Il Fatto Quotidiano

1 Settembre 2011
Le non scelte del Partito Democratico

di LUCA TELESE

Ma il Partito democratico vuole davvero mandare Silvio Berlusconi all'op posizione? Sono molti i dubbi sulla strategia (ma sarebbe meglio dire, non-strategia) e sulle scelte (ma sarebbe meglio dire non-scelte) che il partito di Pierluigi Bersani continua a dilazionare, rimandare, pasticciare. Dai referendum alla coalizione, dalla questione morale alla questione sociale, dalle questioni civili al governo, alla manovra, mancano pronunciamenti chiari. Arturo Parisi, un dirigente capace di analisi brutali spiega l'at tuale stallo così: "Pensate a questo paradosso. Il Partito democratico di oggi è troppo diviso al suo interno per diventare il perno di una coalizione, come fu per il Pds del 1996. È troppo limitato, nel suo spettro politico-culturale, per incarnare in sé la vocazione maggioritaria che era stata sognata da Walter Veltroni. È troppo grande per morire, o -meglio -cambiare. Così, non volendo fare nulla, vegeta". Solo un paradosso? Mettendo in fila le grandi questioni di questi mesi, si fatica a trovare un solo tema su cui il Pd sia stato unito. Il primo punto, per così dire strutturale, è la decisione di non mettere insieme, mai, intorno a un tavolo i leader della nuova coalizione di centrosinistra. Malgrado sia Nichi Vendola che Antonio Di Pietro abbiano più volte chiesto di formalizzare un accordo. La spiegazione logica è questa: aspettando che Pierferdinando Casini scelga, preferisce non scegliere. Una strategia che Di Pietro considera scellerata: "Se uno sta costruendo un palazzo, deve partire dalle fondamenta. Non far partire i lavori dicendo 'Ma io ci vorrei anche un ter razzo' è una cosa senza senso". Il non scegliere permette fra l'al tro di non sciogliere un altro nodo: la federazione della sinistra è dentro o fuori dalla coalizione? Mistero. Non scegliere permette di rinviare tutto. L'anno scorso, a ottobre, feci un'intervista a Bersani, su questo punto: "Mi sono rotto le scatole. A gennaio convoco tutti, chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori". Non si è fatto nulla. In Inghilterra il successore di Blair è stato scelto due anni prima del voto, in Grecia Andreas Papandredu cinque anni prima, in Spagna il successore di Zapatero – Recalca ba – era in campo un anno prima della data del voto. L'ALTRO NODO sono le primarie. Anche quelle chieste a gran voce da Vendola. Di Pietro ha recentemente aggiunto: "Decidano loro quando farle. Se ci sono mi candido". Il Pd non le vuole fare, e Bersani le ha sempre ostacolate. Perché? Anche qui per via delle sue divisioni interne. Un anno fa temeva i sondaggi che indicavano sia Vendola che Chiamparino come più popolari di lui. Subito dopo si sono aggiunti due timori: le primarie renderebbero impossibile un governissimo, prodotto da una eventuale crisi del berlusconismo. E una seconda candidatura del partito renderebbe difficile vincere la sfida per l'ex ministro. Eppure sono state le primarie a far scegliere (e legittimare) i candidati vincenti, da Pisapia a De Magistris, da Zedda a Fassino. Ma mettere in campo quest'arma, vuol dire rinunciare alla golden share delle segreterie. Ecco perché non scegliere è meglio. Il governissimo, poi, è un altro nodo dolente: un parte del Pd, lo sogna, l'altra la considera un incubo. L'estate scorsa, nel pieno del terremoto dei finiani, Bersani disse: "Qualsiasi altro premier oltre Berlusconi ci va bene". I giornalisti chiesero: "Anche Tremonti?". Bersani rispose: "Ho detto chiunque". Tutti i giornali titolarono: "Ber sani lancia Tremonti". I veltroniani insorsero, Bersani frenò. Ma non era finita: anche dopo quella polemica D'Alema disse a Massimo Giannini: "Tolgano Berlusconi e noi ci faremo carico". Era la tentazione del governissimo che tornava. Non scegliere è l'unico modo per risolvere il problema. E qui si arriva al problema dei referendum. Quelli su acqua, legittimo impedimento e nucleare furono sottovalutati, se non osteggiati dall'attuale gruppo dirigente. Bersani disse: "Negli ultimi nove anni il quorum non è mai scattato…". C'erano più uomini del Pd nei comitati del no che in quelli del sì. Ma il popolo democratico la pensava diversamente. Bersani, negli ultimi dieci giorni, scarica la destra interna e sceglie di sostenere il voto. Ma solo un mese dopo, quando partono i due quesiti di Parisi e di Passigli per emendare il porcellum, di nuovo il Pd si spacca: chi vuole il proporzionale puro, chi sogna il maggioritario. Di nuovo l'unico modo è non scegliere. E così Bersani gela i veltroniani, che erano già mobilitati con il professore: "Il Pd le leggi le cambia in Parlamento". Ma come, se c'è una maggioranza berlusconiana? Al Senato il testamento biologico passa con i voti di diversi democratici e con interviste pubbliche di diversi dirigenti che annunciano il sostegno al disegno di legge del centrodestra. E sulle province? La loro abolizione era addirittura nel programma elettorale. Ma il giorno del voto alla Camera il Pd ha scelto di astenersi. Non scegliere sulle questioni del lavoro ha voluto dire che il Pd ha abbandonato gli operai della Fiat nelle braccia di Marchionne. Ai tempi del referendum su Pomigliano disse: "So che gli operai faranno la scelta migliore". Dimenticandosi di dire quale, però. Ai tempi del referendum su Mirafiori, disse ancora meno, mentre tutti i dirigenti -da D'Alema a Chiamparino, a Fassino – sostene vano parcamente il coraggio di Marchionne. Morale della favola: non scegliere per non avere problemi con Cisl e Uil, e l'ala moderata ex Margher ita. ALLA FINE, quello che la Fiom diceva inascoltata si è rivelato vero: il ricatto era un bluff, la Fiat sta fuggendo in America, e i tanto promessi Suv a Mirafiori non si fanno più. Ma a non scegliere il Pd, cosa ci guadagna? Questa è la risposta più difficile. Non scegliere porta a perdere, ma garantisce una rendita di posizione. L'ege monia sull'opposizione, il sottogoverno, la carta di riserva di un governissimo. Il segretario viene inquadrato mentre si arrotola il sigaro, sempre in relax, simbolicamente pronto alla siesta. La domanda per lui è: non vale la pena di rischiare, nello sfacelo del berlusconismo, e provare a vincere?

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33 commenti »

  1. e’ vero che veltroni perse le elezioni, ma con dignita’, recuperando anche un risultato fino a poco prima insperato; inoltre aveva inaugurato l’inizio di una politica alternativa scevra dell’antiberlusconismo fine a stesso………………………………poi la storia dell’epurazione di veltroni e’ conoscita, il pd e’ tornato nelle mani del vecchio apparato a vocazione esclusivamente di opposizione , con la speranza e nell’attesa effettiva che qualcun altro si sporchi le mani nel cercar di mettere a posto quel che non funziona in questo paese. L’indecisione di questo esecutivo e’ dovuto soprattutto al fatto che sa di aver perso consensi, sa che potrebbe far cose buone per il paese ma inevitabilmente impopolari , quindi perdendo altro consenso, per poi lasciare un paese rinnovato nelle mani di un pd immeritevole per cio’ in tutti i sensi…………………Qella di non far nulla e’ una strategia precisa di bersani e dei suoi colonnelli…………quale posizione migliore per loro ??

    di fatto ho grosse difficolta’ nel capire chi vincera’ la gara di “menefreghismo” tra governo e opposizione……………sicuramente gli italiani hanno gia’ perso

  2. Macché dignità, macché recupero insperato: Veltroni perse le elezioni da ebete innato qual è, con quella farsa del partito “a vocazione maggioritaria”. Sveglia Veltroni, se bastasse la vocazione saremmo tutti santi, premi nobel e scrittori di successo (mentre tu non sei nessuna delle tre cose). Quanto all’antiberlusconismo, è stato l’unico collante che ha permesso di vincere le lezioni al centrosinistra, oltre ad essere l’unico faro morale che oggi può guidare l’Italia per uscire dal tunnel in cui si è cacciata. Il fatto di negarlo o dimenticarlo porta alle oscenità delal bicamerale, degli inciuci, del malaffare conclamato e praticato impunemente (Consorte, Bassolino, Penati e mille altri casi da vomito).
    E’ chiaro che il PD è inadeguato a guidare la rinascita d’Italia perché colto troppe volte con le mani nel sacco e soprattutto incapace di esprimere una leadership degna di questo nome: la nomenklatura jurassica del vecchio PCI/PDS è inamovibile e non fa che passarsi il cerino di mano in mano. L’unica novità era stato Rutelli, mandato a gareggiare per perdere, ma soprattutto per perdersi, visto dove è andato a parare. Non so francamente a che santo votarmi: la sinistra profezia di Moretti (con queste mummie non vinceremo mai) è più attuale che mai, le altre forze alternative sono troppo deboli, anche se sicuramente più presentabili delle “cariatidi con le mani sporche” che reggono le tristi sorti del PD

  3. Io vorrei fondare un partito e chiamarlo PARTITO ANTIDEMOCRATICO, oppure POPOLO DELLE DITTATURE.

  4. Come sempre per attaccare il Pd i”compagni”farebbero qualsiasi cosa…anche iniziare l’articolo da una dichiarazione di Parisi, uno che non sapeva far di conto quando Prodi chiese la fiducia nel 98 a causa delle operazioni congiunte di sfiducia fra Berlisconi-Bossi(la coppia che non scoppia)e Bertinotti-Vendola(ops, non bisogna ricordarlo mica che il sommo poeta votò come la destra), uno che quando ha fatto il Ministro della difesa era un Napoleone in miniatura…
    È vero, come scrive Telese, che il Pd un po’ teme le primarie, un po’ non vuole perdere la golden share della segreteria, ma il bello è che pochi righi sopra lo stesso Telese invocava la celerità nella scelta del candidato Premier enumera di esempi come la Grecia, il Regno Unito(in entrambi i casi il leader è semplicemente il capo del partito più grosso, eletto all’antica da un congresso di Partito, bel caso quello Inglese dove il congresso è proprio all’antichissima, coi membri di diritto delle Trade Unions, proprio come piace a me…ma non so a Telese), la Spagna(dove il”caminetto”dei leader socialisti ha scelto Rubacalba, altro che primarie)…insomma, poche idee ma confuse sulla scelta del leader
    Il resto è colore, il sigaro arrotolato, il segretario in relax, il governassimo che non si è mai fatto e mai si farà, i referendum che se non li appoggia il Pd non li vota nessuno(vedi art.18 nel 2003, affluenza al 25%)ma il Pd non li promuove quasi mai(un po’ come il Pci, che nei referendum su divorzio e aborto si schierò solo all’ultimo momento, preferendo fare riforme per via legislativa…ops, è proprio quello che sostiene Bersani sulla legge elettorale)…
    Certo non si può mica rientrare dal mese di agosto senza lanciare un po’ di melma sul Pd
    Che ne meriterebbe, ma secondo me su altri temi(organizzazione interna troppo correntizia, funzionari di partito troppo potenti, e tante altre cosette che ben conosciamo tutti)
    PS su Mirafiori interi pezzi di Pd sbagliarono e restarono ambigui, ma è bello vedere che per gettare melma su D’alema si tende ad inserirlo in quel novero, mentre per sapere cosa pensava basterebbe rivedersi la puntat di 8 e mezzo su La 7…

  5. Francesco

    ma che scelta del premier, ma che puntata su la 7, il pd ormai si regge e vive solo ed esclusivamente per interesse di quelle associazioni di volontariato,per i sindacati, cooperative ed altri business che gli ronzano intornano; politicamente il pd e’ morto , il rigor mortis avanzato, ed in un cadavere che puzza , solo i vermi ci sguazzano………..

  6. Caro Telese
    Godot Bersani o se preferisci Quinto Fabio Massimo ( ogni allusione a Dalemik è puramente casuale) il temporeggiatore non ha mai dato segno di aver rinnovato un partito che è stato casta speculare del berlusconismo per anni .Per capirne le ragioni occorrerebbe addentrarsi nei meandri occulti della casta dei loro interessi di connivenze e ricatti eccecc.
    Ne ho scritto per mesi sul mio modesto blog.
    Inutile perderci del tempo .Poichè mi ritengo un pragmatico penso che oggi a sinistra la si debba smettere di sostenere poi alle elerzioni il partito mamma su cui poi ,pur turandosi il naso tutti convergono (siamo Italiani ..) occorre invece avere il coraggio di votare Vendola o Di Pietro perchè da loro puo’ venire una vera svolta di cambiamento.
    Immaginiamo per un attimo che Di Pietro e Vendola insieme si prendano anche solo la metà dei voti dell’attuale pd , che accadrebbe ?
    Il Pd sarebbe costretto a cambiare davvero ed il pallino del gioco l’avrebbero Sel ed IDV (che è poi quel che in parte è successo a Milano e Napoli).
    Sono convinto che a quel punto l’Italia cambierebbe e come,…ma dipende solo da noi
    inutile lAMENTARSI E CRITICARE SE POI NON USIAMO BENE L’UNICO POTERE RIMASTOCI ,QUELLO APPUNTO DEL VOTO..

  7. SIAMO NOI CHE CI DOBBIAMO VERGOGNARE DI UN PREMIER che definisce il nostro paese una merda…dobbiamo fermarlo il prima possibile!!!!!!!!!!!!!!!

  8. a me non è piaciuto nememno Gad Lerner tutto contento di non dover pagare nulla

  9. vi ricordate la mamma che non aveva i soldi per la mensa dei suoi bimbi ? Né B. né la sua cara moglie Veronica hanno provveduto ma uno sconosciuto signore veneto

  10. Veltroni invece aveva tracciato una strada. Modificare un partito sistema che deriva dal pci e dalle sue schifezze non era facile ed infatti stiamo ai Penati che da anni rubava all’insaputa di ROMA (COME NO..)

    Votare Vendola è votare per un perfetto imbecille, un utopista che non è toccato dai pm solo perchè è un comunista.

    Berlusconi sostiene l’ennesimo attacco, stavolta i pm cercano attraverso un probabile ricattatore di dimostrare indirettamente la sua colpevolezza sull’affare delle ragazze….cosa che mi sembra lampante nessuno è scemo. Continuo a pensare che Berlusconi non è in grado ormai di guidare un paese per il bene dell’italia deve andarsene. Per il bene di questo paese la sinistra comunista ed ideologica non deve andare al governo, meglio un pd veltroniano cento volte o un prodi pro tempore.
    Cmq è vergognoso il comportamento di un esecutivo che per anni ha parlato di tutelare la gente e si è presentato come un baluardo contro lo stato di polizia che voleva la sinistra, per poi fare peggio e creare di fatto una società dove i ricchi non pagano e la gente normale paga sotto tutti i punti di vista.

  11. Vedo che al mio post le risposte sono da tifosi, ma è legittimo…certo non ho capito bene una cosa scritta da Angelo nel post 7:a Milano il pallino é in mano a SeL e Idv?devo aver visto dei dati sbagliati, con un sindaco che per quel che so non ha tessere e 24 consiglieri di maggioranza su 27 al Pd…

  12. francesco

    anche tu sei un perfetto tifoso e non lo nascondi…………

    gianluca

    ma quelle a sx non sono ruberie, che dici mai ? e poi bersani & c. sono incazzatissimi, perche’ con tutti i sistemi legali che hanno invetato a sx per rubare soldi agli italiani (vedi le coop, fra l’altro primi evasori ma legali anche quelle) , perche’ mai sporcarsi con mazzette occulte??
    perche’ mai sporcarsi le mani se un tribunale ufficiale fa si che un imprenditore debba dare 600 milioni ad un suo concorrente prima della sentenza definitiva?? bersani proprio non se ne fa una ragione…….
    anche primo greganti, ricordi ? amministratore del all’epoca pci , essendo l’unico ad avere preso per conto “proprio” centinaia di miliardi di lire di mazzette illecite, anche li natta si incazzo’ come una belva: come si permettono questi personaggi di infamare il partito dei “santi”?………no proprio santi no, ma solo perche’ sono atei e quindi, solo per questo, anche loro non credono ai santi……………

    angelo,

    ………..che dire di di pietro che si fece comprare con una mercedes , poi resa in calcio d’angolo ?…………anche lui si incazzo con se stesso; con tutti i sistemi che aveva capito ed imparato dal vecchio pci , sputtanarsi per un piatto di lenticchie proprio no !!

    ………..che dire di vendola : e’ sicuramente uno dei pochi che lavora per la felicita’ altrui, quello che mi preoccupa e che il suo” metro di felicita’” pero’ non coincide con il “mio”……….

    in questo scenario, con questi politici il meno peggio mi sembra proprio B. , almeno invece di prenderle le mazzette, le paga………………

  13. margherita,

    ……….ma se e’ “sconosciuto”, come fai a sapere che non siano stati loro i benefattori?

  14. …”Votare Vendola è votare per un perfetto imbecille, un utopista che non è toccato dai pm solo perchè è un comunista…”

    Gian Lux
    credo non ci sia bisogno di commenti
    è un pensiero talmente idiota nella sua banale inconsistenza che parla da solo e da far dubitare dell’intelletto..e dello spessore culturale di chi lo ha formulato….

  15. Zanzara tornando alle cose serie:
    tu bevi tutte le balle che sla macchina del fango mette in giro per convincere i meno critici che son tutti uguali destra e sinistra ecc ecc . in questi anni ,ne ho sentite tante su Falcone Borsellino e tanti pochi veri onesti per distruggerne l’immagine e bloccarli il guaio è che molti Italioti ci cascano anche su Di Pietro ne ho sentite tante alcune davvero ridicole ,questo spiega perchè persone come giandux ragionino in quel modo e perchè tanti Italioti abbiano votato questo schifo di regime di incompetenti.
    Nessunio è perfetto ma OCCORRE SAPER DISTINGUERE DAI COMPORTAMENTI CONCRETI IN PARLAMENTO E DALLE AZIONI a chi dare fiducia e non bere le propagande varie.
    Finchè pci sarà questa sottocultura, passività e sterile demagogia purtroppo l’Italia rimarra’ ferma nella spazzatura in cui è caduta ma la colpa non è dei politici ma dei cittadini .
    Da mesi ti sento criticare tutti , cercare ovunque il pelo nell’uovo ma non proporre mai nulla di concreto ed alternativo
    Questo forum sembra un dialogo tra pensionati al bar ..
    Vediamo sesi riesce magari a proporre cose ragionate obiettive e serie .
    Proponi una alternativa fai dei nomi ..smettiamola di fare sterili piagnistei che servono solo al potere delle caste per rimanere li’ dove sono da anni per colpa nostra..

  16. Francesco
    A Napoli ha vinto De Magistris ed i risultati comincianno a vedersi uomo fuoti dalle caste dell’IDV
    A Milano Pisapia che apparteneva alla sinistra alternativa al PD ed era stato proposto come candidato da Vendola osteggiato dal Pd che ne aveva proposto un altro.
    Poi il Pd (i suio vertici di casta )hanno dovuto adeguarsi come successe il Puglia …
    questa è la sostanza al di la’ di quel che in parte giustamente osservi
    Lo spiritoo del mio pensiero era che oggi per uscine dal pantano occorrono scelte radicali e nei fatti attualmente solo Sel Idv e i grillini a loro modo propongono concretamente una rivoluzione di idee per spazzare le caste e la corruzione
    ad essi per come la vedo io occorre dare forza non certo a questo Pd sano in parte della base ma inquinato nei suoi vertici eppure indispensabile all’alleanza di sinistra per vincere le elezioni..

  17. caro angelo

    …..ma se macchina del fango e’, lo e’ per tutti, non quando ci torna comodo.la mia sfiducia in un reale cambiamento e’ concreta e la hai accennata proprio tu :finche’ in italia saranno gli italiani a voler essere trattati cosi perche’ fermi sulle proprie ideologie non ci sono ne speranze ne “alternative”………………

    bisognerebbe come minimo resettare il cervello degli elettori , trattare tutti i leader di partito senza preconcetti e giudicarli sulla base di cio’ che FANNO e non su quella su cui PREDICANO………………pronti noi a rimangiarci il voto all’elezione successiva…………..

    ecco perche’ ritengo che un italiota si riconosce immediatamente : NON HA MAI VOTATO IN VITA SUA IN MANIERA DIVERSA …………e purtroppo ce ne sono tantissimi

  18. p.s.

    …….se gli italiani fossero molto sensibili e flessibili, non servirebbe neanche il gioco piu’ sporco che si possa fare nel nostro paese : LE ALLEANZE…………………

  19. ma dai zanzi so benissimo chi è anche perchè i genitori leghisti invece di ringraziarlo gli hanno sputato addosso ( in senso metaforico )

  20. se fossimo in grado noi pensionati al bar ( ma senti ‘sto villano ) di dirigere l’Italia non staremmo qui a scriverci ma saremmo in Parlamento. se Vasco ci legge : dai ti aspettiamo a Venezia

  21. marghe

    ………vedi cosa vuol dire essere accecati dalle ideologie ? rendono gli italiani degli emeriti……. italioti …………….questo ne e’ un grande esempio………

  22. marghe /20

    guarda che in politica, in parlamento, non ci sono i piu’ bravi, ma solo i piu’ furbi di quelli che hanno il coraggio di presentarsi……….e normalmente, da sempre, si presentano tutti coloro che hanno nulla da perdere…………………anzi, diciamo hanno solo la voglia di guadagnarci qualcosa……………………….i santi, i patrioti e quelli con lo spirito di servizio vivono e frequentano altro

  23. p.s. marghe

    ma tutti gli illustri politici di oggi, con i diplomini che possiedono, o con qualche laurea di gruppo ottenuta da 68ttino che altro mestiere avrebbero potuto fare senza politica e di conseguenza senza raccomandazione ?? qualche impiegatuccio ??……..e potrei fare tanti di quei nomi che i giga di questo blog non bastano

  24. ……………si forse un mestiere l’avrebbero trovato :gli imbonitori televisivi tipo vanna marchi, visto che non sono neanche piu’ ottimi oratori……….

  25. il ministro SACCONI : ecco : che studi ha fatto visto che faceva il maestro di tennis e che non sa contare i laureati di questo ns paese ?

  26. Cara Margherita
    il mio non era un insulto alle persone qui ma a certe argomentazioni ,o critiche lamentose e sterili sempre le solite non sorrette da un minimo di analisi del reale,quanto al fatto che saremmo a Roma personalmente ho di meglio da fare ,ma come cittadino esprimo sinceramente quel che penso ,sai ci vorrebbe poco a far meglio a Roma di questi cialtroni.il nostro contributo noi possiamo solo manifestarlo con un voto .In ogni caso lA FUNZIONE DI UN FORUM COME QUESTO IN CUI OGNI TANTO CAPITO E FCCIO IL PENSIONATO PURE IO ,DOVREBBE ESSERE QUELLA DI UNA CRESCITA E SCAMBIO COSTRUTTIVO DI IDEE E PROPOSTE NON UNA CONTRAPPOSIZIONE STERILE E BANALE DI SLOGAN DI PARTE O DI CRITICHE SENZA PROPOSTE-tUTTO QUI
    Zanzara quel che dici non fa una grinza ma ti ripeto che un dialogo costruttivo e non ideologico passa appunto il superamento di critiche sterili o troppo mirate a mettere tutti sullo stesso piano.
    Non è cosi’.
    Qual’+ dunque la tua proposta per cambiare le cose concretamente ? chi votare oggi e perchè?
    Questo alla fine è il punto al di la’ dei propri orientamenti.
    Personalmente ho votato quasi sempre per partiti diversi ,mai per la Dc ne per ovviamente il polo ma non per motivi ideologici che ho superato da un pezzo ma sulla base delle mie analisi del meno peggio oggi e dei comportamenti dei singoli.

  27. io voto per Di Pietro e non ho dubbi

  28. anche io probabilmente,salvo ripensamenti per Vendola se dimostretrà maggior coraggio,
    Mi ha comunque colpito favorevolmente l’intervista di Renzi su repubblica ,non perchè pendi di votarlo se si presenta alle primarie come afferma ma perchè forse puo’ dare una scossa di cambiamento a questo pd fallimentare nei vertici.

  29. RENZI ancora deve spiegarci che cosa è andato a fare oltre a mangiare a Arcore con la famigliola del presidente B. suvvia se l’avesse fatto il mio sindaco Orsoni non l’avrebbe passata liscia

  30. caro angelo,

    mi chiedi cosa proporrei io visto che faccio solo critiche; in realta’ dovresti sederti e leggere per qualche oretta, ma ti risparmio il bottone. Posso sintetizzare dicendo che come gli antichi romani sono stati i padri del diritto mondiale, cosi’ oggi l’italia potrebbe essere la madre delleDEMOCRAZIE: presentazione di uno specifico programma, un premier ed un esecutivo governativo da parte dei singoli partiti , mentre il popolo dei deputati e senatori sorteggiato tra il popolo italiano con criteri di selezione di appartenenza sociale in proporzione per professione e per provenienza geografica, per un unico mandato indiscriminatamente senza provenienza politica specifica ( 3 mila € mensili, senza bisogno di costi di politica aggiuntivi) ai quali affidare l’appoggio all’esecutivo e ad altre proposte di legge solo ed esclusivamente per coscienza. i nuovi deputati e senatori in aspettativa per un quinquennio per legge, in caso di accettazione non potranno mai piu’ partecipare ad alcun mandato di rappresentanza pubblica.
    pensa che sconvolgimento per gli attuali padroni della res pubblica, mentre che beneficio per il popolo italiano

  31. Zanzara hai scritto cosa vorresti come cambiamenti di sistema e su alcuni son daccordo e ne aggiungerei altri che ti risparmio ..ma questa è una ipotesi e resta solo un sogno :
    la differenza tra un sogno ed un progetto con possibita’ di concreta realizzazione sta appunto nel fatto che il progetto deve avere obiettivi tempi e strumenti-soggetti in grado di poterlo concretizzare.
    Dunque manca l’essensiale per uscire dall’utopico la individuazione dei soggetti 8singoli politici o partiti che siano) in grado di realizzare tutto questo.
    Comunque stavolta hai espresso almeno la tua idea di base .
    ciao

  32. Ooohh Margherita sempre con sta storia di Renzi che è andato a mangiare ad Arcore!
    Telefonagli in comune a Firenze no???

  33. Angelo sei la parodia di un comunista….taci per favore che è meglio.

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