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19 Settembre 2009
Il Fatto, il primo giornale che quando lo tocchi fa tin tin

Il primo giornale che quando lo sfogli tintinna sarà in edicola mercoledì. Il tintinnare, naturalmente, è quello dei danari incassati con gli abbonamenti nei mesi densi di preparazione del Fatto. Gli abbonati percepiti sono ventisettemila, di cui circa tremila hanno prenotato ma non hanno pagato, oppure hanno pagato due volte, oppure hanno cliccato per errore sul blog dell’Antefatto, l’apripista internet della versione cartacea. Abbastanza per andare avanti un anno o giù di lì, senza contare i ricavi quotidiani (1,20 euro a copia). Sciolta la riunione in tarda mattinata, la “sporca dozzina” (definizione di Carlo Freccero) sotto l’egida di Antonio Padellaro dà un’occhiata rituale allo schermo che riporta il numero degli abbonati: sono saliti? Sì. E via di pacche sulle spalle. Si è detto e si dirà che è facile mettere insieme Marco Travaglio, Peter Gomez, il magistrato Bruno Tinti e tutti gli altri, beatificare sulla montagna gli assetati di giustizia (Mt 5,6) e impartire quella lezione di giornalismo militante che un pezzo d’Italia vuole sentirsi fare, e par la quale lo stesso pezzo d’Italia è pronta a pagare preventivamente. Ma se mercoledì prossimo, il grande giorno, gli abbonati fossero anche solo venticinquemila l’operazione editoriale sarebbe stata tutto tranne che facile, e questo è un fatto. Poi si vedrà.
Intanto la sporca dozzina si riunisce nella redazione in via Orazio, nel labirinto del quartiere Prati, in un ex call center che sa di nuovo, per fare numeri zero che il direttore scruta sulla scrivania con una soddisfazione che indulge sui refusi in prima pagina e sull’iconografia ancora claudicante. Vale il discorso delle grandi squadre in precampionato: le gambe sono pesanti, il guizzo arriverà presto. Il titolo della testata, ufficialmente il Fatto Quotidiano, campeggia in rosso su due righe, corredata da un omino stilizzato che urla nel megafono verità che metteranno a disagio la stampa non libera del paese. In sedici pagine il Fatto cerca di dare una copertura totale, dalla politica allo sport fino ai programmi televisivi, “ma senza l’oroscopo e le previsioni del tempo”, sentenzia duro Padellaro. Le prime otto pagine sono dedicate all’attualità, la seconda parte (che va sotto il titoletto “secondo tempo”) ospita la cultura, gli spettacoli, lo sport e il resto. Nella doppia pagina al centro va il servizio di copertina, in uno stile che si adatta bene ai redattori che vengono da settimanali.
Ovunque piccoli corsivi non firmati, cose caustiche che si alternano alle non meno caustiche firme dichiarate (e sottolineate, che fa british) e alla rubrica delle lettere, a cui risponde Furio Colombo. Lo stesso che in questi giorni fa capolino a sua discrezione nelle riunioni per lanciare pillole di giornalismo. Un giornale di notizie e di idee, dunque, ma che il direttore si cura di smarcare dall’etichetta di rifugio forcaiolo per nostalgici del 1992: “Guarderemo ciò che succede e in base a questo faremo il giornale”. Ma fra le facce soddisfatte si aggira un’ossessione: Antonio Di Pietro, il candidato naturale a cingere il Fatto con un abbraccio talmente stretto da farlo soffocare. Stando ai racconti, in via Orazio nessuno è dipietrista. Non lo è Padellaro, per cui “se avessimo fatto il giornale di Di Pietro avremmo chiesto i finanziamenti al partito di Di Pietro”; non lo sono gli altri, che parlano della libertà d’informazione con una carica ideale che farebbe felice Marshall McLuhan. L’aria poi si è fatta pesante quando al forum organizzato dal nuovo giornale si sono presentati i magistrati antimafia Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato, della cui amicizia Marco Travaglio si vanta, con conseguente scazzottata con il Giornale: e dire che i due “si sono fermati in redazione solo dieci minuti”, chiude Padellaro.
Se il Fatto si propone non di seguire quanto, semmai, di dettare l’agenda giustizialista dell’Italia dei Valori, l’altra parte in causa non risparmia effusioni. Al Foglio Di Pietro conferma di essersi già abbonato al Fatto (“Lo leggerò tutte le mattine, prima degli altri giornali”) e si aspetta da Travaglio e soci un grosso contributo nella battaglia per la libertà di stampa: “Soprattutto perché – ricorda Di Pietro – è l’espressione di un editore puro, una cosa praticamente inedita in Italia”. La costituzione della “Editoriale Il Fatto spa” è in effetti una formula innovativa: la proprietà del giornale è nelle mani di alcuni azionisti, fra cui l’editore di Chiare Lettere, Lorenzo Fazio, Padellaro, Travaglio, Tinti e una manciata di investitori minori. Con la specifica, raccontata qualche giorno fa da Libero, dei titoli privilegiati che appesantiscono le tasche dei soli Travaglio e Tinti. Al capitale vanno aggiunti i tintinnanti abbonamenti che continuano a piovere sullo schermo di refresh.
“Il sessanta per cento degli abbonati ha scelto la versione in pdf, segno che i nostri lettori sono giovani”, dice Padellaro. Segno anche che non dispiacciono i 120 euro di risparmio rispetto all’abbonamento cartaceo (100 contro 220 per chi si abbona entro il 22 settembre). L’entusiasmo comunque c’è: alcuni abbonati incalzano i redattori nell’androne del palazzo: “Perché non mi è arrivato nulla?”; “Perché non siamo ancora usciti”. Un lettore preventivo ha fatto recapitare un Pelizza da Volpedo rielaborato, con il quarto stato che regge una copia del Fatto. Questo per quanto riguarda l’arredo di scena. Poi ci sono gli attori, quel misto ben assortito di giovani promesse e venerati maestri. Luca Telese si occupa dell’orbita politica. I puristi del genere non hanno gradito il suo passaggio dal Giornale alla corte di Padellaro e Travaglio e lo considerano ormai macchiato dall’indelebile impurità di essere stato a libro paga del Cav. Se per Padellaro “l’antiberlusconismo non è l’idea su cui si fonda il giornale”, non si può dire altrettanto dei lettori, o almeno dell’ala oltranzista che commenta i blog in modo compulsivo. Difficile che i detrattori siano moderati riformisti come Enrico Mentana o Sabrina Ferilli, che pure sono fra gli abbonati.
Telese sorride: “Questo è il bello: è l’unico giornale in cui la gente protesta prima ancora che sia uscito”. Seguono compatti Peter Gomez e Marco Lillo, che si occuperanno di inchieste, inchieste e ancora inchieste. L’ultima fra le firme soffiate ai concorrenti è Barbara Spinelli. Coordina la pagina degli esteri Stefano Citati, che cercherà idee originali per completare un giornale italocentrico per vocazione. All’economia ci sono Stefano Feltri a Roma e Francesco Bonazzi a Milano. Oltre alle tante facce sorridenti dei fuoriusciti dall’Unità di Concita De Gregorio, la prima ad avere il sonno disturbato da Padellaro e Travaglio. In fondo a sinistra (nel senso che è seduta in fondo a sinistra) c’è la praticante Beatrice Borromeo che ha lasciato in Rai il profilo fatale per la versione “vesto casual e faccio inchieste tutte mie”. Il primo intervento sul blog, un pezzo sull’uso stravagante dei fondi europei in Basilicata, ha ricevuto 122 commenti che vanno dall’ovvio al banale: sarà in grado, non sarà in grado, è raccomandata, è brava, non sa nulla, sa tutto e via così. Curioso per un blog che quando clicchi tintinna, che i commenti siano censurati. Poco dopo la pubblicazione dell’articolo il primo commento iniziava con “benvenuta Beatrice”, il secondo con “benvenuta un cazzo”. Quest’ultimo è sparito poco dopo, con ficcante dibattito sui limiti della censura che avrebbe riportato Marshall McLuhan all’ordinaria tristezza.
In realtà, Beatrice sta lavorando ai fianchi la professione e in redazione qualcuno dice che è “un po’ abbandonata a se stessa”, naturalmente nel senso nobile, quello di Buzzati. Mercoledì, in un tintinnare di edicole, tutto sarà svelato. Si vedrà in azione il giornale che, recita la presentazione, “darà le notizie, le analisi e i commenti che gli altri non danno, o nascondono. Parlerà dei temi che gli altri ignorano”. Si vedrà finalmente su carta un centone di notizie fresche e verità scomode. Il primo editoriale di Padellaro? Un affondo su un tema di strettissima attualità: la Costituzione italiana.

© 2009 – FOGLIO QUOTIDIANO

di Mattia Ferraresi

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24 commenti »

  1. Chiedo scusa per il piccolo OT, ma rispondo al commento di Luca Telese sul post “Viva il Sessantotto abbasso i sessantottini”, di cui non mi sono colpevolmente accorto. Rispondo adesso, anche se mi rendo conto di essere fuori tempo massimo.

    ” Anche tu Antonio […] secondo me ti stai divertendo un casino a parlare con questi bru-bru. Batti e ribatti forse ne recuperiamo uno…”

    Si, Luca, a volte mi diverto vista la pochezza di certe pseudo-argomentazioni, altre volte mi viene la nausea e rispondo a questi soggetti come meritano, come nel post “Indovina chi viene a cena”. Perchè uno, anche se ne ha viste e lette tante, rimane comunque scioccato da tanta dabbenaggine. Mah, chissà se qualcuno di questi davvero rinsavirà alla fine.

    Voglio poi rispondere al solito Giulio che, sempre in quel post, oltre a darmi del babbeo (che rispedisco al mittente) mi dice :” W Giorgio Bocca, che quando si è accorto con chi aveva a che fare, ha cambiato editore.”
    Come al solito sei disinformato: Bocca ha continuato a pubblicare per Mondadori almeno fino al 2001, quando già si sapeva benissimo chi fosse Berlusconi. Ha abbandonato dopo, quando la casa editrice volle apportare dei piccoli tagli al suo scritto, così come Luttazzi che pubblicò il libro per Mondadori addirittura dopo l’intervista a Travaglio . Voglio ricordare inoltre al duro e puro Giulio che Paul Ginsborg ha pubblicato qualche anno fa un saggio intitolato “Berlusconi”, molto critico nei confronti del premier. E indovina un pò quale casa editrice l’ha pubblicato? Einaudi, pensa un pò.

    Alla faccia dei talebani.

  2. Incrocio le dita già adesso per il botto. Vi aspetto in edicola e in bocca al lupo.

  3. @Luca Telese

    Telese sorride: “Questo è il bello: è l’unico giornale in cui la gente protesta prima ancora che sia uscito”.

    la cosa ti stupisce?! se in alternativa(o congiuntamente)a Luca Telese e vari giornalisti più o meno in erba presi tra l’Unità e l’Espresso ci fossero stati8anche in collaborazione occasionale)un qualche giornalista free lance e blogger come Ricca, Messora, Martinelli e perchè NO, un Paolo Papillo, quanti di più sarebbero stati gli abbonati?! … magari pure i talebani e quelli(come me)che Telese lo considerano un prodotto del giornalismo in “ginocchio&stucchevole” coi SOLITI NOTI oltre che “arrogante” con chi lo critica ma essendo un sig. NESSUNO gli si può rispondere a tono e perchè no … irriderlo come se fosse lo scemo del villaggio!! Salvo poi accorgersi che magari NON era proprio un sig. NESSUNO e correre ai ripari con telefonate e post riparatori(forse)come successo con Martinelli, Ricca e pure Paolo Papillo?! O mi sbaglio sig. Telese(sono stato abbastanza rispettoso per meritarmi una risposta/replica, magari con meno ironia, questa volta?!
    Cmq sia … in bocca al lupo per il Fatto Quotidiano e a TUTTI coloro che ci lavorano e hanno deciso di acquistarlo nell aue varie forme ..

    O.T.
    42.Si, certo, il commento non c’era più e poi lo hanno ripristinato. Ma vaffan……………………….

    Commento di Antonio — 19 settembre 2009 @ 13:53

    @Antonio

    guarda Antonio che non mi frega niente se ci credi o meno, quello è un problema TUO ed eventualmente di chi la pensa come TE. Si dà il caso(l’ho scritto in un altro post di commento)che IO la rete la utilizzo per lavoro oltre che per diletto .. sò quello che dico .. sotto la mia responsabilità(il mio indirizzo mail è vero). Se poi vuoi fare il sapientone sò tutto io del blog … libero di farlo(Telese permettendo .. che mi pare ti abbia già rimesso in riga), ma ricordati che, come i miei post, anche i TUOI rimangono a testimonianza … quindi attento a mandare troppo facilmente la gente a quel paese … potresti scoprire cose spiacevoli un giorno di questi.

    Per intanto invito i bloggers qui presenti ad ascoltare questa videoconferenza(registrata oggi)fatta con la collaborazione di un Giornalista serio ad un ex magistrato oggi in politica sullo stato della giustizia e della INFORMAZIONE in Italia che TUTTI ci auguriamo il Fatto Quotidiano possa contribuire a riportare ai suoi VALORI e FUNZIONI costituzionali così come dovrebbero essere .. buona visione per chi vorrà.

    http://www.ustream.tv/recorded/2188104

  4. Marco B.

    ” Se poi vuoi fare il sapientone sò tutto io del blog … libero di farlo(Telese permettendo .. che mi pare ti abbia già rimesso in riga)”

    Questa tua uscita mi da la misura esatta di come tu non capisca neanche quello che leggi. Dove e quando Telese mi avrebbe rimesso in riga? Mah.

    Aggiungo che non è questione di fare i sapientoni del blog, cosa che non ho mai fatto; io ponevo una questione molto semplice: ma secondo te che senso ha cancellare un post e poi ripristinarlo? Ma davvero pensi che il titolare di questo blog abbia tanta paura delle cose che scrivi e degli appelli che promuovi a favore di questo o di quello da cancellare un commento? Inoltre mi fa davvero sorridere il fatto che ti lamenti delle risposte ironiche di Telese, visto i veri e propri insulti che tu e altri gli rivolgete. Insomma: lui deve subire gli insulti e non può nemmeno fare dell’innocua ironia nei confronti di ceti suoi facinorosi interlocutori, secondo il vostro democraticissimo modo di fare.
    Se poi parli di giornalismo in ginocchio a proposito di Telese vuol dire che tu non lo conosci affatto.

    E visto che tiri in ballo la telefonata fra Telese e Papillo, avrai senz’altro notato come quest’ultimo abbia fatto marcia indietro rispetto alla polemica presa di posizione che aveva in precedenza.

    Poi non capisco: cos’è, un diktat questo di assumere queste persone, magari degnissime, per carità, ma di cui non vedo particolari titoli di merito? Ricordo che non è che uno, quasi perchè ha un blog dove scrive le sue cose, deve poi automaticamente essere assunto come giornalista ( e mi riferisco in particolare a Papillo e Ricca). Ma dove vivi? Se ragioniamo in questo modo, domani potrei aprire un blog (Dio mi scampi) e un mese dopo pretendere di essere assunto in qualche testata. Non so in che mondo dorato tu viva, ma le cose non funzionano così.

    Peraltro io ho ricordi poco piacevoli di martinelli e Ricca:
    Martinelli, dopo la censura subita da Luttazzi a La7, se la prese con Luttazzi (“Luttazzi quanto sei piccolo”), dimostrando di non capire una beneamata mazza di satira, a differenza di Telese, che a la7 ci lavorava e ci lavora, che si dissociò in diretta dalla decisione presa da quello che era anche il suo direttore.

    Su Ricca, che crede di poter assurgere a maestro di pensiero semplicemente perchè va in giro a cagare il cazzo alla gente (che sicuramente se lo merita, per carità), ricordo con raccapriccio le cazzate sparate su Montanelli e Roberto Saviano, gente a cui non dovrebbe aspirare nemmeno a lucidare gli stivali.

    Infine: ” ricordati che, come i miei post, anche i TUOI rimangono a testimonianza … quindi attento a mandare troppo facilmente la gente a quel paese … potresti scoprire cose spiacevoli un giorno di questi.” Cos’è, una minaccia? Cosa devo aspettarmi? Dovrei cominciare a farmela addosso dalla paura? E’ così che tu combatti per la democrazia? Minacciando la gente? Bene, bravo, continua così.

  5. In questa querelle, quoto Antonio.

  6. E dovrei commentare un articolo del Foglio?
    Indovinate per cosa lo adopererei il Foglio…

  7. L’importante è che si parli, ma anche sparli, de IL FATTO QUOTIDIANO.Che tanti ancora non conoscono. Sulla stessa pagina dell’articolo di Mattia Ferraresi, segnalo un altro titolo oggettivo, direi di giornalismo anglosassone:”Montanelli era di sinistra”.
    Una mistificazione tipica della controcultura berlusconiana. Per fare un esempio, Michele Brambilla,da giovane,scrisse un libro rivelatore sul giornalismo conformista negli “anni di piombo e di fango”(L’ESKIMO IN REDAZIONE).Oggi lui stesso è un tipico conformista berlusconiano. Di quelli che si dichiarano “moderati”….

  8. @Antonio

    sei proprio quello che attribuisci ad altri. IO offendo Telese perchè lo definisco salsicciotto dell’informazione preconfezzionata, TU che mandi la gente a quel paese e anche peggio(ancora non è ben chiaro se lo fai per un tornaconto, anche in terza persona o meno)sei invece il “democratico” che riprende i “talebani” del purismo giornalistico, quelli che Telese chiama criptoberlusconiani(basta leggere anche solo UNO dei blogs segnalati per vedere CHI è il berluscones .. magari anche solo SUO ex dipendente). IO che scrivo a IL FATTO segnalando giornalisti free lance e bloggers che da ANNI(non ieri o ieri l’altro)fanno interviste e inchieste senza guardare troppo in faccia a CHI potrebbe far loro parecchio male(professionalmente)e le pubblica in rete(a rischio querele e rappresaglie), gente che ha lavorato in giornali, radio e TV e che NON si è preoccupata di lasciare un “posto sicuro” non appena si sono visti dettare la linea editoriale da altri sono ANTIDEMOCRATICO(addirittura mi è stata attribuita la qualifica di RAZZISTA!!)perchè ho CHIESTO di far votare la rete(l’ho SCRITTO nel post ripreso da Telese che NON pretendevo di imporre alcuna scelta editoriale a Padellaro&Co.), proponendo ANCHE altri candidati in previsione di un possibile organico a IL FATTO, sono ANTIDEMOCRATICO per questo.
    Telese che prende a spunto il mio commento(parte del messaggio inviato a IL FATTO e riportato sul SUO blog proprio per discutere quanto emerso su voglioscendere.ilcannocchiale.it in quei giorni)e ci fà sopra un bel post(per carità il blog è il SUO e può farne ciò che vuole, ma chiedere se la cosa poteva essere condivisa dal sottoscritto, magari come in passato Martinelli ha fatto con un mio commento http://www.danielemartinelli.it/?p=184 prima di pubblicarlo e rischiare – come poi avvenuto – di mettere un sig. NESSUNO alla berlina)lui sì che è democratico e rispettoso. IO, definito “talebano” dell’informazione purista, che apprezzo gente come Martinelli, Messora, Ricca e pure Papillo, sono quello che offende gratuitamente e che NON vuole capire che Telese è meritevole di lavorare al FATTO QUOTIDIANO più di altri .. quindi me ne devo stare zitto e magari NON abbonarmi al giornale on line. Già, questa è la DEMOCRAZIA che voi sapientoni del blog avete in mente …

    Papillo ha scritto un altra cosa da quella che TU hai inteso. Papillo ha parlato con Telese dopo la querelle in rete ed ha aperto una linea di credito a Telese(fino a quel momento nemico pubblico numero 1 come Cruciani e Forbice), forse anche perchè Telese ha fatto la mossa(giusta secondo me)di chiamarlo e spiegarsi(come poi riportato da Papillo qui e sul suo blog), ma la registrazione di Telese a la Zanzara, con Papillo che parla e Telese che lo irride … beh quella resta agli atti!!

    Martinelli su Luttazzi ha, a mio parere, preso una cantonata enorme col suo post( http://www.danielemartinelli.it/?p=238 ), vuoi perchè forse non lo conosceva bene, vuoi perchè da ex espulso dal servizio pubblico(grazie a B.)Luttazzi riempiva i palazzetti ed i teatri comunque(segno che la gente lo apprezzava per come era e per ciò che diceva). Quando è rientrato in TV a LA7 con un contratto che gli garantiva la libertà artistica sugli argomenti trattati(Sesso, Politica, Religione e Morte)Luttazzi che sà esprimere con intelligenza eccellente nella sua satira i concetti tabù che in tanti spesso evitano per timore della censura, non ha saputo resistere alla tentazione di eccedere(così come la satira richiede per non essere confusa con lo sfottò)e rischiare una nuova censura. Martinelli(e tanti altri)NON ha compreso che era una cosa voluta o forse ha pensato che Luttazzi lo avesse fatto apposta per ri-passare da martire e probabilmente ha scritto un post più per rimproverarlo per esserci “ricaduto”(come i compagni di una squadra di calcio fanno al calciatore ammonito da poco quando si fà espellere per aver reiterato il gesto verso l’arbitro)che per astio personale(o per interposta persona date le critiche di Luttazzi a Grillo, per il quale ricordiamo che Martinelli ogni tanto lavora). Martinelli senza purtroppo comprendere chi fosse Luttazzi ha commentato accusandolo di “bassezze” fisiche e mentali, accusandolo di aver buttato nel cesso la fortuna(tornare in TV a livello nazionale)per la sua voglia di esagerare, come giustamente TU hai segnalato, senza capire che cosa fosse la SATIRA e perchè essa funziona solo se si ESAGERA!! Oggi credo che Martinelli abbia compreso(basta leggere i commenti di allora tra i quali il mio)e scriverebbe ben altre cose(la CENSURA a Luttazzi dopo avergli garantito libertà di azione). Ma sarebbe una domanda da fare a Martinelli ..
    In merito alle minacce che a tuo dire ti avrei fatto mi sà che c’è stato un fraintendimento(l’ennesimo). Ti ho solo ricordato che la rete NON è solita dimenticare e che le risposte, anche argomentate, quando scadono nell’insulto gratuito(che NON vuol dire per forza la parolaccia o mandare qualcuno aspendere)così come nella diffamazione(non è questo il caso)possono essere ragione di contenzioso ANCHE extra blog. Premesso che NON sono il tipo da querela facile e che comunque preferisco dibattere che litigare con perfetti sconosciuti(e anche volti noti), NON ho affatto minacciato NESSUNO, in primis TE, ma NON mi dimenticherò di quelli che mi hanno definito in malo modo solo perchè ho CHIESTO una discussione su un topic che ritenevo degno di essere dibattuto. Poi TU e gli altri bloggers siete SEMPRE e COMUNQUE liberi di pnsarla diversamente .. almeno tanto quanto lo sono IO.

  9. Caro Marco,
    non so che sostanze tu assuma. Io non ho mai irriso nessuno, tantomeno Papillo, che mi è stato simpatico da subito. MOLTO SIMPATICO. Non è unarrogante, è un artista dela radio. La registrazione di quello che ci siamo pubblicamente detti non può che provare questo. Se hai sentito che ero irridente, può darsi che tu sia uno che tendenzialmente ha paura di essere irriso. Sarà un transfert.
    Il tuo salsicciotto.

  10. @ Lorenzo (#3)

    Non diciamo cazzate. Un giornalista non è un blogger, un giornale non è un blog. E ringrazio l’altissimo (senza neppure credergli) che il giorno dello start-up sia vicino, così potresti farti un’idea su com’è un giornale e come si lavora nelle redazioni e fra le notizie.
    Papillo è un’altra cosa.

    E comunque pare che una pagina del Fatto sarà dedicata giornalmente ai blogger.

    Mi fermo.

    U’
    L’89

  11. Sorry, il commento al quale mi riferivo era sempre il 3, ma l’autore antonio.

    Ancora sorry.

    U’
    L’89

  12. Non lo sapevo che avevate rubato dalla Stampa la Spinelli. Mai come questa volta sono lieto di un furto.

  13. 9.Caro Marco,
    non so che sostanze tu assuma. Io non ho mai irriso nessuno, tantomeno Papillo, che mi è stato simpatico da subito. MOLTO SIMPATICO. Non è unarrogante, è un artista dela radio. La registrazione di quello che ci siamo pubblicamente detti non può che provare questo. Se hai sentito che ero irridente, può darsi che tu sia uno che tendenzialmente ha paura di essere irriso. Sarà un transfert.
    Il tuo salsicciotto.

    Commento di Luca Telese — 19 settembre 2009 @ 23:26

    ciao salsicciotto,

    allora mi leggi(e prendi sul serio)quando vuoi. Cos’è dai il cambio a @Antonio nel presidiare il blog stasera? Allora poi quella indagine in rete sul gradimento dei giornalisti al Fatto? NON la facciamo più? magari in campo neutro, non qui sul TUO blog … proporrei un TUO articolo all’AnteFatto(prima dell’uscita del il Fatto)sul tema:chi vi piace di più tra questi giornalisti e bloggers? E giù la lista dei nomi che da giorni vengono proposti(oltre al TUO ovviemnte). Che mi dici .. è fattibile? Riesci a parlarne in redazione con Padellaro e Travaglio? Ti metterai alla prova della rete?
    Poi ti vorrei fare una domanda che esula dal avere o meno una sedia in un giornale, radio o TV:TU cosa ne pensi di Martinelli?
    Ce l’hai con lui(anche se hai detto di no)perchè ti ha dedicato un post “fatto su misura”(come direbbe un noto giornalista e volto RAI)o semplicemente NON lo conoscevi per davvero quando hai mandato la sua intervista alla Borromeo(che chissà com’è invece sembrava conoscerlo)nel tuo talkshow su LA7? Perchè nel secondo dei casi chiamarlo “ragazzino con una videocamera”(per uno che NON irride gli altri … come TE)è sembrato abbastanza DEQUALIFICANTE per un professionista(degno di scrivere a IL FATTO)della comunicazione quale TU sei … a detta di tanti tuoi fans.
    Attendo una tua risposta(sia alla scommessa che alla domanda)se è vero che non ti atteggi a superstar e accetti le sfide(come quella de IL FATTO) …

  14. # L’89

    Guarda che l’autore del commento 3 non sono io ma Marco B. Anche perchè, come puoi notare dal commento successivo, quello veramente mio, sostengo proprio il contrario di quello che tu mi addebiti.

  15. Marco B. sei un maestro nel rigirare la frittata. Tu offendi gli altri, poi io mi adeguo al tuo modo di fare usando il tuo linguaggio; però quando lo fai tu va bene, quando lo fanno gli altri no. Prendo atto. Inoltre non mi sono mai sognato di dirti di non abbonarti al Fatto.
    Ti ripeto inoltre che uno che va in giro armato di telecamera e scrive le sue cose su un blog, anche se lo fa da anni, non diventa per incanto meritevole di essere assunto su un giornale. I giornali sono una cosa diversa, come dice giustamente l’89, anche se sbaglia e confonde te con me.
    Aggiungo che,a che a guardare quello che tu hai scritto, ho INTESO perfettamente quello che Papillo voleva dire.

  16. @Antonio

    procediamo con ordine … ma è l’ultima perchè oramai mi hai belle che rotto …

    gli altri CHI? mi trovi il post dove ti ho offeso, insultato o definit malamente se non rispondendo ad un tuo precedente commento o appellativo per quanto IO ho postato diretto a Telese? Poi .. è TUO questo blog? NO perchè ho come l’impressione che lo sia data la tua omnipresenza … magari Telese ti ha detto/invitato a presidiarlo .. chissà .. non voglio dire che non sia lecito, ma se altri bloggers fanno DOMANDE a Telese mi spieghi perchè rispondi TU? Chi sei TU l’avvocato di Luca Telese .. ti ha dato suo mandato per difenderlo forse?

    perchè cosa rende meritevoli di scrivere su un giornale? L’averlo già fatto? L’avere i “contatti” giusti per farlo? o magari lo SPONSOR giusto? Quando magari quel qualcuno E’ un GIORNALISTA che lavorava per giornali, radio e TV(proprio come Telese)e che magari ha dato “fastidio” ai SOLITI NOTI per davvero e NON per finta .. si perde questo “merito” di cui vaneggi? Oppure dà più fastidio il FATTO che qualcuno, che NON è il diretto interessato ma nemmeno un parente o un amico, CHIEDA alla direzione de IL FATTO di valutare ALTERNATIVE? O magari quello che NON và bene è CHIEDERE a Telese(che riprende parte del MIO post, fà il SUO articolo e lo pubblica senza nemmeno dire una parola al sottoscritto)se è disponibile a farsi promotore di una consultazione in rete(quindi democratica per definizione), magari su Antefatto, per valutare il gradimento e la credibilità di una lista di nomi(sia tra quei giornalisti che già sono a IL FATTO che per gli altri candidati al momento fuori ma fortemente caldeggiati dalla rete, tra i quali giornalisti e bloggers, tra i più noti e seguiti)?!
    Perchè è questo il tema fondamentalmente dei miei posts da alcune settimane, altro che “caso Papillo-Telese”.
    Ma sono certo che ad un sapientone sò tutto io quale tu sei non sarà sicuramente sfuggito questo dettaglio … 15 anni che giro per forums e blogs e almeno uno, professore che si sente chiamato in causa e dispensa verità assolute, ancora non mi è riuscito di non trovarlo .. strana la rete vero?!

  17. Marco B. sarei io il professore so-tutto-io? Ma se ce le hai sfrantumate con ‘sto fatto di chiedere di prendere in considerazione della gente per il Fatto. E basta. Una volta o due va bene ma non sempre. Cambia argomento, che diventi stucchevole.
    Inoltre io avevo strachiarito che,quando parlavo di insulti, mi riferivo a Telese, non a me. Se poi non vuoi capirlo, pazienza.
    Dovrei infine ignorare la solita accusa che mi imputa di essere alle dipendenze di Telese per il semplice fatto che sto qui a difenderlo. Debbo purtroppo informarti che io Luca Telese non lo conosco, non avendolo mai incontrato nemmeno per caso. Evidentemente il fatto che io abbia semplicemente un’idea diversa dalla tua ti sembra una roba marziana. Eppure il fatto di avere opinioni diverse sta alla base della democrazia che tu vuoi difendere dalla tirannide berlusconiana.

  18. Marco B., sai benissimo che un sondaggio sul gradimento dei giornalisti andrebbe a discapito di Telese, viste le reazioni e l’indignazione di molti, e visto che e’ l’unico giornalista del Fatto ad avere un passato non da tutti ben visto.

    In secondo luogo, in questi commenti hai spesso parlato di democrazia, ma ricordati che stai parlando di un giornale (particolare per impostazione e rapporto col pubblico, ma sempre un giornale), non di uno stato. Se Padellaro ha ritenuto Telese un buon elemento e si e’ fidato di lui, i lettori, abbonati e non, devono accettare la decisione. E sperare che i fondatori, di cui si sono fidati nell’abbonarsi, abbiano fatto una scelta giusta. I giornalisti non devono rappresentare i lettori come i parlamentari rappresentano i cittadini.

    Non che il sindaggio cambierebbe le cose: risulterebbe Telese ultimo in classifica di gradimento? E bhe? Pace… saremmo al punto di partenza, nulla di nuovo.

    Telese ha fatto una richiesta sola: aspettate di leggere quello che scrivo prima di giudicare. Mi sembra piu’ che legittimo e sensato.

    Tanto piu’ che Telese ha un curriculum di tutto rispetto, tra conduzioni tv e bibliografia, e se gli si puo’ appuntare di aver scritto sul Giornale, c’e’ comunque da dire che, pur non avendo probabilmente mai scritto nulla di “particolarmente scomodo”, nessuno e’ riuscito ancora a trovare un articolo in cui abbia scritto qualcosa di falso o riprovevole, come ha detto lui, non aveva grandi liberta’ nella scelta del pezzo, ma in quello che scriveva non doveva censurare nulla. E in piu’ ha scelto di cambiare, e tanto. Questo dovrebbe andare a suo favore. Anche perche’ al Giornale non aveva nulla da perdere, ora si prende eccome dei rischi.

    Seguo con piacere i blog che tu hai citato, ma non posso concordare sul fatto che Martinelli o Papillo sarebbero piu’ indicati di partecipare al progetto editoriale di Padellaro. Sono dei porfessionisti nel loro campo, ma lo e’ anche Telese e lo sono una marea di giornalisti in Italia. Bisogna fare delle scelte, e probabilmente chi ha piu’ esperienza di lavorazione a un giornale parte avvantaggiato.

    Per quanto riguarda le questioni dei rapporti tra Telese e i due bloggers citati, con Papillo penso che i rapporti siano ottimi, visto l’ultimo post a riguardo su informazionedalbasso. Su Martinelli concordo nello stocere il naso riguardo alla battuta “ragazzino con videocamera”, e spero che Telese chiarisca le motivazioni (probabilmente era solo un commento superficiale e impreciso legato al fatto che si parlava di “Video su Youtube”… nulla di cosi’ grave, dai).

    Anche nel riferirsi al tuo commento non vedo nulla di grave da parte di Telese. Tu scrivi e domandi in risposta al suo blog, lui ti risponde sul suo blog…
    Se pubblichi un commento sai che leggera’ e che potrebbe rispondere..!

    Secondo me tutte queste polemiche non hanno senso di esistere.
    Dal 23 settembre avremo dei veri elementi di giudizio e giudicheremo… Fino a Mercoledi’… Buon lavoro a Telese e ha tutta la redazione!

  19. bella l’ultima a con l’acca… non fateci caso… mi pento e mi dolgo

  20. Insomma era arrivato Telese e c’era Gomez. Volevo fare l’abbonamento. Adesso so dell’arrivo di Barbara Spinelli e la Borromeo. Niente abbonamento, mi accontenterò del sito e della rassegna stampa del parlamento.

  21. Caro Giorgio,
    ma perchè dovresti non fare l’abbonamento perchè c’è la Spinelli? Ma mica siamo ad un conrcorso per veline che uno dice se c’è questo o c’è quello io non vado…. La Spinelli, potrai non essere d’accordo con quel che scrive, è una delle firme più prestigiose della Stampa. La Borromeo è una ragazza che si è messa a fare una gavetta per imparare un mestiere, non hja chiesto privilegi, guadagna molto meno du quanto potrebbe in altri campi, e dunque cosa hai contro di lei? E’ l’esatto contrario dello sterotipo della raccomandata.
    Luca

  22. Ciao Luca,

    ho scritto un pezzo esattamente sull’articolo che riporti. Si trova qui:
    http://ilnichilista.wordpress.com/2009/09/19/il-foglio-e-il-giornale-che-quando-lo-sfogli-tintinna/

    Dacci pure un’occhiata. Nel frattempo buon lavoro.

  23. riprendo l’articolo di Marco Travaglio del 27 settembre
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/comments/2342627
    intitolato:”Resistenza, siamo al completo” per RINNOVARE a Luca Telese(il salsicciotto dell’informazione preconfezzionata)che in questi giorni di successi editoriali e di copie vendute de IL FATTO QUOTIDIANO sembra essersi DISTRATTO oltre che voler dire:”VISTO che SUCCESSO .. anche grazie a ME” .. l’ INVITO è SEMPRE lì .. a disposizione di quella “scommessina” su CHI è il giornalista più AMATO al giornale on line di Padellaro&Co. Invito inoltre i bloggers a leggere l’articolo di Travaglio .. e special modo i COMMENTI .. cartina di tornasole di OGNI comunicatore per valutare e quantificare l’affezione del proprio pubblico.
    Telese .. allora lo fai o NO questo SONDAGGIO tra i COMUNICATORI de IL FATTO QUOTIDIANO ed i LIBERI INFORMATORI e BLOGGERS della rete(alcuni NOMI e COGNOMI dovresti averli IMPARATI dato che li hai UTILIZZATI per le TUE trasmissioni … radio e TV). Dai “salsicciotto” che son proprio curioso di VEDERE come ti piazzi TU .. rispetto a Martinelli, Ricca, Messora e … pure nei confronti di quel ROMPICOGLIONI(parole TUE riportate dal Papillo sul SUO blog)Paolo Papillo .. dai ALLORA .. cosa aspetti?! Che chiudano IL FATTO QUOTIDIANO .. prima?! FORZA Telese … mantieni i PATTI ..!!

  24. Che Mattia Ferraresi, stipendiato grazie al cospicuo finanziamento pubblico di cui gode strumentalmente il Foglio, si permetta di ironizzare sul finanziamento del Fatto Quotidiano, che già alla nascita ha triplicato i numeri di vendita del suo quotidiano, è quantomeno inelegante. Non che ci si possa aspettare altrimenti, da un giornalista della scuderia di Ferrara. Lo dice uno che per anni l’ha acquistato, il Foglio.

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