Il Fatto Quotidiano

29 Maggio 2011
“Br e zingaropoli? Vedrete cosa pensano i moderati”

Sa cosa dicono di De Magistris? Che lei sarà un sindaco giacobino e tagliatore di teste.
(Ride di gusto) Si guardi intorno: vede forse forche, ghigliottine o patiboli? Mi creda. Le uniche teste che voglio tagliare in questa città sono quelle dei comitati d’affari.
Dicono anche che lei sarà per Napoli un nuovo Masaniello.
Tutte sciocchezze: io voglio essere per Napoli una sola cosa: la possibilità di voltare pagina rispetto al “bassolinismo” e al “cosentinismo”.
La vigilia del voto più importante della sua vita, Luigi De Magistris la passa al Vomero, il quartiere dove è cresciuto. È già scattata la tregua elettorale, lui non può fare propaganda, ma basta questa passeggiata fra negozi e mercati (“Non devo mica starmene ai domiciliari!”) per catalizzare l’attenzione e innescare una sorta di corteo spontaneo al suo seguito. C’è un signore che lo blocca “Gigì, ti ricordi? Eravamo insieme alle elementari!” (Risposta: “A prima vista non ti avevo riconosciuto. Ci stiamo facendo vecchi….”). C’è n’è un altro che urla: “Tu qui non ci dovresti stare, ti tolgo il mio voto!” (suscita risate, applausi, e strette di mano solidali per l’ex pm). C’è una signora che impugna il telefonino e grida al marito: “Uè, sient a me! Stong’ vicin’o’ sindaco!”. Il candidato dell’Italia dei valori pare un fiore: riposato, sorridente, dicono che in questa campagna elettorale sia cresciuto politicamente, che sia diventato più saggio. Ecco primo possibile test di questa mutazione. Quando gli chiedo se abbia letto le puntate che Filippo Facci su Libero sta dedicando alla vivisezione delle sue inchieste mi risponde così: “Dice che hanno assolto tutti i miei imputati? Ma come si fa a concludere un palazzo se l’architetto viene licenziato a metà dell’opera? Mi dispiace che Facci si sia messo a scavare ancora una volta, nel passato, che il riflesso condizionato dei media di centrodestra sia la macchina del fango… Sono solo falsità”. Poi però, proprio alla fine, ecco il segnale sorprendente: “Io vorrei dirgli, a Facci. Lascia stare le storie di ieri. Vienitene a Napoli, passa un po’ di tempo con me. E confrontiamoci sui problemi di questa città”. Lo avrebbe immaginato questo cavalleresco invito al principale accusatore del dipietrismo, solo due mesi fa? Non è la sola sorpresa.
Che ritmi sta tenendo?
In questi due mesi mi sono svegliato alle sette e mezza per andare a letto a mezzanotte. Negli ultimi giorni, per volantinare davanti alle fabbriche, ho dovuto alzarmi alle sei.
Una campagna elettorale in crescendo?
Assolutamente sì. Pisapia è partito l’estate scorsa. Io ho dovuto combattere una guerra lampo.
Lo dice per prendere le distanze da Pisapia?
Assolutamente no. Sono contentissimo, anzi, della possibilità di questa doppia vittoria, auguri a Giuliano!
È un voto che ha un significato nazionale, questo?
È un’occasione unica: Napoli e Milano, divise nel tempo dell’odio e del campanilismo, possono adesso ritrovarsi unite e all’avanguardia nella nuova stagione della solidarietà.
Elisa Calessi ha scritto su “Libero”: “De Magistris già pensa a palazzo Chigi”.
(Ride) Ma lei legge solo le malelingue, sul mio conto?
Questa non è una risposta a quella domanda….
(Scuote la testa). Dopo una campagna così, dopo la splendida manifestazione di affetto di questa città, non mi passa nemmeno per la testa di pensare ad altro.
Lo diceva anche Veltroni a Roma.
In questa città, per citare Gramsci, è nata una nuova connessione sentimentale: lavorerei a Napoli e per Napoli anche se dovessi perdere. Il che – ride di nuovo – è assolutamente impossibile.
Quando ha capito che c’era la possibilità d vincere?
Appena mi sono presentato, in qualsiasi parte della città, in qualsiasi ambiente, in qualsiasi quartiere, in qualunque diverso contesto sociale si respirava lo stesso clima di entusiasmo.
Per lei?
Era una comune domanda di cambiamento. Io sono solo un candidato che ha provato a dare una risposta a questa domanda.
Si è pentito di non essersi candidato alle primarie? È stato un errore?
Quando si sono fatte le primarie io a tutto questo non pensavo. Ho sperato in una candidatura di Cantone, poi, fallite tutte le altre possibilità, mi sono messo al servizio di un progetto nuovo.
Pensa che in questo ballottaggio potrebbero votarla anche elettori di centrodestra?
Veramente molti mi hanno già votato! Ho avuto 35 mila voti disgiunti solo sul mio nome. La maggior parte provengono da elettori di una destra moderna, libera, perbene, che ha a cuore la tutela delle regole e la legalità. Ne arriveranno altri.
Con Lettieri ve le siete date di santa ragione. Gli riconosce qualche merito?
Uno, sì. Quello di non aver mai negato di essere la controfigura di Nicola Cosentino.
Ci credo. Lo ha attaccato per tutta la campagna elettorale sempre su questo punto!
Stiamo parlando di un uomo che, secondo una ordinanza consegnata in Cassazione è il referente dei casalesi. Avrei preferito che ci fosse un’altra destra, davvero.
Dicono che il suo piano rifiuti è irrealizzabile e condizionato dal massimalismo anti-inceneritori.
Chi lo dice?
Nunzia De Girolamo, deputata campana del Pdl.
Credo che dovrebbe preoccuparsi di più dei due inceneritori che non servono, e che Lettieri e Cosentino vogliono per distribuire una pioggia di appalti.
Quindi lei non è contrario ai termovalorizzatori.
Sono per utilizzare e far funzionare bene l’inceneritore che c’è già.
Ma punta tutto sul riciclaggio. Non è utopico in tempi brevi?
Arriveremo al 70% in sei mesi, con la raccolta a domicilio. Faremo funzionare gli impianti di compostaggio. Incentiveremo il trattamento manuale a freddo, impiegheremo tutto il personale delle municipalizzare, che oggi è ampiamente sottoutilizzato.
Chi c’è dietro la campagna di De Magistris?
(Grande risata) Nessuno. Credo di aver speso in tutta la campagna quanto Lettieri per uno o due singoli eventi della sua. Abbiamo avuto dei contributi dai partiti, abbiamo fato ricoso alla sottoscrizione, dopo il voto rendiconteremo tutto fino all’ultima lira.

di Luca Telese

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61 commenti »

  1. Gian Luca
    a parte i soliti luoghi comuni che purtroppo confermano il tiuo limite di pensiero
    sono rimato shoccato dall’apprendere dove vivi
    spero solo che tu non sia il vicino della porta accanto..sarebbe troppo..
    comunque anche su Bergamo qualche fesseria l’hai detta

  2. Angelo siamo alle solite chi non la pensa come te è limitato e questo per me rappresenta non un limite ma una assoluta mancanza di critica oggettiva ,che è peggio.

    Quando dico Bergamo, intendo anche tutta la sua periferia che credimi conosco benissimo. Fino a 2 anni fa era tangibile l’attegiamento della gente, spesso molto ma molto ignorante e facile preda di demagogie e di razzismo. Credimi so cosa dico perchè vivo la gente essendo un’agente immobiliare. A parte il classico termine terrù o come cazzo se scrive in dialetto indigeno, ovunque c’è la classica selezione mentale della specie. E’in questa gente automatica.

    Quindi abbiamo….prima “l’homo sapiens”lombardo, poi il terrone, poi il negro o meglio nigher come dicono quà.

    E guarda che questa mentalità la trovi ovunque, tranne forse in città dove la percentuale di gente pensante è più elevata.Ma ciò che più mi ha sorpreso è che anche in ambienti di sinistra c’è un razzismo strisciante che altrove non ho mai notato.
    Sappi solo se sei bergamasco ti dico solo che mi dispiace per te.
    Io sono romano, me ne vanto e ne sono fiero per tutti i motivi che il solo suono che il nome ROMA evoca .

    Le fesserie le dirai tu Angelo, quà hanno i cartelli stradali con i nomi delle città e dei paesi in dialetto, quà parlano e si esprimono praticamente a gesti…e la stessa città fa vomitare..pur essendo un centro medio.
    Resto quà per amore, altrimenti a piedi tornerei a Roma, dove la sera in cielo c’è il paradiso, dove la gente è umana, dove ovunque ti guardi scopri tracce e vestigia di una storia unica.
    Ti ho già detto che odio chi è ottuso…e quà lo sono tutti. Questa è la mia esperienza di 12 anni di vita.
    Per quanto riguarda i luoghi comuni che tu citi, bah..non so io vedo gli stessi difetti in te .
    SE SEI BERGAMASCO mi spiego molte cose.

  3. Ah mi scuso con chiunque possa sentirsi offeso da quanto ho scritto, ma io non sono ipocrita queste cose le penso e le dico.

    Peggio sarebbe essere falso.

  4. Vedi che nulla capisci
    se dovessi risponderte seriamente a tutte le fesserie gratuite che dici, ci vorrebbero papiri per dimostrarti ,con precise argomentazioni non con slogan superficiali , l’inconsistenza e la demagogia acritica di tante tue sparate.
    Ma sarebbe tempo perso.
    Mi limito dunque al fatto che anche sulla mia cittadinanza, oltre a parlar per luoghi comuni e contraddittori (qui i tuoi alleati non ti vanno bene per imteresse essendo tu romano) sbagli ,non ne azzecchi proprio una insomma..quasi come xeno.
    Io son fiorentino, trapiantato a Bergamo ,di madre romana dunque ho in me anche secondo le tue discutibili visioni razziali, il meglio della sintesi possibile Firenze la culla dell’italianità di arte e cultura e Roma che purtroppo ogni tanto partorisce figli non alla sua altezza come te .
    Si non sei falso questo è già qialcosa ma purtroppo non basta…

  5. Ah dimenticavo..su Bergamo..
    qualche difetto da te citato è vero ma anche qui tu cogli solo la superfice di in’area geografica, non vai a fondo ,come ovunque ci sono persone ottuse ,il bergamasco è tendenzialmente chiuso scontroso apparentemente scostante ,in realtà questo maschera riservatezza timidezza un carattere generoso,laborioso attaccato alle proprie tradixioni,una volta rotto il ghiaccio ti da’ anche l’anima ,con questo non voglio certo farne un panegirico ,certo se tu bazzichi solo i paesi limitrofi certi difetti sono accentuati come avviene il tutte le periferie compresa quella romana ,i cosiddetti burini , che pero’ hanno una loro dignità.
    in ogni caso anche da queste tue generalizzazuini frutto di esperiense superficiali si nota il tuo approccio molto insicuro e difensivo rispetto a realtà diverse dalla tua ,molto insomma provinciale ed intollerante proprio come i bergamasvchi contro i quali inveisci evidentemente perchè un po’ ti vedi in loro o meglio proietti in loro la parte che e’ in te e inconsciamente non ti piace.
    100 euro per la breve psicoanalisi
    grazie.

  6. @ Angelo

    E’ tipico delle persone superficiali ma piene di se dare e proiettare i propri difetti sugli altri. Io al contrario di te so di cosa parlo e se vuoi un confronto sulla base degli insultIvelati ti rispondo che non sono il tipo. Sei Fiorentino a corrente alternata caro mio.

    Quelli come te non hanno argomenti, ma soprettutto l’umiltà del confronto. Però su una cosa posso darti ragione, io sono un razzista al contrario per così dire
    VediAngelo ci sono due tipi di peersone trapiantate a Bergamo…quelli che lo accettano e cercano la fusione culturale e quelli che nonlo fanno.. Tu appartieni probabilmente ad una specie, che vive meglio il rapporto con l’indigeno ma si perde. Ho conosciuto romani che cercavano di storpiare il loro dialetto inventando un ridicolo ibrido lessicale, questa è gente che mi fa schifo.

    Tu sei fiorentino e mi fa specie che un fiorentino si lasci inglobare e circuire da qualsivoglia sistema culturale e sociale.

    I romani e i fiorentini hanno una cosa in comune, la presunzione di essre i migliori non come singoli ma come popoli. Questo è un fattore che è nel DNA di queste città. Del resto tutto ciòè ampiamente giustificato dalla storia, che non mente.

    Prostituire l’essenza di quelo che si è per farsi accettare è indice di grande pochezza e scarsa percezione Angelo.

    Per quanto riguarda il Bergamasco, io in 12 anni ho trovato poche persone che rispondono ai requisitida te citati. Il bergamasco non è timido, semplicemente rifiuta culture diverse e mentalità diverse. La sua pallese inferiorità intellettuale lo rende insicuro ed aggressivo. Io quando arrivai, avevo una piccola ford fiesta targata Roma, la prima sera mi fermai Zanica dove risiedo tuttora, un paesino a 2 bm da bg. Il tempo di andare da un amico e tornando trovai la macchina completamente piena di spunti e scatarri. Alla faccia della timidezza.
    Entrai nell’unico bar aperto e in romanesco dissi quello che dovevo dire ai presenti.
    Non ho più avuto problemi. Strano èh?…

    Ma le cose non si fermano a questo….negli anni ho avuto centinaia di esperienze con questa gente di carta, senza palle e senza storia. Gente che se può vende la madre per poco. Questo è il Bergamasco che conosco….e io conosco centinaia di persone per il lavoro che faccio.

    Quando sono partito ero razzista perchè non capivo il disagio di chi è straniero. Oggi vedendo la considerazione che hanno degli stranieri quà e dei romani ho ricevuto l’unica lezione che questa gente può dare. Non essere come loro.

    Se posso permettermi un consiglio spassionato….cerca di evitarmi racconti falsi e descrizioni da libro cuore su questa gente. Sono zero.

    Poi ci sono le eccezioni sia charo…ma la regola è quella.

  7. saro’ lapidario :
    da uomo libero io non mi fondo con nessuno ma cerco di capire inel profondo le diverse realtà consevando la mia identità, serenamente al contrario di te che avendola fragile nelle visceree nel pensiero erigi patetiche difese per paura .
    E questa, se proprio voglimo metterla sulpiano personale che non è affatto costruttivo e non mi appartiene normalmente, è la differenza principale tra noi ,
    Per il resto se non vuoi crescere è un problema tuo.
    ciao

  8. Srò altrettanto lapidario.

    Grazie al cielo guarda…Dio mi scampi dal pensiero conformato ed il volo pindarico sistematico.

    Fiero di essere romano, che è tutto. Fiero di non vendermi per pochi sorrisi e pacche sulla spalla. Fiero di essre libero di scegliere secondo il mio volere e non secondo il politicamente corretto portato al suo estremo anche magari nell’intimità di quella che è una persona, tipico di pseudo dispensatori di cultura che in realtà assomigliano ai vecchi norcini che vendono di tutto agli sprovveduti.
    La differenza è abissale non a caso scambi il senso di un’appartenenza per una difesa o una barricata culturale.Non dando peso e valore alla tua appartenenza cadi nel tranello della fusione di mondi diversi, che sono belli appunto perchè sono diversamente portatori di valori.

    Eviterei di dispensare consigli sulla crescita tu che sei in regressione totale.
    Chi perde se stesso perde tutto.

  9. ti ho risposto nel post precedente ed è il mio ultimo intervento serio con te ,i consigli danno fastidio
    ma avendo qualche anno di esperienza in piu’ mi è venuto naturale esprimerlo pur sapendo che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire andando al di la’ delle penose e sterili dispute sul piano personale.

  10. I consigli danno fastidio per chi sa di averne bisogno….
    ma hai ragione non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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