Il Fatto Quotidiano

26 Marzo 2011
Luttwak e la strategia alla Don Lurio

La cosa bella delle guerre è che, così come le piogge hanno l’effetto di far proliferare i funghi nelle foreste, loro hanno il potere di far proliferare i guerrafondai in tv. La cosa bella delle guerre è che, se non ci fossero degli effetti collaterali irrilevanti, come le vittime civili, i massacri di bambini e le devastazioni, hanno il merito di far riapparire un guerrafondaio di sicuro talento come il professor Luttwak. Tra due grandi guerrafondai che hanno segnato l’immaginario collettivo nella storia del pensiero occidentale, uno è il prodotto dell’immaginazione di quel genio di Kubrick, l’altro esiste davvero.
Per quanto possa sembrare incredibile, quello che esiste anche nella realtá non è il dottor Stranamore, come pensano tutti, ma proprio il professor Luttwak. Nelle università americane, quando devono fare dei test di cultura generale chiedono: “Chi ha scritto Give war a chance?”. Offrono tre possibilità di risposta: “1) John Lennon 2) Edward Luttwak 3) Nessuno”. È scientificamente dimostrato che la maggior parte delle persone di buonsenso risponde “Nessuno”. Alcuni fricchettoni ottimisti scrivono che il titolo della canzone di Lennon recitava peace e che forse c’é un errore nel test, quelli che ieri hanno visto Annozero, avendo sentito le castronerie che è in grado di dire Luttwak, si convincono che il saggio del tele-guerrafondaio incredibilmente esista (Infatti l’ha scritto davvero). L’uomo che implora il mondo di “dare una possibilità alla guerra”, sostiene anche che Erode è un modello da seguire nelle politiche demografiche, che Obama dovrebbe fare come Bisanzio, che “i pacifisti sono da sempre i migliori amici di Hitler” (testuale). Dice che i bambini bombardati non sono vittime, ma “potenziali kamikaze se sopravvivono alle bombe”. E che Ghandi s’è inventato quella sciocchezza della nonviolenza perché scartato dalla Royal Army per insufficienza toracica.
La cosa bella di Luttwak è che al contrario di Fiorello si scrive tutti i testi da solo, e che si porta sempre dietro un fondalino con la foto della Casa Bianca. Luttwak parla italiano, inglese, spagnolo, francese ebraico ma la lingua che conosce meglio é quella dei Tomahawk, i missili a cui è legato da un rapporto di stretta parentela e dalla predilezione per le consonanti dure.
Il professor Luttwak ha tanti pregi, fra cui quello raro di saper tradurre in italiano la lingua misteriosa degli stati maggiori. Quelli dicono “siamo impegnati in una missione umanitaria”, rischiando di non essere compresi. Lui spiega che “Okkorre un bello sterminio” e capisce persino Frattini. Ed ha trovato cause nobili da sostenere anche quando non ci sono guerre. Ha difeso il diritto dei piloti americani del Cermis a esprimere la propria creatività tranciando le funivie che impediscono le evoluzioni dei caccia. E il diritto del missile di Ustica di realizzarsi esistenzialmente andando a bersaglio sull’Italia. A lui si deve la celebre equazione sul costo della vita. Quella che in un mondo non popolato da ipocriti e da vigliacchi dovrebbe fruttargli il Nobel. Eccola: “Poiké costo di un missile è molto superiore a reddito ke cento bambini arabi possono sviluppare in tutta loro ezistenza, missile ha il dovere morale di akkoppare almeno cento bambini per non andare sprekato”. I governi della Nato hanno ribattezzato il teorema “Modello di calcolo di costo Luttwak sui danni collaterali tra i civili”. Ma, ancora una volta ha ragione il professore: “Kome spiego io è molto più kiaro”.

di Luca Telese

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13 commenti »

  1. GRANDE LUTTWAK !!!!!

  2. Ma tu guarda, oggi te la prendi con Luttwak perchè è andato in tv e gliene ha dette quattro ai magistrati e al nostro sistema balordo di gestire la giustizia.
    E di Barak ? O-B-A-M-A ? sulla guerra ti dice qualcosa ?

    basta -basta- basta ! con gli articoli di partito- vogliamo giornalisti seri

  3. Caro luca,

    Anche io sono contro le guerre, ma purtroppo la verita’ e’ che con alcuni dittatori la guerra e’ l’unica soluzione.

    Ti faccio un esempio, che sicuramente conosci, ma la maggior parte degli italia non sa neppure.

    Birmania ora Myamar.

    Dopo la prima protesta del popolo, con molti morti da parte dei generali Birmani, sono “scesi in campo” i monaci buddisti.

    TAnti monaci buddisti, hanno marciato, senza armi e direi senza vesti, con il loro bel saio arancione, per protestare pacificamente. HAnno detto alla popolazione stremata, di seguirli dietro. Loro erano in prima fila, che marciavano con il sorriso ed una forza interiore di leoni.

    Ebbene l’esercito ha iniziato a sparare. I monaci BUddisti morivano ma i superstiti continuavano ad avanzare, come se la morte per loro non avesse importanza. Quelli nelle retrovie, addirittura, dicevano alla popolazione, che aveva intenzione di attaccare l’esercito di ritirarsi e non seguirli piu’, l’azione era non violenta.

    Sono morti quasi tutti, i superstiti sono stati torturati> Per evitare che altri monaci facessero la stessa cosa , in maniera preventiva i generali hanno ordinato di andare direttamente nei monasteri e di uccidere e torturare altri monaci che, saputo dell’accadato, potevano fare la stessa marcia non violenta.

    Purtroppo nella realta’ ci sono persone che capiscono solo la violenza. Se tu non reagisci, per loro e’ meglio, almeno non rischiano la vita del proprio esercito.

    Io, penso che, Gheddafi e’ come uno dei generali Birmani e l’attacco era l’unica soluzione per evitare una strage, non solo di civili, ma di persone che vogliono la liberta’.

  4. Luttwak è un esaltato, ma io non ho mica capito Telese quale linea sostiene…quella del”convinciamo Gheddafi a fare il bravo con le buone”,”facciamo fare la pace ai rivoltosi con Gheddafi”,”meglio uno Stato stabile che in mano a non sappiamo chi”(teorema che avrebbe dovuto portare gli Alleati a sostenere il duce perché Togliatti mica era amico loro)? Oppure pensa che combattere per la libertà a volte diventi una guerra? O cos’altro?

  5. Dal mio punto di vista il pacifismo è purtroppo solo utopia, soprattutto il pacifismo politico nostrano. Di Luttwak comprendo il punto di vista, e se Telese vuole distorcere il suo pensiero allora non lo capisco.
    Dubito che abbia fatto tutte le dichiarazioni riportate, in tanti anni io non le ho mai sentite, e sul fatto del Cermis disse che non c’era da stupirsi se i piloti avevano fatto una bestialità del genere in quanto è il loro modo di vivere la vita e facendo quel lavoro erano portati ad osare oltre il lecito non riflettendo sulle possibili conseguenze,non tanto per loro, quanto per gli altri.
    D’altronde non mi pare che ogni giorno accadano cose simili e se ci ricordiamo quanto accaduto alle nostre frecce tricolori in Germania possiamo ben comprendere che a volte si sottovalutino i rischi.
    Stranamente ieri sera condividevo quello che diceva Gino Strada, che tra l’altro non mi è stato mai simpatico, anzi lo sempre preso per un politicante, ma contemporaneamente come si può obbiettare su quello che dice Luttwak che coglie il lato pratico delle cose e non quello che dovrebbe essere il mondo e che invece non è.
    Come ho già detto sono contro questa guerra perchè prima di attrezzarsi a
    bombardare in tempi così rapidi bisognava ancor più velocemente mandare degli osservatori affinchè i ribelli venissero fermati e garantiti.
    Che cavolo centra Don Lurio?

  6. A ME SEMBRA UN MONDO DI PAZZI SCATENATI, SCHIZZOFRENICI , MEGALOMANI E UN

    TANTINO SUPERBI, SI SUPERBI NEL VOLER RIVOLUZIONARE TUTTO ED ESSERE AL DI

    SOPRA ANCHE DELLA STORIA. MA COSA SONO 42 ANNI DI GHEDDAFI, 31 DI

    MUBHARAK IN CONFRONTO AI 4 MILIONI DI ANNI DEI FARAONI ? SONO PROCESSI

    EVOLUTIVI DELLA STORIA DELL’UOMO VERSO UNA CIVILTA’ LIBERALE CHE HA

    BISOGNO DEI SUOI TEMPI, DELLE SUE EVOLUZIONI ; FRA LE ALTRE STANNO ANCHE

    AVENDO UNA CERTA ACCELERAZIONE,

    MA COSA C’ENTRANO IN TUTTO QUESTO OBAMA, SARKOZI E COMPANI?

    GHEDDAFI E’ UNO DEI MALI DELLA LIBIA, MA E’ PARTE DELLA LORO STORIA ;

    L’OCCIDENTE CON LA LORO STORIA NON C’ENTRA PROPRIO NULLA

    PERCHE’ LA LIBERTA’ NON VUOL DIRE CAMBIARE PADRONE ……………………..O MEGLIO

    LO PUO’ ESSERE MA PER PROPRIA SCELTA . ( la migliore moglie non e’ quella che piace a mamma’ )

  7. ho trovato Gino Strada insopportabile

  8. Io l’ho visto poco Annozero e Gino Strada è … Gino Strada.
    Dopo le baggianate di Veltroni, un altra manciata di minuti e ho spento.
    Perchè dici che è insopportabile, Margherita?

  9. io con l’elmetto da operaio in testa? non si sa mai il destino cosa ti riserva..magari che un bel giorno venga sommerso fino alla testa da un fiume di puro petrolio…

  10. IO MI “BATTO” PER STRADA!!!!!!

  11. IO MI “BATTO” PER L’ITALIA INTERA!!!!!

  12. PORTA RISPETTO AD UN VERO GIORNALISTA!!!

  13. Luttwak Beppe Grillo.

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