sembravi all’altezza di sostenere gli obbiettivi che ci siamo prefissati,ma vedo con sorpresa,che ogni tanto scaturisci qualche colpo di genio! Ben fatto!…dico il lavoro di stendere al tappeto insignificanti comunistelli,come sopra,o pezzi da 90 come Angelov. C’è però un mah….se vogliamo riuscire nell’impresa,dobbiamo far finta di essere coglioni (per non dare nell’occhio)e non dei geni di cultura (la cultura lasciamola ai rossi) e tu,fino ad oggi, c’eri riuscito benissimo,da confondere perfino la realtà,percui,per il futuro,dovrò valutare se continuare a coltivarti o abbandonare velleità di riuscita come ho fatto con lo smidollato Tenna. Tardi me ne accorsi……se fossi stato prete,non sarebbe stato buono neanche per farmi da sacrestano!

  34. @ Gian Luca.
    Ti prego di non offendere i comunisti seri, Gian, quelli che credono fermamente e con onore alla loro fede politica, senza mistificarla o servirsene, come fa Guidoriccio, per gettare fango su chicchessia, al solo scopo di ergersi sul podio della superbia e della presunzione… Lui si dichiara di sinistra ma è identico a quelli di destra o di centro che dicono insulsaggini solo per apparire informati sui fatti e storicamente preparati. Al mio paese li definiscono – rave ciuche – ovvero, rape ubriache, inservibili persino per fare il minestrone! Non rimane da fare altro che sopportarlo, poverino…, così come il burlone da Fogliano, il quale ambiva a fare il prete, e che invece, è rimasto un povero avvocato fascista delle cause perse…
    Ad ogni modo, grazie per aver confermato un mio traballante ricordo, del quale, Riccio, mi aveva quasi convinto di essere in errore. Saluti cari.

  35. Tenna…non potrò mai non rispettare le convinzioni umane ed ideologiche. Ma odio gli ipocriti e quelli che fanno la morale. Di comunisti veri non ne vedo vedo solo antiberlusconiani doc e seguaci di una sinistra estrema vendoliana utopica che si dice comunista ma gioca nei salotti ed ha conti correnti rassicuranti.

    Il comunismo come il socialismo anzi più del socialismo è radicalizzazzione delle idee e della società, vista però non dai salotti del fatto quotidiano.

    Mi fanno ridere utenti come margherita, mi confrontavo invece bene con Angelo che rappresenta bene quello che pensa un comunista. Ma i loro schemi sono uguali da sempre e prevedibili…
    Da fogliano poi è un grande.

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