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20 Marzo 2010
Isole a confronto tra reality e realtà

Mentre su Raidue, nell'Isola dei famosi il naufrago Aldo Busi tuona contro l'omofobia della chiesa ed esibisce acute riflessioni sulla commedia del reality («i concorrenti fingono di essere veri, ma senza la stoffa dei grandi attori sono solo marionette di se stessi»), contemporaneamente nella serata di Tetris (La7) si discute dell'isola dei cassaintegrati, gli operai autoconfinati all'Asinara, approdati nel vecchio supercarcere con l'idea di usare la popolare suggestione del reality per richiamare la realtà degli invisibili.
«Io la chiamo l'isola della resistenza, qui Falcone e Borsellino hanno scritto il maxiprocesso contro la mafia e qui i miei compagni che stanno dormendo nelle celle sono l'orgoglio dell'Italia», parole di Argentino Tellini, «un disperso di sinistra», come confessa con umorismo al conduttore del talk-show, Luca Telese. Il montaggio di assonanze tra le due Isole, cuce le frasi rivolte da Simona Ventura ai suoi concorrenti («farò in modo di aiutarvi», «dovete resistere») alle testimonianze dei naufraghi dell'Asinara. Il luogo, il cibo, il letto, il diario quotidiano raccontato davanti alla telecamera strizzando l'occhio al linguaggio dei naufraghi del vero-finto reality.
La testimonianza dell'operaio si fa spazio nella discussione sulla libertà di informazione che infuria tra politici e giornalisti in studio. Per qualche minuto la rissa si placa e tutti ascoltano Tellini, arrivato a Roma «con 50 euro in tasca prestate da un amico perché non prendo nemmeno 800 euro». Ma non è lì per lamentarsi, ha la forza dell'uomo che combatte e ne approfitta con Gasparri per raccomandargli di dire «a Berlusconi di telefonare meno a Putin e più a Scarone, per far ripartire gli impianti dell'azienda». Tellini ripete quello che abbiamo sentito dire anche agli operai di altre catastrofi industriali («non vogliamo la cassaintegrazione, vogliamo il lavoro»), ogni volta che sono riusciti a conquistare uno spicchio di visibilità televisiva. Impresa difficile, ma non impossibile, anche se al prezzo di mimare i format della tv, o di diventare "notiziabili" arrampicandosi sui tetti. Una sfida che impegna gli operai sul terreno della comunicazione, tutto sommato con buoni risultati. Tetris come anche Ottoemezzo e l'Infedele interrompono il silenzio spettrale della Rai. A La7 l'attualità politica primeggia, nello splendido isolamento di una nicchia sempre più consistente.

Norma Rangeri, il manifesto

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12 commenti »

  1. l’Italia con la I, quella di cui non vergognarsi è questa, che non ha paura di lottare e che vuole lottare finché ne ha forza. I parolai alla gasparro dovrebbero avere il coraggio di stare in silenzio e chiedere scusa x aver rubato il futuro a quella generazione e alle prossime. Finché non ci libereremo di questi incapaci che ironizzano sullo stipendio di Marco, senza vergognarsi di rubare il loro senza essere in grado di rispettare le leggi che scrivono loro, resteremo incatenati con gli anelli che si riducono sempre più e noi ogni giorno, impercettibilmente, siamo meno liberi e più rassegnati

  2. puglia, sanità a “puttane” e pd in mezzo ad una strada…la “tangenziale”

  3. Berlusconi vuole il Colle e da piazza san giovanni rilancia:elezione diretta pure al Vaticano…

  4. pedofilia, il Papa: i colpevoli rispondino a dio onnipotente e ai tribunali…
    Berlusconi: non sono ancora arrivato a “confessarmi” in un tribunale…

  5. Aldo “abusi” fatto fuori si scaglia sulla rai: più che lottizzata è… sodomizzata

  6. immigrato chiama il figlio Silvio Berlusconi, perchè alla signora “Veronica” che lo ha concepito non piaceva per niente un nome di origine ghanese…

  7. non mi piace che Aldo Busi chieda scusa a Simona Ventura !!

  8. Caro Luca, è stato un servizio bellissimo, che dire. Credo che le facce degli operai dietro le sbarre, che tu hai mostrato, e le parole dei loro figli valgano più di una citazione di Galbraith. Credo, inoltre, sia stata la prima volta nella storia in cui ENI si è messa allo stesso tavolo di un operaio, a parlare, e questo è un precedente che non dimenticheremo, anche se continuiamo ad aspettare la soluzione della vertenza.
    Nel mentre un grazie di cuore dall’isola dei cassintegrati. Luca Telese: sardo di nascita, e di razza.

  9. polvere sospetta recapitata ad Arcore, i radicali tentano il “compromesso” per le regionali a modo loro…

  10. Bersani davnti ai cacello dello stabilimento della fiat sfotte il premier: meglio davanti che dietro alla “sbarra”..

  11. “Santoro boom” e la rai si domanda: e se mandassimo lui e Travaglio sull’Isola dei “figli di puttana”?

  12. Berlusconi : con la sinistra la libertà a puttane, con noi le puttane in libertà..

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