Il Fatto Quotidiano

29 Dicembre 2009
Votare Polverini?

Si può votare per Renata Polverini? I giornalisti de II Fatto – pur diversissimi fra loro – non amano l’astensionismo e il qualunquismo apocalittico. Ma guardando il caso-simbolo del centrosinistra nel Lazio viene da chiedersi come si può dare un sveglia alla coalizione e ai suoi leader. Mentre su tutti i muri di Roma fanno bella mostra i manifesti elettorali di Renata Polverini, infatti, ancora non c’è candidato che sostituisca Piero Marrazzo.
Mancano tre mesi al voto, insomma, e non si trova un povero Cristo per la sfida elettorale. E l’arma segreta delle primarie? Come dimostra la scandalosa vicenda pugliese, si fanno solo quando ratificano un nome già scelto dai vertici. Nel Lazio, poichè non si sa chi potrebbe vincerle non se ne parla nemmeno.
Dopo le dimissioni di Marrazzo si potevano scegliere due strade: spiegare agli elettori cosa era accaduto e indire tempestivamente una consultazione per un nuovo leader. Oppure nominare direttamente un nuovo leader.
Visto che le cose sono in mano ai "professionisti" della politica, non si è spiegato nulla, e non si è scelta nessuna delle due strade.
Di più: non si è incoraggiato l’unico che aveva dato la disponibilità, Nicola Zingaretti. A questo punto visto che c’è solo una candidatura, ed è anche una buona candidatura, bisogna ventilare una minaccia per Bersani & C: o si sceglie entro pochi giorni, o molti (come chi scrive) sceglieranno la Polverini. È donna, è laica, si occupa dei lavoratori. E, almeno, cosa che non guasta, è più a sinistra della Binetti.

Luca
luca@lucatelese.it

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19 commenti »

  1. In effetti la Polverini non è impresentabile. Rimane da vedere se alla fine il PD riesca a trovare qualcuno di decente.

  2. ma Luca è di AN !

  3. Cara Margherita,
    io non ho una cultura del nemico. E sopratutto non ho l’idea che se mi canddano un pirla lo devo votare perchè è il mio pirla. Detto questo la provocazione è: o vi date da fare per trovare un candidato, oppure è meglio votare un avversario civile.

  4. Grazie Luca, hai espresso con chiarezza un concetto che dovrebbe essere l’elemento base di un paese civile.
    Alberto

  5. Caro Luca,
    abbiamo letto con preoccupazione la provocazione che hai lanciato dal tuo blog. Conosciamo la tua storia, la passione che ti spinge a voler comprendere e raccontare, anche controcorrente, il senso profondo delle cose, ma pur condividendo le tue critiche a questo Pd, non possiamo condividere la conclusione, seppur provocatoria, della tua riflessione.
    Questo Partito democratico in Puglia decapita Vendola, in Sicilia si allea con Lombardo, in Piemonte imbarca l’Udc che chiede apertamente un sistema della sanità privato e a livello nazionale non ci pensa troppo a proporre inciuci a Berlusconi.
    Come vedi non ci sfuggono le ragioni di critica, che sono davvero numerose e fondate.
    Tuttavia, di fronte a questo Governo, che limita la democrazia, che riduce i diritti dei lavoratori ogni giorno, che distrugge la scuola e la ricerca nel nostro Paese, la risposta non può essere adeguarsi ad un volto ‘presentabile’ di una presunta destra moderna.
    E’ necessario rimettere in campo una proposta politica chiara, comprensibile, di sinistra, che faccia tornare la passione del cambiamento a quelle tante lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, oggi distantissimi dalla politica, che vivono ogni giorno sulla propria pelle gli effetti devastanti di questa crisi e delle politiche berlusconiane.
    Troppo spesso anche noi sinistra, anche noi comunisti, dopo lo tsunami del 1989, siamo apparsi lontani dagli interessi della nostra gente, avvitati in discussioni politiciste tutte volte al nostro interno: oggi è il tempo di riaffermare due questioni cardine attorno alle quali ricostruire un insediamento della sinistra nella società. Centralità del lavoro, prima di tutto battaglia contro la precarietà e per il salario, e questione morale, per riscoprire il valore della politica come strumento per affermare i propri ideali.
    In definitiva, alla crisi del Pd e più in generale delle socialdemocrazia, per noi la risposta è a sinistra, una sinistra che sia in grado di riconoscere i caratteri eversivi di questa destra, di costruire un argine, senza tuttavia cadere negli errori che abbiamo compiuto prendendo parte a governi nei quali non potevamo incidere.
    Caro Luca, noi riteniamo – come scrivi nel tuo bellissimo libro sulla Bolognina – di non aver perso ‘l’idea della rivoluzione’, ci piace sperare – soprattutto perché ci sentiamo legati a te da una parte di vissuto comune – che non l’abbia persa neanche tu.
    Un caro saluto.
    Flavio Arzarello – Coordinatore nazionale Fgci (Pdci)

  6. Caro Flavio,
    cerchiamo di capirci. La mia era una provocazione, ma a questo punto nemmeno troppo. In Puglia si sta facendo fuori (meno male che lui non si arrende) uno come Nichi Vendola. In Piemonte l’Udc aveva cercato di impallinare la Bresso. Nel Lazio c’erano due candidati che sono stati fatti scappare e si parla dell’uomo con due diminutivi, Esterino Montino (troppi). E adesso voi insorgete perché scrivo che se non si sbrigano a fare le primarie o a trovare un nome è meglio votare una persona di destra, ma perbene? Mi pare un risposta appassionata, però da ceto politico. Dovreste drie: hai ragione, si devono sbrigare. La gente non può essere presa per culo. Voi fate politica? Fatela. Voi volete protestare? Fatelo con i vostri leader e con quelli della vostra coalizione. Io trovo scandaloso che ci siamo ridotti a questo. In ogni caso io non credo alla cultura del nemico: e davvero la Binetti la sento più lontana della Polverini. E Credo che il centrosinistra debba capire che i voti non sono sempre sicuri e gratis. Non trovi? Detto questo se si svegliano dal letargo se ne può parlare, sennò…. quello che fa Luca Telese sarà molto meno influente di quello che potranno fare gli elettori.

  7. Caro Luca,
    sai bene quanto siamo emarginati dallo scenario politico, quanto fatichiamo in questa fase a trovare spazio e ascolto. Certo, se siamo ridotti così abbiamo delle colpe, come ho scritto, ma ti assicuro che ogni giorno cerchiamo di ‘protestare’ e lo continueremo a fare, non certo in difesa di un ceto politico, o presunto tale, di centrosinistra o di sinistra, ma per riportare al centro i nostri contenuti, il lavoro prima di tutto. Sulla distanza abissale dalla Binetti nulla da dire, ma non credo che la Polverini – sul piano politico e non personale – possa essere un’alternativa, anche memori dei disastri di Storace.
    Quello che fa Luca Telese forse non è molto influente, ma è certamente sintomatico di un malessere largo di un popolo di sinistra che fatica a trovare rappresentanza.
    Io vorrei dedicare il mio impegno politico a riportare questo impegno in una battaglia dai chiari connotati di sinistra. Tutto qua.

  8. nel precedente post c’è un refuso che rende incompresibile la frase, eccolo corretto:
    Caro Luca,
    sai bene quanto siamo emarginati dallo scenario politico, quanto fatichiamo in questa fase a trovare spazio e ascolto. Certo, se siamo ridotti così abbiamo delle colpe, come ho scritto, ma ti assicuro che ogni giorno cerchiamo di ‘protestare’ e lo continueremo a fare, non certo in difesa di un ceto politico, o presunto tale, di centrosinistra o di sinistra, ma per riportare al centro i nostri contenuti, il lavoro prima di tutto. Sulla distanza abissale dalla Binetti nulla da dire, ma non credo che la Polverini – sul piano politico e non personale – possa essere un’alternativa, anche memori dei disastri di Storace.
    Quello che fa Luca Telese forse non è molto influente, ma è certamente sintomatico di un malessere largo di un popolo di sinistra che fatica a trovare rappresentanza.
    Io vorrei dedicare il mio impegno politico a riportare questo vasto popolo ad impegnarsi in una battaglia dai chiari connotati di sinistra. Tutto qua.

  9. Caro Falvio, quando aprli così non posso che darti ragione.

  10. “Le primarie si fanno solo quando ratificano un nome già scelto dai vertici”. Non saprei se è più triste o più veritiero.

  11. Hai ragione Luca
    Le primarie del PD sono una farsa come il GF: un reality dove il copione è già scritto. Sembra quasi che i vertici del PD non abbiano da anni più la lucidità di selezionare una faccia presentabile e si affidino al democratico sistema delle primarie per deresponsabilizzarsi di quanto in realtà è già deciso a tavolino.
    Personalmente non apprezzo la discesa nell’agone politico di ex sindacalistici. Non l’ho condivisa nel caso del “Cinese” a Bologna e non la condivido ora nel caso della bella e simpatica Polverini. La CGL di Epifani sembra quasi una succursale del PD e anche quando fa battaglie giuste è ormai etichettata come “forza” antiberlusconiana (e probabilmente lo è) con le conseguenti strumentalizzazioni che fanno male solo ai lavoratori ….
    Buon anno a tutti
    Pasquino

  12. Sono d’accordissimo con la proposta di Telese. Tra l’altro una cosa del genere è già avvenuta alle elezioni del 2008 in alcune zone di Roma, dove molti elettori del PD hanno scelto Alemanno alle comunali e Zingaretti alla provincia.

  13. Da buon elettore di destra non mi resta che ricordarvi che probabilmente resteranno alla sinistra soltanto le quattro solite regioni rosse,dove veramente la democrazia da anni non sanno cosa sia(abito in Emilia ma sono Toscano),pregasi non dare la colpa di questa situazione all’Amor Nostro ma a quelli che qualche tempo fa non fecero propio fino in fondo il loro dovere,spazzando via solo metà della melma….
    La sinistra non ha dovuto cambiare,rinnovarsi e crescere e adesso paga il ritardo strutturale e di idee…
    Ad maiora

  14. che la Polverini sia un ottimo candidato del CENTRODESTRA è certo ma che rimane un candidato del centrodestra ….è come se qualcuno mi chiedesse un giudizio sul Fini attuale…. che per quanto abbia rivisto molte sue vecchie posizioni rimane un uomo del centrodestra anche se Feltri la pensa diversamente!
    Non capisco perchè non si candidi Emma Bonino ,,,anzi forse lo so non la voterebbe la Binetti etc eppure sarebbe una bella campagna elettorale tra due donne entrambe di ottimo livello.
    E’ assurdo che si chieda a Zingaretti di candidarsi…… e poi in campagna elettorale si può anche perdere l’importante è presentarsi con una faccia presentabile senza giri di coca,camorra,ndragheta,viados, trans,sacracorona,etcc,

  15. Ha ragione Telese: i voti per la sinistra non sono né gratis né certi. Si parla dei “disastri di Storace” e non di quelli di Marrazzo (uno tra tutti il finanziamento dell’autostrada Roma-Latina, in luogo della ferrovia, alla faccia dell’ambientalismo). La strategia del voto utile ha fatto il suo tempo, la scelta del meno peggio ha portato a una condizione di svilimento totale della politica. E’ impossibile continuare a turarsi il naso: si soffoca!

  16. Bene, chiaro il tuo post. Che la Polverini sia laica fa ridere i polli, sai quante belle iniziative sui diritti civili porterà avanti con l’allegra coalizione che la sostiene (da Casini ai ciellini di Forza Italia, passando per la destra omofobica di Storace). Che si occupa dei lavoratori è fuori discussione. come se ne occupi è altro paio di maniche. Occorre ricordare il suo brillante ruolo nelle corporative e violente iniziative della frangia di destra dei tassinari romani ? Che sia donna concordo, e non significa niente, se è per questo anche la tua amata Binetti è donna … Che sia più a sinistra di qualcosa o qualcuno, dovremmo approfondire il significato del termine, ma per quanto mi riguarda lei è orgogliosamente di destra. Io se non voto qualcuno di progressista (nel senso di progresso dei diritti e del senso civile e sociale) , non vado a votare e sicuramente non voto un esponente come la Polverini. Ma ormai mi sembra chiaro che tutta un’area di opinione (da Grillo in giù) si è assuefatta al tram tram dela politica: surfare sul dibattito politico, per restare a galla e magari fare indirettaemnte qualche regalino a gente come Alemanno e la Polverini. Auguri !

  17. Federico bello, guarda che la Giunta Storace è stata coinvolta in svariati scandali e un suo assessore, Giulio Gargano è stato pure condannato per corruzione. Marrazzo ha fatto quello che ha fatto (con ricadute soprattutto sulla sua vita privata e la fine della sua carriera politica). Non mi risulta la sua giunta abbia lavorato male e soprattutto non è uscita nessuna vicenda di corruzione o sperperi come invece documentato dalla magistratura per quella di Storace.
    Caro Telese, io personalmente non ho mai pensato di poter votare la Polverini (a proposito cosa ne pensa della sua reticenza sulle tessere dell’UGL gonfiate ?). Penso di votare serenamente per la Bonino. Lei come la vede ? finalmente qualcuno che si esprime chiaramente su laicità e diritti civili.

  18. credo che non ci sia candidata piu’ adatta della Polverini per il Lazio donna capace e fuori i giochi della politica impegnata nella lotta sociale e fautrice di proposte pro famiglia!
    vai RENATA

  19. La Polverini fuori dai giochi della politica … ma mi faccia il piacere ! Qualcuno saprebbe dire quali sono stati i suoi risultati da sindacalista. Ovvero quali trattative ha condotto a buon risultato per i lavoratori (non citatemi i tassisti squadristi del 3570 per favore …) ? Che poi l’Ugl sia un sindacato indipendente è roba da avanspettacolo. Lei non è male nel panorama del centrodestra, ma continuo a vederla per quello che è. E tra le due sceglierò la Bonino senza esitare.

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