Il Fatto Quotidiano

25 Novembre 2010
Il Pd in bianco e nero

Cosa succede all’opposizione? E dove sono finite le primarie? Se vi state ponendo un dubbio sul perché il fantomatico “nuovo” centrosinistra sembri ancora di là da venire e sul perché la consultazione degli elettori sul nuovo leader non sia stata ancora indetta, malgrado la crisi del centro-destra e il rischio imminente di elezioni anticipate, dovete sentire cosa dice Massimo D’Alema in proposito: “Fare ora le primarie sarebbe un errore – spiega l’ex ministro degli Esteri – perché sarebbe un modo di consentire a Vendola di battere ora il Pd, che poi dovrebbe sostenerlo nel governo del Paese”.
NON SARÀ una grande argomentazione, per un partito che le primarie le ha addirittura inserite nel suo statuto, ma di sicuro è un’argomentazione sincera. Secondo il presidente del Copasir, l’uomo che viene generosamente appellato il lìder maximo, non bisogna celebrare le consultazioni perché consentirebbero a Vendo-la di battere il Pd. Il che è un’affermazione che ne contiene implicitamente un’altra, per nulla scontata: Il Pd, malgrado sia il partito di maggioranza relativa, con la percentuale di voti che gli si attribuisce nei sondaggi (tra il 24 e – come vedremo – il 26%) oggi teme di non riuscire a sostenere fino alla vittoria il suo candidato. Niente primarie quindi, niente coalizione, e anche poca opposizione. Nemmeno quando il governo cancella 300 milioni di euro dal fondo del 5 per mille. Ieri a Radio Anch’io, anche Bersani rispondeva in maniera ambigua sulle primarie: “Presuppongono che ci sia una coalizione entro cui farle, e che ci siano le elezioni. In questo momento non ci sono né la prima né la seconda cosa”. Mica male, se si pensa che ai tempi di Walter Veltroni, nel 2008, si teorizzava la “vocazione maggioritaria”, ovvero la necessità e la capacità per il Pd di vincere da solo. E niente male se si pensa che nella stessa trasmissione Bersani dice che il Pd “è pronto ad andare subito al voto e a vincere!”. Con chi, allora? Se vuoi capire perché l’Italia è l’unico paese al mondo in cui l’opposizione cala nei sondaggi assieme al governo basta assistere allo spettacolo concesso dal gruppo dirigente del Pd in queste ore. È sotto gli occhi di tutti che il centrodestra sia in affanno sullacrisideirifiutiesulruolodel ministro Bondi? Ebbene, a Napoli il Partito democratico riesce a dividersi persino sulla critica al governo (al punto che un dirigente storico come Gianfranco Nappi, ex capogabinetto di Antonio Bassolino si dimette in polemica con i suoi compagni di partito, dicendo che si vergognano di attaccare la giunta Caldoro). Viene voglia di applaudire il gesto simbolico di Franco Barbato, il deputato dipietrista che ieri è stato sospeso da Montecitorio per essere entrato in aula con un sacchetto nero gonfio di rifiuti, esibito davanti ai commessi e ai colleghi per protesta. Ma – a quanto pare – nessuno degli oppositoripensachesiailcasodi chiedere conto al ministro Sandro Bondi (atteso alla mozione di sfiducia a fine mese) della sua personalissima visione del welfare, quella in virtù del quale il ministro ha assunto con fondi del ministero sia il figlio sia l’ex marito della sua attuale compagna (“Sono – ha spiegato – due casi umani”). Di più. Antonio Di Pietrosostienecheidirigentidelpiù grande partito di opposizione non appongono volentieri le firme alle due mozioni di sfiducia. E se si vuole concludere il quadro resta il nodo delle alleanze, visto che i democratici non hanno ancora spiegato come intendono farle e con chi: c’è chi come Pier Luigi Bersani vorrebbe “mettere insieme tutti quelli che si oppongono al governo”, chi come D’Alema si dice disponibile anche a un governo del Pdl e vorrebbe un asse privilegiato con Pier Ferdinando Casini, chi – come Enrico Letta – è convinto che si dovrebbe allearsi con il cosiddetto terzo polo (Fini e Casini) tagliando fuori le “ali estreme” di Sinistra e libertà e Italia dei valori. MA ALLORA di chi è la colpa se il Pd sembra in crisi, e balla sul palcoscenico come un pugile suonato? Non certo tutta di Pier Luigi Bersani, che pure ha concesso un’intervista a Oggi in cui replica a una domanda del direttore Umberto Brindani (“Qui torna il solito problema della sua mancanza di carisma”…) con questa singolare formula: “Il carisma è una cosa misteriosa”. Mica male. Il seguito, poi, è ancora meglio: “La politica – dice il segretario del Pd – è anche questo: uno si trascina i suoi difetti basta che la gente li capisca. Un po’ come succede in famiglia, mica siamo perfetti”. Il magnetico leader della coalizione sostiene che il carisma non esiste, e che il nuovo condottiero va accettato con l’entusiasmo che si riserva alle suocere. Anche Bersani, fra l’altro non disdegnerebbe l’apertura di un tavolo di dialogo con il governo, ad esempio sul tema dei rifiuti: “Così come una volta sono andato a Palazzo Chigi per protestare sugli inceneritori – spiega il segretario – io sono pronto ad andarci invitato, a una riunione insieme, per vedere come si esce da sto’ problema”. L’ultimo sondaggio che arriva, in ordine di tempo, è quello realizzato da Luigi Crespi per Generazione Italia. Il Pd viene quotato al 26%, Sinistra e Libertà al 6.9%, L’Italia dei valori al 6.4. Secondo Crespi il distacco tra i due poli è al minimo storico dai tempi delle elezioni a oggi (3%). Secondo altre rilevazioni la forchetta sarebbe addirittura minore. Oggi in compenso, alle 16.30, D’Alema e Veltroni vanno tutti a sentire Romano Prodi a lezione nel castello di Sarteano. Lo hanno detronizzato due volte. Ma lo ascoltano sempre con piacere. Come ha detto Corrado Guzzanti: “Sui manifesti del Pd c’è Bersani in bianco e nero. Ma il fotografo giura che la pellicola era a colori”.

Luca Telese

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23 commenti »

  1. ahahahah bellissimo Bersani in bianco e nero.. fa molto “rimbcchiamoci le maniche” ma per fare che? questa è la domanda che ci si pone. Un cittadino di sinistra che vuole votare PD si fa queste domande.

  2. i ragazzi non DRIZZANO più!

  3. non guardo più i programmi di mediaset da tempo..perchè sono pieni di FROCI!!!!

  4. Mara Carfagna ha fatto pace con B. : per la coerenza….

  5. Mi sembrate molto off topic, oggi….

  6. Torno io sul pezzo, anche se è una storia vecchia e – ahimé – ogni volta che ci scrivi sopra, caro Telese, non fai che rimettere impietosamente il dito sulla piaga. Il Pd è un partito senza idee, senza bussola, senza leader e soprattutto senza la minima capacità attrattiva. Sopravvive mutu proprio per l’inerzia della sua base a cambiare cavallo, anche se a livello di fiducia i Dipietro o i Vendola surclassano i dinosauri che occupano stabilmente la nomeklatura del partito e che si risentono se qualcuno pensa di rottamarli. Ma porca miseria dopo aver fatto schifo per due decenni di fila non c’è ne è nemmeno uno a cui venga il dubbio che forse è venuto il tempo di un ricambio generazionale come hanno fatto i laburisti inglesi o i democratici americani? Il PD soffre della sindrome di autoperpetuazione che lo rende sempre più grigio, inutile e triste. In bianco e nero appunto

  7. Pur di mandare a casa Silvio definitivamente voterei pure questo PD ……
    saluti
    Pasquino

  8. Certo che se non parli male del PD ti senti male, eh?
    Vabbè, è la linea editoriale del Fatto e va seguita: comporta poco coraggio intellettuale ma è uno sport facile, divertente e ben pagato.

    Un link istruttivo:
    http://nonunacosaseria.blogspot.com/2010/03/fenomenologia-di-luca-telese.html

  9. @Massimo S: vorrei capire perché quando un giornalista racconta qualcosa (mettendoci dentro quello che è e quello che pensa, e facendolo apertamente, a differenza dei cosiddetti “terzisti”) deve sempre saltare fuori un qualunque mattarello che lo impicca a quello che aveva scritto prima, a quello che aveva detto prima, a quello che REALMENTE è… Per piacere: io non so che lavoro fai Massimo S, e la cosa non mi tange. Ma il lavoro di giornalista è una cosa assai complicata: se non ti limiti a fare il cronista stile Corsera, un taglio lo devi dare. Mi sembra chiaro che Luca quando stava al Giornale ha scritto cose che pensava, accentuando di più quello che si accordava con la linea del quotidiano (e non sempre, naturalmente, anzi non mi risulta che abbia mai scritto bene di B. per esempio, anche perché richiamare lo scatto di reni dei gazebo non è scriverne bene, ma semplicemente scriverne fedelmente). Adesso che è al Fatto può scrivere le stesse cose e molte altre in più, dandogli il taglio che più gli si confà, ritengo. Quando avrai dovuto faticare per 10 prima di diventare professionista, ne riparliamo. Quando qualcuno viene a dirti “sei bravo, esci dalla precarietà, ti do un lavoro stabile e ben pagato”, non stai troppo a guardare se quel qualcuno si chiama Maurizio Belpietro. Ora Luca ha una famiglia e un lavoro soddisfacente. Quello che io, come giornalista appena arrivato, non spero di poter mettere insieme mai. Se poi per ottenere questo è riuscito anche a non sgualcirsi troppo la coscienza per me va bene. L’abitudine a vedere le persone come santi o diavoli è un retaggio molto fastidioso. Anche Luca è una persona e ha fatto delle scelte, secondo me più conseguenti di tantissimi altri. Non è il mio idolo, non ho il suo poster sul muro: semplicemente è un bravo giornalista e questo mi basta e mi avanza.
    Scendi dal ciliegio, Massimo S. Se vuoi parlare di FATTI, commenta il contenuto o lo stile del pezzo. Altrimenti stai solo perdendo tempo e facendolo perdere a chi ti legge.

  10. Non riesco a capire perchè ci sia tanto livore verso il Pd e il suo segretario
    Ma non fa comodo avere Vendola a sinistra con il 10% , Grillo al 5%. Di Pietro (…magari)
    all 8%.
    Bersani sta tergiversando facendo l’occhiolino a Casini e Rutelliper portargli via quegli elettori di centro sinistra spaventati dalla sinistra estrema: potrebbe resistere al 25%
    Questa analisi me lo ha fatto un elettore di destra preoccupato( quelli di destra hanno … più naso di noi)
    Era preoccupato perchè conosce molti leghisti che stanno con Berlusconi solo perchè assieme a lui sono il primo partito e hanno il 55% degli eletti
    Appena …scriccola qualcosa …scappano ( e del …doppio forno di Casini non si fidano)

  11. mario ma che stai a di? Il Pd che fa occhiolini a destra e a manca fa solo cagare. Ma che cos’è è un partito o una puttana? Questi tatticismi ve li sognate di notte, e se esistono sono semplicemente fallimentari. Servono scelte nette, decise in grado di far dire alla gente “SI CAZZO L’HA DETTO!”. Invece ogni volta che apre bocca Bersani la gente ascolta, annuendo lentamente con la testa pensando “ora la dice ora la dice” e puntualmente non dice una sega. Si rimane un po speranzosi che riprenda la parola, invece se ne va, a testa bassa e crucciato. Con la tipica espressione di chi ha perso una scommessa e s’è levato una parte del pegno dalle scatole. E puntualmente arriva Maximo (si quello che ha salvato Berlusconi) a rigirare il dito nella piaga e a rilasciare dichiarazioni totalmente INUTILI al termine delle quali se va bene qualcuno ha le palle girate, di norma sono un altro paio di intenzioni di voto perse. E il guaio è che D’Alema ultimamente sta parlando molto, anzi troppo.

  12. la Carfagna non durerà ancora molto..sarà spazzata via al primo starnuto!

  13. per MAra deve esssere un onore stare accanto all’uomo più ricco d’italia..pensa te che c’è anche gente che sarebbe disposta a farsi gay pur di ricevere le sue attenzioni…

  14. Occhetto, Bersani, D’Alema, Veltroni, Fassino: ma cos’hanno mai combinato nella loro carriera politica? Un disastro via l’altro, una sequela di errori e di batoste elettorali, sono loro i migliori alleati di Berlusconi, forse involontari (il che e’ persino peggio perche’ e’ la prova provata della loro incapacita’ e imbecillita’ politica), ma straordinariamente preziosi: la bande degli “utili idioti” che hanno permesso al Cavaliere di fare quel che ha voluto negli ultimi 16 anni, evitando la galera e addirittura moltiplicando 25 volte un patrimonio costruito grazie al duopolio televisivo perpetuato Craxi ai giorni nostri

  15. Sinceramente Luca sono abbastanza “basita” per l’atteggiamento critico che mostri, sempre e comunque, nei confronti del Pd e di Bersani. Premesso che sicuramente non ho accolto con entusiasmo la fusione a freddo tra i Ds e i Margheritini, tant’è che non ho ripreso nemmeno la tessera, pur venendo dalla segreteria comunale dei Ds, e che trovo indigeribile D’Alema, al quale attribuisco tante responsabilità, ritengo che, in questa fase politica, le diatribe, i distinguo, le sottolineature, quell’essere sempre un pochino più a sx dell’altro facciano solo il gioco di questa destra, che non importa definire, si commenta da sola. Facciamo tutti uno sforzo per stare uniti, gli intellettuali e i giornalisti,che ben sanno argomentare, in prima linea a difendere non una mera occupazione di poltrona, ma una ben più seria proposta di governo alternativo. Se così non sarà, l’unico risultato, sarà, quello di andare ad ingrossare il già ben corposo “partito delle astensioni”, il vero vincitore delle ultime tornate elettorali e tutti noi “perdenti”.

  16. Ha ragione Peppino Caldarola nell’articolo sul Riformista : le primarie devono essere fatte quando siamo certi che ci siano le elezioni…..in questa fase fare le primarie non ha senso in quanto “il pd dovrebbe consegnare la guida di questa fase al candidato eletto dal voto nei gazebo… avremmo il paradosso …che in caso di sconfitta del candidato del PD alle primarie, renderebbe del tutto inutile questo partito, commissariato nella fase più acuta della crisi…..questa cessione della sovranità non potrà essere resa disponibile …(prima della convocazione dei comizi elettorali).”
    Poi se Vendola pensa che questa fase preparatoria debba essere gestita in modo unitario e con uno speaker unico può fare la proposta ad unificare i due partiti con dentro riformisti e radical. Come prevede Caldarola molti sostenitori di Vendola sarebbero contrari e una buona parte del PD la ostacolerebbe , se questo avvenisse la proposta di fare le primarie immediate diventerebbe ragionevole.

  17. Scusa Serenella, ma come pensi che si senta un elettore come me e mille altri che ha votato sempre per il centrosinistra nell’illusione che arginasse lo strapotere (illegale) di Berlusconi e che, due volte vinte le elezioni, non ha mosso mezzo dito per promulgare una legge contro il conflitto di interessi, abrogare le leggi ad hoc ecc. ecc.? Durante i governi del centrosinistra Berlusconi ha moltiplicato 25 volte il suo patromonio, questo è un fatto acclarato. Lo stesso Berlusconi non poteva essere eletto nemmeno nell’84, sulla base della legge del 1957 che viete l’eleggibilità di chi gode di concessioni statali, eppure la gioiosa macchina da guerra del patetico Occhetto di nuovo non ha mosso un dito contro l’illegalità patente. Potrei continuare all’infinito, e taccio di tutti gli episodi di malaffare (da Consorte e soci alle malversazioni locali). A me il PD/PDS/DS semplicemente ripugna e non lo rivoterò mai, nemmeno sotto tortura. Perché tu invece pensi che se Bersani fosse a capo del governo cambierebbe qualcosa?

  18. Tutto quello che viene scritto e detto sul PD purtroppo è vero ma c’è una cosa che non apprezzo nell’articolo di Telese ed è il dileggio verso una persona che come Bersani sarà incapace,sarà ridicolo,sarà goffo ma è onesto e di questi tempi è “mi lussi”.Certo solo questo non basta a rappresentare un grande partito in questo momento di opposizione e spero in futuro di governo ma la pochezza intellettuale e soprattutto la chiusura mentale di certi dirigenti-nominati che gli stanno intorno non lo aiuta di certo.Provate un pò voi a pensare alla vostra vita,al vostro lavoro ad avere a che fare con quel “cumbugliume” da mercatino dell’usato nazionale (Veltroni L’Africano,D’Alema il Permaloso,Letta il prete mancato,La Torre il nulla allo stato puro) e dove a livello locale fanno schifo solo a vederli. Le primarie servono non solo a trovare il leader ma anche a rinnovare una classe dirigente che ha fatto più danni della grandine ed in più riporteremo certi personaggi a lavorare.

  19. d’accordo con te Graziano però ammetti che se non si riesce ad uscire dal pantano un po anche colpa dell’onesto Bersani è. Innanzitutto non capisco come possa sopportare che D’Alema commenti ogni cazzo di cosa uscendo totalmente dai binari delle posizioni della segreteria di partito vaneggiando su ripensamenti delle primarie eccetera. Io se fossi il Segretario farei una rettifica ad ogni dichiarazione di quello squinternato che per altro è tra i principali responsabili della pessima reputazione del centro sinistra. Eh si non è mica cola di Travaglio che racconta le schifezze che ha fatto.

    I fatti ci sono chi li racconta ha solo la responsabilità di aprire gli occhi alla gente senza distorcere eccessivamente la verità (che in assoluto non esiste ma semmai c’è una comune percezione che può identificarsi come la verità di massima. Esempio D’Alema nella sua mente malata aiutando il premier a salvarsi il culo ed innalzandolo padre costituente nella bicamerale magari pensava di aiutare il paese. Io, Travaglio e alcune centinaia di migliaia di persone pensiamo il contrario, quindi che D’Alema abbia fatto del male al paese (e alla sinistra soprattutto) è assunta come percezione comune delle sue azioni.

    Le cazzate le han fatte i vari D’Alema, Violante, La Torre, eccetera e noi le giudichiamo partendo dai fatti. I fatti per la nostra percezione di cittadini è che sono delle merde d’uomo, poi che tra strateghi politici siano considerabili dei geni è tutta una altra storia che interessa solo a loro. Un po come quella famosa frase ripresa anche dalla Guzzanti che la politica la può capire solo chi la fa di mestiere, e allora a prendere sul serio una simile cazzata mi viene da dire con molto poco garbo ” votatevi tra di voi e continuate a spararvi le seghe a vicenda. Durante le elezioni mi faccio una maratona di Scrubs e vaffanculo. Tanto non la posso capire la politica non lo faccio di mestiere, che voto a fare?”

    Le primarie non solo servono come dici tu graziano ma sono l’ultima ancora di salvezza per il Pd se vuole riallacciare un rapporto diretto con l’elettorato, altrimenti si ridurranno a raccattare i voti degli irriducibili e dei disperati che non vogliono di nuovo Berlusconi in carica.

  20. Mi sa che la confusione regna sovrana, e tutto è cominciato quando Veltroni si è ubriacato di primarie…negli Usa,il paese dal quale sono mutuate,neanche per sbaglio un elettore non iscritto nei registri elettorali del Pd va a votare alle primarie,cioè se sei dei verdi o deisocialisti(sì,esistono anche lì,e alle amministrative a volte vincono pure)non puoi scegliere il mio candidato…mio non nel senso che io sono un iscritto,bensì che sono un elettore iscritto nei registri elettorali
    Ora,come dice Caldarola,se Vendola(o Di Pietro,o chi volete,basta sostituire il nome)vuole entrare nel Pd per contenderne la guida(e penso che sarebbe buona cosa,e non escludo che almeno Vendola ogni tanto co pensi),bene,lo Statuto prevede le primarie(nel Pd,perché invece nei partiti super democratici come Sel al congresso non c’erano altri candidati,Nichi ha ottenuto l’unanimità come usava in Urss e a Cuba,e gli iscritti al
    momento non hannonpoyuto neanche votare i segretari locali,in attesa che Nichi emani il Verbo)
    Se così non è,PRIMA voglio vedere una coalizione con un programmma comune sottoscritto dai segretari dei partiti,che nessuno se poi non fa il leader possa ibventarsi ubbie varie, e DOPO scegliamo il leader…a sinistra,un tempo,quando Nichi non aveva Schwarzneger fra i suoi punti di riferimento(espressione ascoltata con le
    mie orecchie sabato scorso dalla sua viva voce)il metodo era PRIMA le idee POI gli uomini,ma se vogliamo cambiare basta deciderlo
    assieme,così anche noi(la sinistra,intendo,tutta)saremo scalabili da chiunque abbia soldi e volontà per farlo…tanto prima si faranno le primarie e ,se avanza tempo,le idee verranno

  21. Anch’io sono d’accordo con te DeadMan87 e penso che molte persone concordano con noi, solo che ai tesserati o simpatizzanti non gli è possibile esternare queste idee e invertire la rotta di un partito che bene o male rappresenta un quarto del corpo elettorale.Il PD oggi è una loggia massonica dove gli equilibri interni si reggono sullo spirito di sopravvivenza di una classe dirigente vecchia ed inadeguata sia a livello nazionale che soprattutto a livello locale.In più esiste all’interno del Partito un grande malinteso che è stato quello di unire il mondo dei DS a quello della Margherita che possono essere alleati ma non omogenei all’organizzazione di un partito che vuole andare incontro alle esigenze delle persone.Bersani ha colpe perchè non è riuscito a fare quello che la gente si aspettava da lui… ma è meglio di chi gli sta intorno ed è una persona perbene.

  22. @Claudio:

    Non ho alcuna simpatia per i finti terzisti e i finti equidistanti. Apprezzo molto più la faziosità “onesta”, sbandierata. Peccato che Il Fatto si vanti sempre di essere obiettivo.
    Peccato che spesso pecchi di doppiopesismo. Peccato che talvolta ometta fatti (o li falsifichi) appositamente per portare acqua al mulino degli anti-PD.
    Poi, per quanto mi riguarda, confondi “giornalista” con “opinionista”.

    Un conto è dare un taglio, un altro è spacciare un’opinione per un fatto. Ancor più grave se si tacciono le notizie che ti smentirebbero. Non trovi?

    La tua difesa d’ufficio poi è traballante. Non si tratta di “dire quel che si pensava accentuando ora di qua ora di là a seconda della linea del quotidiano”.
    A parte che un buon giornalista dovrebbe essere fedele a se stesso e non a una linea dettata dall’alto, non foss’altro che per onestà intellettuale. Gli esempi fatti dal post che ho linkato sono inequivocabili: se ha sempre scritto quel che pensava, evidentemente è schizofrenico, che ti devo dire?
    IO sto parlando di fatti, tu stai parlando del nulla (del genere “prima diventa giornalista e fatti il mazzo, poi ne riparliamo” o del classico ragionamento del “così fan tutti, l’avresti fatto anche tu”) di craxiana memoria.
    Salutami il ciliegio.

  23. non perdete tempo con telese, è uno che scriveva sul giornale dei falsi scoop contro il centrosinistra, telekom serbia, mitrokin e milioni di altre cazzate, e che votava rifondazione che ci ha portato al disastro tutte le volte che abbiamo vinto le elezioni. non ne ha mai azzeccata una. ora sostiene vendola, che ha fatto cadere il prmo governo prodi e che pretende di guidare il centrosinistra.

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