Il Fatto Quotidiano

5 Dicembre 2010
L’ombra di B.

E quindi, ancora una volta, l’Italia è appesa al fascino discreto della sua divinità cotonata, quindi l’Italia potrebbe essere affidata al gentiluomo di sua Santità Gianni Letta, dopo essere stata in queste ore sull’orlo della faida, della guerra civile, preda della sindrome da 25 luglio con i traditori appesi al palo. Oppure additati alla caccia “Wanted”, ricercati, come sulla prima pagina di Libero di ieri mattina.
E quindi l’Italia potrebbe riscoprire il fascino delle buone maniere e della santa ipocrisia istituzionale dopo aver sfiorato il baratro: ieri Flavia Perina, direttrice de Il Secolo d’Italia e pasionaria doc di Futuro e libertà non aveva dubbi: “Quella infame lista di proscrizione compilata dal quotidiano di Maurizio Belpietro è qualcosa di più di un tentativo di infangare gli avversari, è un modo per uccidere nella culla la possibilità di un governo Letta soffiando sul fuoco della resa di conti fratricida. Quella paginata non è solo una offesa contro di noi – aggiungeva la Perina – era una pistola puntata alla tempia dei moderati del Pdl”.
Davvero è curioso questo continuo oscillare tra la farsa e il dramma. Ieri sembrava che il nome di Letta fosse come un fiore sulle bocche di tutti. Gettato nell’agone da Pier Ferdinando Casini (“Andrebbe non bene, ma benissimo, per presiedere un nuovo governo”, diceva il leader centrista ai microfoni di Lilly Gruber), ma anche indicato come fonte nei dossier di Wikileaks (“Letta dice che la salute di Berlusconi è rovinata”…) e poi sulla bocca dello stesso Silvio Berlusconi: “Gianni Letta è l’uomo più leale che io conosca”.
E dunque, nel calderone cangiante della crisi, “il lettismo” diventa una variabile della governabilità italiana, la vox media che può tenere insieme tutto, i lealisti e i traditori, i berlusconiani e i post berlusconiani, può essere quello che fu Talleyrand per la Francia, il custode del potere leale, il garante di tutte le transizioni, l’unico che salva la testa dalle affettuose cure di Madame de Guillotin.
Anche un altro finiano doc, come Enzo Raisi, curiosamente, ieri metteva in relazione la prima pagina di Libero e le voci di un possibile governo che vedesse l’ex direttore de Il Tempo alla guida di una rifondata maggioranza di centrodestra: “Magari Letta premier, magari… Sarebbe la soluzione della crisi, l’unica via di uscita da un clima che finché resta Berlusconi diventa sempre più irrespirabile”. Raisi dice di essere preoccupato: “Se dal centro non arriva un segnale di distensione in periferia ci saranno delle vittime”. Esagerazioni? “Guardi, io non esagero mai. Ieri, dopo la simpatica istigazione a delinquere di Libero, qualcuno ha preso l’invito alla lettera e ha mandato in ospedale Valter Ciabochi, un consigliere comunale del nostro movimento. La diagnosi è contusione del setto nasale. Le pare uno scherzo?”.
Dunque Letta diventa la carta di riserva, l’unico che potrebbe rassicurare anche Silvio Berlusconi. Un uomo Mediaset, un fedelissimo di sempre per permettere al Cavaliere di non rivedere in un nuovo premier lo spettro di Lamberto Dini, il traditore del 1995. Ma davvero ci sono margini per mettere in piedi una trattativa di questo tipo? Fino a ieri la cosa certa era che il Cavaliere ripete ai suoi di non voler gettare la spugna: “Li chiamerò traditori in tutte le piazze d’Italia, li inchioderò alle loro responsabilità, renderò pubblici i nomi di tutti quelli che eletti nel Pdl si azzarderanno a votare con le sinistre il 14 dicembre”.
Ieri Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi si sono combattuti a distanza con un continuo scambio di fendenti, “La crisi è da irresponsabili”, ripeteva il Cavaliere, “Vuole comandare e perde pezzi, ribatteva Fini, che – assicurano i suoi – questa mattina potrebbe tornare a prendere la parola per censurare “La lista di proscrizione di Libero”.
Ma siccome per ora nessuno sembra avere la forza per infliggere all’altro il colpo di grazia, l’ipotesi di una mediazione dopo la tempesta, e di una tregua dopo la battaglia del 15 dicembre continua a prendere corpo, correndo in parallelo con gli scenari di sangue. Letta come è noto piace anche al Pd, è stato indicato da Walter Veltroni in tempi non sospetti come l’uomo del dialogo, è l’esponente del centrodestra che ha mantenuto i rapporti con la sinistra anche nei momenti più difficili.
E che l’ipotesi prenda corpo, nei corridoi del Palazzo, se non altro, lo dimostra il fatto che Ignazio La Russa si affretti a smentire: “Il governo Letta è un’ipotesi infondata”. Invece non c’è ombra di dubbio che un “governo cotonato” diventerebbe addirittura indispensabile se il verdetto di Montecitorio dovesse consegnare la fotografia di due schieramenti separati da un voto di scarto. Letta come modo per uscire dal berlusconismo, Letta come modo per perpetuare il potere del Cavaliere.
E l’interessato? Cesella frasi sibilline: “Il mio incarico? È solo pro tempore”, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Una cosa è certa: l’enigma del Talleyrand di Avezzano è di quelli che si rivelano solo alla prova della storia.

Luca Telese

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36 commenti »

  1. ieri sera abbiamo appreso sconcertati da un inquietante Sallusti che Paolo Guzzanti è pagato da IL Giornale per non fare nulla….

  2. Paolo Guzzanti non mi è piaciuto per niente e non so perchè la signora Almirante venga chiamata donna. . io di Donne ricordo solo la signora Einaudi ( perchè me lo diceva mio nonno che la conosceva )

  3. Margherita, sei troppo forte!

  4. Gianni Letta va bene a tutti perchè è la persona più facile da mandare a casa dopo la finanziaria “lacrime e sangue”. Ricorda Luca però cosa diceva Renan di Talleyrand :”Un uomo per tutte le stagioni,che era riuscito ad ingannare la terra e il cielo”.

  5. Incredibile dictu. Sono d’accordo con graziano. P.S. La signora Einaudi non è l’unica Donna in Italia.

  6. Non capisco perche Sallusti sia onnipresente nelle varie trasmissioni di approfondimento,forse per farci sprofondare sempre più in basso?Perchè Luca non invita qualche giovane giornalista,degno di questo nome? Ieri sera è stato desolante sentire i reciproci complimenti tra il su citato e P.Guzzanti.

  7. vuoi mettere la classe della signora Einaudi ? capelli bianchi vestito nero collana di perle… senza trucco . ho la sua fotografia con mio nonno. se qualche altra signora la chiamano donna beh…. i complimenti tra Guzzanti e Sallusti : disgustosi . domanda per LUCA : dove scriveva prima di il Giornale Sallusti ?

  8. Donna è il titolo che di dà alle mogli dei Presidenti della Repubblica. la signora Almirante è la vedova di un capo di partito… quindi….

  9. La moglie di Pertini non veniva chiamata “donna”, così come quella di de Nicola e di Cossiga e penso nemmeno di Gronchi. Donna era Vittoria Leone. Non penso dunque sia un titolo. Da qui, poi, a dire che la signora Almirante non è degna di essere donna perchè moglie di Giorgio Almirante ……. Io di donne con la D maiuscola ne ho conosciute alcune, non erano mogli di nessuno, ma donne del popolo, ma Donne di certo. Sulla classe non discuto, è un fatto personale.

  10. caro Giordano su ” Donna ” sono ferratissima. la signora Gronchi era Donna. la moglie di Pertini signora Voltolina era talmente anticonformista si vestiva da uomo giacca e cravatta e nessuno l’ha mai vista e meno che meno la moglie di de Nicola . ti sfido a ricordare una circostanza in cui hai visto la moglie di Cossiga con Cossiga ( erano separati da una vita ) sulla retorica del Donna dato alle donne del popolo…. qui si parla di donne mogli di un politico..

  11. ci toccherà mica Donna Tulliani…..

  12. volevo scriverlo io Pier !

  13. e nessuno si è mai sognato di dire : donna Veronica Lario

  14. Comunque, donna o non donna, nei vari salotti televisivi io inviterei più spesso “donna” Miriam Mafai, molto più concreta e lucida e simpatica della coetanea Assunta Almirante (donna?).

  15. Cosa c’entrano tutte ste minchiate con l’articolo di Telese?

  16. quanto ci pare dopo aver visto Luca Telese invece di Fabio Fazio che intervista per la trentesima volta lo stesso direttore d’orchestra e Roberto Calasso !

  17. Beh, non è mica colpa di Assunta Almirante se la moglie di Pertini era Tiresia e la moglie di Cossiga non parlava al marito da vent’anni…. La simpatia e poi molto soggettiva. La Mafai è simpatica, ma non a me. La considearzione su Donna Tulliani è magnifica. Chissà dopo che è diventata Donna Tulliani cosa si inventerà (First Lady Tulliani? Queen Tulliani? Obama e company sono avvertiti).

  18. E poi, povera (si fa per dire) Veronica. Dovreste farle un monumento. E’ lei che ha dato il colpo più duro al Male Assoluto, altro che D’Alema, altro che Bersani……

  19. Con Vendola premier Veronica ministro pari opportunità….

  20. Come si fa a non cazzeggiare dopo mesi e mesi di cazzeggi insistiti da parte dei nostri politici?
    D’altra parte, noi che siamo i bastonati, siamo gli unici autorizzati a farlo.

  21. però però Veronica Lario non ci ha spiegato perchè l’ha sposato perchè ci ha fatto 3 figli perchè è da sempre l’editore del Foglio di Giuliano Ferrara. intanto è in vacanza

  22. L’ha sposato perchè le piaceva, ci ha fatto i figli per stabilizzare il rapporto, poi quando non le piaceva più ha apprezzato le comodità di essere miliardaria (in euro) e gli ha fatto le corna. Poi quando si è stufata l’ha mollato. Proprio come tante sue colleghe meno fortunate negli alimenti. C’est facile!

  23. ahahaha meno male che c’è Giordano il biografo ufficiale della famiglia Berlusconi.. ma te le sogni la notte queste storie? o eri corpore presenti..

  24. leggere sul Fatto di oggi Fulvio Abbate sulla signora Almirante

  25. doc è ancora signorino… sennò non avrebbe avuto dubbi su cose così ovvie…. sposati docprtta e poi vedrai che, come per incanto, la scienza familiare verrà infusa in te….. Cos scrivono i comunist-chic sulla povera vedova? Ma perchè non se la prendono con la moglie di Vendola?

  26. Non ho capito la domanda, Margherita. Dove scriveva Guzzanti o dove scrivevo io? Perché io non ho mai scritto per il giornale di Sallusti, sono andato via prima che lui e Feltri si insediassero. Prima del Il giornale, nel lontano 1999 avevo un contratto a termine a Il Corriere della sera e scrivevo per il Magazine, pagato “a pezzo”…. Quanto a Guzzanti, prima di andare a Il Giornale era a La Stampa, e prima ancora a La Repubblica.

  27. Giordano: che battuta è sulla moglie di Vendola ? dobbiamo ridere ? avvertici

  28. Sallusti era al Corriere con Mieli.

  29. Lo spirito della battuta sulla moglie di Vendola è più o meno dello stesso livello umoristico delle battute sulla moglie di Almirante. Oppure esistono discriminazioni gender related e/o politically correct?

  30. x margherita – O se avessi chiamato Vendola “Il papesso rosso” a mò del titolo de “Il fatto” per la Almirante non ti saresti adombrata? Chiedi anche a loro se si deve ridere alla lettura di quel titolo…….. eh. Pav Condicio (diceva Oscar Luigi)

  31. IL FATTO : Fascismo temperato questo è il titolo sulla vedova Almirante Stramandinoli. ehi Giordano hai nostalgia di Almirante ?

  32. come è buffo vedere certa gente sbattersi andando da destra a sinistra….mentre io sbatto solo andando “su e giù” su e giù su e giù!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  33. Per Gabriella

    Io, purtroppo, per ragioni di peso della mia gentile consorte, sono stato costretto a sbatterla da desta a sinistra, quasi tutta la vita…! Il su e giù, che tu eserciti felicemente, quasi non ricordo cosa voglia significare… Vuoi rinfrancarmi la memoria?

  34. La Almirante, coerentemente, non ha mai rinnegato il suo credo politico, come invece ha fatto Fini e tutti i suoi accoliti. <> ha detto la vedova, “senza per altro voler intendere quella di Montecarlo… <> dico io, per finire in un abitacolo angusto dove sarà costretto a vivere con altri due abbandonatori storici, Rutelli e Casini, triunvirato che, nel breve volgere di qualche mese, si sbranerà nel suo interno dando vita a sedicenti gruppi, partitini o alleanze esterne che li porterà a vivere nell’unica casa che gli verrà assegnata dal popolo votante: un cesso pubblico!

  35. Ma quanto sei simpatica Gabriella, dovresti metterti in coppia con quella .. Sconsolata mi pare si chiami!

  36. Il titolo sulla papessa era prima…… Nostalgia? Si, perchè Almirante ha rappresentato per la destra (quella vera, quella che è più di sinistra della sinistra stessa) un punto di equilibrio fra azionismo e raziocinio. Per ovvii motivi, non poteva abiurare tutta la sua storia, nel bene e nel male, ma era già abbasatanza “oltre”. Ovviamente oggi sarebbe un dinosauro. Un uomo politico che non cambia idea per 30 anni, che sta all’opposizione per 30 anni, che non ha amanti-veline-eccetera (e se le aveva non se ne faceva vanto), che non ha padrini nell’industria che conta ……. Ma anche lui era lo specchio del mondo che viveva… come oggi questi ossimori sono lo specchio della nostra società…. Ma non lasciarti abbagliare dal titolo del Fatto… è un paio di mesi che blandiscono a destra… chissà come mai…

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