Interviste

1 Aprile 2010
Nicola Legrottaglie

Nessuno lo ammette, ma le interviste spesso partono da una idea preconcetta. E infatti arrivo a casa di Nicola Legrottaglie, a Torino, con un dubbio di partenza che (almeno a voi) devo confessare: “Questo ci fa o ci è?”.
Il fatto è che Nicola Legrottaglie, classe 1976, si è convertito. Si è fatto evangelico, ha scritto due libri, tiene riunioni di fedeli tra Milano e Torino insieme agli amici del suo gruppo di fede. Gioca nella Juventus, con la maglia numero 33, quello che indica l'età di Cristo. Sotto le strisce bianconere indossa sempre una t-shirt con la scritta: “Gesù è verità”. Fino all'anno scorso ne portava un'altra : “Gesù vive”. Ha dichiarato di essersi imposto, da ormai due anni, una scelta di castità. Quando lo vedo arrivare mano nella mano con la sua ragazza, l'incantevole Erica (fisico da pin up, lineamenti eleganti, camicetta bianca, pantaloni bianchi e stivali, un barboncino bianco chiamato Cherie) il dubbio dentro di me cresce. Nicola è nato in Puglia, ha giocato nelle squadre di mezza Italia, era uno sciupafemine dichiarato. Poi, dopo un periodo nero e una brutta pubalgia, la svolta. Al Siena incontra un compagno di squadra, Tomas Guzman, che lo aiuta a ravvicinarsi alla fede. Per lui è una folgorazione, diventa un “atleta di Cristo”. La versione era così lineare da sembrare una parabola: mi sono preparato a demolirla. Prima dell'intervista mi sono letto i due best seller del difensore juventino (Ho fatto una promessa e Cento volte tanto). Anche quelli scritti molto bene, troppo bene, mi sembrava: l'ultimo, appena uscito, pare il saggio di un pastore, talmente è pieno di citazioni bibliche. Possibile? La casa di Legrottalgie è in un quartiere popolare, San Paolo. Il nome è sul citofono. Non c'è ascensore, terzo piano. Elegante ma spartana. Nel frigo una distilleria di limoncello (limone o cacao) prodotto dalla madre Lucia. Lui sgrana gli occhi azzurri da subito, non dribbla nessuna domanda. Ed è anche simpatico. In uno scaffale ci sono 40 paia di scarpe Adidas (“Il bello di avere un sponsor è che mi danno ttuti i modelli”). In camera da letto mi fa vedere la sua Bibbia di pelle nera con un sorriso raggiante: “E' una Mac Arthur. Il mio Gps nella vita”.
La storia della sua rivelazione sembra quasi la vita di un santo non le sembra poco credibile?
“Perché? Ero predestinato, Dio mi aveva già scelto, fin da bambino. Solo che io non lo avevo capito”.
Non faccia il mistico…
“Io non sono un mistico. Ci sono cose che accadono e cause che producono effetti. Se corri a 200 all'ora in macchina, vuol dire che puoi morire”.
Prima lei portava le meches, adesso i capelli neri e corti, più austeri.
“Ma solo perché mi sono stufato dei capelli lunghi”.
Lei è cresciuto con una madre evangelica, ha sempre creduto.
“Ma non avevo ancora trovato Gesù”.
Stava male fisicamente, era a un punto morto della tua carriera…
“Ero su un bilico, e così la mia fede, che ballava come un mare in tempesta”.
Lo sa che parla quasi con toni da profeta?
“A quel tempo io facevo a chi credeva le stesse domande che tu ora fai a me”.
E adesso è diventato molto religioso…
“Scherzi? La religione è l'opposto del messaggio del Vangelo”.
Non lo dica ai prelati.
“Ma non sono io a sostenerlo. Lo dice Gesù ai farisei. E chi erano i farisei? La Chiesa del tempo”.
Lei non crede alla Chiesa?
“Il regno di Dio è una relazione personale e trascendente. Non ci sono uomini tra Dio e gli uomini”.
Nel papa non c'è nulla di divino?
“Nessun uomo può essere Dio”.
Ma parla sempre così anche nello spogliatoio della Juve?
“Non faccia lo spiritoso… Le dirò che ho trovato molto rispetto tra i miei compagni”.
Non la prendono in giro nemmeno un po'?
“Su un unico punto”.
Quale?
(gli scappa un sorriso) “Mi dicono che non credono alla mia castità”.
Nemmeno io.
“Sbaglia. Non me la impone nessuno. Sono io che non voglio”.
Vuole fare il santo?
“No. Solo aspettare il matrimonio. Dopo sarà ancora più bello, per tutti e due. Le pare strano?”.
(Erica si siede vicino a noi, sulla spalletta del divano). “E' una scelta che ci unisce”.
Dove vi siete conosciuti?
(Si guardano, rispondono in coro) “Ad un festival di musica sacra”.
Non avete avuto debolezze?
(Lui). “Per ora ci limitiamo a una conoscenza spirituale”.
(Lei): “Ma durerà ancora per poco. Ci sposeremo”.
Sa cosa dicono le malelingue di lei? Legrottaglie si sta facendo molta pubblicità.
(Alza le spalle) “E' una balla. Io non avevo bisogno di nessuna pubblicità. Ero arrivato alla Juve, sono già al massimo”.
Non lo stesso si può dire della vostra squadra.
“E' un brutto periodo. Ma ne usciremo”.
Fede in Dio?
“No, in questo caso nei risultati”.
Da quando si è convertito il calcio le interessa meno?
“Casomai il contrario. Se sei felice rendi felice Dio”.
Ha mai parlato di fede con Zaccheroni?
(allarga le spalle). “No, non mi ha mai chiesto nulla. E fra l'altro vorrei dire che se è il pudore che frena lui e i miei compagni, non dovrebbe avere timore di chiedere”.
Cosa le piacerebbe raccontargli.
“La mia esperienza personale con Gesù”.
Vede che è un po' mistico.
“Guardi che io non ho avuto nessuna visione. Io sento Cristo dentro di me, lo sento! Lo sento!”.
Ma chi crede in un altro Dio, per lei, che cos'é?
“Lo rispetto, ma non conosce Dio. E' un religioso”.
Suo padre era operaio.
“Sì, all'Italsider. Devo a mio padre e mia madre se ho avuto sempre un buon rapporto con il denaro. Non è mai contato molto, per me”.
Quanto guadagna, oggi?
“Più o meno un milione e mezzo di euro. Credo di essere quello che guadagna meno, esclusi i giovani. Ma ovviamente è moltissimo”.
Quanto tempo passa sulla sua Bibbia?
“Tutto quello che posso. Le assicuro che la fede è come il corpo, va allenata. Le faccio vedere una cosa…”
(mi mostra le ultime pagine della sua McArtur, date sottolineate con l'evidenziatore)
“Questo è un calendario pianificato per leggere tutta la Bibbia in un anno. Per tre mesi non ho sgarrato”.
E poi?
“Ehhh…. Il ritiro. Ma adesso ho ripreso”.
Il calciatore che stima di più?
“Non c'è dubbio, Baresi: è l'essenza del mestiere di difensore”
Un personaggio storico?
“Gesù, ovviamente”:
Intendevo oltre lui.
“Allora San Paolo”.
L'intervento che le ha dato più soddisfazione.
“Ho fermato uno del Bayern che stava andando a rete. Il gol lo vedono tutti. L'entrata miracolosa la vede solo chi capisce”.
Se potesse rinascere, calcisticamente?
“Farei l'attaccante, ci si diverte di più. Anche ora mi ritengo un buon centravanti. Purtroppo nessun allenatore mi ha mai provato”.
E' di destra o di sinistra?
“Non voto da secoli”.
Tutti gli uomini che credono hanno Cristo dentro di se?
“Nemmeno per sogno. Anche Satana crede in Dio. Tutti possono vedere Cristo, la differenza è scegliere di seguirlo”.
Come si chiama il vostro gruppo di fede?
“Missione paradiso”.
Che musica sente?
“Amavo Eros Ramazzotti, popolare come me. Adesso adoro gli Ilsong”.
Non li conosco.
“E' un gruppo di musica cristiana”.
Omamma.
“No, guarda, te li faccio sentire, sono meglio degli Oasis. Tutto rock e chitarre elettrice. Guarda questo video.
Cos'è il live Aid?
“No, uno dei nostri gruppi di preghiera. Vedi che hai dei pregiudizi. Ne ho visti molti convertirsi dopo averci conosciuto”.
Magari solo perché c'era Legrottaglie.
“Meglio. Vuol dire che divento uno strumento utile di Dio. Lo vedi come ci divertiamo? Non c'è odore d'incenso, ma solo gioia”.
Ma io non sono nemmeno battezzato…
“Meglio! Sai, si scrive meglio sul foglio di carta bianca, che su una vecchia pergamena”.
(Allora ho avuto la certezza che Legrottaglie ci crede davvero. Ma ho chiuso l'intervista e sono fuggito via).

Luca Telese

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13 commenti »

  1. quando incontro certe persone le faccio parlare , le ascolto ,le rispetto non le contraddico
    se sono arrivati a certi convincimenti significa che hanno bisogno di un grosso appoggio per tirare avanti …dritti . quindi non mi prendo la responsabilità di istillare dubbi
    potrebbero avere reazioni devastanti per sè e per gli altri
    non mi prendo la responsabilità
    un sacerdote un pò spretato che conosco dice di nietzche con ammirazione…
    che coraggio affrontare l’angoscia della vita senza fede!!

  2. Sono lieto che ha avuto la certezza che Nicola crede per davvero. In fondo, questo è quello che conta di più nel suo articolo.

  3. Ma vedi, Daniela, quando invece io, magari in un blog come questo, incontro persone come te, le lascio parlare – scrivere, le rispetto, non le contraddico ma penso, guarda il pregiudizio personificato. Hai mai pensato che tutti, credenti, in qualsiasi fede, e non credenti hanno bisogno di un grosso appoggio per tirare avanti dritti?…E’ la vita! Di fronte agli eventi fondamentali che viviamo tutti, davanti alle domande, al dubbio, ai dolori, all’angoscia difronte alle perdite che viviamo, chi, ognuno a suo modo, che non cerca un appoggio? Delle risposte? L’importante dunque è la serietà e la qualità, diciamo così, dell’ancora a cui arriviamo. A quante aride sponde arriviamo scambiandoci per coraggiosi viaggiatori!

  4. Chi non ha mai avuto una relazione con Dio non puo capire a Nicola. Sono orgogliosa di te Nicola, anche io ho conosciuto Jesu, ho una relazione con lui, e anche per me la Bibbia e lo Spirito Santo sono il mio GPS. Soltando Dio puo cambiare le persone, perche? Perche Lui e il creatore di ognuno di noi, ci conosce benissimo e sa perche ci ha creato> Ci ha creato per amarci e per essere amato da noi, che bello! Dio ci ha amato con amore eterno, Dio ama ognuno di noi e non importa quanto male o bene facciamo il suo amore rimane sempre uguale, Dio non cambia, e per questo che cuando habbiamo una relazione con Lui ci sentiamo talmente amati che ci fa andare avanti anche in questo mondo pieno di angoscie. Dire che non si ha bisogno di un grosso appoggio per tirare avanti e mentire, quando siamo lontani da Dio non potremmo MAI recevere questo appoggio e vero, non c’e al mondo nessuno che ci possa appoggiare come JESU. Jesu nella Bibbia viene anche chiamato Principe di Pace, perche soltanto Lui puo dare al nostro cuore la vera pace, una pace che non dipende da cosa succede in torno a noi, Jesu e la nostra luce nelle tenebre.
    Sono molto contenta che tu Nicola stia godendo di questa gioia che soltanto il nostro creatore ci puo dare. Continua a mantenerti forte nella fede senza badare a quanto possano dire di te, ricorda che anche di Jesu ne dicevano tante cose quelli che non lo conoscevano. Dio ti benedica e ti continui ad usare come strumento per portare la luce a tutti quelli che ancora vivono nelle tenebre. Voglio aggiungere che io si che ti credo quando parli della tua castita, anche io la sto vivendo, con Jesu TUTTO si puo.

  5. Allora ho avuto la certezza che Legrottaglie ci crede davvero. Ma ho chiuso l’intervista e sono fuggito via.
    Questa è l’opera dello Spirito Santo che ha “colpito” l’anima dell’intervistatore che è dovuto necessariamente scappare, in quanto si è sentito “debole” davanti al messaggio di Dio. Se fosse rimasto, Dio avrebbe compiuto la Sua opera facendolo diventare un Suo figlio.
    Gloria a Dio!

  6. Grandioso Gesù, finalmente un ragazzo (Nicola), pieno di soddisfazioni umane, che cerca e trova ciò che veramente conta. Bravo, mi sento più in compagnia. CIAO

  7. Meravigliosa testimonianza ! anch’io da quando ho conosciuto la Vera Via la Verità e La Vita , la mia vita stà cambiando, Gesù ci ama e vuole comunione con Lui non una religione ma relazione, la preghiera fatta con fede e con uno spirito rinnovato è un arma potente contro il male e il principe di questo mondo che sta facendo di tutto per portare le persone al peccato, i tempi sono vicini, le profezie si stanno avverando e la porta della grazia stà per chiudersi, Gesù sta per tornare e questa volta per rapire la Sua Chiesa…«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo». Amen , Dio vi benedica.

  8. complimenti per i suoi articoli sempre profondi e documentati oggigiorno sono sempre di più merce rara.
    il fatto lo compro solo qualche volta. e’ un bel giornale, ben fatto ma mi fa troppo arrabbiare. va preso a piccole dosi, pechè crea rabbia ma anche frustrazione per il senso di impotenza che crea circa il fatto di poter cambiare qualcosa ed avere un paese finalmente civile.
    saluti cordiali

  9. Dio continui a benedirti Nicola.

    Era inverno. Una notte fredda, nevicava e il vento sferzava il viso. Tra le case della grande città un piccolo strillone stava cercando un riparo dove trascorrere la notte.

    Nel suo vagare incontrò un poliziotto e gli chiese: “Conosci un posto dove posso andare per la notte? Fa troppo freddo per restare all’aperto.” Il poliziotto ci pensò su e rispose: “Segui la strada e troverai una casa con la porta verde; bussa e quando ti apriranno dì semplicemente Giovanni 3:16.”

    Il ragazzino dopo aver trovato facilmente la porta, bussò. Una donna aprì e rimase a fissarlo con sguardo interrogativo. Senza saperne il significato, lo strillone ripeté ciò che il poliziotto gli aveva suggerito. “Mi hanno detto che lei può aiutarmi se io dico: Giovanni 3:16.” La donna gli sorrise e lo fece entrare in casa. Per prima cosa gli fu preparato un bagno caldo; mentre si lavava pensava: “Non so cosa Giovanni 3:16 significhi, ma può riscaldare un ragazzo come me.”

    Quando uscì dal bagno vide che i suoi vestiti erano stati sostituiti con altri nuovi e andò in cucina, dove lo aspettava un lauto pasto. La donna non poté nascondere un sorriso quando vide gli occhi del ragazzino. “Vieni, mangia, devi avere fame”.

    Mentre il ragazzo mangiava, sazio per la prima volta dopo tanto tempo, pensava: “Non so cosa Giovanni 3:16 significhi, ma può sfamare un ragazzino come me.”

    Dopo aver mangiato, la donna lo accompagnò in una stanza con un grande letto e gli disse: “Qui puoi dormire e riposare”.

    Poco prima di addormentarsi pensò: “Non so cosa Giovanni 3:16 significhi, ma può dare riposo e serenità a un ragazzino come me.”

    La mattina dopo si svegliò a giorno inoltrato, si vestì in fretta e scese in cucina, dove lo aspettava una ricca colazione. Subito dopo la donna lo fece sedere accanto al caminetto e gli chiese se conosceva il significato di Giovanni 3:16. Lui scosse il capo, ma era curioso di saperlo.

    La donna prese una Bibbia, la aprì nel vangelo di Giovanni al capitolo 3 e lesse il versetto 16:

    “Dio ha tanto amato il mondo

    che ha dato il suo unigenito Figlio,

    affinché chiunque crede in Lui

    non perisca ma abbia vita eterna.”

    “Vedi – continuò la donna – Dio è come un padre che ci ama e che si occupa di noi, ma c’è qualcosa che ci separa da Lui: tutte le cose che non sono giuste ai suoi occhi, il peccato. Dio ha mandato suo figlio, che era senza peccato, per noi tutti così da poterci perdonare. Se accettiamo Gesù, riconosciamo quello che ha fatto per noi e crediamo in Lui, possiamo venire a Dio, perché grazie al sacrificio di Gesù Lui può perdonarci.”

    Così quella mattina quel ragazzo accettò Gesù vicino al caminetto e pensò: “Adesso so che cosa Giovanni 3:16 significhi, so che può cambiare la vita di un ragazzino come me.”

    Giovanni 3:16 può cambiare anche la tua vita. Perché accettare o meno Gesù è la decisione più importante della tua vita.

  10. … Anche io, x un tempo, ho camminato con Gesù… Ma poi mi sono allontanato.. Non so se è perché non avevo fatto un reale incontro con Cristo, perché mi sono fatto attrarre dal peccato o chissà che altro.. Spero un giorno di avere ancora voglia di essere in pace (vera) con Dio, perché mi rendo conto che non sempre

  11. Ho incontrato Gesù nel 2005 e da allora la mia vita è cambiata. Per 50 anni il Signore mi ha chiamata, ma io non avevo tempo per Lui. Il lavoro, la famiglia, lo sport, il ballo non c’era spazio per Gesù. Pensavo che Dio non si interessasse a me, che fosse lontano e pronto solo a giudicare e punire e che fosse colpa sua di tutte le cose brutte che accadono nel mondo. Nel 2002 mi hanno diagnosticato un cancro al terzo stadio e in quel momento ho pensato che se fossi morta sarei sicuramente andata all’inferno, così ho cercato di mettermi a posto nei confronti di Dio incominciando ad andare in chiesa. Facevo pellegrinaggi, frequentavo gruppi di preghiera, mi confessavo e cercavo indulgenze per i miei peccati ma tutto ciò non mi dava la certezza della salvezza: poi un giorno qualcuno mi parlò di un Dio vivente buono e misericordioso che avrei potuto conoscere personalmente leggendo la Bibbia. Così ho fatto e la mia vita è stata trasformata, ora Gesù vive nel mio cuore e guida i miei passi. Insieme a me si sono convertiti anche mio marito e mio figlio maggiore, che erano atei e questa non è opera dell’uomo ma di Dio, a Lui sia la gloria.

  12. ho conosciuto il fratello nicola quando era a torino .nella chiesa di albino e di franco drago. grazie al signore per ragazzi come lui che hanno la possibilita di parlare con persone altrimenti inavvicinabili.ciao nicola,dtb.

  13. Salve seguo da molto le vostre iniziative e ci ringrazio perché mi fate molta compagnia e mi date molta forza. Sparo di avere modo di potermi confrontare con voi più spesso saluti rally giunta padova

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