Il Fatto Quotidiano

8 Dicembre 2010
Scilipoti: “Oggi voterei la fiducia. Il 14 in parlamento? Chissà”

Scene da una crisi di governo. Il dottor Domenico Scilipoti, deputato dell’Italia dei valori, mi dice, con tono molto serio: “Si metta una mano sui testicoli….”. Prego? “Sono un medico! Si metta una mano sui testicoli perché non le sto per spiegare una cosa importante e…. non si sa mai. Vede – aggiunge l’onorevole Scilipoti – io adesso, in questo preciso momento, sono determinatissimo a votare, nella fiducia del 14 dicembre”. Bene, così non ci sono dubbi. “….E sicuramente voterò come deciderà il mio partito”.
ALLORA , pur tendendo la mano dove sapete, gli chiedo: “Quindi ho capito bene? Lei il 14 dicembre voterà sicuramente contro il governo Berlusconi…”. A questo punto la voce dell’onorevole Scilipoti cambia, assume un tono un po’ piccato, come se fossi io a non capire del tutto un ragionamento che in realtà a lui appare lineare: “Le ho chiesto di mettersi la mano in quel posto perché io le ho detto di oggi, ora, di adesso, ovvero di questo preciso momento: cioè di quello che posso garantire”. Significa che può garantire per oggi ma non per il 14 dicembre? “Proprio così. Dove saremo domani chi lo sa? Magari è il mio partito che cambia idea. Magari io o lei attraversiamo male la strada e ci viene addosso una macchina, forse ci cade un vaso in testa, può accadere di tutto”. E quindi? “Quindi tenga la mano lì. E si renda conto che il sicuramente che lei mi chiede è un termine improprio. Oggi , sicuramente, voterei la fiducia. Ma oggi, in questo esatto momento, lo scriva in questo modo, così non sono possibili equivoci”.
Vale la pena di riavvolgerla, la bobina di questo dialogo surreale, perché (sicuramente) sarebbe piaciuto molto a Leonardo Sciascia, che forse lo acquisirebbe, per inserirlo come appendice a qualcuno dei suoi grandi romanzi sulla politica, Toto Modo, o una piece come Gli Onorevoli. Per capire questo dialogo e i suoi risvolti invece (non quelli letterari, ma quelli politici), bisogna raccontare che mai c’è stata tanta attività – alla Camera – come nei giorni come questi, quelli in cui è apparentemente chiusa. Resta da capire cosa accadrà nella settimana che manca alla fiducia, visto che in queste ore, dopo i terremoti tra le fila del centrodestra, sono iniziate le fibrillazioni nel centrosinistra. Non solo quella dei sei deputati radicali (che alla fine dovrebbero votare contro Berlusconi). Ieri, Marco Pannella, gigioneggiava dopo aver incontrato Pierluigi Bersani sostenendo di non aver parlato, con lui, della fiducia. “Con una battuta – ha scherzato il leader radicale – ho premesso che noi sosterremo a vita il governo Berlusconi”. I radicali, però, erano soddisfatti per il riconoscimento di status offerto dal Pd e dal suo segretario.
Ma la vera notizia è che qualche varco potrebbe aprirsi persino nelle fila degli altri partiti. Tra gli ex del Pd, per esempio, continua a dare spettacolo Massimo Calearo, l’ex capolista del partito nuovo veltroniano, quello stesso che in questi giorni ripete: “Sono pronto a entrare nel governo Berlusconi” (che l’ex numero uno della Confindustria del Veneto gli voti la fiducia è indubbio). Poi si è scoperto che ci sono dei punti di “sofferenza” persino nella pattuglia quadrata e rocciosa (rarissime e sporadiche assenze nei voti di fiducia di questa legislatura) dell’Italia dei valori. E così la crisi mette in campo i talenti degli “osservatori speciali” e dei “demoni tentatori”, che scrutano nelle fila del campo avverso per cercare coloro che potrebbero vacillare. Chiunque abbia fatto da trapper, dunque, era bene informato.
L’onorevole Scilipoti, e l’onorevole Antonio Razzi, per motivi diversi e con storie diverse, avevano dei motivi di disagio.
Scilipoti – che si definisce “medico, oncologo, ginecologo e sperimentatore della medicina alternativa” – racconta di aver presentato quasi trenta progetti di legge e “di non averne visto sostenuto dal suo partito nemmeno uno”. Aggiunge quasi sconsolato: “Avrei voluto che l’Italia dei valori si impegnasse sul fronte delle medicine alternative, e nemmeno questo è accaduto. Ma questo con il voto non c’entra”.
Razzi invece (un deputato che ha alle spalle una storia molto bella, emigrante in Svizzera, poi sindacalista, poi presidente dell’associazione dei molisani nel mondo, poi eletto trionfalmente nella circoscrizione estera) aveva vissuto qualche momento di disagio dopo la nomina di un responsabile internazionale del partito, Antonio Palagiano, per un ruolo per cui si sentiva naturalmente portato. Con immancabile tempestività il tam tam del palazzo dice che Razzi potrebbe non votare fiducia. Lui ci mette del suo dichiarando al Corriere: “Io non so niente, non ho firmato nessuna sfiducia, lo avrà fatto qualcuno al gruppo per me”.
IN QUESTO CASO, però, nel giro di un pomeriggio, Razzi chiarisce i dubbi aperti dalla sua dichiarazione, e non chiede di mettere le mani in nessun posto sconveniente: “'La mia decisione e' sempre la stessa. Checchè ne scriviate voi giornalisti. Io non cambio idea facilmente: io – aggiungeva Razzi ieri pomeriggio – voterò quello che decide il capo (certo, mi riferisco a Di Pietro …) e siccome il capo ha detto che si alleerebbe anche con il diavolo pur di buttar giù Berlusconi, il gioco è bell'e fatto: io voterò contro Berlusconi”. Ride amaro il numero due del gruppo dipietrista Fabio Evangelisti – deputato di lungo corso – con una battuta illuminante sul clima: “Ma perché a me non mi offrono mai nulla? Perché io per un milione di euro potei cedere…”. Lo dice, in realtà, perché pensa l’opposto: “Vedi, quelli che stanno meditando di cambiare fronte, sono quelli che non dicono nulla”.

Luca Telese

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23 commenti »

  1. DI PIETRO sta aspettado i vari GIUDA ( con tutto il rispetto per Giuda )

  2. e i trenta denari…

  3. Che tu, caro Luca, per ragioni giornalistiche e di par condicio, sia costretto ad intervistare anche i politici meno virtuosi, è comprensibile.
    Quello che sconcerta è lo spazio concesso al rozzo e puerile di Pietro, il solo che mai risponde in modo pertinente alle domande fatte da voi, per evidenti incapacità cognitive, sulle quali, è meglio sorvolare. Nelle innumerevoli idiozie spalmate nell’arco di tutto il vostro programma, dette dal Tonino nazionale, non è mancata: <> corbelleria che ha fatto sorridere te sotto i baffi e la tua partner sotto le sopracciglia. Frase detta con tale superbia da far apparire il satanasso un emerito sprovveduto, nei suoi confronti, dimenticando che il Silvietto nostrano, forse, è opera di quel incapace belzebù con cui egli si vorrebbe alleare. Qualcuno dovrebbe dire, allo sbiadito personaggio, fondatore della IDV, che l’unica alleanza possibile è quella con Berlusconi, dopodiché, dovrebbe chiedergli perdono e rimettersi alla clemenza del popolo sovrano, il quale, magnanimo com’è, lo assolverà per incapacità “d’intendere e volere…”

  4. Che tu, caro Luca, per ragioni giornalistiche e di par condicio, sia costretto ad intervistare anche i politici meno virtuosi, è comprensibile.
    Quello che sconcerta è lo spazio concesso al rozzo e puerile di Pietro, il solo che mai risponde in modo pertinente alle domande fatte da voi, per evidenti incapacità cognitive, sulle quali, è meglio sorvolare. Nelle innumerevoli idiozie spalmate nell’arco di tutto il vostro programma, dette dal Tonino nazionale, non è mancata: – Mi alleerei con il diavolo servisse a battere Berlusconi – corbelleria che ha fatto sorridere te sotto i baffi e la tua partner sotto le sopracciglia. Frase detta con tale superbia da far apparire il satanasso un emerito sprovveduto, nei suoi confronti, dimenticando che il Silvietto nostrano, forse, è opera di quel incapace belzebù con cui egli si vorrebbe alleare. Qualcuno dovrebbe dire, allo sbiadito personaggio, fondatore della IDV, che l’unica alleanza possibile è quella con Berlusconi, dopodiché, dovrebbe chiedergli perdono e rimettersi alla clemenza del popolo sovrano, il quale, magnanimo com’è, lo assolverà per incapacità “d’intendere e volere…”

  5. Di Pietro con B. ? sei sicuro di capire qualcosa di politica ? semmai temo Cacciari con B.

  6. Ricordiamoci che SIlvio aveva già tentato Di Pietro per farlo entrare nella sua maggioranza, ricevendo un no dal leader dell’IDV. Per quanto riguarda la poca capacità di comunicare di Di Pietro sono d’accordo, ma bisogna anche aggiungere che è l’unico partito che ha fatto opposizione in questi due anni. La verità è che il partito che dovrebbe fare da alternativa al PDL, dovrebbe essere il PD, ma posto che quest’ultimo deve ancora capire chi è, in quanto non ha una sia identità, l’IDV lo mangia prendendosi i voti degli anti-berlusconiani per definizione. In quanto a Cacciari con Berlusconi, eliminerei anche questa opzione, ma come tutti sppiamo in politica…

  7. Il problema di Dipietro e’ che imbarca sempre grandi figli di mignotta voltagabbana. Ma l’oscar dell’imbecillita’ politica spetta ad honorem all’ebete Veltroni con la cadidatura di Calearo. Uolter sei unico! (ma quando ti trasferisci in Africa a scrivere laggiu’ i tuoi romanzi da operetta? sara’ sempre troppo tardi..)

  8. Credo che gli elettori abbiano bisogno di una politica seria, che si faccia carico delle esigenze concrete, quotidiane della gente comune e non della politica dei ricatti o centrata soltanto sull’obiettivo di far fuori l’avversario. Al Paese servono urgenti riforme della giusitizia civile, oltre che di quella penale; servono sanzioni severissime contro quelle banche che, malgrado quanto sancito dalla legge e dalla giurisprudenza, continuano a distruggere imprese, famiglie, lavoratori per ottenere somme a causa di pretese che la giurisprudenza e la legge riconosce non dovute. Quale cittadino, avvocato e membro del comitato esecutivo del Forum Nazionale Antiusura Bancaria, non si può non riconoscere la sensibilità dell’on. Scilipoti che, da Giugno ad ora, ha presentato una proposta di legge di modifica dell’art. 50 Testo Unico Bancario che, dal 1993 ad oggi, ha consentito alle banche abusi che hanno causato la distruzione di imprese e dell’economia italiana. Meraviglia che tale proposta non sia ancora stata inserita in calendario alla Camera e che non abbia avuto il sostegno di altri parlamentari del suo partito. Il 2 Dicembre u.s. ha proposto oralmente un’interpellanza urgente esponendo il dramma che vivono in Italia milioni di usurati bancari. Capisco l’urgenza dei vertici di IDV di avere chiarezza nel partito. Ma perchè non affrontano tali problemi? Perchè non sostengono tali battaglie davvero utili alla collettività? Perchè non entrano nelle aule di giustizia a vedere i veri conflitti di interesse presenti nelle aule di giustizia che, di certo, non sono inferiori e meno importanti di quelli di cui accusano il Presidente del Consiglio? Insomma, pensino ai bisogni concreti e a far risparmiare lo Stato! Basta con elezioni che giovano solo ai partiti o asociazioni beneficiari dei contributi elettorali (rendendosi, spesso, soggetti alle banche cui cedono il credito); basta con auto blu utilizzate quando non si potrebbero usare o con tutti gli sprechi! Basta con l’eterna lotta all’avversario dimostrando arroganza e mancanza di rispetto verso chi lo ha eletto!

  9. le pagine di giornale coi “traditori” non dovrebbe farle Libero con i finiani ma semmai quelli del Fatto con i votanti Idv/Pd che muteranno casacca per sostenere il governicchio. Ma non con l’anacronistica scritta Traditori, semmai semplicemente titolando a caratteri cubitali: PARACULI o PUTTANI. Perché alla fine l’unica è buttarla sulla pernacchia.

  10. Io ogni tanto perdo dei pezzi, quindi chiedo: ma Cacciari non si era ritirato dalla politica?

  11. per rita : Cacciari : prorettore al San Raffaele ha fondato una scuola di formazione politica sede lussuosa a Milano ( chi la finanzia ancora non lo so ) – a Ottomezzo dalla Gruber ha detto : sono a Roma per formare il grande centro, ha firmato il manifesto dei finiani. sostiene a spada tratta Albertini quale futuro sindaco di Milano . sostiene anche l’entrata in politica di Montezemolo. Cacciari ha fondato un movimento verso Nord che sta portando via uomini al PD. insomma : non ho parole !

  12. per MATTIA : ecco io chiedo a tutti : chi finanzia la scuola di formazione politica di Cacciari ? il primo ospite è stato Montezemolo come avrai visto in tutti i tg. nel comitato scientifico ci sono Panebianco e il fratello di Gianni De Michelis

  13. X Margerita.
    L’alleanza Di Pietro Berlusconi, era un paradosso come lo sarebbe l’alleanza Cacciari B o B e qualsiasi altro elemento sinistrorso o giudeico… Il solo che non l’ha mai tradito, in 16 anni, è il popolo che sicuramente continuerà a sostenerlo anche nel caso si andasse nuovamente al voto. In effetti è vero, io, di politica non ne capisco niente, altrimenti sarei fra i cagnacci a spartirmi i proventi illeciti…!

  14. Ragazzi parliamo del nulla,sono tutti allo sbando,non hanno strategie,non hanno un programma,si parla di calcio mercato di onorevoli come se fosse normale vendersi al migliore offerente,nessuna che osa dire che Bossi è un vecchio rincoglionito che quando parla occorre un traduttore,Berlusconi un vecchio che non si rassegna essendo ricco bavoso arrogante,Capezzone portavoce dei valori cattolici dimenticando che la prende e la da,niente in contrario,solo un ‘po di coerenza,Bonaiuti e Bondi che tengono il bavaglino mentre mangia Berlusconi,Fini che fa opposizione dopo 16 anni di colazione insieme al premier,Casini portavoce di Caltagirone da buon democristiano,Bersani portavoce di Dalema complice della più grande ascesa di Berlusconi,Vendola nuovo messia della sinistra dimenticando caro Luca che lui era Governatore di una giunta dove vari assessori e dirigenti sono stati inquisiti per tangenti nel mondo della sanità,Di Pietro ex pm che da quando fa il politico è diventato proprietario di 13 appartamenti,beato lui….sono tutti uguali,si contendono i loro orticelli….Potrei continuare per ore…..Giornalisti sotto schiaffo dietro i loro editori padroni delle loro teste tranne qualche rara eccezione….quindi di cosa stiamo parlando fiducia o non ,317 favorevoli o non,sono tutti arroganti che hanno dimenticato da tempo i problemi della gente…un consiglio…andate all’estero che anche se ci sono problemi simili ai nostri di sicuro si trovano più politici che hanno dignità e senso dello stato,cosa che da noi si è perso già da molto tempo………….auguri….

  15. Margherita, quello che mi racconti è raccapricciante e anch’io non ho parole e non ho voglia di cercarle.
    MOtivo in più per me per continuare ad astenermi dal voto, sopportando oltretutto il biasimo di colleghi, parenti e amici, tutti o quasi molto di sinsitra.

  16. complimenti luca per la notizia.. e per l articolo

  17. spero che passi la fiducia,cosi fini e compagni fanno una bella figura di merda,il nano malefico dovra dimostrare di fare tutte le cose promesse(co sto c…o che c’è la fara)enoi forse riusciamo a trarne qualche beneficio.

  18. il grande Dago : Matteo Renzi a Arcore come un lele mora qualsiasi….

  19. Telese, ancora non ti capisco, hai una personalità complessa e perciò sfuggente, riesci ad apparire antiberlusconiano, ma poi, quando a Otto emezzo, te la prendi con D’Alema ed il PD, indignato perchè aveva presentato Calearo, e non spendi una parola per Di Pietro che ha candidato Di Gregorio e questo Scilipoti ( e tanti altri), io non capisco più a che gioco giochi, non perchè critichi D’Alema che da ex comunista ha bombardato la Serbia, tra l’altro,ma perchè mi appari meno intelligente di quanto ti ho creduto e stimato, a meno che non credi che Di Pietro solo abbia agito in buona fede e gli altri no.BO!!!!

  20. L’Italia sta col fiato sospeso e le palle in un cappio di filo da pesca. Queste le possibilita’:

    1. Rimane Mussoloni
    2. Succede qualcos’altro

    Da quel che si legge in giro non sono molto chiare le ragioni per cui l’una sia preferibile all’altra ma poco importa. A noi interessa sapere se ce la fara’ o non ce la fara’ (dando per scontato che Mussoloni voglia rimanere in carica).

    http://tnepd.blogspot.com/2010/12/14-12-2010-ce-la-fara-o-non-ce-la-fara.html

    TNEPD

  21. io dico ai seguaci di Fini : tutto questo casino per rifare un B. bis ? non capisco. quanto mi è antipatico Luca Ricolfi

  22. Mi dispiace Telese ma l’opera che mi viene in mente leggendo questo articolo è una canzone dei Pandemonium dal titolo”tu fai schifo sempre” e non l’espressione idiomatica che lo scrittore Leonardo Sciascia fa pronunciare a don Mariano : quaquaraquà.Questo se ce ne fosse ancora bisogno è un motivo in più per avere una legge elettorale dove noi possiamo scegliere chi mandare in parlamento e non i segretari addormentati delle “logge partitiche”. Non ne possiamo più di certa gente che prima di essere eletti abbaiano con la bava alla bocca contro tutto e tutti e poi una volta seduti incominciano a scodinzolare come un cane bastonato con il solo scopo di riportare a casa sua un piatto di lenticchie.

  23. Questi deputati sono vomitevoli.

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