Il Fatto Quotidiano

30 Marzo 2011
La notte della vigilanza

Curiosamente è una “notte” anche questa. Non quella della Repubblica, che Sergio Zavoli raccontò splendidamente da giornalista del servizio pubblico, dipanando il filo della memoria degli anni di piombo. Ma “la notte della commissione di Vigilanza”, di cui Sergio Zavoli si trova a celebrare il rito, tutto compreso (e forse persino prigioniero) nel suo ruolo di presidente e garante. Un presidente che ci tiene ad apparire super partes, ma che finisce per ritrovarsi costretto dalla maggioranza a vagliare, una dopo l’altra, proposte sempre più liberticide.
Non esordì splendidamente a dire il vero. Appena insediato, nel 2009, spese le prime parole contro Michele Santoro: “Deve dar voce – disse – a istanze diverse. So che lui al dibattito vero e proprio, con la sua preminente ritualità preferisce l’inchiesta costruita sui servizi degli inviati e le testimonianze raccolte sui set qua e là allestiti” (su Vespa non disse nulla).
All’inizio di marzo, poi, il centrodestra ha fatto un primo test censorio, con la meravigliosa proposta formulata del capogruppo del Pdl Alessio Butti: quella di impedire con una direttiva di trattare lo stesso argomento in due talk-show diversi nella stessa settimana. E, contemporaneamente, con la formidabile trovata delle “targhe alterne”. Quella secondo cui i conduttori avrebbero dovuto sospendere il loro programma una settimana sì e l’altra no, per consentire l’alternanza di un giornalista di segno contrario (in pratica si toglie una puntata su due a Ballarò, ad Annozero, a Presa diretta, In mezz’ora e a Report). In quelle ore Butti celebrava l’imparzialità dell’ex presidente della Rai cercando di trascinarlo (senza ricevere smentite) a favore delle sue tesi: “C’è una personalità del calibro di Zavoli, che mi dà atto di aver fatto di tutto per venire incontro alle opposizioni”.
Questo tentativo è stato solo congelato, e pesa tuttora come una spada di Damocle: dovrà essere discusso dopo la par condicio. E non si è ancora capito perché il presidente di Vigilanza abbia sentito il bisogno di mettere all’ordine del giorno un atto di indirizzo che manca dal 2003, e di cui – in queste condizioni – non si sente un impellente bisogno. La vicenda della par condicio è davvero incredibile. È stato lo stesso presidente della Vigilanza, infatti, a preannunciare il nuovo emendamento della maggioranza quando ancora non era stato presentato, due giorni fa, all’uscita dalla direzione del Pd: “È possibile – disse lasciando di sasso i giornalisti – che anche quest’anno i talk-show vengano oscurati. Vediamo cosa farà la maggioranza”.
Se voleva essere un severo monito, non si è capito. Infatti poche ore dopo la maggioranza ha pensato bene di stendere l’emendamento in questione. Così Butti e la Lega ci riprovano, predisponendo un bavaglio che è l’esatta copia di quello che fu sperimentato un anno fa, applicato per ben quattro settimane, e poi disinnescato solo da una provvidenziale sentenza del Tar. Questa volta la discussione in Vigilanza è stata divisa in due interventi, come una partita di calcio. Il secondo tempo comincia alle nove e mezza di sera, una raffica di interventi e il proposito risoluto del dipietrista Pancho Pardi: “Se cercano di farci votare faremo le barricate, faremo ostruzionismo”. È quasi un piccolo dramma quello che si è celebrato nelle belle stanze di San Macuto, fra le mura che custodiscono la biblioteca della Camera e le sedute della Commissione che dovrebbe garantire la libertà di informazione nella Rai, e che invece è diventato il campo di battaglia degli azzeccagarbugli berlusconiani.
Per capire cosa farà, cerco Zavoli in tarda serata al Senato. Il vecchio leone si trincera dietro un muro di silenzio. L’inconfondibile timbro roco e cantilenante, che gli italiani hanno imparato a conoscere in una vita di televisione è molto più flebile e farinosa del solito: “Non ho voce. Non riesco a parlare, e se anche mi riuscisse bene, non lo farei. Non posso esprimermi”. Non è un caso. In queste ore, Zavoli si sente incatenato al suo ruolo di cerimoniere delle regole, così prigioniero della sua funzione da non poter nemmeno anticipare se l’emendamento ammazza talk-show gli piaccia o meno: “Sarebbe assurdo se mi pronunciassi ora: sia cortese, cerchi di capirlo”.
Ed è sicuramente una prudenza dettata dal desiderio di imparzialità, la sua, che però – in ore come queste – assume un sapore quasi ottocentesco. Come se Zavoli pensasse di trovarsi alla Camera dei lord, a discettare di cavilli regolamentari, e non come il garante della libertà dentro la Rai, nel momento in cui – per la seconda volta – gli uomini del centrodestra chiedono di mettere la sordina ai programmi di informazione usando la par condicio come un grimaldello. “Domani parlerò”, dice. E domani è oggi. Speriamo che nella sua nuova notte, Zavoli accolga la richiesta di inammissibiltà dell’emendamento, visto che il Tar lo ha già bocciato una volta. Dovrebbero essere, anche queste, regole da garantire.

di Luca Telese

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30 commenti »

  1. Luca e Garimberti ? che delusione

  2. Ma pure Zavoli non va bene? Boh, per Telese solo i dipietristi più duri rqppresentano l’Italia migliore, mi sa

  3. Telese non sei contento ? In questo modo possiamo vedere tutti quei bei programmi faziosi che conduci alla 7 . Con quei servizi di david parenzo .Proprio lui che scriveva per Liberazione quotidiano di rifondazione . Poi magari chiedi l aumento ai padroni di telecom . A criticare Berlusconi vi state arricchendo !!

  4. Ragazzi !…C’è una novità !….Lo XENOFOBO non esprime più il suo delirio in stampatello per farsi notare ! Uno, che se fosse nato in Galilea al tempo di Erode,l’avrebbe scampata perchè nessuno si sarebbe accorto che era nato !(nemmeno lui stesso)ora,memore del successo raggiunto,ci delizia del suo pensiero a caratteri normali.Ora che ha gridato al mondo che esiste,speriamo vivamente che anche a destra qualcuno si accorga di lui e gli porga una mano pietosa.

  5. @guidoriccio

    a proposito di Galilea:
    http://www.youtube.com/watch?v=X64Yope2saU

  6. Quelli di sinistra istigano all odio come sempre . MICHELE RECCANELLO DOVRESTI SMETTERE DI ISTIGARE ALLA VIOLENZA !!

  7. UNA DOMANDA…

    Ma lo squilibrio di trasmisiioni ed opinioni in rai di trasmissioni di sinistra esiste o no?

    Se per te caro Luca la risposta è no sei in malafede.

  8. Un giorno, giudiziariamente o no, come normale sia, berlusconi non ci sara’ piu’……………….forse la sinistra vincera’,ed allora caro luca, quando non servirete piu’……………………………voglio ridere……………..ma a crepapelle…………………….allora si che sarete zittiti

  9. E’ proprio l’estrema liberta’ in questo paese a creare un simile caos…………………………
    alto che dittatore berlusconi……………………………………………..nel 94 vi ruppe le uova nel paniere e da allora proprio non vi e’ andata giu’…………………………….noi italiani, con tutto il caos in cui ci ritroviamo, ritengo sia comunque da ritenersi fortunati…………………………….
    dopo tangentopoli rimasero: msi , lega nord, poco piu’ che al 6%, dall’altra praticamente il vecchio pc al 30% ed i radicali, gli altri tutti kaput……………………………………………………….
    provate ad immaginare se non fosse mai nata forza italia……………………anche tu luca !!

  10. Eh si, se non fosse mai nata forza italia non avremmo un clown al potere, gli stranieri non si farebbero un sacco di risate frammiste a disprezzo per il nostro paese, non avremmo sdoganato la prostituzione di stato, non ecc., ecc., ecc.

  11. @ginad e avrei perso il posto di lavoro a favore di qualche immigrato extracomunitario . Se arriva la sinistra si da il via libera ad altri 5 milioni di immigrati.

  12. Zanzara!…Ti sarebbe toccata la miserevole sorte di vivere in un’Italia comunista!!!Piena di comunisti e con un comunista in più .TU!

  13. @GUIDORICCIO XCHE NON VAI TU IN GALILEA ?? AL CONFINE ISRAELIANO SAREBBERO LIETI DI ACCOGLIERE I KOMUNISTI COME TE . UNO SPETTACOLINO CON I FUOCHI D ARTIFICIO. DI XENOFOBI CE NE SONO TANTI , SOPRATTUTTO PRONTI A FARE UNA COLLETTA PER PAGARTI IL VIAGGIO. CIAO

  14. @guidoriccio

    hai detto bene “italia comunista”, sono quelli “italiani” che si definiscono comunisti che mi spaventano di piu’: siete solo dei bastian contrari , nullafacenti che per vivere partorite idee a dir poco scelerate sulla pelle della povera gente (come i clandestini che impoveriscono solo la classe operaia). Il comunismo era una cosa seria, voi millantatori siete riusciti a ridicolizzarlo.
    ………………ad esempio io so che siete gelosi perche’ vorreste sdoganare la finocchiaggine di stato………………….e cosa avrebbe di comunista questo?

  15. I cinesi, “veri” comunisti, non mi sembra che accolgano a braccia aperte i clandetini, non mi sembra che tutelino ogni tipo di delinquenza (hanno la pena di morte), non mi sembrano che accolgano i gay-pride che sbandierano il loro orgoglio, non credo che abbiano travestos in parlamento, non credo che tollerino nomadi , zingari, rom e randagismo, non credo che i loro governanti non facciano festini,…………………….. io in un comunimo cosi’ ci vivrei ….

    ma che comunisti; siete solo degli scassamaroni

  16. e senza scassamaroni, se mi faccio i cazzi miei (non e’ reato), vivo tranquillo!

  17. @zanzara . Il comunismo solo un pretesto. In realta ti vogliono prendere i tuoi soldini con le tasse . Non possono dire che te li vogliono RUBARE e allora si dice LE TASSE BELLISSIME , LA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO , UN ALTRO MONDO POSSIBILE , L AMBIENTE CHE TRADOTTO VUOL DIRE CHE TI TASSANO L AUTOMOBILE E DEVI ESSERE ANCHE CONTENTO. COME SE IL DENARO NON FOSSE STATO GUADAGNATO COL LAVORO O COL MERITO . E POI ANCHE LA CULTURA COSI LORO FANNO I FILM E TU PAGHI !!!!

  18. Qualcuno ha mai riflettutto sulla ” dittatura della maggioranza ” ? Le regole del gioco democratico, le leggi fondamentali, si cambiano solo di comune accordo.
    Se inizia una partita e c’ è un regolamento, il regolamento vale per entrambe le squadre
    e per tutta la durata della partita. Non può, una delle due squadre approfittare du una situazione “di maggioranza” per cambiare le regole per favorire se stessa a danno
    dell’ altra. Già la competizione non è paritaria. Il titolare di una delle due squadre ha cinque o sei telecronisti che la partita la raccontano a modo loro, parlando di falli della squadra a loro anipatica quando non ci sono falli e chiedendo rigori qundo non ci sono gli estremi.
    Addirittura facendo annullare goal validi, anzi, validissimi, nonostante ogni evidenza.
    C’ è ormai da parlare per parabole oggi in Italia, provando a far svegliare dall’ ipnosi i tanti
    drogati da una informazione del padrone, e dei tanti aspiranti amici del padrone.
    Mi sforzo di spiegare, ma poi, stanco, lascio stare.

  19. FRANCESCO VITALE TORNA A FARE IL SOCIOLOGO O L IDEALISTA CHE FORSE LI RIESCI MEGLIO !!! NON TI SEI STANCATO DI PENSARE A BERLUSCONI ? PENSA MAGARI A TE CHE MI SEMBRI STANCO.

  20. Quando ero più giovane, da fresco laureato in sociologia, pieno di entusiasmo ( e di ingenuità ) , provavo a spiegare e a ragionare, con tutti quelli che parlavano con pregiudizi sempre difficili da scalzare. Oggi non più. Non ne ho più la pazienza. Solo, talvolta scrivo qualche commento su qualche blog che seguo con stima. Ma mi è rimasta una grande meraviglia nel sentire affermazione assurde da parte di persone normali. Dicevo l’ altro giorno, se tolgo i disonesti e menzogneri che sanno di mentire, se tolgo i tanti dipendenti, diretti e indiretti del padre-padrone ( anzi, ” papi ” ), se tolgo qualche persona disinformata o informata solo dai vari Forum ( più o meno mimetizzati ), e giornali come “Chi” che raccontano la “fiction italiana”, se tolgo i tanti ( tantissimi ) mafiosi e aspiranti tali, il resto, con un minimo sforzo di volersi informare e documentare ( oggi con internet è possibile ai più ), possono facilmente scoprire l’ inganno.
    Ah ! Sommo poeta. Divino Poeta. che fai dire ad Ulisse : ” nati non foste per viver come bruti, ma per coltivare virtù e conoscenza “.
    Sarai sempre attuale, sommo poeta. Finchè ci saranno uomini che vogliono rimarcare la loro differenza con le bestie ( con tutto il rispetto per le bestie ).
    francovitale-sociologo

  21. @FRANCESCO VITALE GRANDE SOCIOLOGO DIFFERENTE DA NOI INCOLTI DEL POPOLINO: MAGARI ANZICHE LEGGERE TUTTI STI LIBRI NON ERA MEGLIO SE ANDAVI A LAVORARE COSI FACEVI QUALCOSA DI UTILE ??

  22. Anzichè chiedere scusa a Zavoli per la falsità pubblicata sul suo conto,
    falsità nata dal suo non comprendere mai niente di ciò che avviene,
    telese continua presuntuosamente ad impartir lezioni dall’alto della sua nullità morale, politica e professionale..

    Giusto a quella cloaca a cielo aperto che è il giornalino dei fatti quotidianamente
    poteva approdare uno come lui.

    PS Dopo 48 ore passate come ” lo zimbello fatto online” per la vicenza Zavoli,
    la scena oggi si replica con messaggi di spernacchiamento sullo
    “spottone al nuovo libro del suo ex direttore Mario Giordano, pubblicato da Mondadori”

    Andate a farvi 4 risate sul sito dei fatti quotidianamente.

  23. GODETEVI LA NOTIZIA : DEPUTATO PD TRUFFATO !!!! METTEVA SOLDI AL 12 PER CENTO PECCATO CHE LI HA INVESTITI PIUTTOSTO MALE. NON GLI DISPIACEVA ESSERE INSIEME ALLE FAMIGLIE DELL ARISTOCRAZIA ROMANA IN QUESTA BELLA OPERAZIONE DI STROZZINAGGIO !! MA ALLORA QUESTA VOLTA VUOI VEDERE CHE MINZOLINI E BERLUSCONI NON HANNO COLPA ??? E NEMMENO LA LEGA ?? NO ERA PROPRIO UN KOIONE QUESTO ONOREVOLE DEL PD

  24. Popolo di Internet !!!..Avrete qui sopra notato come lo XENOFOBOPENSIERO abbia riattivato i tasti del computer. Ignorando lui di essere mai nato non potevano,quindi, avere l’impulso del cervello,per cui,avrete di che deliziarvi nella lettura del suddetto pensiero. Un solo rammarico da parte mia: soggetti simili,nella destra,dovrebbero essere una moltitudine e ,invece,sono abbastanza rari,per cui,la coglionatura di un singolo mi fa sentire in colpa.

  25. il deputato PD truffato si chiama Pier Domenico Martino

  26. Difficile inquadrare XEN a destra, visto e considerato che non esprime mai la sua opinione, cosa ardua visto che la natura si è dimenticato di fornigli un cervello dentro la scatola cranica. A riprova della cosa ci sono i suoi commenti, una sequenza di castronerie e provocazioni, ma mai un tentativo di mettere in piedi un ragionamento e di argomentarlo. E’ solo una ameba che vive facendosi trasportare dalla corrente in attesa di infestare un organismo: in questi casi occorre una bella dose di antibiotico e il problema non c’ è più.

  27. RECCANELLO CON UNO COL TUO CERVELLO TUTTO IMPOSSIBILE. TORNA A FARE IL KOMUNISTA ALLA CATENA DI MONTAGGIO !!

  28. @Xen
    a parte il fatto che non sono addetto ad una catena di montaggio, è così facile appiccicate patenti comuniste, senza manco conoscere vita e opere delle persone che così definisci. Non riesci … ehm! vorrei dire interloquire… ma non è appropriato, il massimo che riesce a comporre sono frasi farneticanti su tutto e tutti. Un vero campione di tuttologia, che però non riesce mai a proporre ne ad argomentare un ragionamento, ad esempio:

    “Telese non sei contento ? In questo modo possiamo vedere tutti quei bei programmi faziosi che conduci alla 7 .”
    Nessuno ti obbliga a vedere il programma di Telese, ci sono vari canali ed eventualmente un magico tastino sul telecomando: OFF. Usalo! Eppoi anche altri sono faziosi, prendi un Belpietro, un Ferrara, anche te sei fazioso: Ognuno ha le proprie idee e convincimenti. Per un giornalista è importante riportare dei fatti. Certo che se prendi certa stampa che si inventa delle balle colossali vedi il “trattamento Boffo” o “gira la voce di un possibile attentato in Puglia al presidente della camera” questi non sono fatti ma spazzatura.

    “Con quei servizi di david parenzo .Proprio lui che scriveva per Liberazione quotidiano di rifondazione . Poi magari chiedi l aumento ai padroni di telecom .”

    Non mi risulta che Parenzo sia di rifondazione. Lui si definisce un liberale. Lo puoi ascoltare tutti i giorni a “la zanzara” su R24. E se la Telecom gli dà l’aumento è perché riterngono che se lo possono permettere e che se lo meritano per gli ascolti che fanno. A te che ti frega?

    “A criticare Berlusconi vi state arricchendo !!”

    Perché c’è qualche legge che impedisce di criticare B. e arricchirsi, o siamo in democrazia solo quando B. vince le elezioni, e quando le vincono gli altri allora siamo in un regime comunista?

  29. @michelereccanello . Per quanto mi riguarda la prima volta che lei scrive un commento senza rovesciare insulti . Non mi va di fare tutto l elenco : ameba , senza cervello etc. etc. Non ho mai scritto dei vari giornalisti tipo libero , giornale etc. Sono faziosi come tutti gli altri colleghi di centro e di sinistra. Mi permetto di dire che sul david parenzo liberale nutro moltissime perplessita . Anche travaglio si dichiarava di destra per aver lavorato nel giornale di Montanelli .Il telese conduttore di tetris mi piaceva molto di piu in quando si manteneva equidistante durante il dibattito .Quello di In Onda Mi piace di meno quando assieme alla costamagna si offende se gli si da del fazioso. Il giochino dei finti neutrali ed equidistanti lo stanno gia facendo i vari severgnini ,stella , de bortoli , aldo cazzullo . Praticamente il 90 per cento dei giornalisti del corsera . a me sembra un giochino schifoso .

  30. @Xen (ma un’altro nik, no eh?)
    la sua risposta mi ha sorpreso in positivo. Lungi da me offendere, se lei però conosce le regole della netiquette (http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette, se le legga con attenzione) dovrebbe capire che il suo modo di postare i commenti non può essere accolto positivamente, e se si giunge alle battutacce, un pò se le è andata a cercare.
    Per quanto riguardarda il contenuto del suo commento la vedo come lei: non sopporto Telese e la Costamagna che si appiccicano le più improbabili definizioni all’inizio di ogni puntata di “In Onda”, in un mestiere come quello del giornalista in cui la serietà è l’arma in più per la propria credibilità, quelle scenette le trovo francamente deprimenti. Telese lo preferivo di gran lunga quando interveniva a “la zanzara” (su Radio24 tutti i giorni dalle 18:30 alle 20:55), posto ora occupato stabilmente da Parenzo e, detto tra noi Telese era 10000 volte meglio. C’è stato breve un periodo in cui Telese faceva un ottima rassegna stampa per Radio 3…
    Per quanto riguarda l’essere fazioso o meno, ognuno vota per qualcuno quindi, di che parliamo? Credere alla neutralità di un giornalista è come credere ad un’asino che vola. Detto questo, c’è modo e modo per proporsi, e soprattutto la credibilità di un giornalista viene da come le notizie vengono date, dai fatti che propone a sostegno delle proprie tesi, ma se poi il racconto viene distorto volutamente e i fatti vengono nascosti o alterati la sua autorevolezza viene meno. Sta poi alla coscienza di ciascuno formarsi un idea e giudicare sulla base di quello che ci raccontano.
    Ho letto “la Casta” di Stella e Rizzo, il primo lo definisci finto neutrale, a me basta che racconti i fatti. A mio parere quello che c’è scritto nel libro sono un lungo elenco di fatti che fanno comprendere al lettore i quali mani siamo. Non è quindi un giochino schifoso se a parlare sono i fatti.

    Ciao.

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