Il Fatto Quotidiano

27 Settembre 2009
Giorgia, Lidia e il tempo della donne orizzontali
Sei “una cattiva maestra”. Si è inferocita, Giorgia Meloni, leggendo Lidia Ravera che sul Corriere della sera, che riassumeva la situazione delle donne in politica così: “A destra entrano per meriti orizzontali e sono poche. A sinistra ci sono la Finocchiaro e la Bindi, che non credo abbiano fatto spassare qualche maschietto“. La Meloni ha preso cappello: “Leggo l’intervista di Lidia Ravera e trasecolo. Forse non dovrei. Ma che vuoi, dopo circa 17 anni di impegno, di militanza e lavoro – quanto valido non devo essere io a giudicarlo – scoprire di aver fatto un percorso in orizzontale, come ‘tutte’ le donne di destra, quasi fossi una collaudatrice di materassi mi lascia perplessa”. La Meloni ha ragione. Non perchè non ci siano donne “orizzontali” a destra (ce n’è molte, alla corte di Papi, e lei dovrebbe dire anche questo), ma perchè la Ravera dimentica che purtroppo ce n’è anche a sinistra. Anna Serafini ottenne dal marito, Piero Fassino, di essere ricandidata contro lo statuto dei Ds (il “lodo Serafini”). E alla Camera, nel Pd, sono sbarcate segretarie di ex ministri (Luciana Pedoto) e cocche di papà (Valentina Cardinale). Fra l’altro,  le prime “leader donna” sono arrivate a destra: la stessa Meloni e Renata Polverini. Almeno sul tema materassi, urge “verticalità” bipartisan.
Luca Telese
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38 commenti »

  1. Scusi Telese, non sono d’accordo con il suo criterio di valutazione.

    Non si può mettere sullo stesso piano la raccomandazione di un familare o di un dipendente con raccomandazioni ottenute in cambio di favori sessuali.

    Sono cose diverse. Entrambe Moralmente riprovevoli, non c’è dubbio, ma per motivi molto diversi.

  2. Caro Giacomo,
    non sono sullo stesso piano, ma sono tutte su di un piano sbagliato. Così è d’accordo?

  3. Caro Telese,
    il punto non è che ci siano donne a destra e a sinistra che fanno carriera per meriti che con la politica non c’entrano nulla. Il discorso e’ che non si puo’ dire che a destra tutte le donne che fanno politica sono piu’ o meno delle prostitute. Un’affermazione del genere non solo e’ gravemente offensiva ma e’ soprattutto idiota e fascista. La cosa però, mi meraviglia poco: avevo già sentito parlare la Ravera in tv, e anche all’epoca non mi era parsa una mente brillante. Con la sua intervista ha solo confermato un’idea che gia’ avevo. Troppa gente ha fatto corpose carriere solo grazie a “camarille sessantottesche”, rendite di posizione derivanti da okkupazioni in comune (e le kappa sono volute), redazioni militanti, gestioni ideologiche anche per un reggiseno. Ora, a distanza di tanti anni, venuti meno tanti schermi, la qualità di certe persone si vede, e non e’ un bello spettacolo.
    Andrea

  4. E’ un distinguo non di poco conto, Telese. Lei parla a sproposito di materassi.

    La sua critica a Lidia ravera è del tutto fuori luogo, in quanto la Ravera non sostiene affatto che a sinistra non ci siano le raccomandate, si limita ad affermare che “le bini e le finocchiaro non hanno fatto divertire nessuno”. Quindi non venga a dire che ” Almeno sul tema materassi, urge “verticalità” bipartisan.” Su QUESTO punto, su altri no ma su questo sì, la Sinistra è MOLTO superiore moralmente alla destra. O per lo meno, all’attuale maggioranza di centro-destra.

    ” A destra le donne entrano per meriti orizzontali e sono poche. A sinistra ci sono le Bindi e le Finocchiaro che non credo abbiano fatto spassare qualche maschietto di potere per arrivare dove sono. La destra ha una cultura precisa per le donne: retrogada, basata sull’avvenenza. A sinistra non è ancora così.”

    Quanto all’utente Andrea, è evidente che il suo giudizio è influenzato da un pregiudizio intellettuale nei confronti della sinistra. Non voglio entrare nel merito, sono sue legittime opinioni. Però le rivolgo una critica di metodo. Lei sta usando una tecnica a mio parere disonesta.
    Nella sua intervista, La Ravera lancia un accusa molto precisa. “La destra ha una cultura precisa per le donne: retrogada, basata sull’avvenenza. A sinistra non è ancora così”.

    Ora, si può essere d’accordo con quest’affermazione, come lo sono io, oppure non esserlo. In tal caso si può ribattere con argomentazioni. Quello che fa lei è diverso: lei prende un’altra affermazione: “” A destra le donne entrano per meriti orizzontali e sono poche.”, La estremizza, la trasforma in ” che a destra tutte le donne che fanno politica sono piu’ o meno delle prostitute”, e poi contraddicie quest’ affermazione. Infine usa il discredito così ottenuto per attaccare la persona che ha lanciato l’accusa in primo luogo e ledere le sua credibilità.

    E così, comodamente, senza neanchè alzarsi dal divano( in senso figurato) lei evita di rispondere nel merito alla questione.

    Troppo comodo.

    La Ravera ha lanciato un accusa ben precisa, risponda a quell’accusa. E se non vuole rispondere alla Ravera, risponda a ME: LA DESTRA HA UNA CULTURA PRECISA PER DONNA, RETROGRADA BASATA SULL’AVVENENZA.

    Ribatta a quest’affermazione, se ne è in grado o ne ha voglia.

    Ah per farle risparmiare tempo, glielo dico subito :citare il ministro Meloni come esempio di una cultura di destra sulla donna non retrograda, NON VALE. Perchè il inistro Meloni, oltre ad essere un politico senz’altro capace e di esperienza, è anche una ragazza molto carina. E io dubito fortemente che sarebbe arrivata a ricoprire il suo attuale incarico se avesse avuto l’aspetto di una bindi o di una finocchiaro.

  5. Il punto di tutta questa discussione, come al solito, è che tutti i punti di vista possiedono un aparte di verità.
    Il problema fondamentale è quello di affrontare questi argomenti con spirito di parte, quando è EVIDENTE che siano deformazioni che insite ormai nel modo generale di fare Politica (nel senso di occuparsi della Res Publica).

    Mi spiego meglio:
    Come Paolo Guzzanti ha brillantemente definito la situazione, ci troviamo in una “Mignottocrazia”.
    Ma non solo nel senso che si prostituisce il corpo in cambio di potere e denaro, ma anche lo spirito e le idee.
    Noi cittadini italiani abbiamo ormai un preconcetto quando assistiamo ai dibattiti sulle idee: “quello che parla, è convinto di quello che dice o l’ha data/dato a qualcuno?”

    Tornando al discorso sulle donne, il mio punto è che non è più una questione sul rispetto della persona femminile, ma è diventato ormai una questione sul rispetto della persona Umana.
    Nella sua propria dignità, nel corpo e nelle idee.
    Ci siamo abituati all’idea, ed ai fatti, che basta prostituirsi, nel corpo e nelle idee (scusate se insisto), per ottenere facilmente ciò che si dovrebbe ottenere con grande lavoro, dedizione e capacità (diamo un’occhiata alla situazione della ricerca scientifica, medica e della conservazione dei beni culturali).

    Siamo in una Mignottocrazia, ragazzi!
    Sia delle idee, che del corpo.

  6. O.T.(perchè son testardo e pure un pò .. stronzo!)
    riprendo l’articolo di Marco Travaglio del 27 settembre
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/comments/2342627
    intitolato:”Resistenza, siamo al completo” per RINNOVARE a Luca Telese(il salsicciotto dell’informazione preconfezzionata)che in questi giorni di successi editoriali e di copie vendute de IL FATTO QUOTIDIANO sembra essersi DISTRATTO oltre che voler dire:”VISTO che SUCCESSO .. anche grazie a ME” .. l’ INVITO è SEMPRE lì .. a disposizione di quella “scommessina” su CHI è il giornalista più AMATO al giornale on line di Padellaro&Co. Invito inoltre i bloggers a leggere l’articolo di Travaglio .. e special modo i COMMENTI .. cartina di tornasole di OGNI comunicatore per valutare e quantificare l’affezione del proprio pubblico.
    Telese .. allora lo fai o NO questo SONDAGGIO tra i COMUNICATORI de IL FATTO QUOTIDIANO ed i LIBERI INFORMATORI e BLOGGERS della rete(alcuni NOMI e COGNOMI dovresti averli IMPARATI dato che li hai UTILIZZATI per le TUE trasmissioni … radio e TV). Dai “salsicciotto” che son proprio curioso di VEDERE come ti piazzi TU .. rispetto a Martinelli, Ricca, Messora e … pure nei confronti di quel ROMPICOGLIONI(parole TUE riportate dal Papillo sul SUO blog)Paolo Papillo .. dai ALLORA .. cosa aspetti?! Che chiudano IL FATTO QUOTIDIANO .. prima?! FORZA Telese … mantieni i PATTI ..!!

  7. @Giacomo… mi perdoni, ma a casa mia la matematica continua a non essere un’opinione. Primo, io scelgo di commentare la parte del discorso che mi ha più infastidito, e non capisco perché questo debba apparirle disonesto. Secondo… ” A destra le donne entrano per meriti orizzontali e sono poche.” non è una mia “lettura” di ciò che dice la Ravera. Non è un’interpretazione. Mi sembra chiaro che se a destra le poche donne che entrano in politica lo fanno per meriti “orizzontali”, si tratti di prostitute. Un passo indietro a quello che sostiene Silvio, che parla di “prostituzione” in senso più lato, includendo nel sostantivo anche la prostituzione delle idee. La Ravera, no. Questa signora fa un’affermazione precisa, ed è un’affermazione stupida, come sempre è stupido definire genericamente e superficialmente quello che per sola ideologia non ci piace.
    Vorrei essere più preciso. L’ex onorevole Luxuria, che per altro mi è simpatico e che trovo una persona intelligente, ha detto che per sbarcare il lunario e pagarsi l’università si è a lungo prostituito. Che sarebbe accaduto se la stessa affermazione l’avesse fatta un’onorevole di destra?
    Ecco, rifletta su questo e forse riuscirà a capire cosa intendo per preclusione ideologica.
    Quello che sta facendo arretrare la sinistra in tutta Europa è proprio questa totale incapacità di rendersi conto che anche se si è a sinistra, si vale come gli altri. Al di là di tante belle parole, di migliaia di poderosi tomi scritti in materia, di incontri, dibattiti, scontri, conferenze ecc. ecc. chi è di sinistra si è sempre ritenuto superiore agli altri, alla faccia dell’egualitarismo o dell’uguaglianza (ma siete più bravi nella prima) che professate.
    Questa supponenza, questa smania di essere sempre i migliori, sempre nel giusto, sempre più bravi, colti, intelligenti, buoni, preparati, questa idea che non vi si discute e che chi lo fa è scemo, è ciò che vi sta portando all’annientamento. Al di là di tutto, quella massa che tanto poco considerate ha capito che siete un’elite intesa come accolita di snob. Dei presuntuosi, con gli stessi limiti degli altri, compresa un’ampia questione morale che però, quando si tratta di voi stessi, fate a gara a non vedere. Ripeto: la gente ha capito. E non vi vuole piu’. In Italia, come nel resto del mondo, dove resistete solo in aspre dittature che però ai vostri occhi brillano come fari di civiltà nella giungla del berlusconismo globale (guardali lì i nostri cinematografari che campano con filmacci inguardabili sovvenzionati con le trattenute in busta di operai e poveri disgraziati, spellarsi le mani per applaudire Ugo Chavez!)
    Comunque, continuate pure a parlarvi addosso, incapaci di intendere la sconfitta che vi sta travolgendo, e di arginarla con quell’umiltà che mai vi è appartenuta. A noi va bene.
    In quanto alla Ravera, è solo una scribacchina autoreferenziata, poco brillante e molto acida, che ben vi rappresenta. Niente di più.
    Andrea

  8. Marco B., ho dato una scorsa veloce ai commenti precedenti e , a meno che non mi sia sfuggito, nessuno ti ha promesso nulla. Quindi di che patti parli? Boh. Per il resto hai fatto il solito farneticante proclama. Se ti diverti così…

  9. @ANDREA.

    Vittoria.

    Io ho lanciato un accusa ben PRECISA E PUNTUALE. E la ripeto. “LA DESTRA HA UNA CULTURA PRECISA PER DONNA, RETROGRADA BASATA SULL’AVVENENZA.”
    Ho ricevuto risposta? No. Un lungo pamplet su quanto la sinistra sia stronza e saccente. O una citazione su un episodio riguardante Luxuria, che non si capisce cosa centri, visto che non è una donna. Nessuna risposta nel merito.

    Quindi l’accusa vince per abbandono.

    Signori, è provato: LA DESTRA HA UNA CULTURA PRECISA PER DONNA, RETROGRADA BASATA SULL’AVVENENZA.

    Gioco, punto, partita.

    Ok, tornando seri…
    Lei sta usando con me la stessa tecnica di cui sopra. Sta parlando d’altro. Sono argomentazioni interessanti, per carità, ma non possono essere utilizzate come scusa per ignorare un accusa scomoda. Quindi, lei per favore mi risponda nel merito, e io poi le assicuro che risponderò a tutte le argomentazioni che ha sollevato poc’anzi.

  10. Marco B., se mi posso permettere, molto sommessamente, ti faccio notare che il tuo super-eroe stavolta ha un pò peccato di arroganza. Per poter rivendicare di stare dalla parte di quelli che fanno Resistenza, e per poter sputare ancora in faccia a Facci, si inventa che il Facci voglia in qualche modo entrare nella banda dei resistenti!! Così, partendo da un ragionamento che sta tutto nella sua testolina marcia, può dire: “No, grazie Facci, ma a te non ti vogliamo”.
    Ma chi cazzo gli ha detto che Facci vuol entrare a far parte di quel manipolo di stupidi? Quando mai ha detto una cosa del genere? Ha semplicemente ribadito che Mediaset è un comitato elettorale e che la libertà di stampa si è ristretta. Cosa, peraltro, che il buon Facci aveva ribadito già in più occasioni. Il problema è che Travaglio è sempre stato troppo occupato a dargli del servo per ascoltare cosa diceva. E adesso cade dal pero.

    SE LA CANTA E SE LA SUONA DA SOLO!!!!

    Marco, non so se mi fai più pena te o Travaglio. E’ una partita davvero dura, perchè al peggio non c’è mai fine. Mi sa però che vinci te!

  11. @Antonio

    è evidente che NON lo hai trovato … è difficile districarsi tra la marea di risposte(inutili e nemmeno richieste)che hai dato in continuazione TU alle MIE domande rivolte a Telese .. quasi fossi TU Telese o un SUO incaricato adibito a rigettare le domande scomode .. ma questa è storia vecchia .. ti ho già risposto in merito. Ricordo però bene che Telese ha risposto una volta dicendo che NON aveva alcun timore di confrontarsi .. basta rileggere con calma dall’inizio i post, partendo da quello dedicato alla mia mail a Il Fatto Quotidiano e ripreso da Telese – come è solito fare – per farci un bel post di risposta/proposta a sua volta. E dire che IO chiedevo solo un confronto “democratico” .. l’opinione dei lettori de IL Fatto Quotidiano e dei bloggers .. niente di così inquietante da relazionarsi a reato di lesa maestà ..

    @Armando

    ma andate via in coppia voi 2(TU e Antonio)? Cos’è uno sà leggere e l’altro far di conto ..? A parte che il super eroe(ti riferisci a Travaglio?)magari sarà il TUO, dell’articolo IO mi riferivo ai post nei commenti più che al contenuto sui “nuovi o vecchi” partigiani della libertà di informazione. Siccome anche Telese tesseva le lodi del suo nuovo giornale, basta leggere i suoi articoli sul blog, mi domandavo se fosse pronto a quella “scommessina” su CHI porta maggior successo al già di per sè ESALTANTE risultato di questa prima settimana editoriale ..
    CHI meglio dei lettori de IL Fatto Quotidiano per spiegarcelo bene … di chi sia in gran parte il merito!! Magari scopriamo che vince Telese alla stragrande … ;-P!! Vorrà dire che gli pagherò la cena al salsicciotto dell’informazione preconfezzionata!! O magari scopriamo che ALTRI nomi, volti noti e meno noti, farebbero volentieri la felicità(estendendo il SUCCESSO editoriale del giornele)di questi ASSATANATI giustizialisti “forcaioli” e fanatici di Travaglio e giornalisti scomodi al POTERE .. chissà .. attendiamo fiduciosi che il buon Telese(BUONO e BRAVO sia chiaro)prenda sul serio la .. sfida che gli ho lanciato attraverso il giornale e qui sul SUO blog!!
    PS:in merito a fare pena o meno attendo ancora di leggere qualcosa di intelligente da parte TUA dato che sei bravo a dare giudizi, specie sui signor NESSUNO come posso essere IO, ma molto meno nel comprendere il significato dei post .. salutami Telese!

  12. @Giacomo…
    Appunto, come dicevo. Nella miglior tradizione della sua area di appartenenza, combatte una battaglia da solo, e da solo si aggiudica la vittoria. Poi, in nome di quell’umiltà di cui parlavo, aggiunge un: “tornando seri…” come se per essere seri sia necessario pensarla come lei.
    Mi perdoni, ma la trovo patetico. Anche quando si ostina a scrivere “LA DESTRA HA UNA CULTURA PRECISA PER DONNA, RETROGRADA BASATA SULL’AVVENENZA”. Perché vuole che io discuta un’affermazione assolutamente priva di fondamento e che trovo arbitraria, per non dire idiota? Pensa che le uniche donne che fanno politica a destra siano la Carfagna o un paio di altre come la ministra in questione? E comunque, dove si è dimostrata la Carfagna meno brava della Melandri? Per altro balla decisamente meglio, come le foto della Melandria agitata in casa di Briatore ben dimostrano. E poi, vuole forse sostenere che Giorgia Meloni ha fatto carriera prima nel MSI e poi in AN per la sua avvenenza, e prima di lei magari la Poli Bortone, o l’Angela Napoli?
    Vede, voi fate delle affermazioni assolutamente destituite di fondamento, non le argomentate, ma pretendete che chi non la pensa come voi invece lo faccia. E perché?
    Semplicemente, per una questione ideologica. Io penso che Giorgia Meloni venne nominata alla vice presidenza della Camera dei deputati da Fini perché è brava, sveglia e preparata, e di contro voi non riuscite a trovare una donna da mettere in una giunta di provincia, forse perché non ne avete né di sveglie né di preparate. E che quando copiate le mosse altrui non riuscite a trovare niente di meglio che due raccomandate come la Madia e la Picerno.
    Poi, continuate a tirare in ballo questa storia dell’avvenenza. Non sarà colpa certo della destra se, in generale, le donne che militano a sinistra sono di aspetto meno piacevole, vero? Pagate loro degli abbonamenti in qualche centro benessere di prima fascia, se non vi piacciono le vostre compagne, e torniamo a discuterne. A quel punto dovreste però dimostrare in quali “miracoli ed opere” si sono contraddistinte tante donne di sinistra, Finocchiaro compresa. Quale superiorità morale può vantare ad esempio la Picerno, piazzata ad hoc da Ciriaco de Mita, sul quale scrisse un’appassionata tesi di laurea! O la Madia, forte di tali e tante raccomandazioni da risultare imbarazzante persino per i suoi sostenitori.
    Per quanto tenti, non trovo niente di particolare nella loro azione politica, se non la solita supponenza di cui discutevo prima che le vuole brave, intelligenti e preparate anche quando in aula bestemmiano, o si puliscono il nasino con le dita della mano, come faceva graziosamente un’icona immortale della sinistra femminile, l’onorevole Nilde Iotti.
    Ed ora, prima di chiudere, un piccolo appunto sulla questione luxuria. Lei trova fuori tema averlo citato perché, come dice, non è una donna. Se ne deduce che all’alba del terzo millennio ancora andate in giro con una morale diversa uomo/donna, per cui se un uomo ammette pubblicamente di essersi prostituito può comunque legittimamente ambire a uno scranno parlamentare ma, se una donna viene da una carriera di velina, deve essere cacciata in qualche antro boccaccesco perché non all’altezza di Montecitorio.
    Complimenti.

  13. accartocciati su voi stessi.

  14. Beh, almeno ora siamo in tema.
    Vuole un argomentazione, Andrea? Eccola qua.

    NON C’E’ UNA SOLA. UNA SOLA DONNA POLITICO – di rilievo – in questa attuale pseudo-destra televisiva, antiliberale e plutocratica- che non sia di bell’aspetto, che vada davanti alle telecamere. E’ un caso?
    Certo ci sono anche, le Poli Bortone e Angela Napoli, non sono certo avvenenti…… Ma guarda caso, io non le conoscevo. Si fa molta attenzione a non farle apparire.

    No, io non ritengo che Poli Bortone, Angela Napoli e Giorgia Meloni abbiano fatto carriera per la loro avvenenza. Nè penso che il suo aspetto sia stato rilevante nell’elezione a vicepresidente della camera dei deputati. Ma sono altresi convinto che il suo aspetto sia stato determinante per la sua nomina a ministro. Un angela Napoli non sarebbe mai stata nominata.

    Lei si chiede se è dimostrato che una carafagna è meno brava di una Melandri. Io le rispondo che è dimostrato che una Carafagna è meno esperta di una Melandri.
    La Madia e la Picerno? Beh, a dire il vero, non le ho presenti. Ma il problema non è la superiorità morale della donna “brutta” su quella “bella”. E’ un problema di Libertà: a destra la donna non ha la libertà di essere brutta.

    Comunque, lei si sbaglia su di me, quando mi definisce una persona non umile. Io sono una persona umile: così umile che sono disposto tranquillamente ad ammettere che anche a Sinistra c’è il problema opposto: a sinistra una donna bella è automaticamente vista con sospetto. penso alle difficoltà ed agli attacchi trasversali che una bella ragazza di sinistra come la Borromeo subisce su base regolare. E’ un problema, una tara culturale, che piano piano, ottimisticamente, con il tempo sarà superato. Ma le colpe della Sinistra non assolvono la destra.

    Anche su Luxuria, lei è completamente fuori strada. Perchè Luxuria non è neanchè un uomo. Luxuria è un transessuale. L’appartenente ad una minoranza, ancora non intragrata nella società, i cui appartenenti hanno sì, in questo caso, diritto ad una distinta morale. Quale altro lavoro può fare un transessuale? Anche questo accostamento prostituzione/velinismo è supericiale e fuori luogo. Una cosa è la prostituzione in cambio di denaro, un altra è lo scambio di favori sessuali. Dare sesso in cambio di potere, prestigio o notorietà. Nei confronti della prima, io non ho alcun problema. Mi dispiace per loro, ma finchè è una libera scelta va bene. La seconda è il vero problema.

  15. Caro Giacomo,
    l’attacco alla Borromeo (perche’ carina e/o ricca o radical chic…) e’ sbagliato. La ragazza non ha alcuna colpa, ed ha fatto benissimo ad accettare le occasioni che le venivano offerta. La colpa e’ di chi gliele ha offerte, e cioe’ in primis Santoro, il quale si fa bene i suoi calcoli di audience prendendosi una sorta di valletta, giovane e carina, che poi cambia ogni anno. No, dico la Gambassi che fa le interviste? Poi ci lamentiamo del velinismo berlusconiano, ma questo in piccolo cos’e’? La differenza e’ che ha sinistra la bella ragazza almeno parla, mentre la velina non e’ dotata di parola, ma la logica siamo sicuri che sia cosi’ lontana (considerate le pretese di serieta’ del programma di Santoro)
    Poi la Borromeo ce la siamo ritrovata pure in prima pagina su Micromega, ora al Fatto. Lei non c’entra ed ha fatto benissimo ad accettare queste occasioni d’oro. Avrei fatto lo stesso Certamente avra’ lavorato seriamente e con modestia, cercando di imparare il piu’ possibile (e vorrei vedere).
    Ma in un paese in cui la meritocrazia e’ ormai ai minimi termini il caso Borromeo e’ un piccolo scandalo (di cui lei NON ha colpa, ripeto), ed un insulto per i tantissimi giovani aspiranti giornalisti che si fanno un mazzo cosi’ e valgono veramente. Un piccolo caso di quell’autoreferenzialita’ (circoli chiusi di amicizie, relazioni) di cui i giornali di sinistra sembrano peccare molto piu’ di quelli di destra.
    Capisco (non giustifico) i calcoli di Audience di Santoro che forse stanno dietro a certe scelte, ma con quale criterio la Borromeo e’ finita a Micromega e poi al Fatto?
    Perche’ “si applica”? Se si risponde cosi’ mi cascano le braccia dallo sconforto. Non sara’ perche’ ormai e’ entrata in un certo ‘giro’ giusto?
    Se non si capisce questo siamo messi proprio male.

  16. Eh,eh, qualunque scusa è buona per cambiare discorso, eh? E va beh, per un pò staro al gioco.

    Ad essere onesto, della storia della Borromeo mi infastidiva più la presenza ad Anno Zero che l’attuale lavoro al fatto. Anni fa era solo una ragazzetta con il mircrofono, una presenza tutto sommato inutile. Dopo anni di lavoro con eccellenti professionisti, mi sembra sulla buona strada per diventare una capace professionista dell’informazione. Quello che scrive è leggibile, ed è perfettamente capace di argomentare una tesi in video, in certi casi sembra anche con maggiore capacità di altri sulla carta più professionisti. Non solo “si applica”, ha dimostrato capacità.
    Certo, è chiaro, l’amiciiza con Travaglio ha influito non poco. Ma d’altra parte il Fatto non è pagato con i soldi pubblici. E’ un iniziativa privata, e quindi ne rispondono personalemnte della loro scelta. E comunque, non diamo per scontato che la scelta della Borromeo sia una mossa sconveniente per il Giornale. Al momento attuale, beatrice Borromeo è un personaggio che attira attenzione, che aumenta la visibilità del giornale. Fattori importatni per un giornale che si autofinanzia. Quanto alla sua presenza su Micromega, beh non ci dimentichiamo che la Borromeo, d aquando ha subito la censura a “l’era glaciale” non è più soltanto un osservatrice del intreccio politico giornalistico italiano, ne è anche un attrice.
    E’ normale che la sua opinione interessi i lettori.

    Ripeto, non ci vedo nnete di strano nella sua presenza al Fatto ed a Micromega. Meno giustificabile era la prensenza ad Anno Zero.

  17. Figugrati Giacomo,
    ti davo cosi’ ragione sul maschilismo nella politica italiana (e nella societa’ nel suo complesso) che proprio non avevo nulla da dire sull’argomento.
    Che poi la Borromeo abbia dimostrato capacita’, e sia mi sulla buona strada per diventare una capace professionista dell’informazione, ecc ecc, ma va benissimo, lo prendo per buono guarda, visto che non sposta di una virgola la faccenda. Non voler vedere che si sono “grandi quantitativi” di ragazzi/e che quanto ad esperienza e capacita’ se la mangiano a colazione vuol dire non sapere cosa succede nel sottobosco del giornalismo in Italia (come ovunque), degli aspiranti come dei freelance.
    Poi e’ chiaro che in una azienda privata ognuno fa quello che vuole. Ma per favore non mi facessero la morale sulla mancanza di meritocrazia in Italia (io vivo da tempo in America), perche’ se io fossi uno dei tantissimi giovani in gamba che danno il sangue per anni per avere un loro articolo pubblicato sul giornaletto di provincia a due lire, beh, sarei un po’ incazzato quando Travaglio o Flores d’Arcais si difendono dicendo che la ragazza si da da fare e’ seria ed ha dimostrato capacita’. Ma lo sai che significa poter scrivere su Micromega? Cosa darebbe un giovane aspirante un giornalista? Se poi la Borromeo e’ “attrice,” bene, la si intervisti pure sui fatti in questione, ma mi pare che su Micromega sia uscita una sua inchiesta riguardante immigrati, o no?
    Siamo sinceri, diciamo che la Borromeo sta li’ perche’ magari lavora gratis, non costa una lira ed attira lettori (ma sara’ vero? ma veramente qualcuno compra il Fatto perche’ ci scrive la Borromeo? con tutto il rispetto. Forse qualche teenager, visto che lei a quanto mi dicono conduceva pure una qualche trasmissione in una radio giovane?) e punto.

  18. Marco B., sei un poveretto se sostieni che qui mi mandi qualcuno o che io sia addirittura Telese sotto mentite spoglie, visto che lui risponde anche a gente come te. Questo indica quanto tu stia male e soprattutto il tuo tasso di democraticità piuttosto scarso visto che non tolleri che qualcuno la pensi diversamente da te, visto che arrivi a insinuare queste cose.

    Sei ancor più poveretto quando sostieni che io e Armando andremmo in coppia, visto che, se hai dato una scorsa a i post precedenti io ho discusso piuttosto vivacemente con Armando a proposito di Marco Travaglio. La volta successiva, invece, mi ha chiesto molto gentilmente delle informazioni su certe cose (farei meglio a dire porcherie) dette da Piero Ricca a proposito di Montanelli e Saviano e io gliele ho date. Perchè io, a differenza tua, non sono un estremista da tre soldi e con la gente cerco di ragionare, anche quando non la pensa come me.

  19. PS: io non sono l’Andrea di prima, Giacomo, ok?

  20. Siamo sinceri, diciamo che la Borromeo sta li’ perche’ magari lavora gratis, non costa una lira ed attira lettori

    Guarda, sono d’accordo con te.

  21. Ah non sei l’Andrea delle 12:06?

  22. none. che ci vuoi fa’, siamo cosi tanti con quel nome…io poi ste pippe su destra e la sinistra proprio non le reggo. (Detto questo, il maschilismo del Berlusca e’ proprio fuori scala)

  23. Ah beh, allora scusami per quell’accusa di voler cambiare discorso.

  24. Precisiamo: non costa una lira, attira lettori (mah…), ma soprattutto e’ ormai parte in un certo ‘giro’, essendo amica di Travaglio, Santoro ecc.
    Questa logica a me, sara’ che vivo in America (paese che ha tanti difetti ma la meritocrazia veramente conta), non piace punto.
    E’ in piccolo una esempio della logica ‘mafiosa’ che ha rovinato il paese: di chi sei figlio? di chi figlioccio? e amico? a quale cricca appartieni? chi e’ il tuo protettore?
    Ah bene, ti piglio, faccio un favore a qualcuno, cosi’ domani lo fara’ a me…
    Poi facessero come vogliono.

  25. Marco B., ha proprio ragione Antonio, sei un poveretto. Almeno prima di scrivere potresti leggere quello che scrive la gente. Se avessi letto quello che abbiamo scritto io e lui, ti saresti accorto che molte volte non la pensiamo allo stesso modo, discutiamo animatamente e ci confrontiamo. Invece no, tu non ne hai bisogno. Tu sai già tutto. Non è che per caso la “B.” sta per Berlusconi? Spiegherebbe molte cose. La stupidità. Il delirio. La totale assenza di logica. Sintassi e grammatica imbarazzanti (volendo essere generosi). Autoritarismo. Autismo. Allergia nei confronti di chi non la pensa come te, disturbo dell’affettività, mania di grandezza, disturbo di personalità.

    Per quanto riguarda “quella “scommessina” su CHI porta maggior successo al già di per sè ESALTANTE risultato di questa prima settimana editoriale”. Ma che cavolo stai dicendo? E che criteri verrebbero usati per decidere chi porta più successo? Le opinioni personali? Magari le tue, ovviamente. Wow, che trionfo di oggettività e imparzialità. E poi perchè “scommessina”? Significa che sai già il risultato? Ma quanto è bravo il notro Marchino! Ma quanto è intelligente! E come è arguto e spiritoso!

    Sei un povero frustrato.

    Mi scrivi:”attendo ancora di leggere qualcosa di intelligente da parte TUA”. Eppure dovresti sapere che la conditio sine qua non per poter discernere tra cosa è intelligente e cosa no, è proprio quella di possedere una intelligenza. Cosa che, come capirai, è ben lontana dal tuo caso di persona schiava dei prori processi organici, necessità fisiologiche e patologie psichiatriche.

    Forse è meglio terminare così, altrimenti rischi di montarti la testa.

    Curati, Marco! Magari comincia con un logopedista.

    Con affetto

  26. @Antonio

    Marco B., sei un poveretto se sostieni che qui mi mandi qualcuno o che io sia addirittura Telese sotto mentite spoglie, visto che lui risponde anche a gente come te. Questo indica quanto tu stia male e soprattutto il tuo tasso di democraticità piuttosto scarso visto che non tolleri che qualcuno la pensi diversamente da te, visto che arrivi a insinuare queste cose.

    Sei ancor più poveretto quando sostieni che io e Armando andremmo in coppia, visto che, se hai dato una scorsa a i post precedenti io ho discusso piuttosto vivacemente con Armando a proposito di Marco Travaglio. La volta successiva, invece, mi ha chiesto molto gentilmente delle informazioni su certe cose (farei meglio a dire porcherie) dette da Piero Ricca a proposito di Montanelli e Saviano e io gliele ho date. Perchè io, a differenza tua, non sono un estremista da tre soldi e con la gente cerco di ragionare, anche quando non la pensa come me.

    non lo discuto che TU sei più democratico di chiunque altro sul blog .. infatti ti ho proposto per una piazza o un vialetto. Hai una città di preferenza o và bene anche il Phanteon del PD?

    @Armando

    Marco B., ha proprio ragione Antonio, sei un poveretto. Almeno prima di scrivere potresti leggere quello che scrive la gente. Se avessi letto quello che abbiamo scritto io e lui, ti saresti accorto che molte volte non la pensiamo allo stesso modo, discutiamo animatamente e ci confrontiamo. Invece no, tu non ne hai bisogno. Tu sai già tutto. Non è che per caso la “B.” sta per Berlusconi? Spiegherebbe molte cose. La stupidità. Il delirio. La totale assenza di logica. Sintassi e grammatica imbarazzanti (volendo essere generosi). Autoritarismo. Autismo. Allergia nei confronti di chi non la pensa come te, disturbo dell’affettività, mania di grandezza, disturbo di personalità.

    Per quanto riguarda “quella “scommessina” su CHI porta maggior successo al già di per sè ESALTANTE risultato di questa prima settimana editoriale”. Ma che cavolo stai dicendo? E che criteri verrebbero usati per decidere chi porta più successo? Le opinioni personali? Magari le tue, ovviamente. Wow, che trionfo di oggettività e imparzialità. E poi perchè “scommessina”? Significa che sai già il risultato? Ma quanto è bravo il notro Marchino! Ma quanto è intelligente! E come è arguto e spiritoso!

    Sei un povero frustrato.

    Mi scrivi:”attendo ancora di leggere qualcosa di intelligente da parte TUA”. Eppure dovresti sapere che la conditio sine qua non per poter discernere tra cosa è intelligente e cosa no, è proprio quella di possedere una intelligenza. Cosa che, come capirai, è ben lontana dal tuo caso di persona schiava dei prori processi organici, necessità fisiologiche e patologie psichiatriche.

    Forse è meglio terminare così, altrimenti rischi di montarti la testa.

    Curati, Marco! Magari comincia con un logopedista.

    Con affetto

    per TE invece avevo pensato ad una bibblioteca … o magri un ludoteca!! Sei troppo democratico per abbassarti ad un confronto in rete … grazie per i tuoi consigli, mi metto subito a studiare una cura .. democratica e filosofica … come piace a TE!!

    @Luca Telese,

    salsicciotto oggi ho comprato il giornale in cui scrivi e pensa ho pure letto l’editoriale sul PD .. una roba, ma una roba che mio nipote di 10 anni avrebbe scritto probabilmente in terza elementare. Meno male che qualche altro giornalista, di quelli che mordono, c’è che scrive anche qualche informazione utile nel giornale di Padellaro&Co.
    Ti rinnovo l’invito di parlare col direttore e magari proporre qualcosa di “nuovo” alla solita perifrasi per descrivere un partito che è MORTO ancora prima di essere “inventato”(mi ricorda tanto la Storia dell’Italia unita .. sai la barzelletta di Garibaldi e le 1000 camice rosse). Poi quando vorrai dedicarti alla “scommessina” .. sempre a disposizione!

  27. @ Andrea

    Guarda, hai anche ragione, non dico di no…
    Però dico io, come si fa a tirare una linea di confine? Voglio dire, come sappiamo fino a che punto la simpatia personale di Padellaro ha inflluito, per esempio, nella scelta di Sandra Amurri,per dire, rispetto a tanti altri professionisti? Purtroppo nella scelta dei propri colleghi di lavoro, anche senza entrare nelle vere e prorpie raccomandazioni entrano in gioco tante altri fattori. Di base, comunque, sono d’accordo con te.

  28. Non mi sogno mimimamente di tirare linee o disquisire su ogni scelta di Padellaro e Travaglio (e’ chiaro che sono loro i boss).
    E la simpatia diventa anche un fattore oggettivo quando si tratta di lavorare insieme.
    Qui si parla di una, la Borromeo, presa dalle passerelle a fare la ‘giovane che intervista i giovani’ ad annozero. Una, si badi, difesa fin da subito a spada tratta da Travaglio, prima ancora che abbia ‘imparato il mestiere’.
    E che cavolo, mi sarebbe piaciuto un poco di onesta’ tipo: “…eh vabbe’, sapete com’e’ Santoro, eppoi l’audience e’ tiranna, lui ha bisogno di blindarsi visti gli attacchi politici ecc ecc.” No, pure il libro-collage ci ha fatto. La mia ammirazione per Travaglio non mi impedisce di vedere quando cade in qualche cialtronata, o quando vedo una logica di tipo mafioso (‘l’amico/a si difende sempre).

  29. @ Marco B(erlusconi).
    Ma io sono democraticissimo e accetto di abbassarmi ad un confronto in rete. E per dimostrarti quanto sono democratico, lascio che sia tu a stabilire le regole del gioco. E perciò ti chiedo: su quale piano si deve svolgere il confronto? Su argomenti e critiche serie o su frasi tipo “una roba che mio nipote di 10 anni avrebbe scritto probabilmente in terza elementare”? Scegli pure, io mi adeguerò.

    Per l’edificio da intitolare alla mia illustre persona, direi che una biblioteca va benissimo, così magari partecipi all’inaugurazione, ci entri dentro e ti leggi qualche libro. Scoprirai che “và” si scrive senza l’accento e “un ludoteca!!” è un errore che un bambino smette di commettere già dal compimento dei 7 anni.

    Buona notte Mr Berlusconi

  30. Magari Marco B. avrebbe potuto leggere anche il breve corsivo di Luca dedicato al paradosso di Gianluigi Paragone che lavora in Rai e scrive per Libero che fa la campagna contro l’abbonamento. E se tuo nipote riesce a scrivere un articolo (quello sul PD) in quella maniera a 10 anni vuol dire che è una specie di genio. Che poi non ho capito perchè qualcuno ritenga così scontata la faccenda del PD che non bisogna scriverne perchè tanto è la solita storia. Mah…

    “Meno male che qualche altro giornalista, di quelli che mordono, c’è che scrive anche qualche informazione utile nel giornale di Padellaro&Co.”
    Io direi invece: meno male che non tutti i lettori ( ma poi tu sei in grado di capire quello che leggi? Boh…) sono come te.

  31. Dunque, ricapitoliamo:
    -Concita De Gregorio, direttore de L’Unità, ha un figlioletto che invece di giocare e fare i compiti come tutti i suoi coetanei si occupa del premier, con particolare predilezione del Lodo Alfano (e qui mi sorge spontaneo un banale “si stava meglio quando si stava peggio”. Cioè a dire: almeno una volta i comunisti li mangiavano i bambini!)

    -Marco Berlusconi, Torquemada dell’informazione, ha un nipotino (non è che si chiama PierMarco, per caso?) che nelle analisi politiche afferenti all’area di centro-sinistra già compete con i giornalisti professionisti

    Altre perle? Suvvia, non siate timidi! Non ditemi che non avete un lontano cuginetto, una sorellina nata da poco o anche solo un’amichetta (purchè non siate pedofili, perchè io i pedofili li odio) che si occupano, nell’intervallo tra la merenda e i Puffi, dello Statuto dei Lavoratori o anche solo di tenere d’occhio i dati Istat sulla crescita dell’area Ocse.

    Io purtroppo non posso partecipare. Il massimo che posso metterci è una nonna (87 anni e una lucidità scomparsa da almeno un decennio) convinta che La Pira sia ancora vivo. (e qui Marco Berlusconi starà già aprendo una nuova pagina di Wikipedia per andare a vedere chi cazzo sia questo La Pira).

    Hasta

  32. @Giacomo… Prima di tutto, distinguo il nick. Ho aggiunto “1” non per primeggiare ma soltanto perché sono stato il primo, in ordine di tempo nel thread.

    Vediamo ora alla sua risposta… Parla di Angela Napoli e della Poli Bortone dicendo di non conoscerle, ma sostenendo – molto sicuro si sé – che entrambe le signore in questione non avrebbero potuto entrare nel governo Berlusconi. Beh, mi dispiace deluderla, ma la signora Poli Bortone è stata ministro delle politiche agricole proprio nel precedente governo Berlusconi. E all’epoca credo avesse già superato la sessantina, o giù di lì. E, udite udite, andava anche in video. Perfino a Porta a Porta.
    Poi, sostiene anche che la Melandri è più esperta della Carfagna. Può essere, ma mentre non mi sovviene niente di particolarmente encomiabile nell’attività ministeriale della Melandri – a parte una ridicola parata sul carro dei vincitori del mondiale – , mi viene subito in mente l’ottima legge sullo stalking voluta e varata dalla ministra Carfagna.
    Ed ora veniamo invece al problema che lei riscontra a sinistra, e agli attacchi subiti da Beatrice Borromeo. Davvero è convinto che le siano arrivati perché è bella? Non sarà invece che sia stata criticata perché assolutamente inadeguata e incapace nel ruolo che era stata chiamata a ricoprire? Pensa davvero che basti essere contessina radical-chic per meritare gli applausi? Può sinceramente sostenere che la Borromeo è brava nel ruolo di intervistatrice/opinionista politica?
    Non scherziamo! E le dice nulla il fatto che la Borromeo sia stata sostituita da una schermitrice senza che nessuno abbia notato la benché minima differenza sul piano professionale?
    Il dramma della sinistra, ripeto, è sempre lo stesso: giudicare pessimo tutto quello che non le appartiene, e portare sugli altari tutto quello che con essa è almeno connivente.
    Cosi’, anche una ragazzetta viziata di belle speranze ma di nessuna particolare cultura né esperienza né capacità, viene fatta passare per la Mafai della situazione per il sol fatto di professare idee vicine alla sinistra più radicale. Attenzione, però, ho scritto “professare” e solo a quello mi riferisco. Infatti, la nostra eroina, è bravissima a parlarsi addosso e a dipingere un mondo solidale ed egualitario, ma non mi sembra che si sia mai esposta in proposito con “delle opere”, visto che le uniche immagini che circola di lei sono quelle in crociera con il rampollo Grimaldi a cui la lega tenera amicizia, o in qualche albergo per palati fini a scambiarsi effusioni con il già citato principino, o ancora al matrimonio della sorella sull’isola privata dei Borromeo con il rampollo Agnelli. Conosce, vero, gli Angelli, la cui famiglia sembra abbia costituito all’estero un patrimonio in nero di un miliardo di euro o giù di lì. Un’evasione fiscale di cui si parla poco in attesa dei dovuti accertamenti di rito, esattamente il contrario di quello che accade ogni volta che c’è sentore di scandalo sul fronte Berlusconi. Come combatte gli sprechi, i privilegi e l’affarismo dei propri importanti parenti la contessina Borromeo, sfilando in seta cruda per l’ultima collezione di caftani della nonna Marzotto in una bella passerella allestita proprio al centro dello Zen di Palermo?
    Per finire, voglio tacere sulla considerazione che fa riguardo a Luxuria, al fatto che sia di questo o di quel genere. Uomo, donna o trasgender la morale dovrebbe essere la stessa.
    Il principio uguale per tutti. Il solo fatto di distinguere credo farebbe incazzare Luxuria proprio tanto. E, nel caso, non mi sentieri di dargli torto.

  33. Risponderò a tutto con calma. Ora mi limito solo all’ultimo punto.
    No.
    La Morale non può prescindere dalle circostanze. Facendo un esempio estremo, La morale “Non rubare” ha un diverso valore per un Bimbo Malnutrito di un paese del III mondo rispetto a quello di un cittadino del primo mondo.
    E comunque, mi ripeto, non è la morale il punto in questione. Se una donna politico, di sinitra, di destra o di centro confessasse di esseri prostituita in passato, beh non mi farebbe nè caldo nè freddo. Ma se venisse fuori che ha ottenuto dei vantaggi politici o di prestigio in cambio di favori sessuali, o addirittura che tutta la sua carriera si basa sul sesso, in questo caso pretendere la sua immediata rimozine dall’incarico.
    Lo capisce che prostituirsi in cambio di denaro è completamente diverso rispetto al vendersi per fare carriera?

  34. Ora finisco.

    Ho iniziato a seguire attivamente la politica dallo scors governo Prodi, quindi non avevo presente il personaggio. beh direi, che questo dimostra che l’involuzione del costume politico della destra (l’attuale maggioranza di centro-detra sta alla dastra storica come il Pd sta al PCI) in materia di donne è una caratteristica di quest’ultimo governo.

    Andando avanti, lei commette un grave errore:

    Poi, sostiene anche che la Melandri è più esperta della Carfagna. “””Può essere.””””

    ALT. Non “può essere”. “E'”. L’esperienza è “fattuale”. E’ un fatto concreto, non dipende dalle opinioni. La Melandri ha molta più esperienza della Carafagna. La valutazione che segue è una sua peroanle opinione. Opinione che in piccola parte condivido, in qunato pernsonaemnte apprezzo l’introduzione del reato di stalking. Ma resta un opinione, e come tale passibbile di errore. ECCO PERCHE’, quando si prendono decisioni importanti, come quelle della nomina di un ministro, ci si basa sui fatti. E i fatti sono che l’attuale ministro per le pari opportunità ha solo 3 anni di eperienza politca. Un pò pochini non trova?

    E veniamo alla Borromeo.

    Davvero è convinto che le siano arrivati perché è bella? Non sarà invece che sia stata criticata perché assolutamente inadeguata e incapace nel ruolo che era stata chiamata a ricoprire? Ha agione, non le sono arrivati perchè è bella. Le sono arrivati perchè è ricca.

    Può sinceramente sostenere che la Borromeo è brava nel ruolo di intervistatrice/opinionista politica?

    Adesso? Sì. Dopo anni di apprendistato ai massimi livelli, è diventata una discreta Opinionista Politica. Certo, la giovane età le toglie autorevolezza, ma è perfettamente capace di sostenere la sua in un confronto, l’abbiamo visto all’era glaciale. Come intervistatrice francamente non saprei.
    In passato non era così. Ad anno zero era francamente inesperta ed insicura. Comunque, alla fine non ha fatto un cattivo lavoro. Dopotutto, il ruolo in questione era così marginale, che perfino una schermitrice ha potuto farlo. Quindi va bene che lo faccia una ragazzina giovane ed inesperta.
    Certo, resta il problema del perchè lei, sorella della moglie di un Elkan, e non un altra delle tante ragazzine di bell’aspetto. La risposta è semplice, una raccomandazione. Beatrice Borromeo è una raccomandata. E’ una verita innegabile.

    Su chi sia personalmente Beatrice Borromeo, con chi si veda o esca a telecamere spente, francamente nonha alcuna importanza. Non è un politico, e di conseguenza la sua vita privata è irrilevante. Non è tenutaa prodigarsi per il bene comune. Basta che faccia il suo lavoro.
    Quanto agli Agnelli, beh, è più che giusto che sia fatta chiarezza e giustizia. Ma non accetto che lo si faccia diventare una scusa per distrarre dalle gravissime colpe di Silvio Berlusconi. Mi pare Feltri titolasse così “E’ peggio Berlusconi o l’avvocato?” Ecco questo non lo accetto. Tutte le colpe degli Agnelli non rendono minori quelle di Berlusconi.

    Visto che lei è tanto generoso a spiegare qual è il dramma della sinistra, le rstituisco il favore. Voi di destra confondete le vostre impressioni con i fatti. Lei lo fa di continuo. Rammneto Cota (leghista, ma perfetto rappresentate del pensierro di destra) accuare Gad Lehrner di “pensare di essere più intelligente di noi”, o roba simile. Avete l’arroganza disostenere di conoscere la sinistra, come lei mostra bene con il suo continuo pontificare. Se lo lasci dire, lei non conosce affatto la sinistra. NON SA NIENTE. Ma peggio ancora, non sa di non sapere. Lei confonde il piano razionale, fattuale, con quello emotivo.
    Il fatto che a Sinistra ci siano molti Stronzi, fatto vero, non implica che non abbiano ragione. E’ una lezione che ho imparato molto tempo fa.

  35. @Giacomo…

    […]Lo capisce che prostituirsi in cambio di denaro è completamente diverso rispetto al vendersi per fare carriera?[…]

    Anche solo rileggendo questa frase viene spontaneo chiedersi a cosa stesse pensando mentre l’ha scritta. Comunque, no, non ci vedo nessuna differenza se non nel fatto che chi si prostituisce per denaro non ha nemmeno voglia di lavorare, chi lo fa per la carriera magari ha voglia anche di lavorare. In entrambi i casi provo una notevole repulsione. Ed è una cosa che non giustifico né giustificherò mai. Lei invece sembra proprio giustificarla in base al credo politico di chi si prostituisce. Al solito.

    […]La Melandri ha molta più esperienza della Carafagna. La valutazione che segue è una sua peroanle opinione[…]

    Naturalmente, sì. E’ evidente che in questo dibattito ognuno di noi esprime le proprie opinioni. O forse le mie sono opinioni e le sue sono “verità rivelate”? Detto ciò, posso concederle che la Melandri abbia una maggior esperienza di palazzi del potere della Carfagna, ma questo non esclude che la Melandri non abbia particolarmente brillato nel suo percorso politico. Quindi, in questo caso, avendo avuto più tempo, più ruoli, più esperienza a disposizione, il fatto che non si sia particolarmente contraddistinta in alcunché non è un titolo di merito. Probabilmente, la signora non è adatta alla politica.

    […]Borromeo… Sì. Dopo anni di apprendistato ai massimi livelli, è diventata una discreta Opinionista Politica. […]

    Anni di apprendistato ai massimi livelli? E dove? E quando? Nei salotti di nonna o di mammà? Prego, produrre pubblicazioni, iniziative, trasmissioni, collaborazioni effettive…
    Per favore, Giacomo, non difenda l’indifendibile. La Borromeo ad AnnoZero appariva una ragazzetta di belle speranze che farfugliava domande scritte da altri molto spesso senza nemmeno riuscire a darne la giusta intonazione. Quando poi si lanciava in qualche commento personale, ti faceva mettere le mani nei capelli e chiedere come fosse possibile che tra tanti giovani giornalisti in gamba e con lunghi percorsi alle spalle, quel ruolo fosse toccato proprio a lei.

    […]Su chi sia personalmente Beatrice Borromeo, con chi si veda o esca a telecamere spente, francamente nonha alcuna importanza. Non è un politico, e di conseguenza la sua vita privata è irrilevante.[…]

    Qui proprio non siamo d’accordo. La vita privata di una persona è, appunto, privata. Quindi, se non tocca la sfera pubblica, resta privata anche la vita di un politico come in occasione delle foto a Sircana tutta la sinistra italiana, giustamente, sostenne.
    Se il Presidente Berlusconi, a sue spese, ha piacere di organizzare feste a casa sua e di invitare ragazze di belle speranze, felici di andare, e consenzienti nel caso ci scappi qualcosa di più di un brindisi, penso che se ne possa dolere la Sig.ra Berlusconi, ma proprio non vedo che me ne freghi a me, cittadino italiano, interessato invece a vedere le case dell’Aquila consegnate nei tempi promessi, o una crisi gravissima contenuta meglio da nostro governo che da altri importanti governi stranieri (nella tanto osannata Spagna di Zapatero il tasso di disoccupazione è quasi il doppio di quello italiano).
    Certo, c’è sempre l’interesse “gossipparo” che tanto piace a tutti. Quel “prurito” che porta la gente a sbirciare nei buchi delle serrature o a trattenere il fiato per ascoltare meglio le liti dei vicini di casa, ma sono cose che c’entrano poco con l’amministrazione dello stato e, riguardo a questa, bisogna dire che non c’è alcun paragone tra le capacità della destra e quelle della sinistra in questa materia. L’ultimo, tristissimo governo Prodi ne è stata solo l’ennesima riprova: due anni di immobilismo totale, incapaci di trovare una sintesi anche su chi dovesse svuotare i posacenere a palazzo Madama.

    […]Avete l’arroganza disostenere di conoscere la sinistra,[…]

    Che vuole, tanti anni in questo Paese qualche cosina l’avranno insegnata anche a me. Giudico in base a quello che vedo e che ho visto. Lo spettacolo che state dando dovrebbe essere tristissimo anche per voi. Se non lo è me ne compiaccio, significa che siete anche più disarmati di quanto apparite e questo mi fa ben sperare circa un vostro totale annientamento. Essendo io persona di destra, è quello che mi auguro con tutto il cuore.

    P.s. Non voglio strapparla dal suo limbo dorato: sicuramente i vostri stronzi saranno migliori degli stronzi di destra.
    Belle lezioni avete ricevuto.. :)

  36. […]Lo capisce che prostituirsi in cambio di denaro è completamente diverso rispetto al vendersi per fare carriera?[…]

    Anche solo rileggendo questa frase viene spontaneo chiedersi a cosa stesse pensando mentre l’ha scritta. “”””””Comunque, no, non ci vedo nessuna differenza se non nel fatto che chi si prostituisce per denaro non ha nemmeno voglia di lavorare, chi lo fa per la carriera magari ha voglia anche di lavorare. “””””””””In entrambi i casi provo una notevole repulsione. Ed è una cosa che non giustifico né giustificherò mai.

    La violenza morale sottesa in questa frase dimostra che lei è un orrendo essere umano, Andrea1. Mi auguro per il bene dell’Italia che lei lasci il paese il prima possibile. Lei è un uomo profondamente malvagio e la sua sola presenza avvelena tutto quello che sta attorno.
    Provo una profonda vergogna al pensiero che lei sia Italiano come me, e paura al pensiero di quanto un pensiero retrogrado come questo possa essere diffuso nella società.
    Lei è quanto di più lontano ci possa essere non dico da un pensiero moderno e liberale, ma anche da quello Spirito Cristiano che si sente spesso ripetere costituisca le radici della nostra cultura.

  37. Beh, è bello vedere cotanta obiettività trasudare da taluni commenti. Cinque persone (non ne ho contate di più) criticano la partecipazione del buon Telese al Fatto, e già si prevedono infimi livelli di gradimento di questi presso i lettori del quotidiano citato poc’anzi. Sarà che ho una particolare simpatia per colui che viene apostrofato senza rispetto alcuno, come se fosse un compagno di merende, “salsicciotto”, sarà che valuto un articolo (e un giornalista) dai contenuti e dallo stile più che dalla storia pregressa dell’autore (e non ditemi che i trascorsi di Telese al Giornale non inficiano sulle vostre valutazioni), ma le critiche mosse al trafiletto pubblicato in questa pagina mi sembrano allucinanti. Mi spieghi un po’, Giacomo: che differenza c’è tra nepotismo e prostituzione se non vi sono fondamenti meritocratici nel raggiungimento di un nuovo status politico/sociale?
    Concludo proponendo la candidatura del nipote decenne del signor Marco B., a quanto pare destinato a un luminoso futuro nel Giornalismo (si, con la G maiuscola), ad un impiego retribuito come collaboratore indipendente a “Il Fatto Quotidiano”

  38. Una proposta azzardata : lasciamo parlare delle donne politiche alle donne stesse senza griglie maschili.
    in fondo se vanno nei letti ci vanno loro e offrono f….arina del proprio sacco.

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